GNOSIS
Rivista italiana
diintelligence
Agenzia Informazioni
e Sicurezza Interna
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DIXIT
3/2023
Dovranno inoltre essere assegnati degli esploratori o spie a ogni tagma degli Optimates e dei Federati, e a ogni meros delle truppe regolari: due per ogni tagma, otto o dieci al meros. Essi devono essere sobri, svegli, sani e di bell’aspetto. Scaglionati a intervalli, in funzione della natura del terreno, prima della battaglia e fino a quando tutto è finito, essi devono tenere il nemico e le sue unità sotto osservazione per prevenire attacchi a sorpresa o altre manovre ostili […] Le spie devono essere molto audaci e sapersi muovere in mezzo ai nemici, in modo da essere considerate come uno di loro. Gli uomini che formano le pattuglie devono essere affidabili; dovranno sembrare molto determinati e apparire superiori agli altri soldati nell’aspetto fisico, nel morale e nell’equipaggiamento, in modo da proiettare un’immagine nobile nei confronti del nemico e, se catturati, fare su di loro una buona impressione.
Flavio Maurizio Tiberio, imperatore bizantino, Strategikon, VI secolo.
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DIXIT
2/2023
«… l’uomo che sta a terra ha il potere di agire, ma non sempre il potere di vedere, né è in grado di scappare dalla rete che il destino e le sue precedenti azioni hanno intrecciato intorno a lui. L’uomo sulla torre ha il potere di vedere ma non quello di agire; la sola cosa che può fare è metter in guardia… La sentinella può solo suonare l’allarme. Ma anche soltanto per fare questo deve rimanere nella torre». Erwin Panofsky.
Sabino Cassese, Intellettuali.
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DIXIT
1/2023
Pérez si era fatto forte della propria tragica esperienza. Si considerava un «melarancio
aperto, spremuto e gettato» dal proprio Principe, rivelatosi «ingrato» e «sconoscente
» (come racconterà Francesco Fulvio Frugoni nel Racconto Sesto del Cane di
Diogene: tomo terzo, postumo, del 1687). E nella lettera, «con colera invecchiata,
fondata sopra molta presunzione di sé stesso», aveva tessuto in filigrana e teorizzato
in sintesi la inevitabilità del tradimento nel servizio continuamente affaticato dal
sospetto dei Principi per lo strapotere dei segretari (detentori dei segreti) e dal volpeggiare
dei segretari costretti a cercare nell’ombra il modo di sfuggire ai sospetti e
alle vendette subdole dei Principi. Il patto di amicizia e di lealtà tra Principi e segretari
risultava alla fine una congiura di intelligenze agìte dal vizio di perfidia.
Salvatore Silvano Nigro, Una spia tra le righe, 2021
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GNOSIS 2004 - 2006 |
2006 |
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