sommario 3/2013
Editoriale
Con questo numero diamo avvio a un nuovo progetto editoriale che ridisegna, sia sul piano dei contenuti che della veste stilistica, la Rivista GNOSIS.
L’innovazione operata vuole essere la risposta all’ineludibile esigenza di stare al passo con i tempi e con un’aggiornata visione delle relazioni tra l’intelligence e i cittadini, improntata a un dialogo aperto e scevro da preconcetti. Ciò nell’alveo di quella specifica strategia di promozione della cultura della sicurezza così tenacemente perseguita dal Direttore generale del DIS, Ambasciatore Giampiero Massolo.
Per troppo tempo l’intelligence nazionale, complice anche l’epilogo drammatico della Seconda guerra mondiale, si è arroccata nel suo fortilizio, generalmente avulsa dal tessuto vivo della società che è chiamata a difendere con le armi del pensiero e con la forza dell’abnegazione, rimanendo a lungo un campo di in- teresse per pochi studiosi.
Oggi, invece, in coerenza con il dettato evolutivo della riforma del 2007 in tema di promozione e diffusione della cultura della sicurezza, essa va assumendo, anche in Italia, una propria consistenza scientifica e dottrinale, testimoniata dall’avvio nel mondo accademico di specifiche attività di ricerca e dalla messa a punto di un crescente numero di prodotti formativi dedicati alle esigenze del settore...
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Marco Minniti Punto di vista - Al passo con i tempi
Questo numero segna un punto di svolta nella felice storia di GNOSIS.
Nata nel 1995 con il nome Per Aspera ad Veritatem, la Rivista italiana di Intelligence, tra le poche a livello internazionale edite da un’agenzia di Intelligence, ha saputo evolversi nel corso degli anni in un continuo processo di adeguamento ai mutevoli scenari, nazionali e globali, della sicurezza, al fine ultimo di contribuire alla diffusione della cultura dell’intelligence nel nostro Paese.
Il quadro globale è estremamente fluido ed è caratterizzato da una crescente “a-polarità” del sistema internazionale che si sostanzia, a ben vedere, se non in un vero e proprio deficit di leadership, sicuramente in un progressivo allentamento dei fattori di ordine, di quegli elementi, cioè, che contribuiscono a dare certezza e sicurezza.
Le crisi si susseguono a ritmi incalzanti. Non solo crisi economiche e finanziarie che, minando seriamente il benessere e la qualità di vita dei cittadini, indeboliscono persino le Nazioni più avanzate e ricche, ma anche rivoluzioni e guerre civili che, esplodendo alle porte di casa, espongono il nostro Paese a instabilità geopolitiche e geo-economiche. Basti pensare, ad esempio, al conflitto in Siria o alle crisi in Egitto e in Libia...
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Araldica
Con DPR 28 maggio 2013 è stato concesso all’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna lo stemma araldico. Esso costituisce l’epilogo di un percorso simbolico, avviato da oltre vent’anni, che ha visto il passaggio da una serie di logotipi – l’ultimo adottato per il SISDE nell’ottobre 2002 – a un emblema, figura varata nel 2007 per la neo-istituita AISI che, pur recependo alcuni elementi propri della scienza del blasone, non aderiva del tutto ai rigorosi dettati araldici. La metamorfosi stilistica – che ha riguardato la forma del sole, l’introduzione di un supporto (lo scudo), l’inserimento di un forte richiamo al territorio (evocato dalle mura cittadine) e l’ideazione di un motto riflettente i compiti della Agenzia – ha comunque preservato la centralità della figura dell’astro, già presente nel logo del 2002...
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Gianfranco Ravasi
Teologia del segreto Sir Sampson decide di diseredare il suo scapestrato primogenito. L’astuta fidanzata del figlio non si rassegna e tesse un intrigo per scongiurare l’evento. Dopo vari colpi di scena, la trama ordita dalla ragazza ha successo e l’erede designato, il bonaccione impacciato secondogenito, legato a un’altrettanto mite e inetta fidanzata, e sconfitto. Questo è il sunto essenziale della commedia Amore per amore, dell’inglese William Congreve (1670-1729). Perché evochiamo testo peraltro poco noto? Per una sua battuta che, probabilmente, riflette un aforisma popolare britannico: «So che è un segreto, perché lo sento sussurrare da tutti e dappertutto». Questa nota ironica registra un fenomeno comune, che spesso ha dato via libera al sarcasmo nei vari ambiti che ergono il segreto a vessillo... |
Alessia Fassone
L’intelligence dei Faraoni
Le guerre di Kamose contro gli Hyksos, le battaglie nel Levante di Thutmosi III, Amenhotep II e Ramesse II, gli scontri con i Persiani nel Delta; era necessario un lavoro di informazione e ricognizione del territorio per indirizzare in modo efficace la strategia militare. Grazie ai contatti con le grandi potenze internazionali che dominavano il Vicino Oriente, nell’antichità le tecniche e gli strumenti dei servizi di informazione dei faraoni sono andati affinandosi, e con il graduale dissolvimento del potere centrale egiziano in Epoca Tarda si assiste anche
allo sfilacciamento del coordinamento tra i dipartimenti statali e alla conseguente mancanza di informazioni fededegne e di prima mano.
Alessia Fassone
The Pharaohs' Intelligence
This article analyses written testimonies and records of intelligence activities conducted by Egyptian officials under the Pharaohs. Since the Pyramids era – over four thousand years ago – Egypt has employed messengers, officials and ambassadors as informers both in civilian and military fields. Ancient historical sources bequeath memories of events and outstanding figures that played key roles in important battles on the middle-eastern scenario from the middle of the second millennium b.c. on: like Megiddo and Qadesh. Senior counsellors and advisors informed the king also on domestic political situation and influenced his decisions on international trade and diplomatic affairs.
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Alain Charbonnier
‘Carne Trita’ per Husky.
L’inganno inglese
Fu battezzata con macabro umorismo ‘Carne trita’, da un’idea di Ian Fleming, il padre di James Bond, allora uomo della Naval Intelligence, l’operazione con la quale gli inglesi trasformarono il cadavere di uno sfortunato gallese morto suicida nella salma di un ufficiale dei Royal Marines. Gli misero addosso importanti documenti, ovviamente falsi, che indicavano la Grecia come obiettivo della prima operazione di sbarco in Europa. I tedeschi caddero nella trappola, gli italiani rimasero convinti che gli Alleati avrebbero puntato sulla Sicilia. Rimane da chiarire, ma ci ripromettiamo di approfondire l’argomento, se sia vero o meno quanto scrisse in un rapporto l’agente dell’OSS Vincent Scamporino e cioè che il SIM e gli alti comandi italiani conoscevano per filo e per segno i particolari dell’Operazione Husky, ma non ne approfittarono. In ogni caso, lo sbarco in Sicilia si risolse in un successo e fu la premessa della resa dell’Italia, come previsto da Churchill.
Alain Charbonnier
‘Mincemeat’ for Husk. The English Deceit Operation “mincemeat” is how the British, with a hint of dark humour, named (it was an idea of Ian Fleming, the father of James Bond, at that time a member of Naval Intelligence) the operation with which they turned the dead body of a poor Welsh who had committed suicide into the corpse of a Royal Marines officer. Some important, though obviously fake, documents were found on his body, indicating Greece as the area of the first landing operation in Europe. While the Germans fell into the trap, the Italians remained sure that the Allies would head to Sicily instead. It is yet to be understood, but we are set on finding out, whether it is true, as OSS agent Vincent Scamporino assumed in his writings at the time, that the SIM (the Italian Secret Service) and the Italian High Commands actually knew about Operation Husky into its very details, but did not take advantage of that piece of intelligence. Either way, as Churchill anticipated, the landing in Sicily was a success for the Allies and the premise of Italy’s surrender. |
Lucio Caracciolo
Geopolitica per l’intelligence
La necessità di allungare l’orizzonte temporale dei decisori politici, definendo un perimetro di priorità strategiche tarato sugli interessi nazionali, costituisce presupposto indefettibile per orientare la fondamentale azione dei Servizi di intelligence a presidio della sicurezza della Nazione. La carenza in tale settore da parte dei policy makers si traduce nell’assenza di punti di vista nazionali sulla scena mondiale, dunque anche sul mercato globale dell’intelligence, con inevitabili rischi di eterodirezione e dipendenza dal giudizio altrui. Questo è il warning che lancia l’autore, segnalando la necessità di un approccio improntato a maturità istituzionale e geopolitica, che non potrà prescindere da una lunga opera di emancipazione culturale, cui sono chiamati a concorrere anche i nostri Servizi.
Lucio Caracciolo
Geopolitics for intelligence
The need of a long term perspective by political decision makers, defining strategic priorities tailored on the national interests, is a necessary precondition for directing the essential activities of Intelligence Services for the protection of national security. Lack of direction of policy makers in this domain results in a lack of national standpoints in the worldwide scenario and, thus, in the global intelligence community, with the unavoidable risks of being guided by external decisions and too dependant on the judgement of others. This warning launched by the author highlights the need for a mature institutional and geopolitical approach necessarily based on long lasting efforts for cultural emancipation, in which also our Services are to engage.
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Francesco Tosato
Aerei Spia
La possibilità d’impiego degli aeromobili per finalità di ricognizione e spionaggio fu colta sin dall’innalzarsi delle mongolfiere. La prima missione operativa avvenne solo nel 1911, da un pilota italiano, nel corso del confronto italo-turco. Durante la Grande guerra anche i piccioni furono muniti di macchina fotografica per documentare cosa accadesse ‘al di là della collina’. Le esperienze maturate nei conflitti mondiali e le esigenze informative della Guerra fredda, in uno con l’evoluzione tecnologica, portarono dunque alla realizzazione di velivoli di qualità straordinarie. Oggi le Forze aeree sono concentrate nello sviluppo di versioni da spionaggio/ascolto elettronico più versatili, ricorrendo a piattaforme esistenti o derivate dal mercato civile. Ciò che è rimasta immutata è l’esigenza del dominio delle informazioni sui teatri operativi, chiave di volta del successo.
Francesco Tosato
Spy Planes
The possibility of employing an aircraft for reconnaissance and espionage purposes was thought of in the times of the hot air balloons. The first operational mission, however, was conducted only in 1911, by an Italian pilot, during the Italian-Turkish confrontation. During the 1st World War even the pigeons were equipped with cameras to find out what was happening ‘over the hill’. The experience gained in the world conflicts and the information needs of the Cold War, coupled with the technological evolution, led to the realization of aircrafts of extraordinary quality. Today, the Air Forces are focusing on the development of more versatile electronic espionage/listening versions, using already existing platforms or those derived from the civilian market. What has remained unchanged is the need to control the information within the theatres of operation: the keystone of success.
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Matteo Pizzigallo
Alta Tensione nel Mediterraneo
Nell’agosto 2013 si sono registrati picchi altissimi di tensione internazionale nel Mediterraneo orientale. La precipitosa successione degli avvenimenti ha vanificato molte affrettate previsioni, ha travolto i percorsi di confronto politico appena avviati, ha riaperto la dolorosa strada della violenza e delle minacce di guerra. In questo articolo, in maniera inevitabilmente
‘provvisoria’ stante la quotidiana mutevolezza della scena mediterranea, si cerca di tratteggiare nelle linee essenziali il perimetro delle crisi e offrire qualche spunto di riflessione.
Matteo Pizzigallo
High Tension in the Mediterranean
In August 2013 international tensions suddenly sky-rocketed in eastern part of the Mediterranean. The rushing unfolding of the events belied many of the hasty predictions that had been made, washed away political road maps that had just been set on track and reopened the door to violence and omens of war. In this article, the author tries – in an inevitably “provisional” manner, given the changes occurring daily in the Mediterranean scenario – to give some food for thought while outlining the crisis’ framework.
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Antonio Teti
Cyber intelligence e cyber espionage
Nell’ultimo decennio le agenzie d’intelligence hanno subito uno stravolgimento organizzativo e operativo, che ha comportato la revisione di interi processi e metodologie di acquisizione ed elaborazione delle informazioni, in funzione della pervasività e dell’utilizzo crescente delle tecnologie informatiche e di internet. Termini come cyber intelligence e cyber espionage cominciano a diffondersi anche tra i non addetti ai lavori, occupando, quasi quotidianamente, le testate di giornali, televisioni, radio e della stessa Rete. Tuttavia, permangono molti dubbi sulle modalità gestionali del fenomeno dello spionaggio cibernetico.
Antonio Teti
How Intelligence Services change in the era of Cyber-Space
In the last decade, Intelligence Agencies underwent a huge change – from both the organizational and operational points of view – which resulted in the complete transformation of entire processes and methodologies of the acquisition and elaboration of information, in function of the pervasiveness and the growing use of Information Technology and the Internet. Words like “Cyber-Intelligence” and “Cyber-espionage” have started to spread also among non-experts, making headlines every day on television, papers, radio and the Net. However, many doubts remain on how to handle the Cyber-espionage phenomenon.
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Giampaolo Rugarli
Storie di chi si è dato coraggio
Nicola Calipari
Nel 2008 l’AISE ha dato alle stampe il volume Storie di chi si è dato coraggio, a firma di Giampaolo Rugarli e corredato dalle immagini pittoriche di Ferenc Pintér. È la presentazione di figure generalmente non note perché appartenenti a un mondo che vive una propria esistenza di riservatezza e solitudine: quello dell’intelligence. Il libro raccoglie biografie e motivazioni delle Medaglie d’Oro al Valor Militare, conferite per la straordinarietà di comportamento nell’adempimento della missione loro affidata. Le pagine sono ravvivate da racconti di fantasia che affondano le radici in eventi che hanno coinvolto i protagonisti dell’opera, le cui azioni sono state ispirate da un’educazione e da una disciplina frutto della consapevolezza di doveri imprescindibili. L’opera si ripromette di avvicinare i lettori alla realtà dell’intelligence e di sradicare la figura dell’Agente dall’immagine offerta dal prisma, talora deformante, della letteratura, anche cinematografica. GNOSIS vuole riproporre le vicende narrate in Storie di chi si è dato coraggio. L’intento è non dimenticare quanti ci hanno trasmesso lezioni di moralità assoluta e di fierezza di appartenenza, e di rammentare che i valori immutabili di Onore, Sacrificio e Patria sono patrimonio di tutti.
La prima puntata si apre con l’introduzione del volume e il ricordo, sempre vivo, di Nicola Calipari.
Giampaolo Rugarli
A difficult career. Form being just a decent man to becoming a Hero. - Nicola Calipari
The AISE published a book in 2008, called Stories of those who gave themselves courage, written by Giampaolo Rugarli and enriched by the pictorial images of Ferenc Pintér. It is a presentation of figures who are normally not known because they belong to a world that lives a life of reserve and solitude: the “world of intelligence”. It is a collection of biographies and motivations for awarding the Gold Medals of Military Valour, which were conferred, in fact, for extraordinary and outstanding behaviour in the line of duty. The pages come alive with stories that are rooted in events involving the protagonists of the book, whose actions were inspired by an education and a discipline resulting from an absolute awareness of the essential duties. The purpose of this work is to draw the readers closer to the reality of the intelligence and to eradicate the sometimes distorted idea of the “special agent” which is very often given by the movies and mountains of literature.GNOSIS will reprint the stories of Stories of those who gave themselves courage. By the same token, the purpose is also not to forget those who have taught us absolute morality, nobleness and pride in our identity and to remind ourselves that the immutable values of Honour, Sacrifice and Love of Country are the heritage of everyone. We dedicate this first instalment to the introduction of the book and to the living memory of Nicola Calipari.
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Umberto D'Arrò
Intelligence nei francobolli
Le interazioni tra il mondo dell’intelligence e la filatelia sono oggetto dell’approfondimento di questo spazio, affidato a uno tra i massimi esperti nazionali del settore. Si propongono alcuni episodi che nel corso della storia hanno visto convergere personaggi o attività dei servizi segreti con i ‘policromi rettangolini di carta dentellata’. Nati per attestare l’avvenuto pagamento della tariffa per il trasporto della corrispondenza, i francobolli sono via via divenuti ‘testimoni del tempo’. Durante il secondo conflitto mondiale anche la ‘guerra psicologica’ si è avvalsa della falsificazione dei francobolli per penetrare con maggiore facilità e incisività le retrovie nemiche.
Umberto D'Arrò
Letter stamps' Intelligence
The interactions between the world of intelligence and philately are the subject of in-depth study in this space, assigned to one of the leading national experts in the field. We propose, therefore, certain episodes which, during the course of history, have seen characters or activities of the Secret Services converge with the “small polychrome rectangles of notched paper”. Created to certify the payment of the fee for the transport of correspondence, postage stamps have become ‘time witnesses’. And this, also in light of the role played during the 2nd World War by the ‘psychological warfare’ which, in the attempt to flank the ‘waged war’, availed itself, among other things, of the forgery of stamps to penetrate more easily and effectively behind enemy lines.
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Giancarlo Zappoli
Cinema e spie
Il ruolo dell’agente segreto ha interessato il cinema sin dalle origini. Il personaggio, mutuato dalla letteratura, solo in un secondo momento ha potuto esprimere le sue potenzialità sul grande schermo. Dall’elegante avventuriero in smoking all’oscuro funzionario dalla doppia vita, tutte le variabili sono state esplorate e si può dire che ogni decennio abbia visto nascere e trasformarsi le spy stories cinematografiche. Oscuri esecutori di copioni da studio system sono stati preceduti e seguiti da maestri che rispondono ai nomi di Lang, Hitchcock, Pollack, Ritt, Eastwood, Huston e innumerevoli altri. ‘Spiare’ il modo in cui ognuno si è accostato al genere, di quali caratteristiche ha vestito il protagonista, quali curiosità lo hanno animato potrà costituire un’interessante attività di indagine.
Giancarlo Zappoli
Movies and spies
The role of the spy has interested the cinema almost from its earliest beginnings. The character was borrowed from literature and only later was able to display its potential on the big screen. From the elegant adventurer in smoking jacket to the obscure civil servant leading a double life, all the variables have been explored and one can say that cinema spy stories have been created and reshaped during each decade. Obscure executors of the studio system scripts have been preceded and followed by masters of this art such as Lang, Hitchcock, Pollack, Ritt, Eastwood, Huston and innumerable others. ‘Spying’ the way in which each one has approached the genre, the characteristics has he given to the protagonist, what curiosities have animated him could be an interesting investigation activity.
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Giuseppe Pollicelli
Spionaggio nei fumetti
Il fumetto si afferma e si definisce come linguaggio tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, quando i grandi quotidiani degli Stati Uniti d’America iniziano a ospitare con regolarità tavole e strisce che – fondendo tra loro parole e immagini, due ambiti che fino ad allora si tendeva a tenere separati – offrono, per lo più attraverso lo strumento dell’ironia, una lettura critica della
società occidentale (in particolare di quella americana) capace di integrare le analisi e i resoconti dei canonici articoli di giornale. La dimensione sempre più industriale assunta dall’editoria periodica aumenta esponenzialmente la diffusione dei fumetti, i cui autori si cimentano presto anche con registri diversi da quello umoristico e con generi come il poliziesco, il thriller, l’esotico, la fantascienza e il western. Senza dimenticare un altro caposaldo della letteratura avventurosa:
lo spionaggio, tema di questa rubrica.
Giuseppe Pollicelli
Espionage in comics
Comics started to be known and defined as a type of “language” between the end of the XIX and the beginning of the XX Century, when the main daily papers in the States started hosting them regularly: by putting together words and pictures – two areas which, until then, were kept separate – these ‘comics’offered, mainly by using irony, a critical view of the Western society (particularly the North American one) which completed the “classic” analysis and the reports of the newspaper. The increasingly “industrial” dimension of the magazine publishing industry has considerably boosted the distribution of comics, whose authors quickly move from the classic humoristic styles to categories like the “Who Done Its”, thrillers, exotic scenarios, science-fiction and westerns. Without forgetting another cornerstone of adventurous literature: the world of spies, which will be the topic of this section.
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Recensioni Stephen Alford, The Watchers. A Secret History of the Reign of Elizabeth I, Penguin Books, 2013. |