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sommario 3/2008
Editoriale
   
   
Forum
La galassia del tifo violento
a cura di Emanuela C. DEL RE
Rispondono: Carlo BALESTRi, Lucio CARACCIOLO, Giuseppe CARUSO, Massimo CECCHINI, Lorenzo CONTUCCI, Franco FERRAROTTI, Claudio LOTITO
A giudicare dai titoli che appaiono sui giornali la parola ultrà (o ultras) appare sempre legata a fatti di sangue, a violenze, vandalismo, e non di proporzioni contenute. Non vi è dubbio che un fenomeno come quello del tifo organizzato, che ha avuto origine negli anni '50, affermandosi poi negli anni '60 e proseguendo fino ad oggi con trasformazioni che hanno seguito quelle della società in cui si è instaurato, abbia una componente di aggressività che può facilmente diventare incontrollabile. Non vi è dubbio che tra le fila degli ultras vi siano persone che arrivano a sfruttare l'evento calcistico, con tutto il carosello che lo accompagna per perpetrare atti vandalici o violenti. Eppure, il fenomeno ultrà è anche, soprattutto altro. Dalla ricerca condotta è emerso un mondo estremamente vivace, palpitante, ricco, che costituisce certamente un potenziale sociale importante. Già soltanto pensando al gran numero di persone che ad ogni partita si recano allo stadio per passione, a coloro che decidono di seguire la propria squadra in trasferta, a chi si dedica all'organizzazione di coreografie allo stadio, a chi fa del tifo una ragione di vita, si può cogliere l'enorme stimolo e l'impatto sociale positivo che dal calcio possono derivare.... (Foto Ansa)
 
Saggi e articoli
Mondo Ultrà
di Emanuela C. DEL RE
Quanti amici hai diffidato, quanti sogni hai incarcerato,quante volte ci han provato e non ci hanno mai piegato.Superiam la barricata, onda d'urto e carne umana,spingi forte contro i blu, spingi a oltranza, spingi su!ENTRA A SPINTA NELLO STADIO- ENTRA A SPINTA NELL'ARENA- ENTRA A SPINTA NELLA VITA- ENTRA A SPINTA PURE TU!
(da www.identitaultras.splinder.com)(Foto Franz Gustincich)

Controllo del territorio, garanzia di sicurezza
Intervista al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Gianfrancesco SIAZZU
a cura di Pio MARCONI
Le Istituzioni alle quali è affidata la tutela della sicurezza sono sottoposte oggi a pressanti domande. Ad esse viene chiesto un controllo penetrante del territorio, moltiplicazione di presenze, di vigilanza, di prevenzione, ma, ed anche, un impegno strategico innovato. Esse sono chiamate a colpire i nuovi tipi di criminalità che crescono con la globalizzazione dei mercati, con i grandi movimenti migratori, con lo sviluppo delle scienze applicate. Radicali cambiamenti del mercato mondiale e della tecnologia hanno alimentato nuove minacce, modificando natura e pericolosità del crimine. La nuova domanda di sicurezza tradisce allarme ma segnala fiducia. Nei decenni delle ‘emergenze’ che gravavano sulla Repubblica, il sistema politico sottoponeva le Istituzioni deputate alla sicurezza a una costante domanda di impegno in difesa della democrazia e della civile coesistenza, minacciate dalla violenza armata e dal crimine organizzato....
La fiaccola olimpica accende il razzo Cina
di Marco GIACONI
Le Olimpiadi hanno rappresentato per la Cina una ‘opportunità mediatica’ senza precedenti, l’occasione per offrire, al mondo intero, l’immagine di questo sconfinato Paese, pronto a cogliere e gestire sfide odierne e future, pur nel rispetto delle antiche tradizioni. Si è imposta così, come sostiene l’autore, l’immagine di Pechino come la capitale, visibile e simbolica, di un Paese non solo leader a livello globale ma capace di trasformare il nazionalismo in una ideologia di armonia tra le Nazioni. (Foto Ansa)
L'insider trading di Cosa Nostra
di Alberto CISTERNA
Le associazioni mafiose, divenute ormai sofisticate strutture di intelligence destinate a infiltrare gli apparati repressivi dello Stato, ricorrono sempre più, per l’acquisizione informativa, a ‘insider’ capaci di attingere i dati in modo agevole e continuativo. è proprio all’insider trading mafioso che è dedicato l’approfondimento dell’autore che, nell’esaminare matrici e caratteristiche, ne sottolinea, anche, le peculiarità e le difformità rispetto ad altri sistemi di relazione. ( Foto Ansa)
Sette sataniche: tra ritualità e crimini
articolo redazionale
La presente ricerca tenta una ricostruzione, se pur per grandi linee, di un fenomeno complesso e dalle dimensioni sconfinate per consentire, in prossimi contributi, di indagarne gli aspetti più sconosciuti e inquietanti. La maggiore propensione criminogenetica di gruppi giovanili non strutturati e il crescente diffondersi di siti satanisti, contribuiscono, infatti, a far proliferare una realtà che attira sempre più adepti responsabili anche di episodi di violenza estrema. (Foto /www.mediterraneopovero.go.ilcannocchiale.it)
Al Qaeda vent'anni dopo
... e venne l'ora del dissenso

di Guido OLIMPIO
Al Qaeda vent'anni dopo non è più così monolitica come appariva all'indomani dell'11 settembre. L'organizzazione terroristica fondata da Osama Bin Laden è molto cambiata e giungono, dal suo interno, segnali di un dissenso sempre più aperto. Guido Olimpio ha analizzato documenti e approfondimenti di studiosi e ricercatori sul fronte del terrorismo, che non sempre conducono a conclusioni univoche. Le informazioni di intelligence, lo studio attento dei documenti disponibili e di quanto appare su Internet, consentono comunque di stabilire che la politica stragista ha provocato forti dissensi, soprattutto nell'ultimo periodo: lo stragismo islamista ha alienato non solo talune teste pensanti della Jihad, ma con le uccisioni indiscriminate gli estremisti si sono trovati contro quegli stessi che volevano trasformare in seguaci. Oltre le strategie e le tattiche dei terroristi, a scavare un fossato all'interno del movimento c'è anche una questione ideologica che provoca crepe evidenti già emerse in due avamposti importanti per Al Qaeda: l'Iraq e l'Algeria. Ma la crisi tutta interna all'organizzazione non significa il tramonto di Al Qaeda. Mancata la prova delle Olimpiadi di Pechino, per alcuni analisti sono le elezioni presidenziali americane il prossimo appuntamento con il terrore islamista. Ma, come sottolinea Guido Olimpio, non sempre le previsioni degli analisti hanno colto nel segno. (Foto /www.johnfenzel.typepad.com/)
Infrastrutture Critiche sotto protezione
di Luisa FRANCHINA
I moderni Paesi occidentali hanno realizzato, nel corso degli anni, un modello di società che è caratterizzato da un’elevata “qualità della vita”, intendendo con questa locuzione la possibilità di accedere ad un insieme di servizi e di opportunità “di base” che vengono messi a disposizione di ogni singolo cittadino affinché egli possa esprimere al meglio le proprie attitudini e soddisfare i propri bisogni. In questa ottica fanno parte della “qualità della vita”, ad esempio, i servizi di fornitura dell’energia, la tutela della salute, il sistema dei trasporti, il sistema bancario.Negli ultimi anni si è venuta ad affermare l’esigenza di meglio comprendere la reale dipendenza della nostra società da quelle infrastrutture che consentono l’erogazione dei servizi che caratterizzano la qualità della nostra vita ([LEW1], [HYS1]).Queste infrastrutture sono state chiamate “critiche” e la necessità di proteggere la loro esistenza e corretta funzionalità è sinonimo di necessità di salvaguardare la qualità della vita. A titolo di esempio, consideriamo quanto avvenuto in Italia, in occasione dello sciopero degli autotrasportatori, nel dicembre 2007. Sono bastati tre giorni di sciopero per mettere in crisi vari sistemi quali l’approvvigionamento di cibo, il servizio sanitario d’emergenza (niente benzina per le ambulanze), i sistemi produttivi basati sul movimento delle persone, il sistema di approvvigionamento dei farmaci nelle grandi città. In sintesi, il venir meno di uno specifico servizio (il trasporto su gomma) ha causato una serie di ripercussioni a catena su settori apparentemente scorrelati dalla vita dei cittadini....( Foto redazionale)
 
Rubriche

STORIE VERE, ANEDDOTI E LEGGENDE
Tunnel a Berlino
e 'talpa' a Londra

di Alain CHARBONNIER
Lo spionaggio e il controspionaggio sono come il gioco degli scacchi: talvolta si sacrifica un pezzo per salvarne altri o per preparare il possibile scacco matto: ma c'è sempre il rischio di venire giocati. Come accadde durante la "Guerra Fredda", con una delle più brillanti azioni della CIA e dell'Intelligence Service: lo scavo di un tunnel per intercettare i cavi telefonici dell'Armata Rossa, nella Berlino Est. I sovietici, pur sapendo dell'"Operazione Gold", tacquero per non scoprire la loro ‘talpa’ nell'MI6, convinti che le conversazioni intercettate non fossero, poi, di gran valore. In realtà in quasi un anno di intercettazioni gli Occidentali acquisirono preziose e minuziose notizie, sia sull'organizzazione dell'esercito sovietico sia sui loro progressi nella realizzazione della bomba H, ben oltre di quanto il Kremlino avrebbe voluto far sapere.(Foto freenfo.blogspot.com)

DALL'ARCHIVIO ALLA STORIAarticolo redazionale
Allora come ora il calcio violento corre sui binari
Proponiamo in questo numero due documenti ed un articolo stampa, datati 1925, relativi agli incidenti tra tifoserie avvenuti a margine di un incontro di calcio svoltosi a Torino, tra Bologna e Genoa, a chiusura campionato. L’articolo del Corriere della Sera descrive, infatti, il gravissimo episodio verificatosi alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, nel corso del quale alcuni tifosi spararono, dai treni speciali predisposti per la trasferta calcistica, numerosi ‘colpi di rivoltella’ in direzione della tifoseria avversaria, in attesa sulla banchina. L’episodio, conclusosi con il grave ferimento di un giovane della squadra del Genoa, testimonia, in maniera inequivocabile, una serie di sconcertanti affinità con quanto ancora oggi si registra nel mondo delle tifoserie calcistiche. Infatti: ..... allora come ora...( Foto dall'Archivio Centrale dello Stato)

RECENSIONI
L'Intelligence italiana: una storia 'ufficiale'
di Alain CHARBONNIER
Due volumi ricchi di riferimenti, di indicazioni archivistiche, di documenti, ricostruiscono la storia del Servizio Informazioni italiano, a partire dalla nascita del Regno d'Italia fino al 1949. Un passo coraggioso e senza precedenti. Quasi un secolo di storia è stato riletto dalla Professoressa Maria Gabriella Pasqualini attraverso le “carte segrete dell'Intelligence italiana”, con un lavoro ineguagliabile e prezioso per gli studiosi e gli appassionati. Un lavoro, come ha scritto la stessa Pasqualini, “suscettibile di essere proseguito e ampliato”. Come dire: la strada è tracciata, altri la seguano e la amplino.

CRIMINALITA' ORGANIZZATAarticolo redazionale
La fine di 'Ciccio Pakistan'
(Foto Ansa)

CRONOLOGIA DEL TERRORISMOarticolo redazionale
1° Aprile - 30 Settembre 2008
"Per atto di terrorismo si intende un’azione violenta, politicamente motivata, volta a colpire obiettivi di valore simbolico e destinata anche ad intimidire un ‘uditorio bersaglio’ riconducibile, socialmente o politicamente, all’obiettivo primario. L’atto di terrorismo, a differenza di quello di ‘violenza politica’ (ascrivibile ad individui o gruppi che tendono ad agire a ‘viso aperto’) e di quelli di ‘guerriglia’ (attuati con strumenti e logiche paramilitari) viene di solito compiuto da individui o gruppi operanti in clandestinità o sotto copertura o comunque in condizioni di mimetismo all’interno delle società colpite".
(Foto Ansa)


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