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GNOSIS 3/2008
DALL'ARCHIVIO ALLA STORIA

Allora come ora
il 'calcio' violento corre sui binari


articolo redazionale





Proponiamo in questo numero due documenti ed un articolo stampa, datati 1925, relativi agli incidenti tra tifoserie avvenuti a margine di un incontro di calcio svoltosi a Torino, tra Bologna e Genoa, a chiusura campionato.
L’articolo del Corriere della Sera descrive, infatti, il gravissimo episodio verificatosi alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, nel corso del quale alcuni tifosi spararono, dai treni speciali predisposti per la trasferta calcistica, numerosi ‘colpi di rivoltella’ in direzione della tifoseria avversaria, in attesa sulla banchina.
L’episodio, conclusosi con il grave ferimento di un giovane della squadra del Genoa, testimonia, in maniera inequivocabile, una serie di sconcertanti affinità con quanto ancora oggi si registra nel mondo delle tifoserie calcistiche. Infatti:
allora come ora, contrapposte passionalità sportive degeneravano, talvolta, in manifestazioni di vera e propria guerriglia;
allora come ora, treni e stazioni, luoghi di aggregazione per eccellenza, diventavano ’l’habitat ideale’ di scontro;
allora come ora, gli incidenti, benchè privi degli attuali e devastanti effetti mediatici, generavano allarme e sconcerto nell’opinione pubblica.
La lettura dei documenti d’archivio evidenzia, poi, impressionanti analogie anche per le ripercussioni ‘sociali’ della vicenda e per il tipo di ‘misure di sicurezza’ adottate dalle competenti Autorità. Il Prefetto di Bologna, infatti, nel rapporto redatto sugli incidenti che portarono all’annullamento della partita disputata:
- descrive il conflitto generatosi tra il Comitato di Federazione e la locale squadra ritenuta responsabile degli incidenti, nonché, la dura reazione della tifoseria convinta non solo di subire un grave ‘sopruso’ che colpiva
‘insieme col Club sportivo l’intera cittadinanza’ ma, anche della necessità che la squadra non si dovesse piegare ‘al pazzesco ultimatum della Federazione’; - rappresenta alle Superiori Autorità la preoccupazione circa possibili conseguenze ‘sull’ordine pubblico’ in altre città in caso di esclusione della squadra del Bologna.
L’altro documento, a firma del Prefetto di Milano, certifica ,infine, la conclusione dell’intera vicenda con la ripetizione
‘a porte chiuse’ della partita annullata, tenutasi ‘dalle ore 7 alle ore 9 del mattino’ e in presenza di soli ‘150 invitati’.

Dunque... ora come allora!



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