sommario 4/2023
Editoriale
La pressante domanda di materie prime che caratterizza gli attuali sistemi produttivi avanza sempre più a un ritmo maggiore della velocità di sostituzione e innovazione delle fonti disponibili, determinando un deficit che rischia di compromettere in modo definitivo l’equilibrio degli ecosistemi, la biodiversità, la stabilità climatica e la salute umana, e di minare le basi stesse dell’economia globale. La prospettiva affatto ipotetica dell’irreversibilità di una simile dinamica rende indifferibile l’approdo a un nuovo paradigma di crescita – alternativo a quello “lineare” del tipo prendi-produci-utilizza-getta finora dominante – che, interiorizzando i concetti di scarsità e finitezza delle risorse naturali, promuova il reintegro e la valorizzazione di beni già impiegati nei processi industriali per dar vita a una circolarità in grado di rendere veramente sostenibile la convivenza Uomo-Ambiente. ...
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Antonio Massarutto
Dalla nettezza urbana all’economia circolare
La gestione dei rifiuti ha cambiato più volte pelle nell’ultimo
mezzo secolo. Dapprima funzionale soprattutto all’igiene urbana,
poi alla pianificazione dello smaltimento, essa è oggi
cerniera fondamentale della transizione verso la cosiddetta
“economia circolare”. Un mondo in cui i rifiuti non sono aboliti,
ma trattati in modo da valorizzarne il potenziale di generazione
di nuove risorse onde ridurre al minimo l’impronta
ecologica e climatica del nostro modello di vita. Una transizione
che non ha nulla della “decrescita”, e richiede innovazione,
industria e mercato, e sollecita nuovi modelli di
regolazione e politica industriale.
Antonio Massarutto
From Waste Collection to Circular Economy
Waste management has changed several times in the last fifty years. Initially it was mainly
functional for public health, then for planning the waste disposal. Today, waste management is
essential to the transition towards the so-called ‘circular economy’. In the future, waste is not
going to be abolished, but treated in order to enhance its potential for generating new resources.
In this way, the ecological and climate footprint of our way of life is going to be reduced. This is
a transition that has nothing to do with the ‘degrowth’ movement. It rather requires innovation,
industry, and market, and calls for new models of regulation and industrial policy.
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Andrea Sbandati
La gestione dei rifiuti urbani. Una rete integrata di impianti al servizio del territorio
Il settore nazionale della gestione dei rifiuti urbani ha subito
importanti cambiamenti nel corso degli ultimi anni sulla spinta
delle politiche comunitarie e grazie a una tenace attività di
enti pubblici e imprese. Pur in presenza di forti divari territoriali,
l’Italia si presenta come uno dei Paesi europei più avanzati
sul piano delle attività di raccolta differenziata, recupero
e riciclo, mentre il ricorso all’incenerimento è inferiore alla
media del continente e quello alla discarica ancora troppo
elevato. Il saggio si prefigge di descrivere l’attuale stato della
gestione dei rifiuti urbani in Italia, tra punti di eccellenza, differenze
regionali e alcune criticità. Al tempo stesso verrà illustrata
una previsione di evoluzione del sistema da oggi al
2035, anno di scadenza dei principali target ambientali UE.
Andrea Sbandati
Municipal Waste Management. An Integrated Network of Plants Serving the Territory
The Italian municipal waste management sector has undergone important changes over the last
few years thanks to both EU policies and strong actions by institutions and companies. Despite
the strong territorial differences, Italy is one of the most advanced European countries in terms of
waste sorting, recovery, and recycling. Nonetheless the use of waste-to-energy facilities is lower
than the continent’s average and the use of landfill sites is still too high. The essay want to describe
the current state of municipal waste management in Italy, including points of excellence, regional
differences, and some critical issues. At the same time, the article illustrates a forecast of the
evolution of the system until 2035, the year of the main EU environmental targets.
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Lidia Lombardi
Recupero di energia dai rifiuti. Stato dell’arte e prospettive
Una volta si chiamava “incenerimento”: significava bruciare
senza alcun recupero di energia. Ma inquinava, e distruggeva
risorse. Poi è venuta la “termovalorizzazione”: controllo capillare
delle emissioni e massimizzazione delle rese energetiche,
anche attraverso l’uso combinato di energia elettrica e
calore. Oggi nuove tecnologie si affacciano sulla scena: dall’ottenimento
di combustibili alternativi tramite riciclo chimico
alla cattura della anidride carbonica dai fumi, dalla
gassificazione all’utilizzo del plasma. In questo articolo si
passa in rassegna l’evoluzione tecnologica del recupero di
energia da rifiuti, esaminandone con cura lo stato dell’arte e i
possibili sviluppi.
Lidia Lombardi
Energy Recovery from Waste. State-of-the-Art and Prospects
Once upon a time there was the ‘incineration’, i.e. the waste was burned without any energy
recovery. But that system polluted and destroyed resources. Then came the ‘waste to energy’, i.e.
the widespread control of emissions and maximization of energy recovery also through the
combined use of electricity and heat. Today new technologies are taking hold: obtaining alternative
fuels through chemical recycling, carbon capture from exhaust fumes, plasma gasification. The
article reviews the technological evolution of energy recovery from waste and carefully analyses
the state-of-the-art and possible developments.
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Mario Grosso
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Gaia Brussa
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Giulia Cavenago
Recupero di materia dai rifiuti. Stato dell’arte e prospettive
Il riciclo è un tassello fondamentale di ogni sistema di gestione
dei rifiuti, nonché uno dei pilastri dell’economia circolare.
Negli ultimi 25 anni il nostro Paese è stato in grado di strutturare
un sistema molto avanzato di riciclo dei principali materiali
contenuti nei rifiuti, grazie al quale sono stati conseguiti
tutti gli obiettivi richiesti dalle direttive europee, e con ogni
probabilità lo saranno anche quelli previsti al 2025 e al 2030.
Sussistono ancora alcune criticità, in particolare per le plastiche,
che potranno essere affrontate grazie a nuove tecnologie
in fase di sviluppo, unite ad un ripensamento dell’utilizzo
degli imballaggi, in un’ottica di maggiore prevenzione.
Mario Grosso – Gaia Brussa – Giulia Cavenago
Materials Recovery from Waste. State-of-the-Art and Prospects
Recycling is an integral part of every waste management system, as well as one of the pillars of
the circular economy. Over the last 25 years, Italy has created a very advanced system for
recycling the main materials contained in waste. In this way, all the objectives required by the
European directives have been achieved. Those expected for 2025 and 2030 will probably also
be achieved, as well. Some critical issues, in particular for plastics, still exist: they can be
addressed thanks to both new technologies and a rethinking of the use of packaging in order to
have more effective prevention.
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Francesca Mazzarella
La struttura industriale del settore dei rifiuti in Italia
Il Piano d’azione per l’economia circolare chiede agli Stati
membri dell’UE misure aggiuntive per sviluppare entro il 2050
un sistema economico e sociale pienamente circolare, ossia
fondato sul riciclo, in cui la produzione di rifiuti è ridotta al
minimo e il loro utilizzo è praticato come una risorsa. In Italia,
il settore dei rifiuti si sta avviando verso una serie di riforme
strutturali, ma restano ancora tante difficoltà da superare. In
questo senso, il Pnrr fornisce concrete opportunità, soprattutto
per ridurre il service divide territoriale che caratterizza il ciclo
di raccolta e gestione dei rifiuti, grazie a possibili investimenti
mirati a migliorare i processi.
Francesca Mazzarella
The Industrial Structure of the Waste Sector in Italy
The Circular Economy Action Plan asks EU Member States for additional measures to develop a
fully circular economic and social system, i.e. based on recycling. Within this picture, the waste
production will have been reduced and the use of waste will have become a resource by 2050.
In Italy, the waste sector is subject to a series of structural reforms, but there are still many
difficulties to overcome. Regarding this dynamic, the Italian National Recovery and Resilience
Plan provides concrete opportunities. Investments aimed at improving the processes can reduce
the territorial differences in relation to the service, which characterise the waste collection and
management cycle.
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Marco Frey
La misurazione dell’economia circolare. Dalle prime esperienze agli standard
La transizione verso l’economia circolare presuppone un cambiamento
di mentalità aziendale e una radicale riorganizzazione
non solo delle imprese, bensì del complesso insieme di
legami formali e informali che strutturano le catene del valore.
Per questo motivo, il suo successo non è limitato alla misurazione
della quantità di materia, ma deve riguardare molti
aspetti più sottili. In questo scritto si illustra l’approccio sviluppato
presso la Scuola Superiore Sant’Anna, che può offrire
un utile riferimento metodologico.
Marco Frey
Measuring the Circular Economy. From the First Tests to the Standards
The transition towards the circular economy presupposes a change in the attitude of companies
and a radical reorganisation of both the companies themselves and the complex set of formal
and informal links that structure value chains. For this reason, its success is not limited to
measuring quantities of matter, but must concern many details. The article illustrates the approach
developed at the Sant’Anna School of Advanced Studies (Pisa, Italy), which can be seen as a
useful methodological reference.
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Duccio Bianchi
Gestione dei rifiuti e filiera del riciclo industriale
L’Italia è leader europeo nel riciclo di rifiuti e nella produzione
manifatturiera da materie seconde (il cui tasso d’impiego in
importanti settori industriali – il cartario e il metallurgico – ha
conosciuto una forte crescita con un ampliamento della capacità
di riciclo). In una fase di pressione sulla riduzione di
consumi energetici ed emissioni climalteranti nonché d’incertezza
del mercato delle materie prime, il nuovo vigore della
filiera del riciclo (che necessita di meno energia, emette meno
co2 e richiede meno materie prime) costituisce una risorsa
decisiva. nella gestione dei rifiuti urbani (inferiore al 17% del
totale), il nostro Paese mostra poi una stagnazione del riciclo
effettivo (al di là delle percentuali di raccolta differenziata) con
situazioni di difficoltà gestionale e insufficienza infrastrutturale
nel trattamento e smaltimento.
Duccio Bianchi
Waste Management and Industrial Recycling Chain
Italy is a European leader in waste recycling and manufacturing process with secondary raw
materials. The rate of use of secondary materials in important industrial sectors – paper and
metallurgy – has been growing and we can observe an expansion of recycling capacity. In a phase
of reduction in energy consumption and greenhouse gas emissions as well as uncertainty in the
raw materials market, the new development of the recycling chain (which requires less energy
and fewer raw materials, and emits less CO2) is a critical resource. In municipal waste
management (less than 17% of the total), Italy reveals a stagnation in effective recycling (beyond
the percentages of waste sorting). There are management difficulty and infrastructural insufficiency
in waste treatment and disposal, as well.
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Marinella Favot
La gestione dei RAEE in una prospettiva internazionale
I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche rappresentano
un problema ambientale, ma anche una straordinaria
miniera di materiali classificati tra le “materie prime critiche”
dall’UE. In questo scritto si analizzano i sistemi di responsabilità
estesa istituiti per questi materiali e se ne discutono i risultati
raggiunti e le principali criticità finora evidenziate.
Marinella Favot
E-waste Management from an International Perspective
E-waste is an environmental problem, but also an extraordinary resource of materials classified
among the ‘critical raw materials’ by the EU. The paper analyses the Extended producer
responsibility system established for these materials and discusses both the results achieved and
the main critical issues highlighted so far.
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Francesco Colelli
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Edoardo Croci
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Federico Bruno Pontoni
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Sara Zanini
Deposit Return Schemes. Tra efficacia e (dis)incentivi
Le innovazioni in materia di gestione dei rifiuti, sulla scorta
degli ambiziosi obiettivi comunitari, stanno interessando anche
il riciclo e il riutilizzo degli imballaggi. In tale contesto, lo strumento
della responsabilità estesa del produttore e, in particolare,
i sistemi di deposito su cauzione (Deposit Return Scheme)
svolgono un ruolo sempre più importante. L’articolo si propone
di analizzare le più recenti novità in materia, studiando il caso
italiano e comparandolo con la situazione europea, per poi
prendere in considerazione l’efficacia degli incentivi economici
e il grado di coinvolgimento dei consumatori.
Francesco Colelli – Edoardo Croci – Federico Bruno Pontoni – Sara Zanini
Deposit Return Schemes. Between Effectiveness and (Dis)incentives
Innovations in waste management stimulated by the ambitious EU targets are affecting the
recycling and reuse of packaging, too. In this context, the policy strategy of extended producer
responsibility and, in particular, the Deposit Return Schemes play an increasingly important role.
The article analyses the most recent methods in the field: we deal with the Italian case and
compare it with the European situation, and then we take into account both the effectiveness of
economic incentives and the degree of consumer involvement.
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Alessandro Bizzotto
Un modello che vince. A tutela dell’ambiente
Da 25 anni, in Italia i risultati di riciclo e recupero degli imballaggi
sono responsabilità di un consorzio di natura privata
e senza scopo di lucro: il Conai. Circa 700mila imprese condividono
la gestione degli imballaggi che immettono al consumo.
Con un obiettivo finale: evitare la discarica. Ecco i
traguardi raggiunti e le sfide che deve affrontare oggi un sistema
che ha messo il nostro Paese sul podio europeo di questo
settore dell’economia circolare.
Alessandro Bizzotto
A Model That Wins in Protecting the Environment
For 25 years in Italy, the results of recycling and recovery of packaging have been under the
control of a private and non-profit consortium: the Conai. Around 700 thousand companies share
the management of the packaging that they place on the market. The ultimate goal is to avoid
landfill. The article summarises the achievements and the challenges of a system that has made
Italy a European leader in this sector of the circular economy.
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Chicco Testa
Gestione dei rifiuti speciali e loro recupero. Un’eccellenza italiana in Europa
Tra i Paesi europei, l’Italia vanta il secondo miglior tasso di circolarità
e il primo posto per risultato di riciclo, considerando
entrambe le tipologie di rifiuti, urbani e speciali (RS). Tuttavia,
è soprattutto grazie alla gestione di questi ultimi che registra tali
importanti perfomance, con un tasso di avvio a recupero di
circa il 70% dei 160 milioni di tonnellate degli RS prodotti ogni
anno. Un dato notevole e poco conosciuto, frutto del buon funzionamento
di un mercato concorrenziale e di una tradizione
industriale del riciclo che, da sempre, caratterizza il nostro sistema
imprenditoriale. Il saggio si prefigge l’obiettivo di fotografare
l’attuale stato della gestione dei RS in Italia, tra punti di
eccellenza, differenze regionali e alcune criticità.
Chicco Testa
Management of Special Waste and Its Recovery. An Italian Excellence in Europe
Among the European countries, Italy has the second best circular material use rate and plays a
leading role in recycling results, considering both municipal and special waste (SW). Italian SW
management records important performances, with a rate of waste sent to recovery operations of
around 70% of the approximately 160 million tonnes of SW produced every year. This is a
remarkable and little-known fact. It is the consequence of the good functioning of a competitive
market and an industrial tradition of recycling, which has always been essential in the Italian
business system. The article describes the current state of SW management in Italy, including
excellence, regional differences, and some critical issues.
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Filippo Brandolini
Verso una gestione industriale dei rifiuti. Il punto di vista delle aziende
Nonostante i notevoli traguardi in materia di riciclo raggiunti
dall’Italia negli ultimi 20 anni, la gestione dei rifiuti, urbani e
speciali, sconta ancora problemi importanti, in primis la scarsa
dotazione impiantistica che spesso costringe i territori a ricorrere
all’esportazione e allo smaltimento in discarica, con impatti
ambientali ed economici significativi. Una criticità,
questa, che rischia di frenare il pieno sviluppo industriale del
settore e di ostacolare il percorso di transizione ecologica ed
energetica del nostro Paese. In tale contesto, il Piano nazionale
di ripresa e resilienza può giocare un ruolo determinante per
l’affermazione di un modello economico veramente circolare.
Filippo Brandolini
Towards Industrial Waste Management. The Companies’ Point of View
Over the last 20 years, Italy has achieved great results in recycling. Nevertheless, the management
of urban and special waste still has important problems: first of all, the poor plant equipment
often forces territories to export waste and use landfills, which involves significant environmental
and economic consequences. This critical issue risks slowing down the full industrial development
of the sector and, consequently, hindering Italy’s ecological and energy transition. In this context,
the Italian National Recovery and Resilience Plan can play a decisive role in the success of an
effective circular economy.
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Donato Berardi
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Andrea Ballabio
Un quinquennio di regolazione Arera. Verso una moderna gestione industriale del settore dei rifiuti
Il primo quinquennio di attività dell’Autorità di regolazione
per energia reti e ambiente (Arera) per la gestione dei rifiuti
urbani si è tradotto, in particolare, nell’adozione di due metodi
tariffari. L’obiettivo principale è quello di favorire una moderna
gestione industriale da parte degli operatori nel settore,
agevolando gli investimenti per colmare i gap esistenti. Un
elemento essenziale è la promozione della qualità del servizio,
avviata con la messa a punto del Testo unico per la regolazione
della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Le basi per conseguire i traguardi sono state poste ancorché
diversi tasselli, come il completamento della governance, restino
ancora lontani dall’ottenimento.
Donato Berardi – Andrea Ballabio
Five Years of Arera Regulation. Towards Modern Industrial Waste Management
The first five years of activity of the Italian Regulatory Authority for Energy, Networks and the
Environment (Arera) for the management of municipal waste has basically paved the way to the
introduction of two tariff methodologies. The main goal is to encourage actors in the sector to
adopt modern industrial management by investments that are intended to fill existing gaps. What
has to be stressed is that the promotion of service quality is essential. A Consolidated Text for the
Regulation of the Quality of the Municipal Waste Management Service has started the process.
It is significant that there are already the basis for achieving the targets even though several steps,
such as the completion of governance, have not been achieved yet.
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Anna Moretto
Il “modello veneto”. Soluzione alternativa o modello complementare?
L’articolo propone un’analisi del “modello Veneto” di gestione
dei rifiuti urbani a partire da un’analisi dei flussi e del loro destino.
Particolare attenzione è dedicata al tracciamento sia del
rifiuto residuo direttamente avviato a recupero energetico e a
discarica sia degli scarti prodotti dal trattamento delle diverse
raccolte differenziate. Ciò al fine di valutare l’effettivo tasso di
riciclaggio complessivo. Sono inoltre approfondite le modalità
di raccolta e tariffazione, che contribuiscono a raggiungere gli
obiettivi previsti dalla pianificazione regionale.
Anna Moretto
The ‘Veneto Model’. Alternative Solution or Complementary Model?
The main theme of the article is the municipal waste management model implemented in Veneto.
After having carried out an investigation into the waste flows and their treatment, attention is
paid to the tracking of both the residual waste directly sent for energy recovery and landfill and
the waste produced by the treatment of the various separate waste collections. Our goal is the
evaluation of the actual overall recycling rate. Furthermore, collection and pricing methodologies,
which contribute to achieving the objectives set by regional planning, are analysed in great detail.
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Giovanni De Feo
La gestione dei rifiuti in Campania. Il caso di Napoli: dall’emergenza alla normalità
Un sistema di gestione dei rifiuti urbani è un insieme coordinato
d’infrastrutture, automezzi, attrezzature e personale che lavorano
all’unisono. Purtroppo, i dibattiti sul tema spesso non considerano
l’interconnessione tra queste componenti, focalizzandosi
piuttosto su alternative (raccolta differenziata, discarica
sì, discarica no, inceneritore sì o no ecc.) come soluzione al problema
dei rifiuti. In un sistema, ogni elemento ha una funzione
specifica e contribuisce al suo sviluppo in modo sinergico.
Quello che è accaduto in Campania negli ultimi decenni è un
esempio emblematico degli effetti negativi di un approccio non
sistemico. In questo saggio si propone un resoconto critico di
come, alla fine, si sia usciti da quella emergenza.
Giovanni De Feo
The Waste Management in Campania. The Case of Naples: from Emergency to Normality
A municipal waste management system is a coordinated set of infrastructure, vehicles, equipment,
and personnel. Unfortunately, debates devoted to the topic often neglect the interconnection
between these components, focusing instead on alternatives (waste sorting, landfill, waste
incineration, etc.) to the issue of waste. In a system each element has a specific function and
contributes to the development of the whole in a synergistic way. What has happened in
Campania in recent decades is an example of the negative effects of a non-systemic approach.
This essay addresses a critical account of how Campania responded to and managed its way out
of the crisis.
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Donato Berardi
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Nicolò Valle
Tariffe e prezzi di mercato. Come pagheremo la gestione dei rifiuti in futuro?
La gestione del rifiuto organico si trova al centro di un intenso
dibattito economico-giuridico, suscettibile di modificare le dinamiche
di formazione dei prezzi di trattamento nel prossimo
futuro. L’impostazione regolatoria dell’Autorità di regolazione
per energia reti e ambiente, come attuata dalle Regioni, è stata
messa in discussione da una segnalazione dell’Autorità garante
della concorrenza e del mercato e da alcuni pronunciamenti
dei Tribunali amministrativi regionali. Allo Stato spetta,
ora, il compito di definire una strategia nazionale di gestione,
che identifichi compiutamente i fabbisogni territoriali, a partire
dalle zone in deficit.
Donato Berardi – Nicolò Valle
Market Rates and Prices. How Will We Pay for Waste Management?
The organic waste management is at the core of a huge economic-legal debate, which is likely to
change the dynamics of treatment price formation in the near future. The approach of the Italian
Regulatory Authority for Energy, Networks and the Environment, as implemented by the Regions,
has been called into question by a report from the Competition and Market Authority and by some
pronouncements of the Regional Administrative Courts. The State has the task of defining a national
management strategy, which fully identifies territorial needs, starting from the deficit areas.
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Antonio Pergolizzi
La criminalità nel settore dei rifiuti. Ovvero la chiusura sbagliata del ciclo
La criminalità nel settore dei rifiuti è diventata un’emergenza
globale di carattere tipicamente economico. Si manifesta attraverso
l’intervento di variegati network ma agisce, almeno
dalla prospettiva italiana, ritagliandosi una propria agilità all’interno
della regolazione ufficiale. Le principali cause dei
flussi illeciti possono così sintetizzarsi: impianto normativo
farraginoso; difficoltà nei controlli e nella tracciabilità dei processi;
disomogenea distribuzione territoriale impiantistica; ricorrenti
fallimenti di mercato.
Antonio Pergolizzi
Crime in the Waste Sector, or When the Cycle Ends Badly
Crime in the waste sector has become a global emergency of a typically economic nature. We can
observe the interference of various networks but crime has its own area of action within official
regulation, at least in Italy. The main causes of illicit flows are: confused regulatory system; difficulties
in control and tracking of processes; highly irregular territorial distribution of plants; recurring market
failures.
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Andrea Molocchi
Lo spettro del materialismo si aggira per l’Europa. Perché il waste-to-energy è maltrattato dalla tassonomia?
Il recupero di energia dai rifiuti (waste-to-energy, WtE ) ha tradizionalmente
offerto una gamma di opportunità per soddisfare
la domanda di energia. L’articolo concentra l’attenzione
sulle modalità e ragioni per cui le attività WtE sono state finora
prevalentemente escluse dalla costruenda tassonomia europea
per la finanza ambientalmente sostenibile, quadro regolamentare
concepito per orientare il settore verso obiettivi a medio
e lungo termine. Con l’affermazione del paradigma dell’economia
circolare, il WtE è stato infatti silenziosamente emarginato
da politiche e strumenti a sostegno della transizione, col
rischio di spreco di risorse locali e di rinuncia a opportunità
d’innovazione e reddito.
Andrea Molocchi
A Specter is Haunting Europe—the Specter of Materialism. Why Is Waste-to-Energy Mistreated by Taxonomy?
Waste-to-energy (WtE) has traditionally offered a range of opportunities to meet energy demand.
The article sheds light on the ways and the reasons why so far WtE activities have been extensively
excluded from the under-construction European taxonomy for environmentally sustainable finance,
i.e. a regulatory framework to guide the sector towards medium and long-term targets. To make this
point clearer it is useful to consider that the circular economy paradigm has resulted in the silent
marginalisation of WtE from policies and tools aiming at supporting the transition. Derived from
this approach is the risk of wasting local resources and losing opportunities for innovation and
increase in income.
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Luca Goldoni
Biafra
«Stiamo volando in cerchio nel buio. In alto le stelle grandi e
lucenti delle notti tropicali, in basso dei lampi rosastri: sono
bombe…». Così comincia il reportage di Luca Goldoni, testimone
dell’aspro scontro che tra il 1967 e il 1970 insanguinò
il Biafra, che rivendicava la secessione dalla Nigeria a sua
volta indipendente da sette anni. Una tragedia di proporzioni
enormi, con circa tre milioni di morti, certamente originata
dalla presenza di ricchissimi giacimenti di petrolio e gas nell’area
del Delta del Niger. Il servizio scorre lungo una sorprendente
successione di avvenimenti in cui si alternano cinismo,
fanta-diplomazia e una straordinaria solidarietà universale.
Luca Goldoni
Biafra
“We are flying in circles in the dark. Up in the sky large stars are shining bright against the
background of tropical nights and down there I see pinkish flashes: they are bombs… .” This is
how Luca Goldoni’s reportage begins. He was witness of the hard fight in Biafra between 1967 and 1970.
The region declared its independence from Nigeria, which gained its own
independence only seven years before. The enormous tragedy left three million dead and was
caused by the very rich oil and gas fields in the Niger Delta. The article recalls very impressive
events and switches between cynicism, impossible diplomacy and special universal solidarity.
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Marco Ventura
Amadeo Peter Giannini. Banchiere e gentiluomo
Senza di lui non esisterebbero il Golden Gate, i film di Charlie
Chaplin e Walt Disney e la Hewlett Packard. Inventò il libretto
di risparmio, i mutui sulla casa, l’automobile a rate, la pubblicità
in finanza. Fece rinascere San Francisco dopo il terremoto.
La sua scrivania era accessibile a chiunque, nel quartier
generale della Bank of Italy che aveva fondato nel 1904 e che,
rinominata Bank of America qualche anno più tardi, nel 1945
arrivò a essere uno dei primi istituti popolari di credito. Trasformò
i dipendenti in azionisti, fece assunzioni in massa di
donne, anticipò all’Italia i fondi del Piano Marshall senza interessi…
Amadeo Peter Giannini era nato a San José, California,
il 6 maggio 1870, da genitori liguri.
Marco Ventura
Amadeo Peter Giannini. A Banker and a Gentleman
Without him the Golden Gate, Charlie Chaplin’s and Walt Disney’s films, and Hewlett Packard
would not exist. He invented the bankbook, the home mortgages, the auto loan rates, and the
use of advertising in finance. He reconstructed San Francisco after the earthquake. His office in
the Bank of Italy Building was open for everyone. The Bank of Italy, which he founded in 1904,
became the Bank of America and then, around 1945, it was the most important bank in the world
and one of the first ethical banks. He made employees shareholders, hired a lot of women, paid
the Marshall Plan funds in aid to Italy in advance and without interest… The son of Ligurian
parents AP Giannini was born in San José, California, on May 6, 1870.
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Paolo Caccia Dominioni
Casa del perduto amore
Nel racconto che segue, «Stampato in Egitto l’Anno 1951, con licenza de’ Superiori», l’autore
torna a più riprese nello stesso luogo, una villa alle porte di Vicenza, eretta dal Palladio nel 1567,
la cui architettura è avviluppata da un superbo giardino. È bimbo la prima volta, sottotenente di
19 anni la seconda e ingegnere di 35 la terza: In quest’ultima visita lo attende un amore travolgente
che poi, a poco a poco ma inesorabilmente, declinerà. Il protagonista è ancora qui nel 1945, attratto
dal ricordo di giornate da sogno, ma stavolta deve confrontarsi con una visione spettrale: la
dimora, che pareva sfidare i secoli, è ridotta a un cumulo di macerie da chi ha voluto castigare
l’atmosfera ribelle della località, e gli alberi giganti del parco sono stati tutti abbattuti. È la sorte riservata
alla Casa del perduto amore, perché «le forze brute, simili a una maledizione hanno sempre
la vittoria sopra l’opera fisica dell’uomo» ma sono necessarie a incentivare il «nostro rinnovamento
verso le bellezze realmente indistruttibili e a noi invisibili su questa terra».
Paolo Caccia Dominioni
House of the Lost Love
In the story, “Printed in Egypt in 1951, with permission from the Superiors,” the author returns
several times to the same place, a villa built by Palladio in 1567, whose architecture is surrounded
from a beautiful garden, on the outskirts of Vicenza. He was a child the first time he went there.
The second time he was a 19-year-old second lieutenant and the third one was a 35-year-old
engineer. During this last visit the author found an overwhelming love, which then, little by little
but inexorably, was to decline. The main character was still there in 1945: he was attracted by
the memory of dream days, but this time he had to deal with a ghostly vision: the house, which
seemed to defy the centuries, was reduced to a pile of rubble by those who wanted to punish the
rebellious atmosphere of the place, and the giant trees in the park had all been cut down. It is
the fate of the House of the Lost Love, because “like a curse, brute forces always overcome the
physical work of man” but are necessary to encourage “our renewal towards the beauties, which
are truly imperishable and invisible to us, on this land.”
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Elisa Battistini
La minaccia della guerra atomica in L’ombra delle spie
Tratto dall’autentica vicenda di Greville Wynne, il secondo lungometraggio di Dominic Cooke racconta
di un uomo d’affari che, sotto l’egida dei Servizi inglesi e della Cia, fa da tramite con Oleg Pen’kovskij,
il quale, tradendo il proprio Paese, decide d’informare l’Occidente dei piani di Chruscev che porteranno
alla crisi dei missili a Cuba. Le persone non sono riducibili ai sistemi politici e gli atti eroici per l’umanità
possono appartenere anche al “nemico”, ma il film si rivela un po’ carente proprio nel raccontare allo
spettatore lo sviluppo intimo dei due protagonisti.
Elisa Battistini
The Threat of Atomic War in The Courier
Based on the true story of Greville Wynne, the second film by Dominic Cooke is about a
businessman, who has acted as a courier with the Moscow spy Oleg Vladimirovich Pen’kovskij
under the aegis of both the British Intelligence Services and the Cia. The Soviet traitor has betrayed
his country after having decided to provide confidential information on Khrushchev’s plans, which
were to lead to the Cuban Missile Crisis, to the West. People are not reducible to political systems
and heroic acts for humanity can also belong to the ‘enemy’, but the film does not provide a
genuine interpretation of the psychological development of the two main characters.
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Daniele Bevilacqua
Carlo Jacono. L’illustratore raffinato che “nobilitò” «Segretissimo» e «Il giallo Mondadori»
Il 10 febbraio 1951 esce il n. 108 del periodico «Il Giallo
Mondadori»: è un fascicolo storico perché segna l’esordio dell’artista
milanese Carlo Jacono, che da quel momento in poi
firmerà centinaia di cover della celebre collana, rendendole
un vero e proprio “marchio di fabbrica” in grado di calamitare
l’attenzione e l’interesse di migliaia di lettori nell’arco di
mezzo secolo. Ma l’autore ha svolto un ruolo analogo anche
per un’altra importante collezione della Mondadori, «Segretissimo
», incentrata sul romanzo di spionaggio e impreziosita
dalle sue copertine dal 1961 al 1990. Una produzione sterminata,
quella di Jacono, che ha dato un contributo fondamentale
sia all’ammodernamento grafico dell’editoria italiana
a larga diffusione sia al riconoscimento dell’illustrazione quale
forma espressiva dalla piena dignità artistica.
Daniele Bevilacqua
Carlo Jacono. The Sophisticated Illustrator Who ‘Ennobled’ Segretissimo and Il Giallo Mondadori
On February 10, 1951, the issue 108 of the Italian thriller book series Il Giallo Mondadori was
released. It has become a milestone because is the launch of Carlo Jacono (1929-2000) as
illustrator. From then on, the artist from Milan was to sign hundreds of covers of the famous series
published by Mondadori. They were to become the main distinguished feature of the series, a
real brand that attracted the attention and interest of thousands of readers over half a century.
But the author also played a similar role for another important Mondadori production,
Segretissimo, a series devoted to spy fiction. Jacono’s covers for Segretissimo were released for
four decades, from 1961 to 1990. During his career Carlo Jacono produced thousands of works,
which contributed to the modernization in graphic of Italian publishing industry involved in
paraliterature. Thus he showed how illustration can be seen in effect as an artistic practice.
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Recensioni e segnalazioni
Pierluigi Panza, Nel nome del padre. Le molte vite di Francesco Piranesi, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti 2022.
Stuart Jeffries, Grand Hotel Abisso, EDT 2023.
Marco Lanterna, PATATRAC, Luni Editrice 2023.
Ulderico Piernoli, Spie, Edizioni All Around 2023.
Carlo Bordoni, Furor, Luiss University Press 2023.
Michel Onfray, Vivere secondo Lucrezio, Ponte alle Grazie 2023.
Andrea Staid, Essere natura, Utet 2022.
Francesca Sensini, Non c’è cosa più dolce, il nuovo melangolo 2022.
Gilberto Martinelli - Roberto Tempesta, 1983: Operazione Budapest, Sandro Teti Editore 2021.
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