sommario 2/2018
Editoriale
Questo numero di Gnosis propone una riflessione a più voci sul tema dei demoni che abitano le faglie critiche di una modernità sempre più accelerata e ambiguamente volta a un futuribile privo di angoli, con gli occhi aperti oltre le caverne di Platone: la violenta e dispersiva corrente della globalizzazione insieme al naturale e reattivo bisogno di ‘porto’ disegnano l’immagine di un uomo sospeso, in bilico tra angosce e speranze, fra tradizione e innovazione, tra passato e futuro mentre risuonano i versi di Montale: «Il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me, con un terrore di ubriaco». ...
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Sergio Romano
Punto di vista. L'invasione della Cecoslovacchia. Cause e conseguenze.
La Cecoslovacchia non fu il primo dei satelliti sovietici da cui giunsero segnali di malumore. Quando la stampa occidentale, agli inizi del 1968, cominciò a trasmettere notizie sorprendenti su ciò che stava accadendo a Praga, vi erano già stati: il caso polacco di Wladyslaw Gomulka, detestato dagli stalinisti e cacciato dalla segreteria del partito nel 1948; le grandi proteste dei settori orientali di Berlino nel 1953; l’insurrezione ungherese del 1956. Ma la Cecoslovacchia, fra gli stati europei che appartenevano all’orbita sovietica, aveva caratteristiche che rendevano le sue vicende cruciali. Era il paese che aveva le più radicate tradizioni democratiche e in cui il partito comunista, nel febbraio 1948, aveva conquistato il potere con un colpo di stato. Aveva la più avanzata economia industriale del blocco sovietico e avrebbe accettato volentieri gli aiuti del piano Marshall se Mosca glielo avesse permesso.....
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Araldica
Kaitsepolitseiamet (KaPo) è il Servizio di sicurezza interna della Repubblica estone. Ufficialmente costituito nel 1991 nell’ambito del Security police bureau (facente quindi parte delle Forze di polizia), nel 1993 è divenuto un’istituzione indipendente (Security police board), pur conservando poteri di law enforcement. La legge in materia di sicurezza, entrata in vigore il 1° marzo 2001, ne ha sancito lo status di agenzia governativa d’intelligence, sotto la direzione e il coordinamento del ministro dell’Interno. La mission del Servizio si sostanzia nella tutela della sicurezza nazionale attraverso la raccolta e l’analisi delle informazioni, nonché l’applicazione di misure preventive e l’attività investigativa sui reati, entro il perimetro definito dalle disposizioni vigenti. ....
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Tito Marci
El sueño de la razón produce monstruos.
Goya, l’illuminismo e il terrore
Tenendo conto del progresso dei lumi che, specialmente dopo gli eventi del 1789 hanno lasciato intravedere il lato oscuro della ragione, questo lavoro si concentrerà sulla pittura di Goya, il pittore che meglio di chiunque altro, restituendo una forma visibile alle tenebre e all’ignoto, ha dato forse l’immagine più potente delle paure postrivoluzionarie.
Tito Marci
El sueño de la razón produce monstruos.
Goya, the Enlightenment and the Terror
The Enlightenment progress, especially after the French Revolution in 1789, revealed people the “dark side” of reason and in this respect this work focuses on the art of Goya, the painter who, more than anyone else, has created most powerful images of the post-revolutionary fear, depicting the unknown and darkness.
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Alessandro Guerra
Una scena di vita durante il Terrore
nella Rivoluzione francese
Il processo rivoluzionario generato dall’89 francese aveva fin dal suo esordio radicalizzato la visione del popolo e impresso una svolta anche al campo delle passioni, politicizzando la paura. Superato il primo momento di pulsione irrazionale, essa divenne un’occasione per spingere i cittadini all’azione e creare un’elementare forma di solidarietà locale, prima, e nazionale, poi; una nuova coscienza politica capace di favorire un riscatto comunitario.
Alessandro Guerra
A scene of life during the Terror
in the French Revolution
The revolutionary process started by the French Revolution in 1789, from the beginning, had radicalised people’s ideas and reshaped the field of passions, politicising fear. Following the initial, irrational reaction from the public, fear became the driving force towards creating an elementary form of solidarity. This solidarity first appeared locally and then became nation-wide, resulting in a political awareness that redeemed communities.
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Andrea Marchili
Le invasioni barbariche
nella Francia postrivoluzionaria
In questo saggio si esamina l’interpretazione e la categorizzazione del conflitto sociale nel pensiero ottocentesco: la paura collettiva delle nuove classi. L’articolo ripercorre anche la trasformazione del pensiero liberale nel tentativo di governare questa passione, giungendo a una configurazione autoritaria della società.
Andrea Marchili
Barbarian Invasions in Post-revolutionary France
This essay examines how social conflict was interpreted and experienced in the 19th Century. It was seen as the collective fear of the new classes. This work also reviews the transformation of liberal thought during this period. In an effort to handle this feeling, liberal ideas eventually led to a vision of an authoritarian society.
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Paolo Sellari
I Balcani del postbipolarismo
Il mondo che salutava la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e la fine della Guerra fredda sembrava pacificato dalle guerre e dai conflitti. Tuttavia, in pochi anni, la frammentazione dell’ordine bipolare presentò un quadro ben diverso, dove risaltava la tragedia dei Balcani. Questa regione rappresenta, ancora oggi, il paradigma di tutte le angosce che hanno caratterizzato il XX secolo, fornendo a tutti un monito: nessuna ‘conquista di civiltà’ può essere considerata definitiva.
Paolo Sellari
The Balkans in the post-bipolar world
The world finally seemed free from wars and conflicts following the fall of the Berlin Wall in 1989 and the end of the Cold War. However, several years later, a tragedy has unfolded in the Balkans. This area is still the paradigm of all the 20th Century fears, implying that no ‘conquest of civilisation’ is ever final.
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Matteo Marconi
La chiave spaziale nel rapporto tra stato moderno
e terrorismo globale
Perché la paura del terrorismo di origine islamica ha prodotto una reazione così veemente da parte dell’Occidente, soprattutto se paragonata all’entità della minaccia? Con l’ausilio delle categorie della geopolitica, cercheremo una risposta indagando il rapporto tra terrorismo, stato moderno e globalizzazione all’inizio del XXI secolo.
Matteo Marconi
The spatial key in the relation
between the modern state and global terrorism
Why has the fear of Islamic terrorism produced such a strong reaction from the West, especially when compared with the level of the threat? This article, on the basis of geopolitics, attempts to provide an answer examining the relation between terrorism, the modern state and globalisation at the beginning of the 21st Century.
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Stefano Valente
Terrorismo globale, insicurezza locale.
Gli effetti del rischio terroristico sui vertici statuali
Nel panorama occidentale del XXI secolo il terrorismo di matrice islamica tende a condizionare non solo l’opinione pubblica ma anche le scelte e le strategie di uno stato. La sua apparente capacità di colpire ovunque e senza preavviso, intrecciandosi con le criticità dell’attuale sistema globale, alimenta un costante senso d’insicurezza. Le conseguenze sembrano essere dirompenti, andando a condizionare la percezione della realtà, la nozione stessa di sicurezza ‘nazionale’ e perfino la politica estera di un attore geopolitico nel medio-lungo periodo. Presupposti che sembrano, tuttavia, non tenere conto di un elemento: la fragilità del radicalismo islamico e le sue profonde debolezze.
Stefano Valente
Global terrorism, local insecurity. The impact of the terrorist threat on the highest levels of the state
Islamic terrorism influences not only public opinion, but also state decisions and strategies in the 21st Century Western world. Its apparent capacity to strike anywhere and anytime without warning, paired with the current critical state of the global system, is feeding a constant feeling of insecurity. The consequences are disruptive and have the power to alter the perception of reality, the notion of ‘national’ security and even the medium-to-long term foreign policy of geopolitical actors. Nevertheless, the profound weaknesses of Islamic radicalism should be taken into account.
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Elena dell’Agnese
Distopie del futuro, timori del presente.
Per una geopolitica critica della paura
Immaginare il futuro che non vorremmo è un esercizio narrativo di moda. Romanzi, film, serie televisive, fumetti e videogiochi disegnano futuri distopici, a testimonianza di paure ricorrenti (epidemie, privazione della libertà, segregazione spaziale e divisione in classi), intermittenti (catastrofi nucleari, timore della diversità) e nuove (tecnologie invasive).
Elena dell’Agnese
Future dystopias and present fear. For a critical geopolitics of fear
Imagining an undesirable future has become a trendy narrative exercise. Novels, movies, TV series, cartoons and videogames depict dystopian worlds that reflect our recurring fears (of epidemics, deprivation of freedom, spatial segregation and class division), intermittent fears (of nuclear disasters, diversity) and new fears (of invasive technologies).
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Carolina Antonucci
«La paura dei radicalizzati si forma in carcere». La narrazione giornalistica, i numeri nei penitenziari italiani e i diritti fondamentali
Muovendo dall’analisi della narrazione mediatica del fenomeno della radicalizzazione in carcere, è possibile osservare in controluce la lettura offerta dagli ‘addetti ai lavori’ istituzionali, ovvero dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Le case di detenzione rischiano di offrire terreno fertile al radicalismo, poiché le peculiarità della vita che vi si conduce, dove l’individualità delle persone viene annullata da nuove forme di aggregazione, spingono i reclusi a cercare di costruirsi nuove identità.
Carolina Antonucci
«The fear of radicalisation begins in prison». Journalistic narrative, situation in prisons and fundamental rights
Starting with a narrative analysis of radicalisation in prisons, we are given an interesting insight into the interpretation of this matter by institutional ‘experts’, i.e. those of the Department of Prison Administration (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria). Prisons can potentially encourage radicalisation due to the particular lifestyle of prisoners, who are stripped off their identities as they are kept away from society. When they are trying to build new identities inside the prison, new types of associations can lead to the adoption of radical ideas.
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Raffaele Mauriello
Il martirio nella Repubblica islamica dell’Iran,
dalla Prima guerra del Golfo alla crisi siriana
Il martirio, considerato caratteristico dell’Islam, nello shi‘ismo come strumento d’interazione socio-politica appare, invece, nuovo e legato alla rivoluzione islamica in Iran e alla successiva guerra con l’Iraq. Questo saggio ne analizza il ruolo nella Repubblica, attraverso lo studio della sua (poli)valenza dalla rivoluzione fino alla recente crisi siriana. Vengono approfonditi, in particolare, due fenomeni paradigmatici: il martirio come formulato da Soleimani – generale dei Guardiani della Rivoluzione – antidoto, cioè, alla paura nelle forze speciali e nei foreign fighters inviati dall’Iran nei conflitti legati alla guerra contro l’Isis e i murales dei martiri della guerra Iraq-Iran, che caratterizzano lo spazio pubblico delle città, in particolare della capitale Teheran.
Raffaele Mauriello
Martyrdom in the Islamic Republic of Iran, from the First Gulf War to the Syrian crisis
Martyrdom is generally considered a part of Islam. However, in Shia Islam – as an instrument of socio-political interaction – it seems to be a new phenomena linked to the Islamic Revolution in Iran (1979) and the consequent war with Iraq (1980-1988). This essay examines the role of martyrdom in Iran from the Revolution to the recent Syrian crisis. In particular, there is a special focus on two phenomena: according to Soleimani (a General of the Guardians of the Revolution), martyrdom can serve as an “antidote” to fear for the special forces and foreign fighters deployed by Iran in the fight against Isis; and the murals of the Iraq-Iran War martyrs, which characterise the public areas in Iran, especially in Teheran.
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Stefano Bonino
I musulmani in Scozia
Nel nuovo mondo del dopo 11 settembre 2001, in cui il terrorismo islamista e la discriminazione nei confronti dei musulmani si sono spesso intrecciati in Occidente, la Scozia offre un modello unico d’integrazione. Al contrario dell’Inghilterra, infatti, vi si è formata una comunità musulmana piccola ma stabile, all’interno di un contesto sociale, culturale e politico che l’ha ben accolta. Vari fattori sottendono a tali relazioni positive e offrono all’Occidente una speranza di riuscire a gestire i suoi rapporti con l’islam in un periodo storico delicato.
Stefano Bonino
Muslims in Scotland
Scotland offers a unique model of integration in a new Western world after 11 September, where Islamist terrorism and discrimination against Muslims have become interwoven. In contrast with England, Muslims there have formed a small but solid community, welcomed within the Scottish social, cultural and political context. These positive relations are based on various factors and offer the West the hope for handling well relations with Islam in this delicate historical period.
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Dario Antares Fumagalli
Privacy e sicurezza nazionale.
L’evoluzione della data protection da diritto dell’individuo a interesse pubblico
L’articolo, muovendo dall’equazione tra informazione e potere e dalla presa d’atto delle enormi potenzialità informative scaturenti dal progresso tecnologico in campo informatico, offre una lettura in chiave strategica del concetto di data protection ai fini della sicurezza nazionale. Dopo aver accennato all’attuale situazione, propone un focus sui rischi strutturali per il sistema Paese connessi alla profonda rivoluzione concettuale e operativa avviata da tecnologie come Big Data e Deep Learning. Soffermandosi sul nuovo regolamento UE 679/2016 e sulle novità da esso introdotte, prospetta poi alcuni strumenti di tutela utili a scongiurare i pericoli paventati e conclude sottolineando l’attualità della minaccia, in particolar modo per gli stati informati al modello democratico occidentale.
Dario Antares Fumagalli
Privacy and national security. The evolution of data protection, from an individual right to a public interest
This article gives a strategic analysis of data protection for national security purposes based on the equation between information and power and the awareness of the huge information potential arising from the progress in information technology. After touching upon the current situation, the article focuses on structural risks for the national system, related to the strong conceptual and operational revolution triggered by Big Data and Deep Learning. Citing the new provisions introduced by the Regulation (EU) no. 679/2016, the article recommends some safeguards to prevent the risks mentioned above and ends by highlighting current threats, in particular for countries following the Western democratic model..
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Antonio Teti
Data Management e privacy. Il connubio
tra Cloud Computing e Artificial Intelligence
Nel futuro dei Big Data molte aziende IT intravedono l’ingresso rilevante di tecnologie cloud e di intelligenza artificiale. La possibilità di gestire quantità esorbitanti di dati con sistemi in grado di memorizzarli e di amministrarli autonomamente grazie all’implementazione di tecniche di apprendimento automatico rappresenta per la maggioranza delle organizzazioni la soluzione finale. Ma l’utilizzo di tecnologie così complesse e ancora poco sperimentate potrebbe costituire un serio rischio per la privacy degli utenti; i casi di violazione sono già una realtà.
Antonio Teti
Data Management and privacy. The marriage between Cloud Computing and Artificial Intelligence
Many IT companies believe that Cloud Computing and Artificial Intelligence will increasingly shape the future of big data. The possibility of managing large data sets with systems that are capable of memorising and handling them autonomously, due to the implementation of automated learning techniques, can be the solution for most of the organisations’ problems. However, these technologies are little tested and could pose serious risk to users’ privacy; cases of violation have already been occurred.
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Massimiliano Sala
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Michele Elia
Il caso Enigma. La crittoanalisi (II parte)
La crittoanalisi della cifrante Enigma fu possibile grazie al fortunato incontro di uomini in possesso di preparazione e abilità matematiche eccezionali. Alla base degli attacchi di successo a Enigma stanno idee semplici, pratiche e brillanti, che si cercheranno di presentare in forma concreta. A posteriori si potrà dire: tutto qui? Eppure furono la limpidezza e l’essenzialità delle intuizioni di pochi coraggiosi che determinarono la riuscita di un’impresa che per molti anni sembrò disperata.
Massimiliano Sala – Michele Elia
Enigma and cryptanalysis (Part II)
The lucky encounter of exceptional mathematicians made possible the cryptanalysis of the cipher machine Enigma. The simple, practical and at the same time brilliant ideas behind this success are expected to be presented in concrete form hereby. Looking back one might ask: is that all? Yet, thanks to the clear and crucial insights of a few brave mathematicians, a challenge that was seemingly hopeless for many years was finally overcome.
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Marco Erriquez
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Vittorio Marchis
Lo spionaggio tecnologico nell’Italia del Seicento
e del Settecento. Il caso delle macchine della seta
Il trasferimento tecnologico nel sistema industriale è spesso contaminato da dinamiche di spionaggio con metodiche talvolta trascurate, perché si ritiene che tutto debba accadere intorno alle nuove tecnologie dell’informazione, mentre sono le competenze e le presenze umane a costituirne il polo centrale. Ciò è accaduto non solo oggi, ma anche agli albori dei sistemi protoindustriali. Emblematico è il caso dello spionaggio industriale legato alla torcitura della seta nell’Italia del XVII-XVIII secolo. Un ‘caso’ che vede protagoniste le città di Bologna e Torino, con risvolti sino alla lontana Inghilterra.
Marco Erriquez – Vittorio Marchis
Technological espionage in 17th
and 18th-century Italy. The case of silk machines
Technological transfer within industrial system is often contaminated by spying dynamics which are sometimes overlooked because the focus is on the new information technologies, but the driving force are actually competences and human presence. This happens not only nowadays, but it also happened at the beginning of proto-industrialisation. A typical example is the industrial espionage concerning silk throwing in 17th and 18th-century Italy. A ‘case’ involving Bologna and Turin, reaching as far as England.
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Andrea Carobene
‘Piatto’ non vuole più dire noioso
I nuovi materiali bidimensionali, composti da atomi che si dispongono su un unico strato, costituiscono non solo una significativa innovazione scientifica, ma avranno in un prossimo futuro un importante impatto tecnologico e industriale. Accanto al più noto grafene, i ricercatori di tutto il mondo stanno studiando le proprietà di materiali come lo stanene, il silicene o il germanene. Le prime applicazioni industriali hanno già raggiunto il mercato, ma altre sono attese prossimamente, in settori che vanno dall’elettronica alla fabbricazione di protesi sensibili, passando per i pannelli fotovoltaici, i transistor più efficienti o apparecchi per la depurazione dell’acqua. L’importanza di questi nuovi materiali è tale che c’è chi non esita a parlare di una nuova rivoluzione industriale.
Andrea Carobene
‘Flat’ no longer means boring
New 2D materials, made of atoms arranged in a single layer, are not only part of an important scientific innovation, but they can also have important technological and industrial impacts in the near future. Besides the better known graphene, researchers across the globe are studying the properties of materials such as stanene, silicene or germanene. The first industrial applications have already reached the market and others are expected in the near future, in fields ranging from electronics to the manufacturing of sensitive prostheses, photovoltaic panels, more efficient transistors or water purifiers. The importance of these new materials is such that some talk about a new industrial revolution.
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Filippo Aragona
La corruzione tra esigenze di tutela sociale e individuale e giustificazioni teoriche
Quando si affrontano temi come quello della corruzione e, in generale, relativi alla criminalità, occorre sempre confrontarsi con la complessità dei fenomeni che si analizzano, inquadrandoli sotto due prospettive differenti: quella universale e quella individuale. Dal primo punto di vista, i fenomeni criminali potrebbero essere considerati una componente essenziale delle nostre società e dell’evoluzione della specie in genere. Se però se ci si sposta sul piano individuale le cose cambiano radicalmente, in quanto al centro della questione c’è l’essere umano quale soggetto complesso, portatore di diritti naturali e interessi giuridicamente rilevanti, che gli attribuiscono quella dignità sottratta dalle astrazioni concettuali.
Filippo Aragona
Corruption. Need for social and individual protection and theoretical justifications
Addressing issues such as corruption and organised crime in general, the complexity of the phenomena is analysed from both universal and personal perspectives. Crimes in an universal sense can be considered essential components of our society and of the evolution of the species in general. However, from the individual’s perspective, the situation is entirely different. The focus is on the human being as a complex individual, holder of natural rights and interests of legal nature, which give him the dignity stripped away by conceptual abstractions.
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Paolo Bertinetti
[William Somerset] Maugham.
La spia che non riuscì a evitare la Rivoluzione russa
William Somerset Maugham, uno dei più raffinati narratori inglesi del Novecento, durante la Prima guerra mondiale fu per diversi mesi, in due diversi contesti, un agente dei Servizi segreti britannici. Con la maestria del grande scrittore, Maugham seppe poi tradurre le sue poco avventurose ma affascinanti esperienze «al servizio di Sua Maestà» in un libro di grande misura stilistica, Ashenden, o l’agente inglese. Pubblicato nel 1928, il libro, oltre al suo valore letterario, ha il pregio di avere collocato l’attività d’intelligence in una dimensione realisticamente autentica.
Paolo Bertinetti
[William Somerset] Maugham.
The spy who failed to avoid the Russian Revolution
During World War I, William Somerset Maugham, one of Britain’s most sophisticated 20th Century writers, worked for several months, in two different contexts, for the British intelligence services . Later in his life, due to his magnificent writing skills, Maugham was able to turn his not so adventurous but, nevertheless, fascinating experience «at Her Majesty’s service» into a stylistically excellent novel: Ashenden, Or the British Agent. The book, published in 1928, besides its literary value, has the merit of giving a realistic and authentic insight into the activities of intelligence services.
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Federico Moro
Affrontare l’ignoto
Informazione, disinformazione, propaganda, sabotaggio: nella Dalmazia del Seicento, Veneziani e Turchi fanno massicciamente ricorso a tutti i fondamentali dell’intelligence warfare per prevalere sull’avversario. La Serenissima ha la meglio nella drammatica sfida eppure il suo maggiore stratega, Leonardo Foscolo, confida allo storico Gerolamo Brusoni il proprio rammarico per la grande occasione perduta. Perché, utilizzando al meglio quanto raccolto dall’intelligence, Venezia poteva clamorosamente capovolgere l’esito della Guerra di Candia. Una lezione per tutti e per sempre.
Federico Moro
Facing the unknown
Information, disinformation, propaganda, sabotage: throughout the 17th Century in Dalmatia, both the Venetians and the Turks strongly relied on the fundamentals of intelligence warfare to prevail over the opponent. Although the Most Serene Republic of Venice came out on top in this dramatic fight, its greatest strategist, Leonardo Foscolo, confided to the historian Gerolamo Brusoni his regret for missing a great opportunity. Had Venice made the most of intelligence gathering, it could have overturned the outcome of the siege of Candia. This remains a lesson for everyone and forever.
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Roberto Ganganelli
Iperinflazione. Così il denaro diventa carta straccia
Quando i governi perdono il controllo dell’emissione di moneta fiduciaria può accadere di tutto. Una rassegna di banconote miliardarie senza valore, dagli assignat francesi ai marchi di Weimar, dai pengo d’Ungheria agli evanescenti dinari della ex Jugoslavia.
Roberto Ganganelli
Hyperinflation. How money becomes worthless
When governments lose control of fiduciary money issuance, anything can happen. An overview of worthless billion banknotes, including the French assignats, the Weimar German marks, the Hungarian pengos and the evanescent dinars of the former Yugoslavia.
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Domitilla D'Angelo
La posta oltre l’assedio di Parigi
Per quattro mesi, da settembre 1870 a gennaio 1871, i parigini assediati dai prussiani s’ingegnarono per escogitare il modo per inviare messaggi al di là delle linee nemiche. Provarono via terra con corrieri, passeurs e contando sulla compiacenza di un diplomatico statunitense; via aria, con messaggi fotomicroscopici legati a piccioni e con sacchi postali affidati a palloni aerostatici; via acqua, con lettere sigillate dentro sfere alate. In qualche raro caso ebbero anche successo.
Domitilla D'Angelo
The post beyond the Siege of Paris
The Parisians were besieged by the Prussians for four months, between September 1870 and January 1871. Therefore they attempted to come up with a way to send their messages beyond the enemy lines. They tried by land, via couriers and “passeurs”, asking for the favour of a US diplomat; by air, with photo-microscopic messages attached to pigeons, mail bags carried by aerostatic balloons; and by water, with letters sealed inside “winged spheres”. These attempts were rarely successful.
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Giancarlo Zappoli
Seventeen Moments Of Spring (Semnadtsat’ mgnoveniy vesny)
La serie che divenne un cult nell’Unione Sovietica e conserva questa caratteristica anche nella Russia contemporanea, ha al centro un agente infiltrato nelle alte sfere del Terzo Reich, impegnato a far fallire i colloqui separati tra esponenti del nazismo e gli angloamericani.
Giancarlo Zappoli
Seventeen Moments Of Spring
(Semnadtsat’ mgnoveniy vesny)
A cult television series in the Soviet Union, and still popular in Russia nowadays, Seventeen Moments Of Spring was a show about an undercover agent operating among the upper ranks of the Third Reich, whose mission was derailing talks between the Nazis and the Anglo-American allies.
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Giuseppe Pollicelli
Intrepidi, monelli e… spie
Negli anni Settanta del Novecento, tra i fumetti a riscuotere il maggiore successo di pubblico sono «Intrepido» e «Il Monello» della casa editrice milanese Universo, con centinaia di migliaia di copie vendute ogni settimana. La formula consiste in un mix di brevi fumetti avventurosi e di articoli dal registro leggero dedicati al cinema, alla musica e allo sport. Un’impostazione che trova presto più di un imitatore, in particolare il settimanale «Corriere dei Ragazzi», che nel 1976 adotta la medesima ricetta trasformandosi in «Corrier Boy». Nello stesso anno Mondadori decide di battere una strada simile e dà vita a tre nuove riviste non lontane, nella fisionomia, dai due best seller della Universo, ma con la particolarità di essere ognuna consacrata a un solo genere. Lo spionaggio sarà al centro della testata «Secret» e interesserà in parte «Super Thrilling», mentre la terza, «Kosmos», è dedicata alla fantascienza. Il triplo esperimento si rivelerà fallimentare, lasciando il rammarico per un’iniziativa che avrebbe meritato una gestione migliore.
Giuseppe Pollicelli
Fearless, rascals and… spies
Comics were all the rage in the ̓70s in Italy. «Intrepido» and «Il Monello» were the most popular ones, published by Milan-based Universo, with hundreds of thousands of copies sold each week. These two comics consisted of a mix of short adventure stories and soft columns dedicated to movies, music and sport. This structure was soon widely imitated, in particular by the weekly magazine «Corriere dei Ragazzi», which in 1976 re-invented itself as «Corrier Boy». The same year another Milan-based publisher Mondadori followed suit and started publishing three new magazines, similar in style to the two Universo bestsellers, but dedicated to a single genre. Spy stories were the main focus of «Secret» and partly of «Super Thrilling» , while the third magazine «Kosmos» was dedicated to science fiction. Had this triple experiment been carried out in a better way, it wouldn’t have been so unsuccessful.
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Melanton
Humour Top Secret. Il lato sorridente dell'intelligence
Eccoci di nuovo insieme, affezionati Lettori. A volte mi sorride l’ipotesi d’incontrarvi davvero tutti di persona, quasi per magia, e magari in un allegro brindisi conviviale. Chissà... Intanto, i miei auguri cordiali per una sorridente estate.
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Recensioni e segnalazioni
Gilles Deleuze, Il potere. Corso su Michel Foucault (1985-1986), volume 2, Ombre Corte, 2018.
Daniel Silva, La casa delle spie, Harper Collins, 2017.
Calogero Conigliaro, I corsari del Terzo Reich e i segreti di Husky. Sicilia 1940-1943, LEG Edizioni 2017.
Edoardo Boncinelli, Un futuro da Dio, Rizzoli, 2018.
Mario Caligiuri - Andrea Sberze, Il pericolo viene dal mare, Rubbettino, 2017.
Tom Nichols, La conoscenza e i suoi nemici. L’era dell’incompetenza e i rischi per la democrazia, LUISS University Press, 2017.
Jean Delumeau, La paura in Occidente, il Saggiatore, 2018.
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