Il logo del Kaitsepolitseiamet (KaPo), registrato presso la Cancelleria di stato il 24 marzo 1998, è costituito da uno scudo di colore nero, profilato d’oro, al cui centro è raffigurato un grifone rampante del medesimo metallo araldico. L’animale mitologico – parte leone e parte aquila, dei quali coniuga la forza e la saggezza – sostiene tra gli anteriori il cartiglio nazionale sul quale sono effigiati tre leoni, di colore azzurro, in posizione passante. Il grifone armato e lampassato di colore rosso, rivolto a sinistra, simboleggia custodia e vigilanza.
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Kaitsepolitseiamet (KaPo) è il Servizio di sicurezza interna della Repubblica estone. Ufficialmente costituito nel 1991 nell’ambito del Security police bureau (facente quindi parte delle Forze di polizia), nel 1993 è divenuto un’istituzione indipendente (Security police board), pur conservando poteri di law enforcement. La legge in materia di sicurezza, entrata in vigore il 1° marzo 2001, ne ha sancito lo status di agenzia governativa d’intelligence, sotto la direzione e il coordinamento del ministro dell’Interno. La mission del Servizio si sostanzia nella tutela della sicurezza nazionale attraverso la raccolta e l’analisi delle informazioni, nonché l’applicazione di misure preventive e l’attività investigativa sui reati, entro il perimetro definito dalle disposizioni vigenti. Più in particolare, l’ambito delle competenze annovera: la prevenzione delle attività atte a pregiudicare l’ordine costituzionale e l’integrità territoriale; la tutela del segreto di stato; il controspionaggio; la lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e alla proliferazione delle armi di distruzione di massa; il contrasto alla corruzione e al traffico d’armi. Nel quadro degli obblighi connessi all’appartenenza alla Nato e all’Unione europea coopera con le autorità di sicurezza e di polizia di altri stati e delle organizzazioni internazionali nella prevenzione di minacce globali (tra cui quella cibernetica e quella terroristica). La struttura dell’organismo è articolata in dipartimenti (di cui due centrali e quattro regionali) e divisioni. Al vertice è un Direttore generale – coadiuvato da tre vice direttori – responsabile della direzione e dell’organizzazione del Servizio, con funzioni altresì di rappresentanza all’esterno anche nei rapporti con i Servizi e le Forze di polizia di altri paesi. Al medesimo compete la predisposizione e sottoposizione al ministro dell’Interno dei bilanci, preventivo e consuntivo, nonché l’adozione dei provvedimenti di assunzione e cessazione dall’incarico dei propri dipendenti, unitamente alla disposizione di accertamenti e indagini sui medesimi. Per l’espletamento delle proprie funzioni il Servizio può svolgere attività intercettiva, nel rispetto del quadro normativo vigente che contempla una serie di meccanismi di controllo preordinati ad assicurare il rispetto dei diritti fondamentali delle persone che ne sono destinatarie, secondo princìpi di equo bilanciamento. Più in generale, le attività dell’organismo sono soggette a costanti ed efficaci controlli da parte: dell’Esecutivo, cui a tal fine sono rassegnate apposite Relazioni con cadenza semestrale; dell’Autorità giudiziaria, cui compete la supervisione sulle intercettazioni di polizia giudiziaria; del Parlamento, attraverso una Commissione speciale, che verifica la conformità dell’azione d’intelligence a canoni di legittimità. In un’ottica di apertura alla società civile, il KaPo ha un proprio sito internet e dal 1998 pubblica un resoconto annuale informativo sugli obiettivi raggiunti appassionando non solo studenti e giornalisti ma anche il pubblico internazionale.
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