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Forum |
La crisi economica globale a cura di Emanuela C. DEL RE Rispondono: David GARDNER, Daniel GROS, Alberto NEGRI, Hardo PAJULA, Adolfo URSO
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Dalla George Mason University, in Virginia, Barack Obama, a pochi giorni dal suo insediamento alla Presidenza degli Stati Uniti, ha lanciato il suo “manifesto” anticrisi, la cui strategia è basata sul tentativo di elaborare un nuovo modello di sviluppo.
Lo stesso giorno, a Parigi, si sono aperti i lavori della Conferenza internazionale ‘Un nuovo mondo, un nuovo capitalismo’ sulla crisi finanziaria globale cui hanno partecipato, tra gli altri, Giulio Tremonti, Angela Merkel, Tony Blair e Nicolas Sarkozy, per il quale bisognerebbe “riformare il capitalismo, non certo distruggerlo, riequilibrare i ruoli dello Stato e del Mercato”. In Europa, dopo un lungo periodo di boom economico e, soprattutto, pochi anni dopo le riforme strutturali avviate dai Paesi ai quali si è allargata l’Unione Europea, si è precipitati in una crisi economica della quale non si prevedono, ancora con esattezza né la profondità né la durata...(Foto Ansa)
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Saggi e articoli |
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| Decine e decine di navi attendono alla fonda nei porti del mondo di essere noleggiate, ma nel porto nulla si muove1. È forse questa l’immagine che spiega la crisi finanziaria globale meglio di qualsiasi altra. Alcune grandi compagnie di navigazione hanno dichiarato flessioni fino al 30%, rispetto allo scorso anno. Le materie prime africane si accumulano più velocemente di quanto vengano caricate sulle navi e Suez ha registrato un calo di passaggi del 7%. A Lagos le navi sono in fila da giorni senza poter scaricare il petrolio e le altre merci di cui sono cariche2. Questa, che potrebbe sembrare una metafora, è realtà. L’economia non naviga più a vele spiegate. Eppure, la crisi che sta attanagliando il mondo è nata nelle stanze della finanza e non nelle miniere o nei porti asiatici ed africani.
"Sta emergendo il lato oscuro della globalizzazione ma una via d'uscita esiste, e una politica basata sui valori può trovarla" (Giulio TREMONTI,'La paura e la speranza', Ed.Mondadori, 2008) Foto da mediaenvinment.wordpress.com
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| La Guardia di Finanza è nata come Istituzione destinata a difendere gli interessi del Fisco e a tutelare la produzione nazionale. Il Corpo avrebbe dovuto, secondo le norme ordinatrici del 1881, garantire il rispetto dell'obbligo fiscale ed impedire che l'importazione illegale di merci sottraesse risorse al Tesoro o potesse compromettere l'economia interna con l'immissione sul mercato di beni prodotti all'estero. Compiti prevalentemente statali alle origini, nel quadro di una concezione dell'economia legata a principi protezionistici. La vocazione statale della Guardia di Finanza è proseguita per decenni e si è conservata a lungo nel secondo dopoguerra. Negli ultimi trenta anni si è assistito ad una trasformazione repentina; imputabile all'irrompere di un nuovo tipo di attività delittuose in Italia e nei paesi sviluppati nonché ad una metamorfosi del tessuto economico.La Guardia di Finanza nel giro di pochi decenni si è trovata in prima fila nelle azioni di contrasto del crimine organizzato....
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| Gli attacchi terroristici agli hotel Oberoi e Taj Mahal, al Centro Ebraico e alla stazione ferroviaria di Mumbai hanno suscitato prese di distanza e messaggi di solidarietà al Governo indiano da parte di tutti i Capi di Stato dei Paesi islamici. Gli analisti internazionali hanno imboccato strade non univoche sui motivi e sulla matrice degli attentati: dalla destabilizzazione del Pakistan sino al tentativo di provocare una nuova frizione con l’India. Nessuno è riuscito ancora a chiarire chi ci sia dietro quest’operazione, apparentemente fuori schema per il tipo di obiettivi, né tantomeno se siano attendibili le rivendicazioni degli sconosciuti Mujaheddin del Deccan o dei più noti Lashkar al-Qaeda... ( Foto Ansa)
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| L'attuale crisi finanziaria mondiale si sta caratterizzando anche per il coinvolgimento nel decision-making internazionale di nuovi attori, finora considerati "emergenti". In tal senso, l'Unione Europea ha richiesto alla Cina una partecipazione attiva al contrasto internazionale della crisi ed un impegno nella stesura di nuove norme di comportamento per il sistema finanziario mondiale. Da parte cinese, il Presidente, Hu Jintao, ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra Asia ed Europa per entrambe le parti, anche se secondo il Primo Ministro, Wen Jiabao, il contributo che la Cina può dare, oggi, alla crisi globale è vincolato al mantenimento della sua stabilità e del suo sviluppo economico interno. La modalità con cui Pechino intende "partecipare" e "contribuire" alla crisi finanziaria globale è, dunque, nella cautela, nel pragmatismo e nella sostenibilità, alla base delle politiche finora adottate....(Foto Ansa)
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| Le aree di instabilità politico-militare, la facilità di approvvigionamento di armi anche ad alto potenziale, il gran numero di navi cariche delle merci più diverse che transitano lungo rotte che non hanno alternativa, alimentano un fenomeno che dai tempi di Roma si ripresenta periodicamente: la pirateria. Navi sequestrate, armatori che pagano riscatti per milioni di euro, Compagnie di sicurezza privata che si offrono per scortare le navi, Marine da guerra coalizzate per tenere libere le rotte ed intervenire in caso di attacchi. Guido Olimpio spiega chi sono, come agiscono, quanto fatturano e come riciclano il denaro i pirati del terzo millennio. L’autore indaga anche sui possibili legami con frange del terrorismo islamico e tenta di individuare le risposte di contrasto adeguate, sia sul piano militare che giuridico.
(Foto lighthousepatriotjournal.files.wordpress.com)
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| Comunicare con la trasmissione del pensiero, controllare un essere umano attraverso l’alterazione e la manipolazione della sua mente è un’aspirazione antica, praticata soprattutto in Oriente. Sembrava che la via per raggiungere l’obiettivo fosse stata aperta prima nella Russia staliniana degli anni trenta poi, dopo la guerra di Corea, quando i reduci dai campi di prigionia cinesi mostrarono strani comportamenti, battezzati “brainwashing” (lavaggio del cervello) dal funzionario della CIA Edward Hunter. Ma se i tentativi di controllo del cervello umano rappresentano il passato, in tempo di “information container”, la raccolta continua e incessante di dati per il futuro è affidata allo sviluppo delle tecnologie a radiofrequenze (RFId – Radio Frequency Identification), applicabili all’essere umano e fruibili per ottenere informazioni utili in tempo reale...(Foto www.window.state.tx.us)
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Rubriche |
STORIE VERE, ANEDDOTI E LEGGENDE |
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| Sono numerosi i casi di agenti tenuti per anni sul campo, impegnati in lavori tranquilli, secondo la “leggenda” costruita per loro, in vista di una utilizzazione, se e quando se ne fosse presentata un’occasione. Nel 1942 sul giornale americano Evening Standard compare un articolo che racconta di un orologiaio, in realtà agente del Servizio segreto tedesco, che per anni aveva spiato la base navale inglese di Scapa Flow. Le sue informazioni avevano permesso al capitano Gunther Prien di penetrare nella baia e affondare la corazzata Royal Oak e di danneggiare la Repulse. Il giornalista fornisce dati, nomi, date. Tre anni dopo, a guerra finita, gli specialisti spulciano gli archivi tedeschi. Dell’orologiaio, del suo presunto nome, di quello di copertura, nessuna traccia. E allora, chi ha rivelato gli accessi alla base inglese nelle isole Orcadi, permettendo così all’ammiraglio Wilhelm Canaris di realizzare l’Operazione Baldur, la vendetta contro l’Home Fleet, per l’umiliazione imposta vent’anni prima alla marina imperiale tedesca? L’orologiaio appartiene alla realtà o alla leggenda? Soltanto le grandi spie colpiscono e lasciano dietro di sé il mistero. Quando sono esistite. (Foto silent-addict.com/files)
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DALL'ARCHIVIO ALLA STORIA |
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| ...1907, 1929 sono solo due delle date che riportano alla memoria collettiva alcuni dei momenti più bui della storia dell’economia mondiale.
Nel corso di questi ultimi mesi, oscurati da un’economia altalenante e fortemente a rischio, significativa è l’analogia che molti osservatori operano tra la crisi finanziaria di oggi ed il crollo del ‘29. Le espressioni quali ‘crisi delle banche’, ‘panico nei piccoli risparmiatori’, ‘violento tracollo alla Borsa di New York’, si ritrovano, infatti, nei quotidiani di ieri e di oggi, come testimonia l’articolo del Messaggero, datato ottobre 1929 e riportato in contropagina.
Nonostante il confronto imponga necessariamente dei ‘distinguo’, legati alle mutate condizioni storiche, politiche, sociali e culturali, emergono, tuttavia, comuni fattori che hanno indotto taluni, addirittura, a parlare di ‘ciclicità sistemica’ delle crisi.
Il crollo di Wall Street, all’origine delle crisi del 1929 e del 2008 ha portato, infatti, ad una drastica riduzione su scala mondiale di produzione, occupazione, redditi, consumi, investimenti, salari e risparmi. Lo sconvolgimento dei mercati finanziari ha generato, e continua a generare, così, profonde crisi nelle imprese, costrette a richiedere alle competenti Autorità di Governo immediati e straordinari interventi di sostegno.
I documenti d’archivio, datati 1931 e 1933 e di seguito riportati, ne sono una chiara testimonianza...(Foto d'archivio)
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RECENSIONI |
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| I Romani non amavano le spie e nella storia degli anni della Repubblica, da Tito Livio in poi, si parla poco degli agenti segreti di Roma. Ancora oggi è difficile distinguere quello che i romani raccontano da quello che effettivamente fecero. Ci ha provato Rose Mary Sheldon, professoressa al Virginia Militare Institute, con il suo “Guerra Segreta nell’Antica Roma”, dove racconta come funzionarono, o non funzionarono, e per chi lavoravano i servizi segreti dei Romani. Con il suo quarto libro sulle spie, “Storia degli 007 dall’Era Moderna a oggi”, l’ambasciatore Domenico Vecchioni delinea la nascita dei moderni servizi segreti e il loro evolversi, fino ai giorni nostri. Interessante il percorso che va dagli anni dello spionaggio affidato alle macchine e al ritorno del “fattore umano”, fino a profetare la necessità di una collaborazione fra “servizi” a fronte dei nuovi e incombenti pericoli.
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CRIMINALITA' ORGANIZZATA |
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| (Foto Ansa)
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CRONOLOGIA DEL TERRORISMO |
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| "Per atto di terrorismo si intende un’azione violenta, politicamente motivata, volta a colpire obiettivi di valore simbolico e destinata anche ad intimidire un ‘uditorio bersaglio’ riconducibile, socialmente o politicamente, all’obiettivo primario. L’atto di terrorismo, a differenza di quello di ‘violenza politica’ (ascrivibile ad individui o gruppi che tendono ad agire a ‘viso aperto’) e di quelli di ‘guerriglia’ (attuati con strumenti e logiche paramilitari) viene di solito compiuto da individui o gruppi operanti in clandestinità o sotto copertura o comunque in condizioni di mimetismo all’interno delle società colpite". (Foto Ansa)
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APPENDICE
IL MERCATO DEL LAVORO: FLESSIBILITA' E PRECARIETA'
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Dedichiamo questo spazio ai contributi di autorevoli docenti della LUISS ‘Guido Carli’ di Roma ( Roberto PESSI, Raffaele FABOZZI e Anna Maria BATTISTI) che sono intervenuti al Seminario sul tema ‘Il mercato del lavoro’ tenutosi, recentemente, presso la nostra Sede.
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