sommario 1/2015
Editoriale
Come annunciato nel numero di dicembre, in vista dell’imminente inaugurazione di Expo 2015 Gnosis vuole offrire una cornice di conoscenza sulla sicurezza alimentare, mettendo a disposizione del lettore una 'piattaforma critica' con spunti e curiosità che agevolino l’approccio al tema. Si tratta di una materia complessa, spesso tra le cause sottese a crisi geopolitiche e che, dispiegando i propri effetti soprattutto sulle generazioni a venire e riguardando interessi nazionali competitivi, non sempre viene percepita in modo cogente, privando i decisori della necessaria prospettiva. Il Novecento, dimenticando quanto il pane abbia innescato rivolte manzoniane, rivoluzioni e conflitti, ha relegato l’agricoltura nella riserva di irrilevanza, magari assistita da politiche di sostegno contingenti, di cui oggi scopriamo tutti i limiti, finalmente considerando i prodotti alimentari risorse essenziali, non meno di quelle energetiche o finanziarie...
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Stefano Dambruoso
Punto di vista - Lo Stato islamico, una minaccia concreta
Fino a qualche tempo fa – trascorso poco più di un decennio dai tragici avvenimenti dell’11 settembre 2001 e a circa un lustro dai terribili attentati che insanguinarono le capitali spagnola e britannica, tuttora cristallini nella memoria di noi tutti – in molti ritenevano che il terrorismo internazionale di matrice fondamentalista islamica, almeno nelle sue espressioni più cruente assunte da Al Qaeda, fosse una questione passata o, quantomeno, non più meritevole dei primissimi posti nelle agende politiche e di sicurezza di Stati e organizzazioni sovranazionali. Così purtroppo non è. I recenti fatti parigini ne rappresentano l’ennesima, triste conferma. L’eccidio alla redazione della rivista satirica «Charlie Hebdo» compiuto dai fratelli Kouachi e gli omicidi commessi a Montrouge e a Port de Vincennes a opera del franco-maliano Coulibaly contribuiscono a dimostrare la concreta e attuale pericolosità rappresentata dal terrorismo islamico e la sua capacità di colpire al cuore dell’Occidente...
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Araldica
Il Security Service, più comunemente noto come MI5 – denominazione risalente al 1909, quando costituiva la quinta branca del Secret Service Bureau, ufficio che sovrintendeva alle operazioni segrete – è l’Agenzia per la sicurezza interna del Regno Unito. Il suo ruolo, come definito nella Security Service Act del 1989, è proteggere il benessere economico e la sicurezza del Paese, in particolare dalle minacce provenienti dallo spionaggio (compreso cyber), dal terrorismo e sabotaggio, dalle attività di agenti di potenze straniere e da azioni intese a sovvertire o scardinare la democrazia parlamentare. Assolve i compiti di contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e fornisce consulenza in materia di sicurezza a una pluralità di organizzazioni in settori pubblici e privati per ridurne la vulnerabilità alle minacce...
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Alain Charbonnier
Dalla macchina universale all’intelligenza artificiale. Il mistero di Alan Turing, l’uomo che svelò l’Enigma
Un matematico eclettico aveva contribuito alla vittoria degli Alleati nella Seconda guerra mondiale, decifrando i messaggi trasmessi con la macchina ‘Enigma’. Aveva posto le basi teoriche di una Macchina Universale capace di risolvere qualunque problema, oltre ai princìpi di quella che sarà chiamata ‘intelligenza artificiale’. Alan Turing è considerato il ‘padre della cibernetica’, ma quando scomparve, nel 1954, sui giornali apparvero poche righe e per i successivi vent’anni su di lui scese il silenzio, come del resto era calato su tutto ciò che durante la guerra era stato inventato a Bletchley Park.
Alain Charbonnier
From the universal machine to the artificial intelligence. The mystery of Alan Turing,
the man who broke the Enigma code
A mathematical genius contributed to the victory of the Allies in the 2nd World War by deciphering the messages transmitted with the Enigma machine. He laid the theoretical basis of a Universal Machine able to solve any problem in addition to the principles of what would be called ‘artificial intelligence’. Alan Turing is considered the ‘father of cybernetics’, but when he disappeared in 1954, only a few lines appeared in the daily newspapers and for the next twenty years complete silence fell upon him and his whereabouts: the same silence that fell on everything which, during the war, had been invented at Bletchley Park.
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Ruocco Giuseppe
La sicurezza alimentare in Italia
e nell’Unione Europea
L’alimentazione è essenziale per la vita, sul piano biologico, sociale e culturale. Complessi sono i meccanismi normativi e operativi in Italia e nell’Unione europea per garantire la sicurezza degli alimenti. Dall’esperienza maturata nello studio delle problematiche emerse all’inizio del secolo è nata una complessa regolamentazione sulla ‘sicurezza dai campi alla tavola’ che affida un ruolo fondamentale ai vari operatori del settore. Alle autorità pubbliche sono devoluti i controlli pianificati per l’individuazione e la valutazione dei rischi finalizzati a intervenire su tutta la filiera. Nel testo si descrivono i sistemi di audit, allerta e pianificazione, il ruolo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e quello non meno importante dei consumatori. Da ultimo, si richiama l’opportunità rappresentata dall’Expo 2015, interamente dedicata al tema dell’alimentazione nei suoi molteplici aspetti.
Ruocco Giuseppe
Food security in Italy and in the European Union
Food is essential for life, not only biologically, but also socially and culturally. The article addresses the complex regulatory and operational mechanisms provided for in Italy and the European union to guarantee the security of food. From the experience gained from the study of this problem at the beginning of the century, a complex regulatory system originated on the security ‘from the farms to the table’ which entrusts a fundamental role to the various operators in the sector. The Public authorities are responsible for scheduled checks in relation to the identification and risk assessment designed to intervene in the entire supply chain. Also described are the planning, auditing and warning systems, as well as the role of the European authorities for food security (Efsa) and lastly – no less important – of the consumers. Finally, reference is made to the opportunity represented by Expo 2015, which is entirely dedicated to the subject of food in all its multiple aspects.
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Fabio Pollice
– Valentina Albanese
Biodiversità e sicurezza alimentare
La crescita della popolazione mondiale unitamente all’aumento più che proporzionale dei consumi alimentari, effetto dell’incremento tendenziale dei redditi, determinerà un consistente aumento della domanda di prodotti agricoli a cui si dovrà far fronte, a livello mondiale, attraverso l’incremento delle superfici agricole e l’introduzione di innovazioni colturali che consentano di accrescere i livelli di produttività. L’obiettivo della sicurezza alimentare, per quanto raggiungibile in termini teorici, rischia di avere ripercussioni ambientali drammatiche come l’ulteriore e irreversibile perdita di biodiversità e la compromissione dell’ecosistema. La comunità internazionale è ancora lontana dall’adozione di una strategia globale.
Fabio Pollice – Valentina Albanese
Biodiversity and food security
The growth of the world population together with the more than proportional increase in food consumption – effect of the rising income trend – will determine a consistent increase at world level in the demand for agricultural products. This is possible only through the increase of agricultural land and the introduction of cultivation innovations that will allow the growth of the levels of productivity. The objective of food security, as far as it can be reached in theoretical terms, runs the risk of dramatic environmental repercussions such as further and irreversible loss of biodiversity and impairment of the ecosystem; in face of all this the international community is a long way from the adoption of a world strategy.
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Pietro Gennari
La fame nel mondo. Cosa dicono i numeri
Dopo una breve analisi delle stime più recenti sulla fame, l’Autore esamina l’indicatore Fao sulla sottoalimentazione, descrivendone le caratteristiche metodologiche essenziali, le critiche recenti e i limiti effettivi. Pur riaffermandone la validità, il saggio propone un nuovo indicatore che definisce una scala d’insicurezza alimentare basata sull’osservazione diretta dei comportamenti individuali a essa associati e qui proposto come strumento ideale per il monitoraggio dell’insicurezza alimentare nell’ambito dei nuovi obiettivi Onu di sviluppo sostenibile.
Pietro Gennari
Hunger in the World. What do the figures say
The essay, after presenting a brief analysis of the most recent estimates on hunger, examines the Fao indicator on the undernourishment, describing the essential methodology characteristics, the recently received criticism and the actual limits. While reaffirming the validity, the article proposes a new indicator that defines a scale of food insecurity based on direct observation of the individual behaviour associated with it. Thanks to its characteristics, such an indicator is proposed as an ideal instrument for the monitoring of food insecurity under the new Uno objectives for sustainable development.
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Luca Russo
Le crisi protratte e l’insicurezza alimentare.
Un problema in espansione
Dopo una breve analisi delle stime più recenti sulla fame, l’Autore esamina l’indicatore Fao sulla sottoalimentazione, descrivendone le caratteristiche metodologiche essenziali, le critiche recenti e i limiti effettivi. Pur riaffermandone la validità, il saggio propone un nuovo indicatore che definisce una scala d’insicurezza alimentare basata sull’osservazione diretta dei comportamenti individuali a essa associati e qui proposto come strumento ideale per il monitoraggio dell’insicurezza alimentare nell’ambito dei nuovi obiettivi Onu di sviluppo sostenibile.
Luca Russo
The protracted crisis and food insecurity.
A global problem in expansion
The protracted crises are phenomena in expansion with a strong negative influence on the food insecurity of the afflicted populations, very often associated with local conflicts, political instability and the development of terrorist phenomena. Therefore, it is doubly important to react to these crises. Technical solutions exist and notwithstanding their complexity should be increased. However, without a precise political desire to make long term investments – both at an economic and an institutional level – there is a real risk of undermining the efforts and successes achieved to date.
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Boitshepo Bibi Giyose
- Carlos Acosta Bermúdez
Janet Byaruhanga Il costo della fame in Africa. Una sfida allo sviluppo globale che si può prevenire
Il problema della sottonutrizione in Africa, non disgiunto da quello relativo allo sviluppo sostenibile, è diventato una priorità nell’Agenda 2015 di importanti organismi internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite. Il costo sociale, espresso in termini di perdita di vite umane, ha assunto proporzioni incalcolabili. L’articolo prende in esame gli aspetti e le implicazioni sul piano sociale e politico connessi con questo atavico problema, offrendo una chiave di lettura degli interventi adottati e dei riflessi che, a regime, comporteranno da qui a cinquant’anni.
Boitshepo Bibi Giyose - Carlos Acosta Bermúdez
Janet Byaruhanga The cost of hunger in Africa. A preventable global development challenge
The problem of undernourishment in Africa, together with that relative to sustainable development, have become priority in the 2015 Agenda of important international organizations, among which the World Health Organization (Who), the Food & Agricultural Organization of the United Nations (Fao). In fact, the social cost, expressed in terms of loss of human life, has assumed incalculable proportions. The article examines, at a social and political level, the aspects and implications of this atavistic problem. It offers a homogenous interpretation of the actions taken and reflections that if these actions are standardize – without delay – they could be operative from now for the next fifty years.
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Stefano Izzi
Food Security & Life Cycle
Frutto dell’esperienza diretta nel settore della sicurezza alimentare, logistica, spedizioni, lotta alle frodi e alla contraffazione, si sostiene una più attenta cultura di prevenzione che colloca la produzione industriale in un contesto dove anche la sicurezza, intesa sia come safety (sicurezza passiva) che security (sicurezza attiva), è parte integrante di un concetto di operosità sostenibile. Seguendo gli eventi organizzati nell’ambito dell’Expo 2015 dal titolo Nutrire il pianeta, energia per la vita, sono analizzati i vari aspetti afferenti alla sicurezza alimentare – ivi compresi gli effetti delle attività antropiche sull’ambiente – nella certezza che l’adozione di standard di controllo lungo la filiera possa contemperare l’esigenza di tutela del consumatore con gli interessi dell’azienda produttrice.
Stefano Izzi
Food Security & Life Cycle
Fruit of the direct experience in the food security sector is the article of the logistics, shipping, combating fraud and falsification. It bolsters a more attentive culture of prevention that places the industrial production in a context where safety, understood as both passive and active security, becomes an integral part of a concept of sustainable industriousness. Following the train of thought that runs through all the events of the 2015 Expo entitled ‘Nourish the Planet, Energy for Life’, the text analyses the various aspects of food security – including anthropogenic effects on the environment – in the certainty that the adoption of control standards along the chain can meet the demands of consumer protection and satisfy the interests of the production companies.
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Sara Fusi
- Matteo Marconi
L’Ifad in Etiopia.
Utopismi e limiti nelle politiche per lo sviluppo
Il bilancio dei programmi svolti nell’ambito della Cooperazione allo Sviluppo nel Terzo Mondo negli ultimi trent’anni non è brillante. Le strategie messe in essere dall’agenzia si sono sicuramente raffinate, senza giungere a una svolta in grado di rendere fruttuosa l’azione sul territorio. L’International Fund for Agricultural Development (Ifad) in Etiopia mostra tutti i limiti delle attuali politiche per lo sviluppo, che porta a fenomeni di rigetto delle comunità locali oppure all’assorbimento acritico dei nuovi modelli, con il risultato di provocare disgregazione sociale ed economica.
Sara Fusi - Matteo Marconi
The Ifad in Ethiopia. Utopianism and limitations in development policies
The results of the programs undertaken in the area of the Cooperation for Development in the third world in the last thirty years are not brilliant. The strategies introduced by the agency have undoubtedly been improved over the years, without, however, reaching a breakthrough that could make action on the territory productive. The Ifad in Ethiopia demonstrates all the limitations of the present policies for development, which lead to phenomena of rejection on the part of the local communities or to the absorption – without any rational criticism – of new models, with the result of provoking social and economic disintegration
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Margherita Ciervo
Il Blueprint to Safeguard Europe’s Water Resources
L’acqua, risorsa vitale per gli esseri viventi, risulta al centro del dibattito scientifico e politico. Già nel 2012 la Commissione europea ha predisposto il Blueprint to Safeguard Europe’s Water Resources per sottolineare l’importanza che la sicurezza idrica riveste quale parte integrante della sicurezza alimentare e delinea gli scenari futuri, con particolare riferimento all’accesso all’acqua potabile e al costo della sua fornitura. L’analisi del fenomeno idrico induce a stigmatizzarne l’uso indiscriminato e ne evidenzia la deriva verso il depauperamento e l’alterazione dell’equilibrio ecosistemico.
Margherita Ciervo
The ‘Blueprint to Safeguard Europe's Water Resources’
Water, a vital resource for life, is at the center of the scientific and political debate. The European Commission, already in 2012, had prepared the Blueprint to Safeguard Europe’s Water Resources to underline the importance that water security plays as an integral part of the food security and outlines the future scenarios, with particular reference to the access to drinking water and the cost of its supply. The analysis of the water phenomenon leads us to condemn the indiscriminate use of water and highlights the drift towards its depletion and the alteration of the balance of the ecosystem.
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Rossella Belluso
La contraffazione agro-alimentare in Italia
L’Italia è tra i paesi più colpiti dalle frodi alimentari e tra i più impegnati a contrastarle. Le frodi danneggiano i produttori, i consumatori e l’erario perché generano importanti volumi di evasione fiscale. Si tratta di una lotta soprattutto per tutelare il nostro prezioso e invidiato patrimonio agroalimentare, sintesi della tipicità del territorio e della nostra storia. Il contributo fornisce uno schematico quadro delle attività di contrasto dal 2009 a oggi sulla base dei dati forniti dal Nucleo antifrode alimentare del Corpo Forestale dello Stato. Sia per l’Italia che per l’Europa emerge con evidenza che le parole chiave per contrastare il fenomeno sono la tracciabilità dei prodotti, la certificazione della loro qualità, il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Rossella Belluso
The agribusiness counterfeiting in Italy
The food industry is a leading sector of the Italian economy and responds to the needs of a market in continual evolution. However, the perception of the quality of ‘made in Italy’ products, gives rise to the phenomena of counterfeiting which erodes the billing of the export companies to the extent of circa 25% of the overall export (estimated value at the end of 2013). This article offers a careful examination of the entire problem and issues a caution to each of us desirous of defending a high standard of environmental and food quality.
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Julius Jackson
La sicurezza del cibo e i conflitti
Il rapporto tra cibo, fame e conflitti è complesso, articolato e storicamente documentato. Analizzato, tale rapporto mette in luce un ruolo significativo della sicurezza alimentare, non di rado ignorata. Interventi ben congegnati e integrati a supporto di questa priorità possono contribuire concretamente alla stabilizzazione della pace e alla mitigazione dei conflitti. La sicurezza alimentare assolve, infatti, una funzione vitale nel superamento della fragilità, nello sviluppo di società coese e di istituzioni solide. Essa richiede maggiore attenzione in un mondo sempre più instabile e insicuro.
Julius Jackson
Food security and conflict
The relationship between food, hunger and conflict is complex, multidimensional, and historically rich. Re-examining this relationship highlights a more subtle and optimistic role for food security, which has often been ignored. Well-designed and integrated interventions supporting food security can contribute positively to peacebuilding and conflict mitigation. Food security has a vital role to play in overcoming fragility, and developing cohesive societies and strong institutions. This role demands greater attention in an increasingly volatile and insecure world.
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Alfonso Giordano
Crisi alimentari, migrazioni e sicurezza
Le migrazioni per cause ambientali, tra le quali rientrano quelle da crisi alimentari, diverranno una delle tipologie più frequenti nel prossimo futuro. Le persone, però, quando interrogate sulle loro motivazioni a migrare, tendono a spiegare la propria scelta in termini economici. In realtà, i fattori principali che influiscono sulle condizioni che poi inducono alla migrazione sono frequentemente legati al contesto ambientale. Eppure il nesso crisi alimentari-migrazioni non è tra i più indagati. Probabilmente perché, almeno nelle parti più fortunate del pianeta, abbiamo dimenticato da tempo quello che, come essere umani, abbiamo fatto in forme e modalità diverse per milioni di anni: cercare cibo.
Alfonso Giordano
Food crisis, migration and security
Migration due to environmental causes – among which is the food crisis – will become one of the most frequent typologies in the near future. However, when people are questioned about their reasons for migrating, they tend to explain their choice in economic terms. In reality, the principal factors which influence the conditions that result in decisions to migrate are frequently tied to the environment context. And yet the nexus food crisis-migration is very little investigated. Probably because, at least in the more fortunate parts of the planet, we have long forgotten what, as human beings we did, for millions of years, to find food.
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Corrado Maria Daclon
Geopolitica dell’alimentazione
e scenari di sicurezza globale
Il processo di modernizzazione e di occidentalizzazione di paesi come la Cina comporta un sensibile mutamento geopolitico e geoeconomico, soprattutto per quelli che saranno gli scenari nei prossimi decenni legati alla sicurezza alimentare. Questo Paese, la cui popolazione oggi corrisponde a circa un quinto di quella mondiale, rappresenta un fattore importante in termini di trend di sviluppo, un vero esempio e modello (nel bene e nel male) per molti altri paesi in crescita non solo in Asia. In tale quadro, la Cina è destinata a una sempre maggiore proiezione estera per soddisfare le aumentate esigenze di approvvigionamento di risorse alimentari.
Corrado Maria Daclon
Geopolitics of food and scenarios of global security
The modernization and westernization process of countries like China entails a significant geopolitical and geo-economic change, especially for those that will be the scenarios of food security in the forthcoming decades. China, whose population today is equivalent to one fifth of the world population, represents an important factor in terms of development trend – a real example and model (for better or for worse) for many other developing countries – not only in Asia. In this context, China is destined to an ever growing foreign projection to satisfy the increasing necessity for supply of food resources.
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Daniele Donati
- Oriane Turot
Un pipistrello, un bambino
e l’ombra di guerre crudeli
L’epidemia di Ebola ha causato oltre 22mila vittime in Guinea, Sierra Leone e Liberia. La risposta tardiva ha permesso al virus di raggiungere un passo di espansione che ha fatto temere un bilancio epidemiologico ben più drammatico di quello che si sta tuttora contrastando. È giunto il momento di far fronte agli effetti meno mediatici ma nefasti dell’epidemia. Il tessuto economico e sociale dei paesi colpiti ne esce nuovamente lacerato e le tensioni profonde risvegliate minacciano la coesione sociale e la stabilità politica. Ebola rappresenta una sfida profondamente diversa da ogni altra attuale emergenza e gli interventi della comunità internazionale devono mirare a rinforzare sia il capitale produttivo delle popolazioni che la gestione dei rischi e l’accesso ai servizi di base. Se venissimo colti impreparati al prossimo insorgere del virus, il bilancio dell’epidemia potrebbe essere spaventosamente più vasto. Non era mai successo, ma Ebola ha imparato a oltrepassare le frontiere.
Daniele Donati - Oriane Turot
A bat, a baby and the shadow of cruel wars
The Ebola epidemic, which appeared in December 2013 in West Africa, has caused over 22 thousand victims in Guinea, Sierra Leone and Liberia. The late response to the virus allowed it to spread to such an extent that a much more disastrous epidemiological balance was feared than the one now being faced. The time has come to address the less mediatic, but more nefarious effects of the epidemic. The social and economic fabric of the stricken countries – among the least developed and struggling desperately with reconstruction after years of civil war – is once again torn and the deep tensions aroused threaten social cohesion and political stability. For the international community Ebola represents a challenge that is very different from any other emergency at the present time and interventions must aim to reinforce both the productive capital of the populations, the risk management and the access to basic services. If we are caught unprepared at a further outbreak of the virus, the death toll of the epidemic could be on a frighteningly vaster scale. It has never before, but Ebola has learned to cross frontiers.
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Umberto Rosati
Exit Strategy per il pianeta Terra
La cultura che ci governa è convinta che le nostre società possano permettersi di crescere nella loro ingiustizia sociale, facendo finta di nulla. Una cultura obsoleta che pensa ancora in termini di primato dell’economia (come se potesse esistere l’economia senza l’ambiente) e che continua a parametrare la ricchezza e il benessere sulla base della crescita del Pil. C’è un mito che nell’ultimo secolo ha alimentato l’immaginario sociale e che ancora oggi costituisce il sottofondo comune delle ideologie politiche: il mito della crescita. Per tenere sotto controllo il progresso verso lo sviluppo sostenibile è necessario definire e misurare i vari aspetti della sostenibilità: i limiti che ci impone la Natura, il nostro impatto su di essa e la ‘qualità’ della nostra vita.
Umberto Rosati
Exit strategy for planet Earth
The culture that governs us is convinced that our societies can afford to grow in their social injustice, pretending to know nothing. An obsolete culture that still thinks in terms of the primacy of the economy (as if the economy could exist without the environment) and continues to parametrize the wealth and well-being on the basis of the growth of the Gdp. There is a myth that in the last century founded the social imagination and still today constitutes the common foundation of the political ideologies of the Right and the Left: it is the myth of growth. To keep progress towards sustainable development under control, it is necessary to define and measure the various aspects of the sustainability: the limits that nature imposes on us, our impact on nature and the ‘quality’ of our life.
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Matteo Olivieri
La sfida energetico-alimentare nella teoria
e nella prassi economica
Anche se l’economia finora non è stata in grado di occupare il posto che merita tra le discipline coinvolte nel tema della sostenibilità, può accadere un cambiamento di direzione? La presentazione di alcuni innovativi esempi imprenditoriali dimostrano che la possibilità di un diverso approccio teorico al tema dello sviluppo sostenibile dipende largamente dal modo di guardare alla realtà. Se questo mutamento di prospettiva avvenisse compiutamente, la teoria economica diventerebbe una scienza utile alla definizione della future politiche di sostenibilità ambientale e di innovazione sociale.
Matteo Olivieri
The energy-food challenge in theory and economic practice
This article addresses the problem of why the economy, up to this point, has not been able to occupy the place it merits among the disciplines involved in the issue of sustainability, and discusses the conditions under which a change of direction could happen. The presentation of some innovative entrepreneurial examples is intended to demonstrate how the possibility of a different theoretical approach to the subject of sustainable development depends largely on the way of looking at reality. If this change of perspective were to take place fully, the economic theory would become an extremely useful science for the definition of the future policy of environmental sustainability and social innovation.
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Paolo Sellari
Land Grabbing.
Geopolitica e il global-colonialismo agricolo
Il Land grabbing è un fenomeno che da diversi anni caratterizza il panorama dell’agricoltura globalizzata. Si è parlato di neocolonialismo, ma anche dell’opportunità per i paesi in via di sviluppo di affrancarsi dalla povertà. Può l’alienazione dei terreni fertili a soggetti stranieri garantire la sicurezza delle popolazioni che vivono secondo antiche pratiche agricole? Può la finanza internazionale farsi garante delle popolazioni che hanno vissuto e vivono espropri e spostamenti coatti? Sul tema, delicato e di difficile inquadramento senza condizionamenti di tipo etico-politico, si propongono diverse chiavi di lettura utili a comprendere le dinamiche della globalizzazione economica e dei rapporti tra Nord e Sud e all’interno dello stesso Sud.
Paolo Sellari
Land Grabbing.
Geopolitics and global agricultural colonialism
Land grabbing is a phenomenon which for several years has characterized the globalized agriculture panorama. At the beginning there was talk of neocolonialism, but also of the opportunity for developing countries to free themselves from poverty. Can the alienation of fertile land to foreign subjects guarantee the security of populations that live according to ancient agricultural practices? Can international finance vouch for the populations that have lived and still live in conditions of expropriation and forced displacement? The issue is delicate and difficult to classify without the conditioning of an ethnic-political nature. The article aims to provide different useful interpretations in order to understand the dynamics of economic globalization and the relationships between North and South and within the South itself.
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Stefano Valente
Il caso Qatar. Sicurezza alimentare e strategie
dei paesi del Golfo Persico
La sicurezza alimentare è un tema che ha assunto grande rilevanza negli equilibri geopolitici del XXI secolo. L’approvvigionamento di generi alimentari rappresenta una variabile decisiva per la competitività economica di uno Stato: di fronte ai profondi mutamenti, alle incertezze e alle fluttuazioni del mercato globale dei prodotti agricoli, ogni Paese elabora politiche volte a salvaguardare i propri interessi. Il prezzo e le potenziali disponibilità alimentari nei prossimi decenni sono aspetti centrali soprattutto per gli attori che mostrano una particolare vulnerabilità in questo settore. Gli Stati del Golfo Persico, pur scalando le gerarchie politiche del panorama internazionale, sono marcatamente condizionati da questa debolezza strutturale e cercano, attraverso diverse strategie, di colmare una lacuna che li ha sempre contraddistinti.
Stefano Valente
The case of the Qatar. Food security and strategies of the persian gulf countries
Food security has become extremely important in the geopolitical balances of the 21st Century. The supply of foodstuffs represents a key variable for the economic competitiveness of a State: in the face of the profound changes, the uncertainties and fluctuations of agricultural produce of the world market, each Country pursues policies designed to safeguard its own interests. The price and the potential food availability in the coming decades are central aspects, especially for those who show a particularly vulnerable in this sector. The Persian Gulf states, although climbing the political hierarchies of the international scene, they are markedly affected by this structural weakness and try, through various strategies, to fill this gap which has always characterized them.
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Maria Giuseppina Lucia
Speculazione finanziaria e prospettive
per un nuovo modello di sistema alimentare
La seconda fase della finanziarizzazione del sistema agricolo, ossia la trasformazione del suolo coltivabile in asset finanziario, ha contribuito ad accentuare le distorsioni tra economia reale ed economia finanziaria e le questioni che ancora gravano sul settore agricolo e sull’accesso al mercato da parte dei paesi in via di sviluppo. In base a tali considerazioni, l’elaborato esclude che i negoziati per la sicurezza alimentare dei popoli possano configurarsi come soluzioni di compromesso tra i grandi del mondo, additando, invece, la costruzione di un sistema alimentare resiliente quale misura per risolvere il nodo cruciale del futuro alimentare del mondo.
Maria Giuseppina Lucia
Financial speculation on land and prospects
for a new model of the food system
The second phase of the financialization of the agricultural system, i.e. the transformation of arable land in financial assets has helped to accentuate the distortions between real economy and financial economy as well as the questions that still weigh on the agricultural sector and on the access to the market by the countries that are still in the developing stage. On the basis of such consideration the work maintains that the negotiations for the food security of the nations cannot be seen as compromise solutions among the largest countries in the world, drawing attention to the construction of a resilient food system to solve the crucial issue of the future of the world’s food.
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Elena dell'Agnese
Siamo quello che mangiamo?
Verso una nuova geografia politica del cibo
Ciò che noi mangiamo, pur essendo il frutto di percorsi millenari che hanno attraversato il pianeta, è paradossalmente un tratto culturale che tende a essere fortemente connotato in termini territoriali (km 0, piatti tipici, ristoranti etnici ecc.) e identitari. Spesso utilizzato e rappresentato come confine etnico, il cibo può acquisire un significato politico significativo ed essere assunto come spazio di resistenza. Le pratiche alimentari e le loro rappresentazioni all’interno della cultura popolare meritano per questo un’osservazione critica approfondita.
Elena dell'Agnese
Are we what we eat?
Towards a new geographic policy on food
What we eat, although the result of thousand year old habits across the planet, paradoxically, is a cultural trait that tends to be strongly characterized in territorial terms (local and typically traditional dishes, ethnic restaurants etc.,) and identity. Often used and represented as an ethnic border, food can acquire a strongly significant political meaning and be assumed as space of resistance. For this reason food practices and their representations within the popular culture merit a thorough critical observation.
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Giacomo Pettenati
- Alessia Toldo
Cibo e città. Sistemi alimentari e territorio
Da alcuni anni e in molte città del mondo sono stati avviati processi di elaborazione di politiche alimentari urbane che si pongono l’obiettivo di rendere più sostenibile e giusto il sistema territoriale del cibo, alle diverse scale. Il contributo offre alcune considerazioni sull’importanza delle città nei sistemi alimentari locali, regionali e globali, soffermandosi sul ruolo di tali politiche e sottolineando le relazioni con il tema della sicurezza alimentare.
Giacomo Pettenati – Alessia Toldo
Food and the City
In the past few years, in many cities over the world the elaboration of processes for urban food policies has started: these policies aim at making – on different scales – the territorial food system more sustainable. This work offers a point of view on the importance of the ‘cities’ in the local, regional and global food systems, focusing on the role of food policies and stressing the relationship with the food security issue.
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Valeria Pecorelli
Agricoltura urbana, aspetti locali
e prospettive globali
Da quando a Washington, nel 2009, Michelle Obama si è fatta fotografare mentre coltivava ortaggi nel Victory Garden presso la Casa Bianca, fare agricoltura in città sembrerebbe aver assunto un nuovo significato. L’agricoltura urbana ha ottenuto visibilità mediatica e consensi istituzionali. Agende nazionali e internazionali promuovono tale fenomeno come strumento efficace per sensibilizzare i cittadini su questioni globali urgenti quali l’ambiente, l’alimentazione e la salute. Tuttavia, alcuni studiosi si chiedono se questo fenomeno sia in grado di contrastare l’insicurezza alimentare in contesti urbani sempre più densamente abitati.
Valeria Pecorelli
Urban agriculture, local aspects
and global perspectives
Since Michelle Obama allowed herself to be photographed in Washington in 2009 while she cultivated vegetables in the Victoria Gardens at the White House, agriculture in the city seems to have taken on a new meaning. Urban agriculture has obtained mediatic attention and much institutional approval. National and international Agendas promote this phenomenon as an effective instrument to raise awareness in citizens regarding urgent global questions such as the environment, food necessities and health. However, some academics ask the question as to whether this phenomenon is realistically able to counteract food insecurity in the urban context of more and more densely inhabited areas.
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Matteo Puttilli
Verso nuove geografie del cibo e della sostenibilità. Riflessioni a margine di Expo 2015
Centrando l’attenzione sul tema del cibo, Expo 2015 ha riaffermato il ruolo della sostenibilità nell’agenda politica internazionale, nel momento in cui il dibattito sembrava arenatosi definitivamente tra incertezze e ambiguità teoriche e pratiche. Il fatto non sorprende, in quanto il comparto agro-alimentare ha registrato, negli ultimi anni, importanti trasformazioni anche grazie all’insorgere di nuove forme organizzative della produzione, commercializzazione e consumo di cibo. L’articolo presenta le principali caratteristiche delle nuove geografie del cibo e illustra alcuni rischi e potenzialità legate al rapporto tra cibo, territorio e sostenibilità.
Matteo Puttilli
Towards new geography of food and sustainability
Focusing on the subject of food, Expo 2015 reaffirms the role of sustainability in the international political agenda, at the very moment when the debate seemed definitively deadlocked among theoretical and practical uncertainties and ambiguities. The fact is not surprising since the agricultural-food sector, in recent years, has registered important transformation, also thanks to the onset of new organizational forms of production, marketing and consumption of food. The article presents the principal characteristics of the new geographies of food and illustrates certain risks and potential linked to the relationship between food, territory and sustainability.
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Giampaolo Rugarli
Storie di chi si è dato coraggio
Pier Arrigo Barnaba
Continuiamo nella presentazione dei decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita ad appartenenti del mondo dell’intelligence per la straordinarietà del loro comportamento nell’assolvimento della missione affidata. Lo scopo è ricordare quanti ci hanno lasciato in eredità lezioni di rettitudine e orgoglio di appartenenza, con racconti di fantasia che pur attingono a eventi che hanno realmente coinvolto i protagonisti.
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Umberto D’Arrò
Il cifrario ‘Enigma’ di Hitler sconfitto da Alan Turing
Alan Turing è considerato il padre della scienza informatica. A lui va attribuito il merito di aver inventato la prima macchina capace di decrittare i sistemi di comunicazione cifrata e, in particolare, il complesso codice denominato Enigma utilizzato dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. Sulla vita del matematico esiste una copiosa bibliografia nonché un’aggiornata produzione cinematografica che concorrono a mitigarne le discriminazioni patite. Nel ripercorrere le alterne vicende della vita del genio, scomparso nel 1954 e riabilitato con atto di grazia dalla regina nel 2013, l’articolo compendia le emissioni filateliche emesse in vari paesi a commemorazione del suo straordinario contributo.
Umberto D’Arrò
The cypher Enigma of Hitler beaten by Alan Turing
Alan Turing is considered the father of the computer science. In fact, the merit of inventing the first machine able to decrypt encoded communication systems is attributed to him, and in particular, decrypting the complex code named ‘Enigma’ used by the Germans during the 2nd World War. A copious bibliography exists on the life of the mathematician as well as an updated film production that contributes to alleviating the discriminations suffered by him. In retracing the vicissitudes in the life of the genius, who died in 1954 and was reinstated only in 2013 by the act of grace by Elizabeth II, the article summarizes the stamps issued in various countries in commemoration of his valuable contribution.
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Giancarlo Zappoli
The Imitation Game
Alan Turing è considerato il padre della scienza informatica. A lui va attribuito il merito di aver inventato la prima macchina capace di decrittare i sistemi di comunicazione cifrata e, in particolare, il complesso codice denominato Enigma utilizzato dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. Sulla vita del matematico esiste una copiosa bibliografia nonché un’aggiornata produzione cinematografica che concorrono a mitigarne le discriminazioni patite. Nel ripercorrere le alterne vicende della vita del genio, scomparso nel 1954 e riabilitato con atto di grazia dalla regina nel 2013, l’articolo compendia le emissioni filateliche emesse in vari paesi a commemorazione del suo straordinario contributo.
Giancarlo Zappoli
The Imitation Game
The film, recently out in the cinemas, reconstructs the life of the mathematician, Alan Turing, who was able to decipher Enigma (the Nazi system of codification) in all its aspects, starting from the moment in which it was put under investigation. The film emphasizes his genius and the importance of his discoveries for which delayed and official recognition for himself and his work was awarded only very recently.
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Giuseppe Pollicelli
Alan Turing
Pur essendo stato uno dei maggiori scienziati del Novecento, l’inglese Alan Turing ha dovuto attendere molti anni per vedere riconosciuti i propri meriti anche al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. La sua vita è stata contrassegnata da una straordinaria attività di ricerca (determinante anche nel porre le basi per la creazione dei moderni computer) ma pure dall’ostracismo subìto in patria. Oltre a numerosi libri, a celebrarne di recente la figura – contribuendo a farla conoscere anche al grande pubblico – è stato il film The Imitation Game. In Italia si è occupato del matematico inglese anche il fumetto, e alla fine del 2012 è arrivata in libreria una biografia scritta da Francesca Riccioni, illustrata dal disegnatore pisano Tuono Pettinato.
Giuseppe Pollicelli
Alan Turing
Although he was one of the greatest scientists of the 20th Century, the Englishman, Alan Turing (1912-1954) had to wait many years before he saw his work recognized outside the sphere of his own work environment. His life was marked by extraordinary research activity, but also by the ostracism suffered in his native Country. Besides many books which have recently celebrated this personage – the film The Imitation Game has contributed greatly in bringing him before the public eye. In Italy the English mathematician has figured in a series of comics which, at the end of 2012, resulted in the arrival in the bookstores of an excellent biography of him, written by Francesca Riccioni and graphically designed by Tuono Pettinato of Pisa.
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Melanton
Il lato sorridente dell'intelligence
Incoraggiato dalla cortesia e dal gradimento di voi lettori, prosegue il nostro incontro – leggero ma non fragile – con il lato sorridente dell’intelligence. Ve ne sono grato. Vogliate sempre considerarlo come un rigenerante momento di relax, ma anche di sapida riflessione. Non a caso, infatti, il pensiero elevato e la stessa filosofia vestono assai spesso i semplici panni del motto di spirito: che è, a suo modo, quel singolare codice espressivo in grado di manifestare grandi verità con un piccolo sorriso.
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Recensioni
Jason Webster, The Spy with 29 names. The story of the Second World War’s most audacious double agent, Chatto & Windus, 2014.
Arrigo Petacco, Nazisti in fuga. Intrighi spionistici, tesori nascosti, vendette e tradimenti all’ombra dell’Olocausto, Arnoldo Mondadori, 2014.
Gianluca Falanga, Spie dall’Est. L’Italia nelle carte segrete della Stasi, Carocci, 2014.
Nigel Cawthorne, L’Enigma di un genio. La storia vera di Alan Turing, il matematico inglese che decrittò il codice nazista, Newton Compton, 2014.
Mike Rossiter, La spia che cambiò il mondo. Una storia vera, Newton Compton, 2014.
Pietrangelo Buttafuoco, Il feroce saracino. La guerra dell’Islam, il califfo alle porte di Roma, Bompiani, 2014.
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