Lo stemma dell’MI5, adottato nel 1981, è stato disegnato da Rodney Dennys, Somerset Herald of Arms dal 1967 al 1982. Al centro, il leone marino alato compendia le tre Forze armate: la testa raffigura l’Esercito, il corpo la Marina e le ali l’Aeronautica. Il colore dorato è espressione di virtù e l’azzurro dello scudo indica il legame con le terre d’oltremare. Attorno compaiono: la potentilla, che con i suoi cinque petali allude alla sigla MI5; la saracinesca a scorrimento verticale, simbolo del Parlamento, che sintetizza il compito dell’intelligence in difesa della democrazia; la rosa che, storicamente, è associata all’attività riservata dei servizi segreti. La corona, infine, evidenzia l’assetto istituzionale del Paese e il motto REGNUM DEFENDE sottende alla missione dell’Organismo.
|
Il Security Service, più comunemente noto come MI5 – denominazione risalente al 1909, quando costituiva la quinta branca del Secret Service Bureau, ufficio che sovrintendeva alle operazioni segrete – è l’Agenzia per la sicurezza interna del Regno Unito. Il suo ruolo, come definito nella Security Service Act del 1989, è proteggere il benessere economico e la sicurezza del Paese, in particolare dalle minacce provenienti dallo spionaggio (compreso cyber), dal terrorismo e sabotaggio, dalle attività di agenti di potenze straniere e da azioni intese a sovvertire o scardinare la democrazia parlamentare. Assolve i compiti di contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e fornisce consulenza in materia di sicurezza a una pluralità di organizzazioni in settori pubblici e privati per ridurne la vulnerabilità alle minacce.
Opera sotto la direzione del Segretario di Stato per gli Affari Interni (Home Secretary), che risponde in Parlamento della sua attività, ed è articolato in una sede centrale ubicata a Londra e in otto uffici regionali distribuiti nel Regno Unito e uno nell’Irlanda del Nord. Il Servizio attende alle sue funzioni, declinate secondo le priorità stabilite dal Governo e messe a punto dal Joint Intelligence Committee, all’interno di un ben definito quadro giuridico che ne disciplina il modus operandi, per esempio con riguardo alle modalità di utilizzo della Humint e delle intercettazioni. è soggetto a un rigoroso sistema di controlli finalizzati ad assicurare la legittimità delle attività poste in essere, il loro svolgimento secondo princìpi di necessità e proporzionalità, oltre all’efficiente utilizzo delle risorse. Più in particolare, sono previste tre tipologie di controllo: parlamentare, rimesso a una Commissione bicamerale istituita con l’Intelligence Service Act del 1994, con compiti di verifica sulla spesa, sull’amministrazione e sulla policy; ministeriale e giudiziario, disciplinati dalla legge da ultimo citata e dalla Regulation of Investigatory Powers Act del 2000, che subordinano lo svolgimento di attività potenzialmente idonee a incidere sui diritti umani al rilascio di preventiva autorizzazione, da parte del competente Segretario di Stato e di autorità giudiziarie indipendenti.
|
|