sommario 1/2022
Editoriale
Con il primo numero del 2022, la Rivista offre spunti di riflessione sui fitti legami che intrecciano la cartografia con l’intelligence. Non è un caso, infatti, che l’ulissidea vocazione dell’uomo a sondare e superare i confini della conoscenza abbia animato gli esploratori di mare e di terra al pari degli agenti segreti. Essi si ritrovano in una narrazione avventurosa che ancora oggi, in termini diversi ma non meno affascinanti, li pone ai confini delle colonne d’Ercole della conoscenza. ...
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Sergio Romano
Germania ed Europa da Adenauer a Merkel
Nel maggio del 1945, dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale, la democrazia sconfisse i sistemi politici autoritari che avevano governato da più di un secolo l’Europa e molti Stati di altri continenti. Ma la vincitrice non fu, come nel 1918, la democrazia parlamentare di cui la Gran Bretagna era stata il modello dal XVIII al XX secolo. Fu la democrazia presidenziale, creata in America del Nord nell’epoca di George Washington e Thomas Jefferson...
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Araldica
Il Slovenská informacná služba (Sis), Servizio d’intelligence della Repubblica Slovacca, è istituito con legge del Consiglio nazionale 21 gennaio 1993, n. 46, che ne definisce i compiti, l’assetto organizzativo e il sistema di controllo esterno. A esso fa capo anche il Centro di analisi della sicurezza nazionale, in cui confluiscono numerosi soggetti pubblici (tra cui rappresentanti dell’intelligence militare e delle Forze di polizia), costituito il 1° gennaio 2013 sulla base di un progetto approvato dal governo con delibera n. 75 del 7 marzo 2012. ...
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Michele Castelnovi
Verrazzano, cartografo e spia per il re e per i banchieri
«Il testamento di Adamo – istruzioni per l’uso». Che fare, se il papa suddivide la superficie del Pianeta in due emisferi d’influenza, assegnandoli al re di Spagna e di Portogallo, ma escludendo il re di Francia? Ovvero: sull’importanza della duplice attività (d’intelligence e di esplorazione cartografica) effettuata da Giovanni da Verrazzano nel 1524.
Michele Castelnovi
Verrazzano, cartographer and spy: for the king and for the bankers
Adam’s will. Instructions for use. What if the pope divides the surface of the Earth into two hemispheres of influence, assigning them to the kings of Spain and Portugal, and not the king of France? That is: On the importance of the twofold activity (intelligence and cartographic exploration) carried out by Giovanni da Verrazzano in 1524.
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Alessandro Guerra
L’agente in ambasciata.
Dinamiche spionistiche fra antico regime e rivoluzione
La rivoluzione francese ha plasmato la modernità e offre ancora oggi modelli validi di comparazione. Fra l’altro, ha cambiato il modo d’essere della “spia”, i suoi interpreti tradizionali e la percezione di sé e del proprio mestiere. L’ambasciatore – a cui lo Stato moderno aveva delegato la funzione di osservatore – a contatto con l’ideologia rivoluzionaria diviene garante dell’ordine sociale. I suoi rapporti riservati divengono uno strumento prezioso d’intelligence attraverso cui lo Stato si tutela.
Alessandro Guerra
The agent in the embassy. Espionage between ancien régime and French Revolution
The French Revolution has shaped modernity and still represents a touchstone to understand the present day. Among other things, it has changed the way of being a ‘spy’, the long-established actors of espionage, and the representation they had of their own job. The modern State has given ambassadors the task of collecting intelligence. Later the ideology of the Revolution has changed their role and they got the protectors of the social order. Ambassadors’ confidential reports has become a precious intelligence tool through which the State protected itself.
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Federico Moro
Paura del nulla
Disporre di buone informazioni è necessario per prendere le decisioni migliori. Ottenerle, però, è sempre difficile. Venezia Serenissima sviluppa molto presto un sofisticato apparato diplomatico-spionistico, che a lungo mantiene un’incontestata superiorità su ogni rivale. I risultati facilitano i compiti della politica e sono una delle spiegazioni della lunga vita e dei successi della Repubblica. Di fronte ai fatti rivoluzionari di Francia, però, il sistema fallisce: come e perché? Rispondere alla domanda significa gettare una luce anche su molti eventi, all’apparenza incomprensibili, del presente.
Federico Moro
Fear of nothing
Having good information is needed to make the best decisions. Obtaining them, however, is always difficult. Venezia Serenissima very soon developed a sophisticated diplomatic-espionage system, which for a long time maintained an uncontested superiority over every rival. Those results facilitated Venetian inner and foreign affairs and are one of the reasons of the Republic’s long life and successes. The system, however, failed when it faced the French Revolution. How and why did it happen? Answering this question sheds light on many apparently incomprehensible events of the contemporary world.
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Philip Roudanovski
Luci su un oscuro Sol Levante.
Il medico bavarese e i segreti strategici del Giappone feudale
All’apertura commerciale della Cina, ottenuta dall’Inghilterra con la prima guerra dell’oppio (1839-1842), seguì quella del Giappone, imposta fra il 1854 e il 1863 da una serie di spedizioni navali (americana, russa, inglese, francese, italiana), che portò anche alla fine dell’era feudale (lo shogunato Tokugawa) e all’inizio della modernizzazione. Poco noto è che queste spedizioni furono rese possibili dalle dettagliate informazioni segrete sul Giappone carpite dal medico bavarese Philipp Franz Balthasar von Siebold (1796-1866), grazie al credito conquistato curando l’aristocrazia della capitale con la moderna medicina occidentale e ai rapporti con scienziati giapponesi.
Philip Roudanovski
Light on dark Japan. The Bavarian doctor who stole the strategic secrets of feudal Japan
Great Britain inaugurated a commercial relationship with China after the First Opium War (1839-1842). Later American, Russian, British, French, and Italian naval expeditions imposed a commercial relationship on Japan between 1854 and 1863. This fact led to the end of the feudal era (the Tokugawa shogunate) and to the beginning of the modernisation of Japan. It is little known that these expeditions were made possible by the detailed secret information on Japan obtained by the Bavarian doctor Philipp Franz Balthasar von Siebold (1796-1866). He obtained the information because he had gained the trust of the capital’s aristocrats by treating them with the methods of modern Western medicine and had established relationships with other Japanese scientists.
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Dario Citati
Le intenzioni del nemico.
Ufficiali russi e britannici in Pamir all’epoca del Grande Gioco
Nella contesa geopolitica universalmente nota come Grande Gioco, la cartografia e lo spionaggio costituivano attività correlate e indissociabili. Per gli emissari anglo-russi l’esplorazione dei territori contemplava la mappatura di zone ignote e la raccolta informativa sulle operazioni dell’avversario. L’articolo si sofferma su alcuni episodi in Pamir fra gli anni Settanta e Ottanta del XIX secolo, come il suggestivo incontro tra gli ufficiali Bronislav Grombcevskij e Francis Younghusband, mostrando il delicato equilibrio tra la strategia di politica estera e la componente psicologica nella dialettica fra i due imperi rivali.
Dario Citati
The enemy’s intentions.
Russian and British officers in Pamir at the time of the Great Game
In the geopolitical contention universally known as the Great Game, cartography and espionage were two related and inseparable activities. Anglo-Russian emissaries performed the reconnaissance of the territories and, at the same time, mapped unknown areas and collected information on enemy’s operations. The article focuses on some episodes that occurred in Pamir between the 1870s and 1880s, such as the meaningful meeting between the officers Bronislav Grombcevskij and Francis Younghusband. The events here discussed will show the delicate balance between foreign policy and psychology of the dialectics between the two rival empires.
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Michele Castelnovi
Arturo Issel e Ferdinand von Richthofen.
I manuali di “istruzione scientifica” per i viaggiatori
Cacciatore di leoni oppure spia? Collezionista di farfalle o diplomatico? Botanico o avvelenatore? Ingenuo appassionato di fossili o astuto ispettore minerario? La “copertura” è fondamentale nelle attività d’intelligence: i manuali di “istruzione scientifica” per viaggiatori, tra Otto e Novecento, ce ne forniscono molti esempi.
Michele Castelnovi
Arturo Issel (1878, 1881) and Ferdinand von Richthofen (1887). The handbooks of ‘science education’ for travelers
Lion hunter or spy? Butterfly collector or diplomat? Botanist or poisoner? Naive fossil enthusiast or astute mining inspector? ‘Covers’ are fundamental in intelligence activities. Handbooks of science education for travellers of the 19th-20th century provide us many examples of cover identities.
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Matteo Marconi
Salorno o il Brennero? Cesare Battisti cartografo in guerra
La figura di Cesare Battisti suscita ancora oggi forti divisioni, in particolare per il suo apporto alla causa nazionalista. Nella contesa spicca la produzione cartografica che, prima e durante la Grande Guerra, egli redasse a beneficio dell’opinione pubblica. Voleva legittimare l’annessione dell’Alto Adige all’Italia o meno? Il confine italiano doveva essere stabilito su una delimitazione linguistico-culturale, e quindi a Salorno, oppure su criteri strategico-difensivi, dunque sulla linea di displuvio delle Alpi?
Matteo Marconi
Salorno or the Brenner Pass?Cesare Battisti, a cartographer in the war
The story of Cesare Battisti still involves heated debates, in particular for his contribution to the nationalist cause. Battisti’s cartographic production published before and during WW1 is the core of the disagreement. Did he actually want to legitimate the annexation of South Tyrol to Italy or not? Did the Italian border have to be established on the basis of linguistic-cultural criteria, and therefore in Salorno, or on strategic-defensive ones, and thus at the Alps?
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Claudio Rizza
La nave fantasma.
Le missioni segrete della “nave civetta” Gianicolo nell’estate del 1915 – I Parte
All’inizio della Grande Guerra l’arma sottomarina costituì un grave problema per gli ammiragliati delle Marine dell’Intesa. Gli U-Boot, infatti, erano difficilmente contrastabili dalle unità di superficie poiché non disponevano né di sensori né di armi idonee. Per questo motivo, nell’estate del 1915, la Regia Marina, così come la Royal Navy, decise di ricorrere anche alla guerra segreta per cercare di combattere i temibili sommergibili nemici. Quella che segue è la storia delle missioni segrete del piroscafo requisito Gianicolo, sulla base dei documenti oggi presenti nell’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina.
Claudio Rizza
The ghost ship. The secret missions of the mystery ship in the summer of 1915 (Part I)
At the beginning of the WW1, U-Boats were a serious threat for the Entente powers as naval surface units had neither detectors nor weapons to contrast them. For this reason, in the summer of 1915, the Italian and the British Royal Navy decided to wage a secret war against enemy submarines. This paper deals with the history of the secret missions of the confiscated steamship Gianicolo and it is based on documents from the Historical Archive of the Italian Navy.
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Marco Ventura
Gertrude Bell.
“Una persona” che non rinunciò ai propri sogni
Archeologa, diplomatica e agente segreto, Gertrude Bell viaggiò per tutto il Medio Oriente all’alba del XX secolo. La sua personalità prorompente giunse fino a plasmare il destino dell'Iraq dopo la Grande Guerra. Rifuggendo dalle ipocrisie dell’alta borghesia, fu personaggio scomodo agli occhi di tutti gli occidentali dell’epoca, uomini e donne, insofferenti per la superiorità intellettuale, i primi, e per la coraggiosa ribellione, le seconde. La società non perdona chi riesce a liberarsi dalle briglie della convenzione e meno che mai chi dimostra che quella stessa libertà può condurre al successo. La figura iridescente della Bell, mascolina eppure attraversata da passioni profonde, destinata alla conquista di mondi sconosciuti e di amori impossibili, suscita stima e tenerezza insieme.
Marco Ventura
Gertrude Bell. A person who did not give up her dreams
Gertrude Bell was an archaeologist, a diplomat, and a secret agent who travelled throughout the Middle East in the early 20th century. Her eccentric personality shaped the fate of Iraq after WW1. She rejected the upper middle-class hypocrisies and, back then, men and women in the West blamed her: the former did not stand Bell’s intelligence, while the latter her courage and rebellion. Society does not forgive those who manage to free themselves from conventions and above all those who demonstrate that freedom from conventions can lead to success. Bell was mannish but aimed at conquering unknown worlds and impossible loves. Her deepest passions make the story of her life endearing and worthy of esteem.
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Gianluca Pastori
Archeologia e intelligence.
Diplomazia culturale italiana in Medio Oriente e Asia fra le due guerre mondiali
Nel periodo compreso fra le due deflagrazioni mondiali, le missioni archeologiche e la diplomazia culturale svolgono un ruolo importante a sostegno dell’attività d’intelligence e di promozione degli interessi italiani in Medio Oriente e in Asia. La nascita di nuove istituzioni, alcune delle quali (come l’Istituto per il Medio e l’Estremo Oriente) di aperta vocazione “operativa”, consolidano questa tendenza, che si esprime in un’azione poco appariscente ma che, in vari teatri, consente all’Italia di gettare le basi sulle quali, nel corso della Seconda guerra mondiale, fonderà la strategia di destabilizzazione periferica della posizione britannica nella regione.
Gianluca Pastori
Archeology and intelligence. Italian cultural diplomacy in the Middle East and Asia between the two world wars
In the period between the two world wars, archaeological missions and cultural diplomacy played an important role in supporting intelligence and promoting Italian interests in the Middle East and Asia. New institutions, such as the Institute for the Middle and Far East, were operative arms. They consolidated the Italian trend to put in place unobtrusive actions. On this basis, during WW2 Italy promoted a strategy aimed at destabilising the UK in the region.
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Giacomo Pace Gravina
Dall’Egeo al Mar Nero.
Biagio Pace un archeologo al servizio del Paese
Grazie all’emersione di inediti documenti d’archivio è stato possibile delineare, con maggiore precisione, il rilevante ruolo politico e militare svolto all’indomani della Prima guerra mondiale dall’archeologo Biagio Pace. Sottotenente del Regio Esercito, profondo conoscitore della Grecia e dell’Anatolia, ebbe una parte di primo piano durante lo sbarco del contingente italiano ad Adalia nel 1919 e nell’organizzazione dei territori occupati. Lo ritroviamo nel 1921, nella Georgia appena conquistata dalle truppe bolsceviche, per osservare le conseguenze economiche e sociali dell’avvio del regime comunista.
Giacomo Pace Gravina
From the Aegean Sea to the Black Sea: Biagio Pace, an archaeologist at the service of his Country
New unpublished archival documents allow to delineate with greater precision the relevant political and military role played in the aftermath of the WW1 by the archaeologist Biagio Pace. He was second lieutenant of the Army and a specialist of Greece and Anatolia. Pace played a prominent role during the landing of the Italian contingent in Antalya in 1919 and in the organisation of the occupied territories. In 1921, in Georgia – which had just been conquered by the Bolshevik troops – he dealt with the economic and social consequences of the first phase of the communist regime.
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Enrico Silverio
Un direttore del Servizio informazioni dell’impero:
Marco Oclatinio Advento
L’illustrazione della carriera di uno dei “direttori del Servizio d’informazioni e sicurezza interna” della media età imperiale, Marco Oclatinio Advento, permette di esplorare molti aspetti del sistema informativo imperiale, di valutare il ruolo dei suoi vertici e il loro coinvolgimento anche nella raccolta di notizie in ambito militare. La circostanza diviene anche occasione per soffermarsi sul funzionamento del medesimo Servizio all’età di Traiano o Adriano, poi sciolto da Diocleziano, la cui sede era a Roma, all’interno dei castra peregrina, sul monte Celio.
Enrico Silverio
A director of the Imperial Intelligence Service:
Marcus Oclatinius Adventus
The career of one of the directors of the Intelligence and Internal Security Service of the Middle Roman Imperial Period, Marcus Oclatinius Adventus, shows: i) many aspects of the imperial intelligence system; ii) the role of the heads of that Service; iii) and their involvement in the collection of military intelligence as well. In parallel, the paper will focus on the functioning of the same Service – whose headquarter was in Rome, inside the castra peregrina, on Mount Celio – at the age of Trajan and Hadrian, before it was dissolved by Diocletian.
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Gianluca Falanga
La passione dell’infiltrato.
Un triplo agente a cavallo dei blocchi
Sul finire degli anni Ottanta il terrorismo secessionista altoatesino conobbe un’ultima fase virulenta. Il conflitto aveva radici nell’annessione all’Italia del Tirolo cisalpino, al termine della Prima deflagrazione mondiale. Nel secondo dopoguerra, nonostante l’impegno di Roma a garantire la tutela della minoranza germanofona, si era assistito a una progressiva radicalizzazione dell’estremismo etnico, che aveva generato due ondate di terrorismo (1961-1970 e 1978-1988) e causato una ventina di vittime con ripercussioni a livello internazionale. L’improvviso esaurimento del fenomeno con la fine della Guerra fredda non sorprende: il significato geopolitico dell’area nell’Europa divisa era evidente al pari dell’interesse strategico che le attribuivano l’Urss e i Paesi satelliti, interessati a coltivare un focolaio di crisi in seno al blocco occidentale. Dagli archivi della Stasi è emerso che il Servizio segreto della Ddr disponeva all’epoca di due agenti infiltrati all’interno dei circoli bombaroli altoatesini, uno dei quali, Peter Weinmann, lavorava contemporaneamente per tre Organismi informativi.
Gianluca Falanga
The passion of being an infiltrator.
A triple agent over the Blocs
At the end of the 1980s, the last radical phase of South Tyrolean secessionist terrorism took place. The conflict had its roots in the annexation of the Cisalpine Tyrol to Italy at the end of WW1. After WW2, despite the commitment to guaranteeing the protection of the German-speaking minority, a progressive radicalisation of ethnic extremism arose. This fact generated two waves of terrorism (1961-1970 and 1978-1988), which caused about twenty deaths and involved international repercussions. The fact that the phenomenon suddenly ceased after the end of the Cold War is not surprising: The geopolitical significance of the area in the divided Europe was clear and the Soviet Union and the satellite Countries were aware of the strategic role played by political tension in South Tyrol to destabilise the Western Bloc. Documents from Stasi Records Archives illustrate how East Germany’s Secret Service had two agents infiltrated within the South Tyrolean terrorist rings. One of them was Peter Weinmann and worked simultaneously for three intelligence Agencies.
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Paolo Bertinetti
«Del successo occorre considerare la natura, non il rumore»
L’aforisma di Mino Maccari, scelto come titolo di questa rassegna, compendia perfettamente il contrasto tra la qualità e la celebrità delle opere di Sapper (Herman Cyril McNeile), Sydney Horler, Francis Beeding (John Leslie Palmer e Hilary Aidan St. George Saunders) e Peter Cheyney. Autori più modesti di quelli che sono rimasti nella storia del genere spionistico, negli anni Trenta e Quaranta del Novecento furono tuttavia i più apprezzati dagli appassionati di spy stories.
Paolo Bertinetti
«Del successo occorre considerare la natura, non il rumore»
The aphorism of Mino Maccari, chosen as the title of this paper, sharply summarises the contrast between quality and fame. Even if Sapper (Herman Cyril McNeile), Sydney Horler, Francis Beeding (John Leslie Palmer and Hilary Aidan St. George Saunders), and Peter Cheyney were modest authors in the history of spy fiction, in the 1930s and 1940s they were the most appreciated writers by fans of spy stories.
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Carlo Bordoni
Scienza e tecnica. Un’ambigua armonia
Il mito di Prometeo è giunto fino a noi riconoscendo nel titano il latore del fuoco, cioè della tecnica. Dono prezioso, che a nulla varrebbe senza la conoscenza, dovuta a Minerva. Su questa opposizione tra tecnica ed episteme, cioè il sapere, inteso nella più alta accezione filosofica, si è giocato per secoli il destino della modernità che, a partire dal Settecento, ha cominciato a favorire la tecnologia, il livello superiore e più complesso della tecnica, legato all’industrializzazione. Oggi si assiste al primato della tecnica e, per contro, a una diffusa sfiducia nella scienza.
Carlo Bordoni
Science and technique. An ambiguous harmony
The myth of Prometheus is still powerful today. The titan is the bearer of fire, which symbolises the technique. This is a precious gift, but without the knowledge of Minerva, it has no value. For centuries, the fate of modernity has depended upon the opposition between technique and episteme, i.e. knowledge understood in the highest philosophical sense. Since the 18th century, the debate has preferred technology, i.e. a higher and more complex level than technique, which is linked to industrialisation. Today, on the one hand, we are witnessing the primacy of technology and, on the other, a widespread distrust in science.
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Enrica Simonetti
Il fascino (segreto) delle lingue (non) scomparse
Dal griko parlato in alcuni paesi del Salento al nordico walser, fino all’occitano e all’arbereshe. Non tutte le lingue minori sono scomparse e compiere un viaggio alla loro riscoperta significa attraversare piccole e grandi piazze di angoli meravigliosi dell’Italia. Incantandosi davanti alla forza della tradizione.
Enrica Simonetti
The (secret) charm of (not yet) disappeared languages
From the Griko spoken in some towns in Salento to the Walser, from the Occitan to the Arbereshe. Not all minor languages have disappeared and their rediscovery allows us to cross some wonderful corners of Italy and be enchanted by the strength of tradition.
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Roberto Ganganelli
Monete “sotto assedio” per necessità, propaganda e orgoglio
Dal Sacco di Roma alla Guerra dei Trent’anni, da Famagosta a Palmanova, anche nelle città sotto attacco si batte moneta per pagare le truppe, tenere alto il morale della popolazione e condurre azioni di propaganda contro il nemico alle porte.
Roberto Ganganelli
Money under siege: needs, propaganda, and pride
From the Sack of Rome to the Thirty Years’ War, from the siege of Famagusta to Palmanova, also in the towns under attack money is minted to pay the troops, keep morale high, and promote propaganda actions against the enemy at the gates.
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Elisa Battistini
Svelare l’invisibile.
La morte di Osama Bin Laden in Zero Dark Thirty
Nel suo film più affascinante, la regista americana ricostruisce la missione dei Navy Seals, coordinata dalla Cia, che portò all’uccisione del nemico pubblico numero uno, una scena di guerra che può esistere solo sul grande schermo e che perciò diviene, o forse è sempre stata così, essenzialmente “cinema”. Nell’intreccio tra storia, realtà e rappresentazione, Kathryn Bigelow riflette sul rapporto tra intelligence e narrazione, tra regia e azione militare, in un lavoro che ruota inesorabilmente attorno al proprio acme, i venti minuti in cui la cineasta mostra ciò che non vedremo mai: il raid ad Abbottabad.
Elisa Battistini
Unveiling the invisible.
The death of Osama Bin Laden in Zero Dark Thirty
In her most fascinating film, the American director deals with the mission of the Navy Seals and coordinated by the Cia that had led to the killing of the public enemy number 1. A war scene like that can only exist on the big screen and therefore becomes essentially ‘cinematic’. Kathryn Bigelow develops a plot between history, reality, and representation. She reflects on the relationship between intelligence and narration, between decision and military action and places at the centre of her work the twenty minutes that we will never see: the raid on Osama bin Laden’s compound in Abbottabad, Pakistan on May 2, 2011.
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Melanton
(Illustrazione di Roberto Mangosi
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Il lato sorridente dell’intelligence
Grazie, sempre, per la vostra gradita compagnia, gentili Lettori. Senza accorgercene più di tanto, siamo giunti in un anno quasi “cabalistico” come il 2022. Auguri cordiali a tutti voi, a ciascuno di noi e all’universo mondo, che ha sempre un gran bisogno di persone illuminate, responsabili, decise e capaci che lo proteggano. Fra queste, di certo non ultime, ci sono il nostro Perfetto Agente Segreto e i suoi brillanti colleghi.
Melanton
Top Secret Humour.
The Cheerful Side Of Intelligence
Thank you, as always, for your kind company, dear readers. Without understanding it too much, we have reached an almost ‘cabbalistic’ year: 2022. Best wishes to all of you, to each of us, and to the whole world, which always has a great need for enlightened, conscientious, resolved, and capable people who protect it. Among them, not least, there are our Perfect Secret Agent and his brilliant colleagues.
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Recensioni e segnalazioni
John Le Carré. Silverview, Viking 2021.
Matt Killeen. La bambina di Hitler, Garzanti 2018.
Matt Killeen. La bambina che spiava i nazisti, Garzanti 2021.
Benjamín Labatut. Quando abbiamo smesso di capire il mondo, Adelphi 2021.
Gastone Breccia - Stefano Marcuzzi. Le guerre di Libia. Un secolo di conquiste e rivoluzioni, il Mulino 2021.
Sossio Giametta. Commento a “Umano, troppo umano” aforisma per aforisma, Bibliopolis e Accademia Vivarium novum 2021.
Gianluca Falanga. La diplomazia oscura. Servizi segreti e terrorismo nella Guerra fredda, Carocci 2021.
Gershom Gorenberg – Fred Berman War of Shadows, Blackstone Pub. 2021.
Sergio Romano. Il suicidio dell’Urss, Sandro Teti Editore 2021.
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