sommario 4/2019
Editoriale
Gnosis prosegue con questo numero la riflessione sui valori individuati nella loro forma dicotomica e ritenuti semplificativi sia dell’attuale temperie storico-culturale sia delle dinamiche evolutive della società moderna: essa, infatti, attraversa un’epocale trasformazione che il progresso tecnologico velocizza e rende ineludibile e a tratti incontrollabile, tanto da diventare un laboratorio etico-civile e tecnico-economico. L’iniziativa corrisponde al fine sociale di Gnosis di offrire uno spazio di riflessione che riecheggi nel foro dell’intelligence tutte le questioni che agitano le rotte della nostra esistenza privata e pubblica, individuale e collettiva, verso cui suggerisce un duplice approccio. Quello dell’incontro della memoria e dell’interesse ad apprendere che similmente avvicinò Alcinoo a Ulisse: «Narrami ancora le tue prodigiose avventure. Fino all’aurora io resterei, quando tu acconsentissi a narrarmi le pene tue nella sala». L’altro, ancor più profondo, della sacralità di una conoscenza prometeica che osi interrogarsi e interrogare con sempre nuove e più complesse domande di senso e conquisti nelle quotidiane fatiche della prassi le rotte di un epistème che si vuole stella cometa valoriale. Gnosis, infatti, ha come orizzonte del suo percorso ormai ventennale quella conoscenza votata all’azione che conserva la propria matrice di dubbio e di vocazione all’ignoto da esplorare, al futuro da anticipare e da preparare. Nella convinzione che la sensibilità ai temi dell’intelligence – che vale tanto per la collettività quanto per la stessa comunità dello spionaggio – sia fattore aggregante e debba essere veicolata proprio dalla condivisione esperta di tutti i più urgenti temi che riguardino l’uomo e la società in divenire....
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Sergio Romano
Punto di vista. Vigilia di Guerra 1939-1940
Nel 2019 abbiamo ricordato molti avvenimenti del secolo scorso: il Trattato di pace firmato a Versailles dopo la fine della Prima guerra mondiale (1919); i trattati del Laterano fra l’Italia e la Santa Sede per il riconoscimento dello Stato della Città del Vaticano (1929); la nascita a Pechino della Repubblica Popolare Cinese (1949); la firma a Washington del Trattato di alleanza fra Belgio, Canada, Danimarca, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo e Stati Uniti per la difesa dell’Atlantico settentrionale (1949); la nascita nella Germania Orientale della Repubblica Democratica tedesca (1949); la nascita a Bonn della Repubblica federale di Germania (1949). Abbiamo però prestato meno attenzione a uno degli eventi più drammatici del secolo: l’inizio di una guerra combattuta prima da Francia, Gran Bretagna, Germania, Polonia e Unione Sovietica, e poi estesa a molti altri Paesi fra cui l’Italia. Le vicende di quel conflitto sono note grazie a uno stuolo di storici appartenenti ai Paesi che combatterono o restarono neutrali. Da qualche mese, tuttavia, è in libreria un nuovo libro (I. Origo, Un brivido nell’aria. Vigilia di Guerra 1939-1940, Biblioteca Passigli, Firenze 2019) che concerne soprattutto gli italiani. ....
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Araldica
Il Nachrichtendienst des Bundes (Ndb) – Servizio delle attività informative della Confederazione – costituisce elemento portante dell’architettura di sicurezza della Confederazione Elvetica, in cui si accentra la competenza per tutte le questioni d’intelligence relative alla sicurezza interna ed esterna. Posto alle dipendenze del Capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (Ddps), è deputato all’acquisizione e all’analisi d’informazioni, con finalità di prevenzione e contrasto delle minacce suscettibili di minare gli interessi nazionali essenziali, nel cui ambito assumono preminente rilievo la protezione dell’ordinamento costituzionale e dei suoi fondamenti democratici, nonché la salvaguardia degli asset industriali, economici e finanziari del Paese. ...
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Ferruccio De Bortoli
Caso – Probabilità
Scienza e tecnologia sembrano ridurre l’impatto della casualità nelle scelte degli individui e nei percorsi delle società. Ma, paradossalmente, gli eventi sono ancora più imprevedibili e rimangono oscuri (per fortuna?) i moti profondi che guidano orientamenti, opinioni, giudizi e pregiudizi dei cittadini. I cigni bianchi o neri sono sempre in agguato. L’estrema attualità del pensiero di Montaigne. Dovremmo mettere sui nostri smartphone questa frase del filosofo francese: «La vita è un movimento ineguale, irregolare e multiforme». Siamo quello che siamo anche perché frutto di caso e necessità. Da Democrito a Epicuro, breve viaggio nelle infinite vesti che il caso assume nella storia, nella letteratura e nella nostra vita. Nell’illusione o nella speranza che possa essere affrontato, deviato o addomesticato.
Ferruccio De Bortoli
Chance – Probability
Science and technology seem to reduce the impact of chance on both individual’s choices and society. But, paradoxically, events has become even more unpredictable and the deep reasons guiding citizens’ political leanings, opinions, judgements, and bias, still remain obscure. White and black swans are always lurking. Hence, the relevance of Montaigne today. We should put the following sentence from the French philosopher on our smartphones: “Life is an uneven, irregular, and multiform movement.” We are who we are also because we are the result of chance and necessity. From Democritus to Epicurus, the paper illustrates a short journey through the countless features of chance in history, literature, and our life. We hope, or delude ourselves into thinking that chance could be faced, diverted, or domesticated.
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Lucio Caracciolo
Geopolitica – Politologia
L’analisi geopolitica, ovvero lo studio dei conflitti di potere per specifici territori, non è politologia. A differenza di questa, non si pretende scienza, perché non trae dai casi di studio conseguenze universali nel tempo e nello spazio. Come l’approccio geopolitico, fondato sulla cartografia, serve a capire le ragioni profonde delle dinamiche storiche. Un esempio utile e ancora attuale illustra la prevalenza delle diverse collocazioni territoriali su ideologie e tradizioni comuni: come la spartizione della Germania nel secondo dopoguerra divise i rinascenti partiti politici tedeschi.
Lucio Caracciolo
Geopolitics – Political science
Geopolitical analysis, or the study of power struggles over specific territories is not a political science. Geopolitical analysis does not pretend to be a science, insofar as no universal conclusions may be drawn from case studies. The geopolitical approach is based on cartography and serves to deeply understand the reasons for historical dynamics. The way the East-West German division after WW2 split the revived German political parties is a useful and still relevant example which shows to what extent territorial belonging prevails over shared ideologies and traditions.
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Sergio Romano
Russia – Urss
L’autore teme che il crollo dell’Unione Sovietica e la nascita al suo posto di una Federazione Russa siano parsi alla pubblica opinione mutamenti semplici e indolori, vissuti passivamente dalla maggior parte dei suoi abitanti. Credo che l’impressione sia sbagliata e che il buon risultato dell’operazione sia dovuto alla straordinaria saggezza di cui il Paese ha dato prova anche nei momenti più delicati della transizione. È nata così una Russia che ha recuperato una parte del suo passato zarista senza rinunciare interamente al suo passato sovietico. L’autore è anche convinto che questo mutamento nella stabilità avrebbe meritato un più generoso riconoscimento da parte della società internazionale.
Sergio Romano
Russia – Ussr
The fall of the Soviet Union and the subsequent birth of the Russian Federation could be regarded by public opinion as simple and painless changes which most citizens passively experienced. Contrarily, we judge that belief to be wrong. The good outcome of the operation depended upon the extraordinary wisdom of the Country, even in the most difficult moments of the transition. Russia was born that way. Concurrently, Russia recovered its Tsarist past without renouncing its Soviet past. We believe that international society should have paid attention to that change in stability.
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Dario Fabbri
Stati Uniti – America
Gli statunitensi sono riconosciuti come americani perché egemoni dell’emisfero occidentale, dalla baia di Hudson alla Terra del Fuoco. Nata per mancanza di uno specifico demotico nella lingua inglese, tanta corrispondenza si è realizzata attraverso la loro violenta espansione. Corroborata dal controllo sugli oceani della Marina a stelle e strisce, che ha trasformato le Americhe in una gigantesca bolla regolata da Washington. Destinata a scoppiare soltanto quando gli antagonisti della superpotenza riusciranno a insidiarne la supremazia, a stabilirsi nel suo giardino di casa.
Dario Fabbri
United States – America
U.S. citizens are recognised as Americans because of their hegemony on the Western hemisphere, from the Hudson Bay to the Tierra del Fuego. This fact depends on the lack of a specific demonym in English and was realised through a violent expansion. U.S. Navy sea control transformed the Americas into an enormous region governed by Washington. This situation will deteriorate only if superpower antagonists succeed in undermining U.S. supremacy and taking their place.
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Paolo Sellari
Repubblica – Impero
Per secoli la Cina è stata una potenza terrestre; i flussi dell’antica Via della seta seguivano strade di terra, mentre la dimensione marittima era volutamente ignorata. Tutto ciò ne ha fatto una potenza centripeta, ossia concentrata su sé stessa e poco predisposta a inglobare nuove realtà. Nel XXI secolo i progetti della nuova Via della seta, significativamente più marittima che terrestre, aprono il Paese a una nuova dimensione della potenza, maggiormente centrifuga. Per sostenere tale sforzo, Pechino dovrà assumere delle vesti imperiali, ossia imparare a gestire e controllare popoli e territori molto distanti dal punto di vista culturale: riuscirà a fare un grande balzo in avanti geopolitico? In caso negativo, la Cina non potrà mai essere una potenza globale paragonabile agli Stati Uniti. In caso affermativo, si aprirà per davvero la stagione del multipolarismo.
Paolo Sellari
Republic – Empire
China has been a terrestrial power for centuries: while on the ancient Silk Road trade flows moved along land routes the maritime dimension was deliberately ignored. Thus China was a centripetal power, focused on itself and not ready to embrace new situations. In the 21st century new Silk Road projects have a more maritime projection than a land-based one. This fact opens the Country up to a new and more centrifugal dimension of power. This effort could be supported by China only if Beijing took on an imperial role, that is the ability to manage and control culturally different populations and territories. Does China succeed in doing a great leap forward from a geopolitical point of view? If not, China will never be a global power comparable to the US. If yes, the new multipolar era will begin.
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Alessandro Colombo
Pace – Guerra
L’esistenza di una chiara distinzione tra guerra e pace è una delle condizioni essenziali dell’ordine internazionale. Ma questa distinzione non è sempre possibile in quanto, a propria volta, dipende da condizioni materiali e culturali che sono presenti in certi contesti storici ma s’indeboliscono o vengono del tutto meno in altri. L’attuale situazione internazionale sembra sprofondare sempre di più questa condizione di crisi. Non a caso, anche espressioni quali ‘guerra globale’, ‘guerra infinita’ o ‘guerra ibrida’ alludono tutte al medesimo stato di indistinzione politica e giuridica fra la pace e la guerra, e tra questa e la violenza più diffusa.
Alessandro Colombo
Peace – War
The existence of a clear distinction between war and peace is one of the requirements for international order. However, that distinction is not always possible because also depends on material and cultural conditions. They can be found in some historical contexts, but become weaker or disappear in others. The current international situation seems to be increasingly reaching a crisis condition. Not surprisingly, phrases as “global war,” “never-ending war” and “hybrid warfare” all allude to the same state of political indistinction between war and peace as well as between war and a more diffuse violence.
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Gastone Breccia
Strategia – Tattica
Strategia e tattica, branche dell’arte militare, sono due discipline complementari e contigue perché condividono: molti principi generali (sorpresa, concentrazione della forza, sfruttamento del terreno ecc.); la finalità (per entrambe la sconfitta del nemico); la subordinazione a un livello decisionale superiore (la politica per la strategia, la stessa strategia per la tattica). Ma esse sono anche nettamente separate dalla diversa ampiezza dell’orizzonte operativo, estesa a un intero teatro di guerra per la strategia, confinata allo spazio dove si entra fisicamente a contatto con il nemico per la tattica.
Gastone Breccia
Strategy – Tactics
Strategy and tactics are two branches of military art. But beyond that, they are complementary and contiguous disciplines as they share i) several general principles (surprise, concentration of power, land use, and so forth), ii) the purpose (enemy’s defeat), iii) and the subordination to a higher level decision-making process (strategy is subordinated to politics, whereas tactics is subordinated to strategy). Nevertheless, they clearly differ because of the dissimilar extent of their respective operational horizons: Strategy is extended to an entire theatre of war, while tactics is limited to the place where the actual contact with the enemy occurs.
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Manlio Graziano
Coesione nazionale – Identità nazionale
La coesione nazionale e l’identità nazionale si escludono a vicenda. Quando c’è coesione nazionale (cioè la subordinazione degli interessi particolari all’interesse generale), nessuno si preoccupa di definire l’identità, perché è un dato di fatto. Quando la coesione nazionale si allenta, il tentativo di dare un contorno preciso all’identità nazionale ottiene l’effetto opposto a quello voluto, perché diversi gruppi di interessi propongono ciascuno le proprie versioni: confliggendo le une con le altre, finiscono per estendere le fratture in seno alla comunità nazionale.
Manlio Graziano
National cohesion – National identity
National cohesion and national identity are mutually exclusive. If there is national cohesion (i.e., the subordination of particular interests to the general interest), there is not anyone who is concerned with defining national identity in so far as we all take national identity for granted. Against this, if national cohesion becomes weaker, attempts at precisely defining ‘national identity’ get counterproductive as different interest groups have multiple and competing perspectives about it. And this struggle worsens the conflicts in national community.
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Stefano Folli
Nazionalità – Nazionalismo
L’Ottocento è il secolo in cui si afferma la nazione, o meglio il principio di nazionalità. «Viva la Nazione!» gridano a Valmy i soldati della Francia rivoluzionaria. Il nazionalismo domina invece la prima metà del Novecento, contribuendo a segnarne la storia luttuosa. Secondo alcuni il nazionalismo è l’inevitabile degenerazione dell’idea di nazione. I due termini vanno invece visti come distinti, se non opposti. Il primo rinvia alla lezione di Mazzini e presuppone la convivenza armonica di diverse nazionalità (in nuce, gli Stati Uniti d’Europa). Il secondo rappresenta l’ultima versione di una politica di potenza che ha scandito la vicenda europea nei secoli, fino alla tragedia del Secondo conflitto mondiale.
Stefano Folli
Nationality – Nationalism
In the 19th century the Nation, or more precisely the principle of nationality was on the agenda. In Valmy the French soldiers shouted the battle cry out, “Long live the Nation.” Then, in the first half of the 20th century, nationalism prevailed and contributed to grievous tragedies. According to some authors, nationalism is the inevitable degeneration of the idea of Nation. The two notions carry two different and maybe opposite meanings. ‘Nation’ evokes Mazzini’s thought and is intended to foster harmonious coexistence among different nationalities (in essence, the United States of Europe). ‘Nationalism’ is the last version of a power politics which shaped European history for a long time until the WW2 tragedy.
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Maurizio Molinari
Populismo – Democrazia
Il populismo è la cartina al tornasole dell’indebolimento della democrazia parlamentare. Dà voce allo scontento del ceto medio per le ferite inferte dalla globalizzazione e gravemente sottovalutate dai partiti tradizionali all’indomani della fine della Guerra fredda. Diseguaglianze economiche, flussi di migranti e corruzione sono all’origine di una sensazione di carenza di protezione, diffusa in milioni di famiglie, che necessita di risposte strategiche. I problemi da cui la protesta nasce hanno a che fare con la trasformazione della società da industriale a digitale e obbligano la democrazia parlamentare a ridefinirsi: solo così essa potrà vincere la sfida con il suo più temibile rivale interno del XXI secolo. È questa la fondamentale lezione che si apprende dai risultati dei referendum e delle elezioni svoltisi in più Paesi, in particolare in Nord America e in Europa a partire dal 2016, anno del voto pro-Brexit.
Maurizio Molinari
Populism – Democracy
Populism shows the weakening of the parliamentary democracy. The negative impacts of globalization provoked middle-class dissatisfaction, which had been underestimated by traditional parties since the end of the Cold War and then found expression in populism. Economic inequality, migration flows, and corruption increase a perception of the lack of protection which spreads across families. For this reason, strategic answers need to be found. The transition from a industrial society to a digital one involves problems, which are the reasons of that protest, and forces parliamentary democracy to redefine itself. That is the only means parliamentary democracy have to overcome the challenge presented by its most fearsome inner enemy in the 21st century, i.e., populism. And that is what we have been learning from recent results of votes and elections in many Countries – in particular, in Nord America and Europe – since the pro-Brexit vote in 2016.
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Francesco Magris
Diritti sociali – Diritti civili
In quest’articolo si propone una definizione di diritto sociale e di diritto civile e si evidenzia come solo un’ampia estensione di entrambi conferisca all’individuo le fondamentali ‘libertà reali’ e pertanto la concreta capacità di agire. Si sottolinea poi l’affermazione del pensiero individualista e relativista, il cui corollario è l’estensione massima dei diritti civili. Si offrono, quindi, delle nuove interpretazioni all’attuale crisi dei diritti sociali, mettendo infine in risalto come il mercato non si contrapponga allo Stato, ma sia un’istituzione creata, regolata e tutelata da quest’ultimo e che perciò va definita ‘pubblica’.
Francesco Magris
Social Rights – Civil Rights
Firstly, the article suggests a definition of social and civil rights and highlights that the improvement of both of them can only give individuals the essential ‘real freedom’ and, as a result, the concrete capacity to act. Secondly, the article focuses on the success of individualist and relativist thought, whose consequence is nothing but the maximal enforcement of civil rights. Thirdly, an original explanation of the current crisis of social rights is introduced. Finally, we show how the market is not in contrast with the State. Against this, market is a tangible institution which is created, regulated, and protected by the State and, therefore, should be defined as ‘public’.
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Marco Ventura
Religione – Credo
Negli ultimi decenni, la «libertà di religione o credo» è divenuta un principio chiave nello spazio giuridico europeo e un concetto strategico nella politica internazionale. Questo contributo ricostruisce il processo che ha portato a tale approdo contemporaneo, illustra le tensioni a esso collegate (in particolare la contrapposizione tra «libertà religiosa» americana e «libertà di religione o credo» europea) e ne indaga presupposti e implicazioni da un punto di vista socio-culturale, politico e giuridico. Alla radice del fenomeno, il binomio Religione – Credo emerge come antitesi (religione o credo) e sintesi (religione e credo), dicotomia che può rivelarsi unità, o viceversa, unità che può rilevarsi dicotomia.
Marco Ventura
Religion – Belief
For the last decades “freedom of religion or belief” has been getting both a key principle for European legal culture and a strategic concept in international relations. The paper describes the process which led to the current situation, illustrates the corresponding conflicts (particularly the contrast between “the American freedom of religion” and “the European freedom of religion or belief”), and analyses the principles and the whys and the wherefores from a socio-cultural, political and legal perspective. In essence, the pairing of the two, religion and belief, appears as both a contraposition (religion or belief) and a synthesis (religion and belief): a dichotomy which could turn out to be a unity, or a unity which could turn out to be a dichotomy.
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Carlo Mosca
Segreto – Trasparenza
Il saggio riprende i temi della segretezza e della trasparenza in democrazia, evidenziando che in uno Stato costituzionale la pubblicità è la regola e il segreto l’eccezione. Ne esamina poi il rapporto, quale si configura nelle Agenzie di intelligence, soffermandosi sulla necessità di garantire i livelli di segretezza indispensabili alla difesa della sicurezza nazionale. Infine, fa cenno alle forme di controllo tese a scongiurare la pervasività della segretezza, evidenziando la legittimazione riconosciuta all’intelligence ed evocando la distinzione tra segreto di Stato e classifiche di segretezza
Carlo Mosca
Secret – Transparency
The paper re-examines the topic of secrecy and transparency in democracy. In a rule of law democracy, publicity and dissemination of information are the rule and secrecy is the exception. Then the paper analyses the relation between transparency and secrecy in intelligence agencies. In this case, the defence of national security requires necessary standards of confidentiality. The paper focuses on the forms of control to impede the pervasiveness of secrecy and then it deals with i) the public acceptance of intelligence, and ii) the distinction between state secret and secrecy classification.
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Marcello Di Paola
Innovazione – Scoperta
«Innova o muori!» è un mantra oggi ampiamente diffuso tra manager, sindaci, accademici, operatori mediatici e molti altri attori della nuova cultura globalizzata, ed è anche uno slogan che ha fatto buona presa sul comune sentire. Esso evoca una lotta per la sopravvivenza, spietata ma sofisticata e nobile: combattuta a colpi non di clava ma di nuove opportunità – tecnologiche, culturali, gestionali, istituzionali – e animata dalle più belle forze della nostra natura, ovvero il porsi domande, la ricerca, la creatività, il lavoro, il prendere rischi, il proporre soluzioni.
Marcello Di Paola
Innovation – Discovery
“Innovate or die!” is a largely widespread mantra among managers, mayors, academicians, media workers, and many other players of the new globalised culture. Additionally, the slogan fascinates the common sense. It evokes a cruel but also sophisticated and noble struggle for existence. New technological, cultural, managerial, and institutional opportunities are regarded as the more suitable weapons in a war which is not fought in a primitive and violent way. The struggle is animated by the most beautiful forces of our human nature: questioning, research, conceiving, work, risk-taking, problem-solving.
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Ernesto Ferrero
Cartaceo – Digitale
Cartaceo ‒ Digitale è una dicotomia in cui si giocano i destini della nostra epoca. L’irruzione di tecnologie sempre più invasive produce mutazioni antropologiche, investe i processi di apprendimento e di formazione, il funzionamento dell’intera società e della vita democratica.
Ernesto Ferrero
Paper – Digital
Our future depends upon the dichotomy between paper and digital. The increasingly invasive technology involves anthropological mutations, which modify learning and educational processes, the functioning of the whole of society, and democratic life.
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Antonella Poce
Cultura scientifica – Cultura umanistica
La contrapposizione tra cultura scientifica e cultura umanistica è tema dibattuto da molto tempo. Eppure, lo scambio fecondo tra i due mondi sembra essere la soluzione più idonea al superamento delle difficoltà educative, economiche e di innovazione dei Paesi contemporanei, primo fra tutti l’Italia. Definire i limiti di una cultura basata sulla contrapposizione e gli elementi vincenti dell’unione dei due saperi è tra gli obiettivi del presente articolo che, attraverso un’analisi di dati ed esperienze educative internazionali, evidenzia alcune modalità possibili di conciliazione efficace tra le due culture fondamentali per la crescita delle democrazie contemporanee.
Antonella Poce
Science – Humanities
The dichotomy between science and humanities is the subject of a longstanding debate. Nonetheless, the fruitful exchange between them seems to be the more suitable solution to overcoming education, financial, and innovation problems in contemporary Countries, especially in Italy. Our paper will define both the weaknesses of a culture based upon the conflict between science and humanities and the strengths of their convergence. The analysis of international education statistics and experience paves the way for an effective convergence between two forms of culture which are essential to the growth of contemporary democracy.
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Giulio Massobrio
Documento – Monumento
Sostiene Le Goff che «la memoria collettiva e la sua forma scientifica, la storia, si applicano a due tipi di materiali: i documenti e i monumenti. Infatti, ciò che sopravvive non è il complesso di quello che è esistito nel passato, ma una scelta attuata sia dalle forze che operano nell’evolversi temporale del mondo e dell’umanità, sia da coloro che sono delegati allo studio del passato e dei tempi passati. Tali materiali della memoria possono presentarsi sotto due forme principali: i monumenti, eredità del passato, e i documenti, scelta dello storico». I soggetti che entrano in gioco, dunque, sono molteplici: chi è stato artefice o testimone della storia e chi l’ha studiata.
Giulio Massobrio
Document – Monument
Le Goff wrote: “Collective memory and its scientific form, history, make use of two kinds of material: documents and monuments. What remains from the past is not the entirety of what existed in the world at the time, but a selection operated both by the forces that were active in the evolution of humanity and by those appointed to study the past: the historians. These materials from memory present themselves under two main forms: monuments, which are the products of the past, and documents, which are the products of the historian’s selection.” There are many participants in collective memory and history: the actor, the witness, and the one who studies the past.
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Franco Nembrini
Ragione – Sentimento
Come è noto, il problema del rapporto fra sentimento e ragione è antico almeno tanto quanto la riflessione umana. Si propone in questo contributo uno sguardo di un appassionato lettore di Dante, uomo medievale che raccoglie la tradizione classica e cristiana raccontandola attraverso il percorso di Inferno, Purgatorio e Paradiso. Un viaggio che non è solo il suo ma quello di ogni uomo che affronta la vita, i suoi drammi e le sue pulsioni.
Franco Nembrini
Reason – Emotion
As everybody knows, the problem of the relation between emotion and reason is as old as human thought. The paper illustrates a perspective on that issue from the point of view of an avid Dante reader. Dante was a medieval author who inherited the Classical-Christian tradition and described it as an allegorical journey through Hell, Purgatory, and Paradise. Nonetheless, the trip is not merely his own experience but actually represents everyone’s life, torments, and impulses.
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Filippo Tansini
Noto – Ignoto
L’orizzonte digitale contemporaneo determina cambiamenti paradigmatici nell’ambiente informativo, ridefinisce i concetti di ‘noto – ignoto’ e impone una radicale riflessione su opportunità, efficacia, affidabilità dei tradizionali processi decisionali legati alle strategie di comunicazione. Il modello dell’Info-gap Theory permette di operazionalizzare l’incertezza informativa al fine di individuare un ottimale processo decisionale e assicurare un risultato soddisfacente nel più ampio spettro di avversità impreviste. Si applica questa teoria a due casi di studio: Information Operations e Pubblica Amministrazione.
Filippo Tansini
Known – Unknown
The current digital world i) causes a paradigmatic change in information environment, ii) reshapes the concepts of known and unknown, iii) and calls for a radical reflection on the opportunities, efficacy, and reliability of the decision-making processes traditionally connected to communication strategies. The “Info-Gap Theory” allows to operationalise information uncertainty in order to find the best decision-making process and ensure a satisfying result which could face a broader range of unforeseen challenges. Information operations and Public Administration are the two case studies we will provide to show an application of the Theory.
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Riccardo Morri
Visibile – Invisibile
La critica alla cartografia come forma codificata di organizzazione del potere, in grado di prefigurare l’ordine del mondo, anticipa la messa in discussione di metodi e fini della rappresentazione al crepuscolo della modernità. Il presente saggio intende mettere in evidenza il concorrere, anche in maniera dialettica, delle componenti visibili e invisibili nella produzione di senso e nella costruzione di rappresentazioni capaci di esprimere la complessità dei sistemi sociali e culturali in relazione al proprio territorio di riferimento.
Riccardo Morri
Visible – Invisible
In the twilight of modernity, methods and goals of the notion of representation are questioned. But cartography as a codified form of organisation of power already attracted criticism in the past. Our brief paper is intended to highlight the joint presence of visible and invisible, even in a dialectical way, in both sense making and construction of a representation which illustrates the complexity of social and cultural systems in relation to its own reference territory.
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Melanton
(llustrazione di Roberto Mangosi
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Top Secret Humour. Il lato sorridente dell’intelligence
Cordialissimi Auguri a tutti voi, gentili e fedeli Lettori! E all’universo mondo, che ha sempre bisogno di certezze e serenità. Questo nuovo appuntamento sentimentale-culturale riprende e amplifica il quanto mai fascinoso argomento delle dicotomie (già avviato nel nostro precedente incontro) con nuove seduzioni filosofiche, rivolte anche in onore del nostro Perfetto Agente Segreto, inossidabile paladino di eletti valori etici e umanistici, che ci accompagna con la sua carismatica partecipazione.
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Recensioni e segnalazioni
Giorgio Scerbanenco, Uomini ragno, Sellerio, 2006. Giorgio Scerbanenco, Le spie non devono amare, Garzanti, 2011.
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