sommario 2/2017
Editoriale
Ancora una volta Gnosis conferma la propria vocazione alla geopolitica delle minacce e all’analisi dei nuovi fenomeni che interessano la sicurezza nazionale. In tale ottica, il Punto di vista di Sergio Romano offre uno sguardo sull’ambiguità e sulla complessità dello scenario bellico siriano in cui si saldano le contraddittorie ambizioni delle Grandi Potenze e le diversificate tensioni politiche e religiose che alimentano conflitti civili ed escalation terroristiche, rendendo più difficile un uso efficace dello strumento diplomatico. Un particolare focus è dedicato al tema dei Big Data, introdotto dal Prefetto Alessandro Pansa, Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, che coglie nel balzo evolutivo del digitale la sfida prometeica che avvicina e non separa l’uomo dal suo ‘cielo stellato’, certo che in ogni ambito sociale, tecnico e culturale, non ultimo l’intelligence, possa fornire il necessario contributo di senso.....
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Sergio Romano
Punto di vista. Le guerre siriane.
La guerra siriana ha compiuto nello scorso marzo il suo quinto anniversario. Il bilancio che, in mancanza di dati verificati da osservatori credibilmente neutrali, riflette gli interessi delle parti, è comunque disastroso. I morti sono probabilmente più di 300.000 (400.000 secondo alcune statistiche). Le persone costrette a lasciare la loro casa per cercare riparo in regioni del Paese meno travagliate sarebbero 3 milioni. Quelle costrette a lasciare la Siria per cercare rifugio altrove sarebbero: quasi 2 milioni e mezzo in Turchia; un milione e 200.000 in Libano; 630.000 in Giordania; 225.000 in Iraq e 137.000 in Egitto. Dei 18 milioni che formavano la popolazione siriana, prima dell’inizio del conflitto, gli esuli sarebbero quasi 5 milioni. Il numero dei prigionieri nei due campi non è calcolabile. Le relazioni commerciali con l’estero sono pressoché inesistenti. L’83% della rete elettrica sarebbe stata distrutta...
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Araldica
Il complesso Sistema d’intelligence giapponese è costituito da cinque Agenzie:
1) Johohonbu o Defence Intelligence Headquarter (Dih), facente capo al ministero della Difesa e preposta alla raccolta dei dati provenienti dalle intercettazioni di diversi sistemi di comunicazione e dalle trasmissioni elettroniche (signal intelligence); 2) Koanchosacho o Public Security Intelligence Agency (Psia), dipendente dal ministero di Giustizia con il compito di controllare i gruppi estremisti e sovversivi (i suoi agenti non hanno però poteri di polizia giudiziaria). Dopo la riorganizzazione intervenuta nel 1996, è stata aperta una Sezione che si occupa della raccolta informativa in territorio straniero; 3) Naikaku Joho Chosashitsu (Naicho), meglio nota con la definizione inglese Cabinet Intelligence Research Office (Ciro),... |
Dino Pedreschi
Data Science. La parola ai pionieri
Dietro a ogni evoluzione della scienza ci sono uomini che posseggono la capacità di anticipare quei fenomeni che saranno determinanti per lo sviluppo futuro della società. Abbiamo intervistato tre pionieri della Data Science, protagonisti in maniera significativa della definizione e dell’evoluzione di questa disciplina. Le loro risposte, oltre a restituire una visione storica del fenomeno, aiutano a promuovere una riflessione sui rischi, sui benefici e sui contesti di applicazione della scienza dei dati.
Dino Pedreschi
Data Science. The word to the pioneers
Behind all scientific developments there are men with the ability to foresee the phenomena which will determine the future development of civilization. We have interviewed three Data Science pioneers who have made significant contributions to the definition and evolution of this field. Their answers, in addition to providing us with a historic view of the phenomenon, will help us to reflect on the dangers, benefits and contexts of application of Data Science.
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Giovanni Buttarelli
Le sfide del Big Data tra evoluzione tecnologica, etica e interessi collettivi
Quale quarta rivoluzione industriale, i Big Data pongono alcune sfide anche per l’esercizio di funzioni statuali e per le attività d’intelligence. Quali strategie devono sostenere il ragionevole riuso a fini collettivi delle informazioni in mano privata? È configurabile una politica di sostegno di indipendenti Big Data in mano pubblica, e con quali obiettivi, garanzie e prospettive di successo? Mercato, competizione economica, sovranità statuale ed etica rappresentano alcuni importanti fattori di analisi, insieme alle nuove norme europee sulla protezione dei dati personali.
Giovanni Buttarelli
The challenges of Big Data between technological evolution, ethics and collective interest
As the fourth industrial revolution, Big Data has created some challenges for the exercise of State functions and intelligence activities. Which strategies are needed to sustain the reasonable re-use of information by the private sector in the collective interest? To what extent is the policy of sustaining independent Big Data in public hands feasible? And if so with what objectives, safeguards and prospects of success? Market, business competition, State sovereignty and ethics represent some important factors for analysis, alongside the new European regulations for the protection of personal data.
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Carlo Batini
Big Data. Big Challenges and Big Concerns
La nostra vita e quella delle organizzazioni è sempre più caratterizzata da una grande disponibilità di dati digitali, generati da nuove tecnologie e fonti come i telefoni cellulari, l’internet delle cose, le reti sociali e il web. Ne derivano ampie sfide e grandi preoccupazioni. Le prime riguardano la possibilità di analizzare i fenomeni in profondità e nel tempo, per creare nuovi e più efficaci modelli interpretativi e predittivi. I timori, invece, interessano una molteplicità di temi di natura sociale, economica e politica, che formano l’oggetto di analisi dell’articolo.
Carlo Batini
Big Data: Big Challenges and Big Concerns
The armed Forces have recently developed, also in response to the growing terrorist challenge, in the framework of a transformation of structure, doctrine, procedure and standards of reference which interests all the Institutions involved in the security of the Country. Their role, both when subsidiary and complementary (within the national boundaries) and when preeminent (in the international missions) assumes ever increasing importance, by patrolling activities, deterring and countering criminal activity in its early stages and therefore increasing the ‘feeling of security’ due to the proximity of men in uniform.
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Luca Catone Galli – Beatrice Portinari
Intelligence e Data Science. Un binomio possibile?
La comunità d’intelligence segue con interesse l’evolversi della nuova disciplina della Data Science quale strumento per potenziare le proprie capacità, anche in contesti Big Data. Questa scienza ha introdotto un approccio originale all’analisi quantitativa: sfruttando il modellamento data driven è possibile insegnare ai computer a ricavare dai dati, automaticamente, modelli di un fenomeno che consentano di prevederne possibili evoluzioni. Alcune esperienze internazionali attestano che sono realizzabili progetti concreti di Data Science, ma è necessario tenere in debita considerazione il fattore organizzativo per facilitare l’impiego di specifiche metodologie, tecnologie e figure professionali caratterizzanti la nuova disciplina.
Luca Catone Galli – Beatrice Portinari
Intelligence and Data Science:
a potential combination?
The intelligence community is looking with great interest at progress in the new field of Data Science as an instrument to strengthen its ability in Big Data contexts. This science has introduced a new approach to quantitative analysis: by exploiting data-driven modelling it is possible to teacher computers to extract data, automatically, models of a phenomenon which enables us to forecast potential evolutions. Some international experiences testify to the fact that concrete Data Science projects can be achieved but that it is nevertheless necessary to pay due attention to the organizational factor to facilitate the use of specific methodologies, technologies and professional figures characterizing this field
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Tommaso Grossi
- Roberto Navigli
Quando la macchina comprende ciò che diciamo
L’articolo analizza i progressi nello studio dell’intelligenza artificiale nella produ-zione e comprensione del linguaggio naturale e di come il multilinguismo, secondo recenti sviluppi, possa contribuire a rafforzarne l’interpretazione. In materia di sicurezza interna, il multilinguismo può svolgere funzione di filtro e di strumento di fact checking mettendo a confronto i messaggi o i testi in più lingue. Quali i vantaggi di queste innovazioni? E inoltre, tale funzione può agevolare gli addetti ai lavori nel campo della sicurezza o l’istinto dell’uomo avrà la meglio sull’utilizzo delle macchine?
Tommaso Grossi – Roberto Navigli
When a machine understands what we are saying
This article analyses the progress made in the study of Artificial Intelligence in the production and understanding of the natural language and how multilingualism, according to recent developments, can contribute to strengthening its interpretation. In the matter of security, multilingualism can act as a filter and a fact-checking tool by comparing messages or texts in more than one language. What are the advantages of these innovations? And how will this function benefit workers in the field of security or will men’s instinct triumph over the use of machines?
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Fabrizio Lillo
L’evoluzione della finanza nel mondo dei Big Data
La disponibilità di grandi quantità di dati e la capacità, sia tecnologica che metodologica di analizzarli, creano oggi nuove prospettive nei campi della finanza e dell’economia, sia dal punto di vista conoscitivo che del business. Sta emergendo un nuovo modo di fare industria con i Big Data, sfruttando e combinando nuove fonti d’informazioni. Sul piano metodologico, la teoria dei network migliora significativamente la possibilità di comprendere e modellizzare realtà complesse, investigando a livello globale le interazioni tra soggetti economici e finanziari.
Fabrizio Lillo
The evolution of finance in the world of Big Data
Today, the availability of vast quantities of data and the ability, both technological and methodological, of analysing it creates new prospects in the field of Finance and Economy, both from a cognitive and business standpoint. A new method of making business with Big Data is emerging, exploiting and combining new information sources. On the methodological level, the Network Theory has significantly improved the possibility of understanding and modelling complex situations, by investigating interactions between business and financial parties.
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Michele Colajanni
Il ruolo del Big Data analytics
e machine learning nella sicurezza
L’acquisizione di dati digitali da molteplici sorgenti, insieme ai miglioramenti delle capacità computazionali, consente di affrontare alcune sfide della sicurezza attraverso approcci basati su Big Data analytics e machine learning. Escludendo eccessive aspettative nell’automatizzazione di tutti i processi di difesa, si analizzano le principali tecnologie, le problematiche di governance e le possibili ricadute nell’ambito della prevenzione e dell’individuazione di contromisure, laddove strumenti informatici semi-autonomi possono trovare applicazione, ovvero richiedere ulteriori ricerche e verifiche sull’efficacia.
Michele Colajanni
The role of Big Data analytics and machine learning in safety
The acquisition of digital data from multiple sources and the improvement of computational ability enables us to deal with some security challenges through approaches based on Data analytics and machine learning. Setting aside excessive expectations in the automation of all the defence mechanisms, we have analysed the principal technologies, governance problems and possible failures in the context of prevention, identification and counter measures, when semi-independent information tools can be applied or require further research and control on their efficiency.
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Barbara Caputo
La visione computerizzata dell’era del deep learning. Sfide e opportunità per la cybersecurity
Data un’immagine, la visione computerizzata ambisce a sviluppare algoritmi in grado di rispondere in maniera autonoma alla domanda: «che cosa vedi?». Questa sfida si sta declinando in maniera innovativa con l’avvento del deep learning, tecnologia capace di trarre vantaggio dalla presenza di grandi quantità di riproduzioni. L’articolo offre una breve storia della visione computerizzata: com’è cambiata negli ultimi anni grazie all’utilizzo dei Big Data, quali obiettivi significativi per la cybersecurity stiano divenendo raggiungibili e quali siano le sfide da affrontare a medio termine.
Barbara Caputo
The computerized vision of the era of deep learning: challenges and opportunities for cybersecurity
Given an image, the aim of computerized vision is to develop algorithms capable of replying independently to the question: What can you see? This challenge is decreasing in an innovative way with the advent of deep learning, a technology able to take advantage of the presence of a large quantity of reproductions. This article provides you with a short history of computerized vision and how it has changed during recent years thanks to the use of Big Data, which important objectives for cybersecurity are becoming achievable and which challenges need to be dealt with in the medium-term.
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Giuseppe Francesco Italiano
Algoritmi per Big Data
La grandissima mole di informazioni oggi disponibili per varie applicazioni richiede sempre di più strumenti, tool e algoritmi non convenzionali, allo scopo di estrapolare, gestire ed elaborare informazioni di tale portata. In questo scenario rivestono un’importanza non secondaria le applicazioni d’intelligence e di security analytics, che necessitano di algoritmi sempre più sofisticati, in grado di elaborare ampie quantità di dati, strutturati e non, provenienti da fonti estremamente eterogenee.
Giuseppe Francesco Italiano
Algorithms for Big Data
The vast quantity of data available today for various applications increasingly requires unconventional instruments, tools and algorithms for the purpose of extracting, managing and elaborating information on such a scale. In this scenario, the applications of intelligence and security analytics play a particularly important role and require more and more sophisticated algorithms able to elaborate remarkable quantities of structured and unstructured data flowing in from extremely heterogeneous sources.
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Maurizio Tesconi
Big Data & Social Media Intelligence
I social media sono tra le principali sorgenti di Big Data: producono un’enorme quantità di dati, a ritmi vertiginosi e in diversi formati. Per fare un esempio, un quarto della popolazione mondiale si connette almeno una volta al mese su Facebook. È possibile utilizzare questa massa di informazioni per le attività d’intelligence a tutela della società? Qual è il miglior modello per rappresentarle e quali sono le principali tecniche utilizzate per analizzare i dati provenienti dai social media?
Maurizio Tesconi
Big Data & Social Media Intelligence
The Social Media are among the main sources of Big Data. In fact they produce an enormous mass of data, extremely quickly and in different formats. To give an example, one quarter of the world population connects at least once a month to Facebook. Is it possible to use this mass of information for intelligence activities to safeguard society? What is the best model to represent this information and what are the principal techniques used to analyse the data coming from the social media?
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Cesare Furlanello
Big Data analytics.
Interagire con dati e modelli predittivi
Machine learning, analisi di network e dashboard sono elementi base dei nuovi strumenti d’intelligenza artificiale usati per la ricerca di pattern nei dati, sempre più complessi, generati dai flussi informativi che tracciano la vita delle persone e delle organizzazioni. Al sogno di sistemi autonomi che gestiscano in modo indipendente il processo di scoperta e la sintesi delle informazioni si contrappone il forte impatto della complessità dei Big Data sui problemi di efficienza nella ricerca, nel calcolo e nella visualizzazione. Ma potrebbe essere una buona notizia, ispirandosi a risultati di frontiera nel campo della medicina genomica.
Cesare Furlanello
Big Data analytics. Interacting with data and predictive models
Machine learning, network and dashboard analysis are basic elements of the new artificial intelligence tools used for seeking out the increasingly more complex data patterns generated by the flows of information tracking the life of people and organizations. The dream of autonomous systems managing the process of discovery and synthesis of the information in an independent manner is counteracted by the strong impact of Big Data complexity on problems of efficiency in research, calculation and visualization. However, there could be good news taking inspiration from pioneering results in genomic medicine.
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Laura Maria Sangalli
- Letizia Tanca
Big Data accessibili agli utenti appassionati.
Un contributo del Politecnico di Milano
Big Data e Data Science, attualmente parole chiave nel mondo del business e dell’industria, stanno dando vita a uno dei più ferventi campi della ricerca, con sinergiche interazioni tra la statistica, la matematica e l’informatica. Molteplici sono le linee di ricerca di frontiera elaborate in questo ambito dal Politecnico di Milano. Ne illustreremo due, che tentano di rispondere alla grande sfida che la Data Science deve affrontare: lo sviluppo di sistemi per l’esplorazione di grandi masse d’informazioni e di tecniche sofisticate di analisi di dati massivi sempre più complessi.
Laura Maria Sangalli – Letizia Tanca
The Big Data accessible to enthusiastic users. A contribution from the Polytechnic university in Milan
Big Data and Data Science, currently the key words in the business and industrial world, are giving rise to the most fervent fields of research, with interactive synergies among statistics, mathematics and information technology. There are many research frontier developments going on in this context at the Polytechnic University in Milan. We will illustrate two of them which are attempting to provide an answer to the enormous challenges faced by Data Science: the development of systems for exploring the vast mass of information and sophisticated techniques for analysing the increasingly complex mass data.
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Cosimo Comella
Origine dei Big Data
Il metro quantitativo non è la chiave d’interpretazione dei Big Data, che sono metodologia, dati e paradigma computazionale. La quarta rivoluzione industriale è guidata dai dati ma abilitata da software che li organizzano e analizzano producendo valore aggiunto. Oltre ai benefici per lo sviluppo dell’economia dei dati, sono evidenti i profili d’interesse per l’intelligence, specie su fonti aperte e, in tale contesto, l’elaborazione di strategie big data efficaci in relazione ai diversi scenari operativi è un fattore competitivo per servizi d’informazione e schieramenti geopolitici. Lo sviluppo dei Big Data può avere ripercussioni su libertà e diritti fondamentali delle persone se non accompagnato da garanzie e da principi etici che li rendano compatibili con i valori delle società democratiche.
Cosimo Comella
Origin of Big Data
The quantitative measure is not the key to interpreting Big Data. Methodology, data and computational paradigms are. The fourth industrial revolution is guided by data but enabled by software which organizes and analyses them thus producing added value. In addition to the benefits for the business development of the data, the profiles of interest for intelligence are evident, above all on open sources and, in this context, the elaboration of Big Data strategies in relation to various operating scenarios is a competitive factor for information services and geopolitical structures. The development of Big Data can have repercussions on the freedom and fundamental rights of people unless they are accompanied by safeguards and ethical principles which render them compatible with the values of democratic societies.
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Antonino Alì
Lo Stato, il territorio, l’accesso e la localizzazione
dei dati ai tempi del cloud computing
L’immagine della «nuvola» è di grande impatto; tuttavia, il territorio nazionale ha ancora larga importanza. Numerosi stati adottano discipline volte ad ancorare la raccolta, l’analisi e la trasmissione dei dati all’area sottoposta alla loro giurisdizione. La ‘libera circolazione’ attraverso la rete internet, nonché i processi di aggregazione e dispersione dei dati nelle regioni di più paesi hanno messo a dura prova il dogma del controllo dello stato sul territorio e, in ultima analisi, uno dei pilastri del diritto internazionale: la sovranità.
Antonino Alì
State, territory, access and localization of data
in the age of cloud computing
The image of the «cloud» makes a great impact but the national territory is even more important. Many
States are adopting regulations to anchor the collection, analysis and transmission of data to the area
under their jurisdiction. The ‘free flow of data’ via the internet, as well as the processes of cross-country
data aggregation and dispersion have severely tested the dogma of State control over the territory and,
ultimately, one of the pillars of international law: sovereignty.
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Umberto Broccoli
Tabula rasa. L’idea forte crea l’arte,
l’idea debole la distrugge (II parte) «Fanno il deserto e lo chiamano pace».
«Fanno il deserto e lo chiamano pace». È una frase di Tacito. Ma è anche un modo di comportarsi di fronte a una civiltà diversa: rivalità, assedio, guerra, distruzione ab imis fundamentis. L’attualità propone immagini di distruzioni di opere d’arte da parte del Daesh: distruzioni barbariche. La consuetudine è trasversale per i popoli e duratura nel tempo. Calgaco è il comandante dei caledoni, popolazione scozzese in guerra contro Roma. In realtà è Roma a muovere contro i caledoni e Calgaco pronuncia per la prima volta «fanno il deserto e lo chiamano pace». Lo ripeterà Bob Kennedy riferendosi alla politica americana in Vietnam e tra Calgaco e Kennedy, millenni di stragi, devastazioni, distruzioni. L’uomo si accanisce sul suo simile e sulle pietre, attribuendo a queste un’anima nonché la potenzialità di diventare testimoni di civiltà. Per cui i barbari distruggono la civiltà, «fanno il deserto e lo chiamano pace».
Umberto Broccoli
A clean start. A strong idea creates art,
a weak idea destroys it (Part II) «They make a desert and call it peace»
«They make a desert and call it peace» is a quote from Tacitus. But it is also a behavioural attitude towards
a different civilization: rivalry, siege, war, destruction ab imis fundamentis. The immediate reality provides
us with images of the destruction of works of art by Daesh: barbaric desolation. Habit is transversal and
lasting in respect to populations. Calgacus was the chieftain of the Caledonians, a Scottish people in war
against Rome. In reality it was Rome who attacked the Caledonians and Calgacus was the first to say «they
make a desert and call it peace». Bob Kennedy repeated it when talking about American policy in Vietnam
and millennia of massacres, devastations, destruction have passed between Calgacus and Kennedy. Man is
ruthlessly destroying his own kind and the stones, attributing the latter with a soul and the potential to become
Civilization’s witnesses. This is why barbarians are trying to destroy civilization, «they make a desert
and call it peace»..
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Enrico Silverio
«Rivelò la cosa al console Postumio senza testimoni». Il sistema romano d’informazioni e sicurezza
durante l’inchiesta sui Baccanali
Dopo aver evidenziato gli aspetti di maggiore interesse della cornice storica di riferimento, l’articolo illustra le modalità attraverso le quali furono acquisite e verificate le prime informazioni relative al fenomeno dei Baccanali (186 a.C.), soffermandosi sulle conseguenti investigazioni e i suoi protagonisti. L’episodio della repressione del culto di Bacco riveste un’importanza particolare anche perché consente di analizzare il funzionamento, di fronte a una minaccia interna ma proveniente dall’esterno, del ciclo delle informazioni, dando inoltre contezza degli operatori e di come si sia articolata la risposta della Repubblica.
Enrico Silverio
«The affair was revealed to the consul Postumius without witnesses». The
Roman information and security system during the investigation on the Bacchanalia
After outlining the aspects of greater interest in the historical reference framework, the article illustrates
the ways in which the initial information concerning the Bacchanalia Affair (186 B.C.) dwelling, therefore,
on the related investigations and their protagonists. The repression of the Cult of Bacchus plays an
especially important role since it enables us to analyse the functioning, when faced with an internal
threat but coming from the outside, of the information cycle providing knowledge about the operators
and how the Republic’s answer was formulated.
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Luca Di Mauro
Il malessere di stare nell’ombra. Repubblicanesimo e clandestinità politica in epoca rivoluzionaria e napoleonica (1789-1806)
L’arrivo in Italia delle idee della Rivoluzione francese comporta, tra l’altro, un radicale cambiamento del segreto in politica. Da sempre appannaggio della nobiltà e sapientemente utilizzato dalle corti dei vari stati della penisola, esso si allontana dalla tradizione assolutistica, entrando anche nell’arsenale di democratici e repubblicani. In linea di principio, antitetico alle idee dell’Illuminismo, il «segreto rivoluzionario» nasce per sfuggire alla repressione monarchica. Le vicende politiche del Regno di Napoli tra il 1789 e il 1806 costituiscono un caso di studio esemplare di un percorso che, dall’originaria riluttanza, porta alla creazione delle società segrete, tipiche del Risorgimento italiano.
Luca Di Mauro
The malaise of being in the shadow.
Republicanism and political clandestinity during the revolutionary and napoleonic era (1789-1806)
The arrival of ideas from the French Revolution in Italy also brought about a radical change vis-à-vis secrecy in politics. Always the prerogative of the aristocracy and wisely used by the courts of various States in the Italian peninsula, it moved away from being an absolutist tradition and entered into the arsenal of the Democrats and the Republicans. In principle contrary to the ideas of the Enlightenment, the ‘revolutionary secret’ evolved in order to escape from monarchical repression. The political events in the Kingdom of Naples between 1789 and 1806 (Napoleon invaded the Bourbon Kingdom on 15 March 1806) constitute an exemplary case for study of a route which, after initial reluctance, led to the creation of secret societies, typical of the Italian Risorgimento.
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Filippo Aragona
La corruzione nella storia medievale, moderna e contemporanea (II parte)
Dopo l’epoca romana, il problema della corruzione si è protratto fino ai nostri giorni, assumendo connotazioni sempre più sofisticate. In un clima di oscurantismo e di dispotismo, innumerevoli sono i casi registrati nell’ambito degli stati assoluti e della chiesa cattolica nella storia medioevale e moderna. Nei secoli a seguire, una delle prime volte in cui v’è stata una seria presa di coscienza dell’entità dei rischi derivanti da tale delitto è quella riferita al «Yazoo case», verificatosi alla fine del Settecento nei neonati Stati Uniti d’America. Dall’Ottocento l’opinione pubblica ha maturato un’accentuata consapevolezza dei danni derivanti dall’abuso dei poteri e si è andata delineando una sempre maggiore demarcazione tra gli interessi pubblici e quelli privati. Inoltre, la spinta intellettuale dell’illuminismo verso una concezione universale dei diritti fondamentali dell’uomo ha sviluppato una crescente sensibilità sui rischi connessi alla corruzione.
Filippo Aragona
Corruption in medieval, modern
and contemporary history (Part II)
After the end of the Roman Empire, the problem of corruption continued to expand to the present day and increasingly more sophisticated forms emerged. In a climate of obscurantism and despotism, we find many cases of corruption in the absolute nations and the Catholic Church in mediaeval and modern history. In the centuries which followed, one of the first occasions when real awareness of the risks generated by this crime occurred was that related to the «Yazoo scandal», at the end of the 18th century in the young United States of America. From the 19th century onward, public opinion developed a marked awareness of the damage generated by abuse of power and a widening demarcation between public and private interests began to take shape. Moreover, the intellectual drive of the Enlightenment toward a universal conception of the fundamental rights of man led to a growing sensitivity toward the risks connected to corruption.
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Virgilio Ilari
La guerra economica
Sul tema della guerra economica (economic warfare) esiste una vastissima letteratura, soprattutto anglo-americana, quasi del tutto ignorata nell’Europa continentale, specie in Italia, dove occasionalmente sono trattati alcuni aspetti specifici (come le sanzioni, i controlli alle esportazioni, l’intelligence economica) senza però che siano messe a fuoco le complesse connessioni sistemiche, e soprattutto la rilevanza per gli interessi vitali del Paese. La Società italiana di Storia militare ha voluto contribuire a colmare questa lacuna dedicando il suo «Quaderno» 2017, edito a maggio, alla storia delle armi economico-finanziarie come componente della «guerra cinetica» o come forma di guerra alternativa («guerra con altri mezzi»).
Virgilio Ilari
Economic warfare
There is vast literature on the topic of Economic Warfare, above all Anglo-American literature which has, however, been almost entirely ignored by the European continent, as in Italy, where some specific aspects are occasionally dealt with (such as sanctions, monitoring of exports and business intelligence) without, however, putting into proper focus the complex systemic connections and, above all, their importance for the vital interests of the Country. Therefore, the Italian Society of Military History has decided to contribute to filling in this gap by dedicating its «Quaderno» 2017, published in May, to the history of economic and financial weapons as a component of «Kinetic Warfare» or as an alternative form of war («war by other means»).
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Michele Lo Re
Nuovi strumenti d’intelligence socio-economica. Tecniche di network analysis per la valutazione del contesto economico e la definizione di scenari
Sapere per anticipare: fare intelligence è, innanzitutto, intelligere, imparare ad analizzare le questioni civili ed economiche – nazionali e internazionali – che investono l’Italia, attraverso la ricerca e la sperimentazione di nuovi strumenti e approcci. Da questa riflessione si intende enucleare l’applicazione dell’analisi delle reti e delle interazioni economico-sociali (network analysis) per fini d’intelligence socio-economica.
Michele Lo Re
New social and economic intelligence tools.
Network analysis techniques for evaluating the economic context and defining scenarios
There are many instruments supporting intelligence analysts always on the lookout for more information and, therefore, must of necessity experiment with new, evolutionary and unconventional analysis techniques so all actions (both public and private) can have a useful return for the political decision makers and the protection of the national interest. In fact, thanks to the aid of innovative network analysis it has been possible to evaluate the economic context of complex networks, the strategic value of the national production system and the economic and social phenomena connected to it.
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Roberto Mugavero
La valenza dell’intelligence scientifica e tecnica quale strumento per il contrasto delle nuove minacce
Le trasformazioni apportate dalla rivoluzione tecnologica hanno accresciuto lo sviluppo globale di scoperte e applicazioni, dando luogo alla comparsa di nuovi e inaspettati fruitori, quali la criminalità e il terrorismo. È indispensabile comprendere come l’evoluzione scientifica e tecnica potrà incidere sulla protezione degli interessi del sistema-Paese, e come l’intelligence di settore sia strumento basilare per interpretare i nuovi scenari di minaccia.
Roberto Mugavero
The significance of scientific and technical intelligence as instruments to fight new threats
The changes brought about by the technological revolution have increased global development of discoveries and applications, giving rise to the appearance of new and unexpected beneficiaries like organized crime and terrorism. Therefore, it’s indispensable to understand how scientific and technical evolution can impact the protection of a Countrywide system. In this context, artificial intelligence is the fundamental tool for interpreting the new threat scenarios.
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Roberto Ganganelli
Marco Polo. Cartamoneta e conchiglie
nell’impero del Gran Khan (II parte)
Vero e proprio dossier strategico, Il Milione rivela all’Occidente, alla fine del XIII secolo, la cartamoneta già in uso nella lontana Asia e l’impiego di conchiglie, lingotti di sale e pellicce come monete. Senza trascurare il fixing tra oro e argento e i dazi su spezie e seta.
Roberto Ganganelli
Marco Polo: paper money and shells
in the empire of the Great Khan (II Part)
Real strategic dossier, the Million reveals to the West, at the end of the XIII century, the paper money already in use in far Asia and the employment of shells, lingotti of salt and pellicce as coins. Without to neglect fixing between gold and the silver and the custom offices on flavoring and silk.
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Giampaolo Rugarli
Storie di chi si è dato coraggio
Giovanni Duca
Continuiamo nella presentazione dei decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita ad appartenenti del mondo dell’intelligence per la straordinarietà del loro comportamento nell’assolvimento della missione affidata. Lo scopo è ricordare quanti ci hanno lasciato in eredità lezioni di rettitudine e orgoglio di appartenenza, con racconti di fantasia che pur attingono a eventi che hanno realmente coinvolto i protagonisti.
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Giancarlo Zappoli
Le Bureau – Sotto copertura
In una delle serie più apprezzate prodotte in Francia si ha modo di verificare come il contributo alla pre-produzione da parte della Dgse (Direction Générale de la Sécurité Extérieure) sia stato fondamentale per offrire agli spettatori il massimo possibile di verosimiglianza.
Giancarlo Zappoli
The Bureau
In one of the most appreciated series published in France, we are able to ascertain how the Dgse (Direction Générale de la Sécurité Extérièure) contribution to pre-production has been fundamental for offering spectators the highest level of plausibility.
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Giuseppe Pollicelli
Venezia, città di fumetti e di spie
Venezia è una città che con il fumetto ha sempre mantenuto rapporti molto stretti. Numerosi sono i fumettisti originari del capoluogo veneto che in Laguna hanno svolto, più o meno continuativamente, la propria professione. Tra questi, Hugo Pratt, Dino Battaglia, Romano Scarpa e Giorgio Cavazzano, che non raramente hanno inserito la città delle gondole nelle loro tavole, talvolta facendone persino la protagonista dei loro lavori.
Giuseppe Pollicelli
From spies to comics.
Venice, city of comics and spies
Venice is a city which has always maintained very close relations with comics. In fact, there are many comic artists who came from the city and who have carried on their profession more or less continuously in the Venetian Lagoon. Among these there are exceptional artists like Hugo Pratt, Dino Battaglia, Romano Scarpa and Giorgio Cavazzano, who have often made the City of Gondolas the setting for their works. An interesting fact is that the Venetian setting has often been combined with espionage, as if it lent itself more than others (perhaps owing to its mysterious aura and the many not easily accessible places of which there are many, beginning with the typically Venetian narrow lanes and small squares – ‘calli’ and ‘campielli’) to cloak-and-dagger affairs. And the spies, as we shall see, are not new to Venice, if it’s true that ever since the times of the Most Serene Republic of Venice there were those who made espionage their main activity.
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Melanton
Il lato sorridente dell'intelligence
Grazie per la vostra fedele compagnia, gentili Lettori. A ogni nuovo incontro sento sempre più vicina la vostra partecipazione, che desidero ricambiare in cortese misura con le mie estemporanee, e spero non del tutto frivole, divagazioni. Auguri di buona lettura e di una serena prossima estate.
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Recensioni
Francesco Antinucci, Il potere della cucina. Storie di cuochi, re e cardinali, Laterza, 2016.
Manlio Graziano, Frontiere, Il Mulino, Bologna 2017.
Fabio Dei, Terrore suicida. Religione, politica e violenza nelle culture del martirio, Donzelli, 2016.
Marcello Flores, Il secolo dei tradimenti. Da Matha Hari a Snowden. 1914-2014, Il Mulino, Bologna 2017.
Paulo Coelho, La spia, La nave di Teseo, 2016.
Ivano Dionigi, Il presente non basta. La lezione del latino, Mondadori, 2016.
Federico Prizzi, Antropologi in guerra. La spedizione nazionalsocialista in Amazzonia, NovAntico Editrice, 2017.
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