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sommario 3/2011
Editoriale
   
Intervento
Fondi sovrani e Stati sovrani
Antonio MARZANO
Presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro
Nell’ambito del ciclo di incontri, organizzati annualmente dalla Scuola Addestramento AISI con studiosi ed esperti in tematiche di interesse istituzionale, a supporto delle conoscenze di quanti operano nel settore dell’Intelligence, proponiamo alcuni dei passaggi più significativi dell’intervento tenuto dal Presidente Marzano.
   
Forum
Crisi economico-finanziaria
voci dall'Europa ed oltre

a cura di Emanuela C. DEL RE

Partecipano:
Mark Allen, Emmanuel Dupuy,Josè Maria Gil-Robles Gil-Delgado, Daniel Hamilton, Markus Meckel,Jacek Rostowski, Valdo Spini e Nicolas Tenzer
Come interpretare questa crisi e come risolverla? Quali gli sviluppi futuri? Che impatto avrà sull’assetto mondiale? L’annuale Forum Economico Mondiale di Krynica in Polonia, è un’occasione di scambio preziosissima, non solo perché vi partecipano grandi industrie e multinazionali ma, soprattutto, perché si crea un clima di riflessione particolare, che permette a studiosi, politici, esperti, imprenditori e giornalisti di dialogare apertamente. Peraltro, la partecipazione di molti Paesi, dall’Unione Europea agli USA, dal Caucaso alla Russia e dall’Ucraina ad altri, fà sì che allo stesso tavolo si siedano relatori di Paesi anche in conflitto (ad esempio Armeni e Azeri sulla questione del Nagorno-Karabach), o che raramente si incontrano in contesti “neutrali”. Una forma di diplomazia fondamentale, perché senza lo scambio di idee, opinioni, proposte, specialmente in un mondo che oggi chiamiamo “globalizzato”, non vi è vero dinamismo e non si muta quello che ci sembra perennemente irrisolvibile, come i conflitti “congelati”...
(Foto da http://sites.etleboro.com/)
 
Saggi e articoli
Violenza rivoluzionaria e delegittimazione del potere
di Marco GIACONI
Acquisire o perdere il sostegno popolare si traduce in destrutturazione del sistema di potere vigente e contemporanea legittimazione di movimenti fino a quel momento senza voce, nonostante la diffusione nella società. Gene Sharp, che ha elaborato la teoria della “rivoluzione non violenta” e la conseguente tecnica della rivolta, che pure ha funzionato in anni passati, si ritrova sorpassato da una realtà complessa, suscettibile di funzionare all’interno di regimi democratici o assimilabili, anziché a fronte del contrasto dualistico masse popolari - dittatura. Le recenti crisi di regimi semiautoritari, e le conseguenti cadute di Mubarak, in Egitto, e Ben Alì, in Tunisi sono, soprattutto, conseguenze finali di crisi interne, di classi dirigenti sempre meno interessate a mantenere lo status quo. Contemporaneamente, si evidenzia come l’uso della forza e il mantenimento di consenso, sia pure minoritario, consentano al tiranno il dosaggio della repressione, alternata a concessioni suscettibili di frenare le spinte di rivolta. Si pone, quindi, la questione di “come fare la rivoluzione”oggi, che rivela la necessità di approcci diversi nelle diverse situazioni, compresa l’origine della sovranità.....
( Foto da www.lascintillaonline.org)

Il 'terrorismo solitario' e la prevenzione possibile
di Guido OLIMPIO
Ancora una volta per l'Occidente arriva il momento di rivedere princìpi consolidati sotto l'aspetto tattico-strategico in caso di conflitto. I “lupi solitari”, ovvero il terrorista senza struttura, il terrorismo senza schema, ma con un progetto individuale, riconducibile a una confusa visione del mondo facilmente definita “folle”. È un terrorismo difficile da prevedere e, soprattutto, prevenire. L’analisi che segue è un esame degli insegnamenti tratti da azioni terroristiche, portate a termine da individui senza storia, senza altro legame, oltre quelli che essi stessi si sono creati, talvolta all’insaputa dei loro interlocutori. Il tramite è Internet, spazio virtuale all’interno del quale trovare e collocare persone che la pensano come lui. Il “lupo” esegue un’azione individuale ma può essere espressione di un gruppo, di un sentire diffuso, non ancora percepito o espresso all’esterno. Un fattore che alimenta l’incertezza sulla possibilità e la capacità di evitare in futuro altre stragi simili.
'Anonymous'
l'era dei conflitti digitali

di Antonio TETI
Il 2011, nel cyberspazio, sarà ricordato anche come l’anno di Anonymous, il recente gruppo di oscuri personaggi che, inneggiando a forme di disobbedienza civile, in nome del rinnovamento della democrazia a livello mondiale, si sono resi famosi effettuando attacchi in tutto il mondo a siti web e sistemi informativi di aziende e istituzioni governative. Nonostante i proclami e i nobili annunci diffusi in Internet, le metodologie e le tecniche utilizzate dal gruppo, si configurano come autentici crimini informatici ed anche gli obiettivi e le tecniche utilizzate non sembrano partorite da poche e giovani menti di hackers intrise di sogni e buone speranze. Siamo nell'era dei conflitti digitali, e il cyberspazio appare sempre più il terreno di battaglia favorito per conseguire obiettivi diversi dalle finalità discutibili…( Foto da http://infofreeflow.org)

Le garanzie funzionali per gli 'operatori' di Intelligence

di Giuseppe AMATO
La legge 3 agosto 2007 n. 124, come è noto, oltre a rivisitare il "segreto di Stato", ha innovato completamente la disciplina strutturale e funzionale dei Servizi di Informazione per la sicurezza della Repubblica. Tra le disposizioni più interessanti, per le implicazioni operative, è da annoverare l'espressa previsione di una "causa di giustificazione" per l'operatore dei Servizi che, per soddisfare le finalità istituzionali, si veda costretto a compiere condotte astrattamente integranti reato. È una previsione nuova, corredata da una disciplina analitica e garantita, non sempre immediatamente chiara, che apre nuovi scenari nella direzione di una migliore duttilità ed efficacia per l'attività dei Servizi, attestando anche di una ”apertura di credito” importante nei confronti di quanti sono chiamati a svolgere un'attività ovviamente “oscura”, ma di riconosciuto, fondamentale rilievo per la sicurezza interna e esterna della Repubblica e delle istituzioni democratiche. Queste “garanzie funzionali” che accompagnano l'agire dell'operatore dei Servizi meritano qualche riflessione, per coglierne la valenza, sciogliendo, laddove possibile, qualche dubbio applicativo che la normativa lascia irrisolto.( Foto da http://lucabagatin.ilcannocchiale.it/)
 
Rubriche

L'ATTUALITA'

INCONTRI SU TEMI CONTEMPORANEIarticolo redazionale
Quattro chiacchere con....Louis Freeh
Mr Freeh qual è la differenza principale tra il“suo” FBI e quello dei nostri giorni? La differenza fondamentale è che la mission investigativa attuale ha tra gli obiettivi primari le indagini di contro-terrorismo e le competenze di intelligence, mentre l’Organizzazione che io ho avuto l’onore di dirigere era maggiormente focalizzata sulla prevenzione, l’investigazione e la repressione del crimine e della criminalità associativa....

OSSERVATORIO MEDITERRANEO
Marocco, atto primo: la nuova Costituzione
di Matteo PIZZIGALLO
Il vento popolare della primavera araba, alimentato dalle speranze e dalle passioni dei giovani, ha fatto crollare palazzi del potere e regimi dispotici. E il vento soffia ancora. Un giorno si placherà e si dovrà pur incominciare a ricostruire. E, con spirito di cooperazione, la comunità internazionale dovrà favorire la transizione dei Paesi arabo-mediterranei verso nuove forme di governo rispettose dei diritti politici e sociali, delle libertà fondamentali e, soprattutto, sorrette da un autentico consenso popolare. Sarà questo il banco di prova effettivo per l'Unione europea che, con l'originario spirito dei padri fondatori, finalmente potrà confermare i vincoli di solidarietà che la legano ai Paesi arabo-mediterranei. Ora, in questo nuovo spazio, che non ha alcuna pretesa di completezza, si vuole soltanto richiamare, di volta in volta, l'attenzione sul ruolo e sulle iniziative che l'Unione europea e in particolare l'Italia, Ponte sul Mediterraneo, potrebbero mettere in campo, nei prossimi mesi, per riannodare i fili del dialogo e della cooperazione.
( Foto da http://it.paperblog.com/)


LA STORIA

DALL'ARCHIVIOarticolo redazionale
La lunga marcia del debito pubblico
È alla proclamazione del Regno d’Italia che si fa risalire l’origine del debito pubblico nazionale. Fu infatti, proprio con la Legge n.94 del 10 luglio 1861, che l’allora Ministro delle Finanze, Conte Pietro Bastogi, istituì il Gran libro del debito pubblico del Regno d’Italia, nel quale vennero iscritti ed unificati tutti i debiti contratti dagli Stati preunitari. Il riconoscimento da parte del ‘nuovo Stato’ dei debiti dei ‘cessati Stati’ portò il primo ‘debito pubblico unificato’ ad una quota pari a circa tre milioni di Lire. Sarà l’avvio, questo, di un percorso dall’andamento fortemente altalenante che farà registrare un valzer di cifre davvero impressionante, come evidenziato nella Tabella 1, relativa agli anni che vanno dal 1861 al 1961. In questo arco temporale, di ben 100 anni, si sono susseguite numerose vicende storiche i cui sviluppi hanno inesorabilmente influenzato lo stato finanziario del nostro Paese, con pesanti ricadute sulla consistenza del debito pubblico e del PIL...
( Foto da http://oneblood.tumbler.com)


FATTI, ANEDDOTI E LEGGENDE
Spie tedesche e agenti inglesi
merletti e cruciverba

di Alain CHARBONNIER
L’agente doppio è un classico nella storia dello spionaggio, così come i codici segreti e i messaggi cifrati. Durante la Seconda Guerra Mondiale le due cose si fusero. Gli inglesi individuarono e catturarono la maggior parte degli agenti dell’Abwehr inviati in Inghilterra. Quelli che non finirono giustiziati furono convinti a fare il doppio gioco. Ma la cosa più incredibile è che i termini in codice che indicavano l’invasione dell’Europa, comparvero nelle parole crociate del Daily Telegraph, seminando il panico fra gli Alleati. I tedeschi, che pure conoscevano la parola “Overlord”, non se ne accorsero.( Foto da www.normandy-sightseeing-tours.com)

LA CULTURA

'STUDI' DI INTELLIGENCE
Improving United Nations Intelligence
Lessons from the Field

di Nicola PEDDE
La cultura dell'Intelligence è lo strumento attraverso il quale comprendere il ruolo e l'operato dei moderni Servizi di informazione e sicurezza. Strumento dato dall'approfondimento degli studi e delle analisi dei principali ‘think tank’, centri di ricerca, Università italiane e straniere. Questa Rubrica intende, quindi, selezionare e presentare periodicamente i più significativi studi sulle tematiche relative alle strutture di Intelligence o a queste direttamente connesse, agevolando la comprensione della storia, delle metodologie e delle funzioni delle più moderne strutture di settore. Un contributo per sfatare i tanti miti e luoghi comuni che da sempre accompagnano l'immagine dei Servizi segreti di tutto il mondo e per acquisirne, al contrario, consapevolezza del ruolo e dell'operato.
RECENSIONI
L'oro nazista
una caccia infinita

di Alain CHARBONNIER
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi trafugarono 515 tonnellate d’oro, ed è una stima per difetto, dai paesi occupati, per sostenere lo sforzo bellico del Terzo Reich. A questo dato vanno aggiunti i preziosi razziati agli ebrei e ai deportati. Un tesoro che nella primavera del 1945 uscì dalle stanze blindate della Reichsbank, a Berlino, per disperdersi in diversi rivoli. In gran parte è stato ritrovato, una parte ingente è stata rubata. Enzo Antonio Cicchino e Roberto Olivo hanno risalito le piste dell’oro nazista, ma molti misteri rimangono da svelare. Per restituire ai singoli paesi quanto rubato dai nazisti, almeno in parte, una Commissione Tripartita ha lavorato dalla fine della guerra fino al 1998.

La cronologia del terrorismoarticolo redazionale
Luglio - Settembre 2011
“Per atto di terrorismo si intende un’azione violenta, politicamente motivata, volta a colpire obiettivi di valore simbolico e destinata anche ad intimidire un ‘uditorio bersaglio' riconducibile, socialmente o politicamente, all'obiettivo primario. L’atto di terrorismo, a differenza di quello di ‘violenza politica' (ascrivibile ad individui o gruppi che tendono ad agire a ‘viso aperto') e di quelli di ‘guerriglia' (attuati con strumenti e logiche paramilitari) viene di solito compiuto da individui o gruppi operanti in clandestinità o sotto copertura o comunque in condizioni di mimetismo all’interno delle società colpite". ( Foto da http://culmine.noblogs.org)
UN RACCONTOarticolo redazionale
Il dolore piega anche un boss
Il racconto, di pura fantasia, vuole offrire uno spunto di come stia evolvendo la criminalità mafiosa calabrese. Si propone un bozzetto dell’avventura di un boss ‘ndranghetista che, una volta scarcerato, cerca di reinserirsi nei ruoli apicali della sua famiglia. ( Foto da http://digilander.libero.it)

Scheda Autori


APPENDICE
Legge 3 agosto 2007 n.124 - Capo III: Garanzie funzionali

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