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sommario 3/2009
Editoriale
   
   
Forum
Disagi giovanili e possibili derive
a cura di Emanuela C. DEL RE
Rispondono: Franco FERRAROTTI, Luciana IZZO, Maria MANSI, Giancarlo ROSSI, Ilaria SOTIS
Il disagio giovanile è da taluni considerato una "patologia sociale". Molte le notizie che riguardano episodi di violenza perpetrati da giovani - quando non crimini veri e propri - riportate dai mezzi d'informazione con preoccupante frequenza. Per quanto vi sia un fenomeno di amplificazione delle notizie da parte dei media, che a volte rendono alcuni fenomeni più allarmanti di quanto non siano in realtà, la questione delle derive giovanili non può e non deve essere sottovalutata. Il disagio giovanile peraltro è diffuso trasversalmente. Sarebbe una semplificazione ridurre il problema a una questione di marginalità, demandarne la responsabilità a famiglie sconnesse o quantomeno "disattente", e circoscrivere il fenomeno alle classi sociali più disagiate. Numerosi episodi hanno visto protagonisti ragazzi appartenenti alla classe media, e gang o altre forme di aggregazione tra pari che cadono in eccessi e violenza si formano ovunque....(Foto Ansa)
 
Saggi e articoli
Crisi del sistema finanziario
Vigilanza ed attività sanzionatoria

INTERVISTA al Presidente della Commissione Nazionale
per le Società e la Borsa (Consob) Lamberto CARDIA
a cura di Pio MARCONI
La crisi economica che pesa sull’economia globale ha favorito il moltiplicarsi di riflessioni sulla disciplina degli scambi, sul mercato azionario, sul Governo e sul diritto dell’economia. A volte sono riemerse alternative adottate in passato. Ritorno allo Stato? Fine del laissez faire? Più spesso ci si è interrogati sulla natura degli strumenti messi in campo per governare le relazioni economiche, combattere le patologie, disciplinare il gioco. La crisi che sta imponendo una revisione dei sistemi di regolamentazione dell’economia in tutte la aree del globo suggerisce anche per l’Italia alcuni cambiamenti. È sufficiente una vigilanza limitata alla sfera nazionale? Le Istituzioni esistenti sono adeguate alle nuove consapevolezze? Come contemperare le esigenze dell’impresa con quelle delle aziende che erogano il credito? Al centro della discussione del G8 stanno le misure di contrasto della criminalità economica, della corruzione, della circolazione del danaro sporco...
Minacce indefinite e stati di paura
di Giuseppe ROMA
Lo stato di insicurezza genera paura diffusa a causa di eventi considerati potenzialmente offensivi. Inoltre, i grandi cambiamenti legati alla globalizzazione rendono sempre più difficilmente prevedibile il futuro delle persone. È un elemento che va di pari passo con la percezione di un senso di inadeguatezza, a fronte della competizione meritocratica sempre più pressante, anche in funzione dell’età: più si invecchia e più aumentano i timori. Come se non bastasse, la fine dei blocchi ha consumato molte certezze e, quindi, molti sicuri punti di ancoraggio psicologico, mentre il diluvio di notizie che i media riversano sulle persone comuni, enfatizzando gli eventi negativi, aumentano gli stati d’ansia e le angosce del cittadino comune....(Foto Ansa)
L'usura nell'economia e nell'ordinamento giuridico
di Ranieri RAZZANTE
Reato a tradizione consolidata, che si consuma dal Medioevo (o prima ancora), e che non ha mai mostrato segnali di arretramento anche di fronte alle congiunture negative del mercato.Il brodo di coltura dell’usura è proprio quello della difficoltà finanziaria delle vittime, dello sfruttamento del loro stato di bisogno, della mancanza di accesso al credito, della “frizionalità” dei rapporti con i propri finanziatori tradizionali. Un reato ma, soprattutto, un fenomeno sociale; macroeconomico e microeconomico insieme, che può toccare tutti, in special modo le fasce più deboli della popolazione, oggi tristemente quasi la metà delle piccole e medie imprese, artigianali e commerciali, del nostro Paese. Nell’indagare sulla situazione attuale, con gli ultimi dati disponibili – per forza di cose condizionati dall’approssimazione che si deve alle stime sui reati di tal fatta – non può non unirsi, alla trattazione economica, quella (che chi scrive ritiene preponderante) giuridico-legislativa...(Foto Ansa)
'Declaring Victory' nella lotta alle mafie
di Alberto CISTERNA
Le condizioni economico sociali, con il disfacimento del tessuto e la perdita di ogni coscienza collettiva hanno consentito alla mafia, anzi alle mafie, di crescere e di redistribuire parte della ricchezza che venivano accumulando. Ne è seguìto il coinvolgimento di settori della popolazione che ottenevano vantaggi economici non indifferenti, approfittando dell’illegalità diffusa e, allo stesso tempo, contribuivano indirettamente a consolidare il sistema mafioso. Gretto e conservatore, rileva Alberto Cisterna, il “sistema mafia” nell’azione di contrasto ha fruito anche degli errori derivanti da una visione ideologica che puntava a mutare l’intera società meridionale, anziché demolire le organizzazioni criminali famiglia dopo famiglia, ‘ndrina dopo ‘ndrina. Al punto che fra mafia e antimafia si era arrivati a una sorta di inconsapevole legittimazione reciproca: più il sistema mafioso veniva descritto come forte e potente, più si giustificava una possente organizzazione antimafia...
Norme sugli stupefacenti: bilanci e prospettive
di Giuseppe AMATO
La V Conferenza nazionale sulle politiche antidroga e sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti o psicotrope, svoltasi a Trieste (dal 12 al 14 marzo 2009) per iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politiche antidroga, offre l’occasione per fare un bilancio sulla nostra legislazione in materia di sostanze stupefacenti e, in particolare, sulla “resa” delle modifiche introdotte al d.p.r. 9 ottobre 1990 n. 309, dalla cosiddetta legge Fini-Giovanardi (decreto legge 30 dicembre 2005 n. 272, convertito dalla legge 21 febbraio 2006 n. 49). (Foto DEA)
Intelligence al tempo del libero mercato
di Francesco ZACCARIA
La crisi economica esplosa un anno fa ha comportato ampi rischi di bancarotta per le economie di diverse nazioni ed ha imposto interventi statali di supporto a vari livelli. L'economia globalizzata comporta, infatti, la globalizzazione della crisi e rischi di destabilizzazione sociale di portata incalcolabile. È lo scenario nel quale il Professore Francesco Zaccaria colloca una nuova visione dell'intelligence che muove dalla necessità di capire e prevenire flussi economici e speculazioni finanziarie suscettibili di mettere in pericolo la stabilità politica e sociale di un paese. (Foto Ansa)
La nuova era della manipolazione delle Borse
articolo redazionale
I "sistemi di trading automatico ad alta frequenza" (high-frequency trading) consentono l'esecuzione, automatizzata ed in microsecondi, di milioni di ordini di compravendita (mediante algoritmi matematici) in contemporanea sui diversi mercati finanziari (azioni, obbligazioni, derivati, materie prime). Le società che operano "scambi in alta frequenza" possono raccogliere informazioni "privilegiate" sulle strategie degli investitori, causare aumenti ingiustificati dei prezzi dei titoli scambiati, influenzare la volatilità dei mercati, inviare segnali alterati all'economia. Lo strumento apre ad un'era di "insider trading automatico" con ordini di acquisto generati automaticamente dal software di high-frequency trading e cancellati simultaneamente (c.d. "ordini flash"), utili a confondere gli investitori istituzionali, nonché qualsiasi programma che osservi i movimenti dei principali attori del mercato (tipo quelli delle Autorità di vigilanza). Oltre agli aspetti di incremento della volatilità e di potenziale manipolazione dei mercati borsistici... (Foto Ansa)
Afghanistan: si può ancora vincere?
Sun-tzu, Generale e stratega vissuto presumibilmente tra il VI e V secolo a.C. in Cina, ha scritto che in qualsiasi conflitto i termini di riferimento sono due, se stessi e gli altri. Le conseguenze che ne derivano sono: si conoscono entrambi i termini e allora sarà facile prevalere in ogni circostanza; si conosce solo uno dei due termini, se stessi ma non gli altri, e allora si andrà incontro a successi e/o insuccessi con pari possibilità; non si conosce nessuno dei due termini e allora, indipendentemente dalla consistenza delle proprie forze o dalle situazioni ambientali, si sarà sconfitti. (Foto Ansa)
Le guerre per l'acqua
di Gianluca ANSALONE
L'impoverimento delle risorse idriche a causa dell'inquinamento, dello sfruttamento sconsiderato, dei cambiamenti climatici, delinea prospettive allarmanti di nuovi conflitti in un futuro non lontano. Un pericolo già presente in Medio Oriente, per il bacino del Tigri-Eufrate, a causa della disparità di impiego e di sfruttamento da parte della Turchia, rispetto a Siria e Iraq. Ma disinnescare questi rischi è possibile, rileva Gianluca Ansalone, cominciando a considerare l'acqua un bene che deve avere un mercato, e quindi un prezzo, legato alla quantità disponibile. Ciò comporterebbe non soltanto risparmi idrici in agricoltura, ma anche un dirottamento degli impieghi verso usi domestici e attività produttive industriali.
Per il terrorista arriva l'epoca della paura
di Guido OLIMPIO
Se non siamo alle “guerre stellari”, poco ci manca. Con il Terzo Millennio l’avanzare della tecnologia s’è fatto prepotente anche in campo bellico. Siamo a un passo dal soldato robot, mentre i cieli sono solcati da piccoli aerei silenziosi capaci di “leggere” il terreno e di trasmettere immagini e informazioni in tempo reale a un operatore distante migliaia di chilometri. In un attimo deciderà se dare alla “spia” anche “licenza di uccidere” con la pressione di un pulsante. Sono i “droni”, piccoli aerei telecomandati capaci di volare per ore e ore. Sono i nuovi strumenti di combattimento degli eserciti moderni, gli “occhi” delle strutture di intelligence sofisticate in territori dove un agente infiltrato sarebbe facilmente scoperto. Guido Olimpio ci conduce all’interno dei nuovi scenari della lotta al terrorismo e alla pirateria, all’immigrazione clandestina e al traffico di droga, ma anche nei centri di addestramento dei nuovi soldati “digitalizzati”per i quali il campo di battaglia assumerà sempre più le sembianze di un tragico videogame che ha come posta la vita. (Foto Ansa)
La persuasione nell'era digitale
di Antonio TETI
Captologia, parola complicata per indicare la disciplina che studia l'utilizzo dei computer per influenzare idee e comportamenti, dalla pubblicità ai messaggi "sociali" sui pericoli del fumo e dell'alta velocità. Attraverso l'interattività, il computer svolge una capacità di persuasione, assumendo il ruolo di strumento credibile, di congegno di credenza. Gruppi terroristici internazionali tramite computer hanno creato veri e propri campi di addestramento cibernetici, nei quali il militante viene persuaso al martirio, con un'escalation che parte dall'isolamento del soggetto da gruppi o comunità fino alla demonizzazione del nemico. E, così, Information Technology e Internet, che hanno già fornito rilevanti contributi alla realizzazione di alcuni attentati terroristici, potranno divenire sempre più strumenti di nuovi e globalizzati processi di destabilizzazione sociale.
(Foto Ansa)

 
Rubriche

LA STORIA

Dall'Archivioarticolo redazionale
Monte di Pietà: una Istituzione contro l'usura
I Monti di Pietà vennero istituiti in Italia a metà del 1400, su iniziativa dell’Ordine Francescano, per arginare il grave e diffuso fenomeno del prestito ad usura1 e consentire, così, il rilascio di somme di denaro a persone in difficoltà, previa consegna, in pegno, di beni. Tali Istituti, fermamente voluti da Bernardino da Feltre, venivano finanziati da sole donazioni caritatevoli. Sarà la Bolla ‘Inter Multiplices’ di Papa Leone X, del 1515, ad affermarne la legittimità, lodandone gli scopi “buoni e necessari alla società” ed apprezzandone ”...lo zelo per la giustizia che vuole evitare la minaccia dell’usura...”. Verrà, inoltre, stabilita: - la ‘licenza’ di applicare un piccolo interesse per le spese di gestione; - la ‘territorialità’ quale requisito per la richiesta del prestito, consentita ai soli residenti nelle città sedi dell’Istituto; - la ‘necessità del giuramento del beneficiario’ quale garanzia della destinazione della somma ricevuta a soli fini personali e moralmente ineccepibili; - la ‘partecipazione’ di questi Istituti ad attività di carattere religioso, politico, sociale e culturale. A Roma, per volontà di Padre Giovanni Mattei da Calvi, Commissario della Curia Romana dei Frati minori, nasce nel 1539, la sede storica dell’attività di credito su pegno: il “Sacro Monte di Pietà”con il preciso scopo di “venire incontro all’indigenza dei poveri, dei caduti in disgrazia e contro la diffusa attività degli strozzini”...
(Foto da www.romeartlover.it)


Fatti, aneddoti e leggende
I 'Cinque di Cambridge' al servizio dei sovietici
di Alain CHARBONNIER
Nessuno potrà mai calcolare quanto abbiano contribuito a scatenare e alimentare la “Guerra Fredda” Anthony Blunt, Donald Maclean, Kim Philby, Guy Burgess e John Cairncross, i “cinque di Cambridge”, la combriccola di spie inglesi al servizio dell’Unione Sovietica in nome dell’antifascismo. Gelosi segreti politico-militari, analisi economiche, progressi sulle ricerche nucleari e la decisione di produrre la bomba atomica, furono puntualmente trasmessi a Mosca per una quindicina di anni, mentre decine di agenti infiltrati nei Paesi comunisti furono “bruciati” e persero la vita a causa delle loro informazioni. Una storia tornata alla ribalta con il memoriale di Anthony Blunt, pubblicato a 25 anni dalla sua morte.

LA CULTURA

'Studi di Intelligence'
Il Consiglio Nazionale per l'Intelligence: questioni ed opzioni per il Congresso
di Nicola PEDDE
La cultura dell'Intelligence è lo strumento attraverso il quale comprendere il ruolo e l'operato dei moderni Servizi di informazione e sicurezza. Strumento dato dall'approfondimento degli studi e delle analisi dei principali ‘think tank’, centri di ricerca, Università italiane e straniere. Questa Rubrica intende, quindi, selezionare e presentare periodicamente i più significativi studi sulle tematiche relative alle strutture di Intelligence o a queste direttamente connesse, agevolando la comprensione della storia, delle metodologie e delle funzioni delle più moderne strutture di settore. Un contributo per sfatare i tanti miti e luoghi comuni che da sempre accompagnano l'immagine dei Servizi segreti di tutto il mondo e per acquisirne, al contrario, consapevolezza del ruolo e dell'operato.

Recensioni
Il giornalista va alla guerra
di Alain CHARBONNIER
Raccontare la guerra in un mondo che cambia rapidamente è mestiere difficile, anche per il giornalista più navigato che, del “dare testimonianza”, ne ha fatto una professione. Se poi il virtuale prevale sul reale, allora la “testimonianza” non conta più ed è sempre più complicato distinguere il vero dal falso, la notizia dalla fiction, l’avvenimento dallo spettacolo. Grande giornalista e grande narratore, con il suo “I Reporter di guerra” Mimmo Candito fonde insieme il racconto e le istruzioni per districarsi nell’”infotainement”, una mistura di informazione e spettacolo che oggi è diventato il reportage dai fronti di guerra.

Criminalità organizzataarticolo redazionale
La parabola dei Sarno


La cronologia del terrorismoarticolo redazionale
16 giugno - 30 settembre 2009
"Per atto di terrorismo si intende un’azione violenta, politicamente motivata, volta a colpire obiettivi di valore simbolico e destinata anche ad intimidire un ‘uditorio bersaglio’ riconducibile, socialmente o politicamente, all’obiettivo primario. L’atto di terrorismo, a differenza di quello di ‘violenza politica’ (ascrivibile ad individui o gruppi che tendono ad agire a ‘viso aperto’) e di quelli di ‘guerriglia’ (attuati con strumenti e logiche paramilitari) viene di solito compiuto da individui o gruppi operanti in clandestinità o sotto copertura o comunque in condizioni di mimetismo all’interno delle società colpite". (Foto Ansa)

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