sommario 3/2022
Editoriale
In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario di fondazione dell’Istituto Idrografico della Marina (Iim), la Rivista dedica il terzo numero del 2022 al mare, proponendo un approfondimento multidisciplinare teso a esaltarne la centralità storica quale fattore di sviluppo economico, sociale, scientifico e di confronto geopolitico, e a suscitare una riflessione circa l’inderogabilità di un cambio di rotta delle condotte umane nei confronti degli ecosistemi marini, pena la messa in discussione della sopravvivenza del Pianeta. ...
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Sergio Romano
La scommessa di Putin
Successivamente alla Prima guerra mondiale, Hollywood diventa il centro dell’industria cinematografica statunitense. In quegli anni, mentre il quartiere di Los Angeles attira celebrità da ogni parte del mondo e una moltitudine di sconosciuti fa anticamera attendendo pazientemente l’occasione favorevole per affermarsi, esiste un attore molto popolare, alto, robusto, di grande fascino, vestito frequentemente con abiti di taglio militare. ...
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Araldica
Il Secret Intelligence Service (Sis), comunemente noto come MI6, è l’Agenzia per la sicurezza esterna del Regno Unito, asse portante dell’architettura d’intelligence britannica, che comprende altresì il Security Service (MI5), responsabile per la sicurezza interna, il Defence Intelligence e il Government Communications Headquarters, che si occupa principalmente di Sigint, garantendo la sicurezza delle informazioni e dei dati raccolti e svolgendo un ruolo fondamentale nella protezione delle infrastrutture critiche nazionali. ...
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Alessandro Leto
Premessa metodologica
Se è vero che l’acqua è la sostanza più nota ma anche la meno conosciuta,
ebbene cosa dire del mare? Copre 2/3 circa della superficie
del Pianeta e i suoi abissi raggiungono profondità superiori alle
cime che svettano sulle terre emerse. L’uomo lo naviga da millenni; si nutre delle
sue risorse; misura le proprie ambizioni, individuali o collettive che siano, sulle sue
immense superfici; sviluppa filosofie di vita che traggono ispirazione dagli insegnamenti
e dalle esperienze marine e marittime. Eppure il mare rimane in gran parte
inesplorato nelle sue diverse dimensioni e ha smesso da tempo di rappresentare
l’oggetto del desiderio nei sogni di progresso futuristico del genere umano soprattutto
a partire dal XX secolo (con le dovute eccezioni), quando esso, sempre
più spesso, ha cominciato a volgere lo sguardo verso l’alto, in direzione del cielo,
piuttosto che verso il basso, in direzione delle profondità del mare.
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Massimiliano Nannini
I 150 anni dell’Istituto Idrografico della Marina
L’Istituto Idrografico della
Marina festeggia 150 anni
di storia. Essa ebbe inizio
grazie alla brillante e lungimirante
opera dell’allora capitano di fregata
Giovan Battista Magnaghi: uomo di
mare, pluridecorato, studioso appassionato
e scienziato di fama mondiale. Autentico fondatore dell’idrografia e primo
direttore dell’allora Ufficio Idrografico della Regia Marina (che, successivamente,
assumerà l’attuale denominazione), Magnaghi, con le sue doti e conoscenze, ha
rappresentato e continua a rappresentare l’essenza e i valori che questo ente incarna.
Capace di evolversi, nel corso di questi lunghi anni, proprio come la città
che domina orgogliosamente dall’alto.
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Aldo Caterino
L’Istituto Idrografico della Marina.
Un’eccellenza italiana al servizio della sicurezza nella navigazione
A 150 anni dalla sua fondazione, l’Istituto Idrografico della Marina
continua a giocare, in ambito nautico, un ruolo di primo
piano, peraltro in espansione a livello nazionale e internazionale
in ragione della crescente importanza dei mari e degli
oceani negli equilibri economico-commerciali, scientificoambientali
e socio-politici. La tradizione che incarna è ben illustrata
dalla storia e dall’attualità delle sue molteplici attività,
che spaziano dall’idrografica all’oceanografia, dalla topografia
alla geodesia, dal magnetismo alla meteorologia. Il tutto, al
servizio della sicurezza della navigazione, che è lo scopo principale
per cui è nato e che ancora oggi ne guida l’agire.
Aldo Caterino
The Italian Navy Hydrographic Institute. A leading service for navigational safety
150 years after its foundation, the Hydrographic Institute of the Italian Navy still plays a leading role in the nautical field, and its relevance has been increasing nationally and internationally due to
the growing importance of seas and oceans for economic, environmental and socio-political balances.The tradition of the institute is well illustrated by both the history and contemporaneity of its many activities: hydrography, oceanography, topography, geodesy, magnetism, meteorology, and more. The institute is at the service of navigational safety, which represents both its funding motivation and contemporary obligation.
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Aldo Caterino
L’Istituto Idrografico della Marina in Artide
La prima spedizione ufficiale italiana al Polo Nord fu organizzata
nel 1899-1900 dal Duca degli Abruzzi (all’epoca tenente
di vascello della Regia Marina), con il sostegno di re
Umberto I e della regina Margherita. Con la nave Stella Polare,
opportunamente riadattata per tale scopo, egli si
spinse fino alla Baia di Teplitz, sulla costa occidentale dell’Isola
del Principe Rodolfo, nella Terra di Francesco Giuseppe,
dove rimase bloccato dai ghiacci e fu costretto a
svernare a 81°45’22’’ nord. Era la quarta nave a raggiungere
una latitudine così elevata e la prima ad averlo fatto costeggiando
le terre emerse. Grazie alla robusta struttura, la Stella
Polare riuscì a resistere alla pressione dei ghiacci e a fungere
da nave appoggio per il prosieguo della spedizione.
Aldo Caterino
The Italian Navy Hydrographic institute in Arctic
The first official Italian expedition to the North Pole was organized in 1899-1900 by the Duke of
Abruzzi (at the time lieutenant of the Royal Navy), with the support of Humbert I and queen
Margherita. He went as far as the Bay of Teplitz, on the west coast of Rudolf Island, in Franz Josef
Land, where he got stuck in the ice with his vessel Stella Polare – conveniently readapted for the
occasion – and wintered at 81°45’22’’ north. it was the fourth ship to reach such a high latitude and
the first to ever do so sailing along the emerged lands. Thanks to its sound structure, the Stella Polare
was able to withstand the pressure of the ices and serve as a support ship for the rest of the
expedition.
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Nunziante Langellotto
L’Istituto Idrografico della Marina in Antartide
L’Istituto Idrografico italiano collabora con il Programma nazionale
antartico italiano dal 1986, sebbene la sua esperienza
nel settore risalga agli anni Venti. In più di 30 anni di collaborazione,
ufficiali e sottufficiali specializzati idrografi hanno fornito
il loro prezioso contributo non solo per la mappatura dei
fondali ma anche nell’ambito dell’oceanografia, della geofisica,
della topografia e della cartografia, arricchendo in modo
significativo il portafoglio cartografico internazionale per la
sicurezza della navigazione. L’integrazione dei dati tra diverse
tipologie di rilievo e la condivisione delle capacità a livello
nazionale e internazionale, oltre alle responsabilità quale
ente cartografico di Stato, rappresentano le peculiarità che
permettono all’Istituto di poter operare nelle regioni polari.
Nunziante Langellotto
The Italian Navy Hydrographic Institute in Antarctica
The Italian Navy Hydrographic institute (Iim) has been collaborating with the Italian National Antarctic
Program (Pnra) since 1986, despite being active since the 1920s. Throughout the thirty-year long
collaboration, officers and non-commissioned officers specialized in hydrography have made a valuable
contribution not only to seabed mapping, but also to oceanography, geophysics and topography,
which allowed for a significant improvement of international cartography and, consequently,
navigational safety. integrating comparative data, sharing its know-how both nationally and internationally,
coupled with the several responsibilities as the national cartographic institute, enable
iim to efficiently operate in the polar regions.
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Marco Bucci
Genova e il mare
È possibile immaginare Genova senza il suo mare? E, almeno
nel Mediterraneo, il mare senza Genova? Certamente
no, ed è la storia a ricordarcelo. Non solo per il contributo
reciproco che risale a tempi antichi, ma anche per la capacità
d’innovazione in ogni settore della marittimità. Ianua è la
porta sul Mediterraneo e ha sempre saputo trarre vantaggio
da questa centralità, perché da lì ha diffuso la sua influenza
e proprio lì si sono sedimentate le tante culture del Mare
Nostrum che hanno concorso nei secoli a forgiare l’identità
di una città unica. Ma oltre a una ricca storia, Genova vanta
pure la capacità di misurarsi con la modernità: con i suoi
tempi certo, quelli dettati dalla prudenza, virtù fondamentale
e cara a chi andando per mare ne conosce i pericoli.
Marco Bucci
Genoa and the sea
Is it possible to even imagine Genoa without the sea? And, at least in the Mediterranean, the sea
without Genoa? Certainly not, and it is history that reminds us so: not only for the mutual contribution
that dates back to ancient times, but also for the innovation capacity in every sector of ‘maritimeness’.
Ianua is the door on the Mediterranean sea that has always been able to take advantage
of its centrality, from which it has extended its influence and where the many cultures of Mare Nostrum
have contributed to forging the identity of such a unique city. but in addition to its rich history,
genoa has the ability to confront modernity: at its own pace, dictated by prudence, the virtue of
those who go to sea and know its dangers.
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Agostino G. Bruzzone
Mare come sfida e arena per nuove strategie vincenti
Il mare è passione antica che si rinnova quotidianamente e
genera una cultura indipendente e ricca di tradizioni con una
propria solida etica nata dall’esigenza di operare in un
mondo fluido, in continuo mutamento, spesso oscuro, con
abissi misteriosi, tesori sepolti e insidie. Oggi però disponiamo
di numerosi strumenti che consentono analisi ed
esplorazioni avanzate. Il settore dell’alta formazione si è fatto
capofila di questa sintesi virtuosa fra cultura del mare e applicazioni
tecnologiche avveniristiche. Ne è un esempio il
primo dottorato internazionale sull’Intelligenza artificiale
strategica, istituito nel 2021 e organizzato tra Italia, Francia,
Spagna e Ungheria con una fortissima interazione tra Nato,
istituzioni e settore privato.
Agostino G. Bruzzone
Sea as the challenge and the arena to develop successful strategies
The sea is an antique passion that gets renewed over and over. it generates an independent culture,
rich in tradition, with its own sound ethics arose from the need to operate in an ever-changing fluid
world, often obscure, with mysterious abysses, buried treasures and pitfalls. Today, however, we
have several instruments that allow for advanced analyses and explorations. Higher Education leads
this virtuous synthesis between culture of the sea and high-tech applications. An insightful example
is represented by the first international doctorate program on strategic artificial intelligence, established
in 2021 by Italy, France, Spain and Hungary, characterized by a strong interaction between
Nato, institutions and private sector.
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Gianandrea Gaiani
Le ricadute d’intelligence nelle recenti missioni della Marina Militare
Le navi militari hanno sempre avuto un ruolo rilevante nella
raccolta informazioni, in pace come in guerra. Dal Mediterraneo
all’Oceano Indiano, dal Mar Nero al Golfo di Guinea,
le recenti missioni assegnate alla Marina Militare, i cui assetti
di superficie sono stati integrati in molti casi da piattaforme
aeree e subacquee, hanno messo in luce questa caratteristica
e ne hanno esaltato le capacità d’intelligence, sorveglianza
e ricognizione. La consapevolezza delle dinamiche
che caratterizzano le sfide in atto – soprattutto in tali scenari
– è infatti fondamentale per tutelare gli interessi nazionali.
Gianandrea Gaiani
Consequences for intelligence in recent Italian Navy missions
Military vessels have always played a relevant role in intelligence gathering, in peace as in war.
From the Mediterranean Sea to the Indian Ocean, from the Black Sea to the Gulf of Guinea, the recent
missions of the Italian Navy have highlighted such a feature, and have enhanced their surveillance
and reconnaissance abilities. The awareness of the dynamics that characterize the current
challenges is indeed fundamental to protect national interests.
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Pietrangelo Buttafuoco
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Francesco Pontorno
Il mare è il mondo del futuro
Elon Musk è Urano, il dio del cielo. Chi è Nettuno? Civile, militare,
duale. È questo lo scenario delle prossime sfide per il
dominio degli oceani e del Mare Nostrum. Gli abissi (i cavi
sottomarini, le risorse naturali), come il cielo, sono i luoghi del
futuro. Nuove frontiere della territorializzazione, ma anche
della speculazione filosofica, pongono questioni di geodiritto,
di supremazia, di interesse nazionale. I razzi riutilizzabili richiamano
la portata simbolica del container in mare. Unità di misura
della globalizzazione e della contemporaneità.
Pietrangelo Buttafuoco – Francesco Pontorno
The sea is the world of tomorrow
Elon Musk is Uranus, god of the sky. Who is Neptune? Civil, military, dual. This is the nature of the
forthcoming challenges for the domain of the oceans and Mare Nostrum. Abysses (submarine cables,
natural resources) and skies are the places of the future. new frontiers in territorialization, as
well as philosophical speculation, raise geopolitical questions of national interest concerning hegemony.
reusable launch systems symbolically evoke the containers in the sea. A unit of measure of
globalization and contemporaneity.
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Alessandro Aresu
Un mare di sanzioni. La strategia degli Stati Uniti nella corsa alla sicurezza nazionale
Le sanzioni e i controlli sugli investimenti esteri mettono in relazione
interessi economici e politici sulla scena globale. La loro
genesi storica indica un legame col commercio marittimo, fattore
essenziale d’interdipendenza utilizzabile come arma in situazioni
di conflitto. Una strategia d’intelligence economica
che può essere analizzata attraverso il caso paradigmatico
degli Stati Uniti d’America.
Alessandro Aresu
A sea of sanctions: The US strategy in the race for national security
Sanctions and controls on foreign investment relate economical and political interests on the global stage. Their historical genesis reveals a link with maritime trade, a crucial interdependence factor that can be used as a weapon in conflict situations. An economic intelligence strategy to be analyzed through the paradigmatic case of the united states.
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Giulio Terzi Di Sant’Agata
Cina e vie della Seta. Sfida globale per il Mediterraneo
Tra i Paesi della Nato e dell’UE, l’Italia ha sempre beneficiato,
e non poco sofferto, della sua condizione di centralità
nel Mediterraneo. I rivolgimenti geopolitici dell’ultimo decennio
hanno profondamente mutato il quadro del Grande
Mare inteso anche come Broader Middle East and North
Africa, mettendo in evidenza le tensioni, i fattori d’instabilità
e l’origine delle minacce alla pace e alla sicurezza regionale
e globale. Si tratta di un contesto nel quale è necessaria una
marcata consapevolezza del ruolo che deve essere riconosciuto
al nostro Paese. Infatti proprio nel Mediterraneo la
competizione è sempre più serrata, e lo dimostra la presenza
di unità dual use (militari e commerciali) di vari Stati.
Giulio Terzi Di Sant’Agata
China and silk roads: a global challenge for the Mediterranean Sea
Among the Nato and EU member States, Italy has always taken advantage of (but also suffered) its
centrality in the Mediterranean. The geopolitical upheaval of the last decade have radically changed
the picture of the Great Sea, also intended as Broader Middle East and North Africa, highlighting
the tensions, factors of instability and the origins of the threat to peace and regional and global
security. in such a context, it is necessary to be clearly aware of the special role that shall be attributed
to our Country. in the Mediterranean Sea, indeed, competition has become more and more
intense, which is demonstrated by the presence of dual-use units (military and commercial) of multiple
States.
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Carmine Robustelli
La cooperazione internazionale in Artico
L’innalzamento delle temperature e la progressiva fusione
dei ghiacci hanno fatto crescere l’attenzione verso l’Artico,
provocando comprensibili preoccupazioni ambientali che si
uniscono a quelle per un eventuale incremento del suo sfruttamento
economico. Principale foro regionale è il Consiglio
Artico, creato nel 1996 come evoluzione del dialogo avviato
tra gli Stati artici alla fine della Guerra fredda. L’impegno dell’Italia
ha come motore principale la ricerca scientifica e mira
al rafforzamento della collaborazione internazionale sui temi
d’interesse per la regione.
Carmine Robustelli
International cooperation in the Arctic
The rise in the temperature and the progressive ice melting have brought increased attention to
the Arctic, not only because of the obvious environmental worries, but also for its potential economical
exploitation. The main forum of the region is the Arctic Council, founded in 1996 as an
evolution of the dialog that was established between the Arctic States at the end of the Cold War.
Italy’s engagement in the Arctic is grounded on scientific research and aimed at strengthening the
international cooperation concerning the issues of interests for the region.
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Alessandro Leto
La gerarchia delle correnti per una nuova talassocrazia
È tempo di riconsiderare la nozione di talassocrazia ereditata
dall’antichità classica. L’irruzione della grande questione ambientale
e il graduale ingresso dei relativi princìpi nei sistemi
normativi del mondo multilaterale, in gran parte dei singoli
Stati, richiedono una coerente presa di posizione anche a livello
teorico. Se un tempo la gerarchia delle correnti richiamava
quasi esclusivamente la capacità di dominio sul mare,
oggi il concetto va adeguato a una sfida ben più grande:
quella per la sopravvivenza del genere umano. Che proprio
sui mari può contare, ad esempio, per soddisfare il crescente
fabbisogno alimentare, garantire le funzioni biologiche delle
diverse forme di vita, provvedere all’assorbimento dell’anidride
carbonica e alla produzione di ossigeno.
Alessandro Leto
The ‘hierarchy of the currents’ towards a new Thalassocracy
It is time to reconsider the notion of Thalassocracy that we have inherited from classical antiquity.
A clear practical and theoretical stance is called for by both the contemporary debate on eco-sustainability
and the application of the related principles within the regulatory systems of the multilateral
world. While in ancient times the ‘hierarchy of the currents’ strictly depended upon the ability
to dominate the sea, nowadays such a concept needs to be readapted in light of a greater challenge:
the survival of humankind. And humans can in fact count on the sea itself to meet their growing
dietary needs, safeguard the biological functions of the different forms of life, and absorb carbon
dioxide while producing oxygen in turn.
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Gianfranco D’Onghia
– Francesca Capezzuto
– Letizia Sion
Il Mar Mediterraneo si riscalda. La sua biodiversità si modifica
L’articolo affronta la problematica del riscaldamento delle
acque del Mediterraneo nel contesto del cambiamento climatico
globale, evidenziando alcuni effetti negativi sugli organismi
e sugli ecosistemi marini, come gli eventi di
mortalità di massa, l’introduzione di specie non indigene di
origine tropicale e subtropicale e le fioriture algali. Le drammatiche
conseguenze sulla biodiversità mediterranea si
stanno verificando in associazione con altre forzanti del climate
change, rispetto alle quali l’UE sta intervenendo con
strategie mirate alla sostenibilità delle attività umane.
Gianfranco D’Onghia – Francesca Capezzuto – Letizia Sion
The Mediterranean Sea is heating up. Its biodiversity is changing
The paper discusses the problem of the warming of Mediterranean waters in the context of global
climate change, with particular respect to its drawbacks for marine organisms and ecosystems, such
as the introduction of non-indigenous tropical and sub-tropical species, mass mortality and algal
bloom. The negative effects on Mediterranean biodiversity run parallel to other dramatic consequences
of environmental change, which the EU is trying to mitigate through a strategic increase
of the sustainability of human activities.
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Nicolò Carnimeo
La tutela del mare nella prospettiva europea
Con il Green New Deal e la nuova Strategia sulla biodiversità
l’Unione Europea intende realizzare una concreta politica di
tutela dei suoi mari, fermando il degrado e ampliando la rete
di aree protette “Natura 2000” con nuove Zone Speciali di
Conservazione. Un progetto ambizioso che coniuga esigenze
ambientali e sviluppo economico nel segno della blue
growth, l’auspicata “crescita blu” che vede agire in sinergia
il costante monitoraggio da parte della marine strategy e
un’attenta pianificazione degli spazi nelle acque territoriali
e oltre, grazie ad accordi transfrontalieri.
Nicolò Carnimeo
Marine Protection within the European Perspective
With the Green New Deal and the new Biodiversity Strategy the EU intends to implement a concrete
protection policy of its seas, stopping the deterioration and expanding the Natura 2000 Protected
Areas network with new Special Protection Areas. An ambitious project that combines
environmental requirements and economic growth under the sign of the hoped-for ‘blue growth’,
in which the constant monitoring by the Marine Strategy runs parallel to the careful planning of
territorial and non-territorial waters thanks to cross-border agreements.
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Sergio Ermotti
La nostra relazione con gli oceani e il ruolo delle assicurazioni
L’articolo esamina in che modo il settore assicurativo
si è sviluppato in relazione al mare, come le misure
di mitigazione del rischio possano aiutare a
proteggere le città costiere e le relative comunità,
e perché la sostenibilità e la riduzione delle emissioni
debbano incorporare una visione onnicomprensiva
dei nostri oceani.
Sergio Ermotti
Our relationship with the Oceans and the Role of Insurances
The paper examines how insurance companies have developed in relation to the sea, how risk mitigation
measures can help protecting coastal cities and communities and, finally, why sustainability
and carbon targets must incorporate a holistic view of our oceans.
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Helga Piaget
Passion Sea. Passione per il mare, passione per la vita
«Da soli si corre più veloce, ma solo insieme si va più lontano
» recita un antico adagio delle popolazioni tuareg. La
complessità e le specificità dei mari e degli oceani sono
ormai ben note. Negli ultimi decenni le organizzazioni
multilaterali hanno profuso uno sforzo concettuale straordinario
per strutturare le linee guida di una nuova cultura
ambientale, e molti governi hanno adottato normative a
tutela dei mari. Per fare la differenza, però, bisogna lavorare
tutti insieme, e il contributo del settore privato è pertanto
fondamentale. In tale contesto sono sorte diverse
associazioni, e Passion Sea suscita particolare interesse
per l’approccio innovativo, intergenerazionale e pop che
la rende apprezzata e ricercata fra i giovani.
Helga Piaget
Passion Sea: passion for the sea, passion for life
“We run faster alone, but we get farther together” says an old Tuareg proverb. The complexity and
specificity of seas and oceans are now well known. Multilateral organizations have spent considerable
conceptual effort during the last decades to structure the guidelines of a new environmental
culture, and many governments have adopted norms for the protection of the sea. To make a difference,
however, we need to work all together, that is why the contribution of the private sector is
essential. several associations were born in this context, and Passion Sea is generating great interest,
specifically among young people, because of its innovative, intergenerational and pop approach.
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Giovanni Soldini
Bussole
Il mare è risorsa che alimenta, che permette di respirare garantendoci
l’esistenza. Dal suo stato di salute dipende tutto,
eppure lo maltrattiamo in maniera scellerata, sottostimando
la nostra dipendenza da lui. Un errore di calcolo disastroso.
Conoscerlo, osservarlo e ascoltare i suoi insegnamenti dovrebbe
corrispondere a una correzione decisa e rapida delle
nostre abitudini, con un profondo ripensamento dei consumi
e del loro impatto ambientale.
Giovanni Soldini
Compasses
The sea is a source of life that nourish us and makes us breathe, allowing for our existence. everything
on this planet depends on its state of health, and nevertheless we recklessly mistreat it, while
underestimating our dependence on it. A catastrophic miscalculation. observing the sea and paying
due attention to its teachings should quickly prompt us to modify our habits accordingly, and drastically
rethink human customs and their environmental impact.
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Francesca Sensini
Il mare delle origini. «L’innumerevole sorriso» – e i molti nomi – del mare greco
Il mare dei greci è una non-terra e al contempo un’alternativa
ai confini – e ai limiti – della terra stessa; è presente nella
loro lingua almeno quanto lo è nel paesaggio. I nomi del
mare ci portano anche il “dubbio”, in neogreco aporia, quasi
si trattasse di un braccio di “mare”, poros, di fronte a cui ci
si blocca, in attesa di capire come proseguire. Il greco c’insegna,
dunque, che ogni dubbio è pensabile come aporia,
al pari di quella del filosofo, e che i passaggi marini s’inventano
e s’incrociano, contrariamente a quanto accade sulla
terraferma. Eppure, a essa ci ancoriamo, influenzati da una
prospettiva antropogeocentrica. Ma le storie del mare ellenico
sanno scuotere le nostre certezze di terrestri.
Francesca Sensini
The Sea of the Origins. The “Countless Smiling Waves” and the Many Names of the Greek Sea
According to the ancient Greeks, the sea is a non-land and at the same time an alternative to the
borders – and limits – of the land itself. The sea is present in the Greek language as much as it is
frequent in the landscape. The many names of the sea evoke stories of salt and abyss, passages
and heroes, but also the ‘doubt’ (aporía, in neo-Greek) that echoes a strait (póros) in front of which
one stops and tries to understand how to continue. The Greek language delivers us the philosophical
acceptation of the aporetical doubt, and in parallel shows that, contrary to what happens on
land, sea passages criss-cross each other. our anthropogeocentric perspective tends to anchor us
to the mainland, but the stories of the Hellenic sea can shake our fragile certainties.
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Enrica Simonetti
Quelle luci accese sui millenni. Un viaggio infinito nella storia
Due delle sette Meraviglie del mondo antico sono fari: la
torre di Alessandria d’Egitto, rimasta in funzione per 16
secoli, e il Colosso di Rodi, che ebbe anche il compito di
guidare le antiche navigazioni. Viaggeremo attraverso essi
rintracciando storie inedite, testi antichi, ricostruzioni fantastiche
e altre lanterne del passato, la cui memoria non
può restare muta. Seguiremo personaggi, costruttori, sovrani
e navigatori; avvisteremo gli specchi di bronzo lucidato
che riflettevano la luce da una torre all’altra, verso il
mare e l’orizzonte. Vedremo bestie da soma salire fino in
cima alle strutture e anche tecnici straordinari come i “misuratori”
per le carte topografiche e per le fortezze. Storie
e microstorie compongono un universo tutto da scoprire,
un percorso infinito nel tempo.
Enrica Simonetti
Those lights on millennia. An infinite journey through history
Two of the Seven Wonders of the ancient world are lighthouses: the tower of Alexandria in Egypt,
which has been active for sixteen centuries, and the Colossus of Rhodes, which guided the ancient
ships. We will cross the history of these monuments and trace untold stories, ancient texts, imaginary
hypotheses and other lanterns from the past, whose memory cannot remain silent. We will explore
the figures of some historical personalities, builders, sovereigns and seamen. We will go
through the polished bronze mirrors that projected light from one tower to another, towards the
sea and the horizon, and finally describe the beasts of burden climbing along the ramps of such
structures, as well as the extraordinary measuring technicians for topographic maps and towers.
stories and micro-stories reveal a whole universe, an infinite journey through time.
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Elisa Battistini
La disciplina dei corpi. Lussuria di Ang Lee
Durante la seconda guerra sino-giapponese, una giovane spia della resistenza cinese intesse una relazione
con un collaborazionista dei Servizi nipponici: se l’obiettivo è ucciderlo, l’intimità farà deflagrare
i ruoli assegnati dalla Storia. La nudità di un’intensa dialettica erotica mostra la nullità del potere,
verità impensabile durante una guerra che è anche conflitto civile, ma forse, ancor più in profondità,
inaccettabile negli schemi tradizionali della relazione uomo / donna. Un racconto di inganno e tradimento
in cui la più dolente scoperta è la tragica inautenticità dell’esistenza adulta.
Elisa Battistini
The discipline of the bodies. Lust, caution by Ang Lee
During the Second Sino-Japanese War, a young Chinese spy in favor of the resistance experiences
intimacy with a collaborator of the Japanese intelligence Services. Her goal is to kill him, but sex
will invert the roles history has assigned to them. The nudity of an intense erotic dialectic shows
the weakness of the power. The discovery of this unthinkable truth takes place against the background
of a war which is also a civil conflict. When analyzed even more in depth, that truth conflicts
with the traditional representation of the man / woman relationship. Deception and betrayal pave
the way to understanding the tragic inauthenticity of adulthood. And this is the most painful discovery.
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Melanton
(Illustrazione di Roberto Mangosi
)
Il lato sorridente dell’intelligence
Settembre coincide con il passaggio tra l’estate e l’autunno.
Dopo il periodo vacanziero siamo tutti rigenerati – almeno
si spera – e pronti a riprendere con rinnovata concentrazione
i nostri abituali impegni. L’unica persona che è sempre rimasta
attiva e concentrata è il nostro granitico Perfetto Agente
Segreto. Gli confermiamo l’augurio di una vendemmia abbondante,
colma di nuove e grandi soddisfazioni.
Melanton
Top Secret Humour.
The Cheerful Side Of Intelligence
September coincides with the transition from summer to fall. After the holidays we are all regenerated
– i should hope so – and ready to return to our usual commitments with renewed energy and
sharper focus. The only person who stayed active the whole time is our Perfect Secret Agent. We
wish him an abundant harvest, full of great satisfactions.
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Recensioni e segnalazioni
Peter Hopkirk. Sulle tracce di Kim Il Grande Gioco nell’India di Kipling, Edizioni Settecolori 2020.
David Abulafia. Storia marittima del mondo Quattro millenni di scoperte, uomini e rotte, Mondadori 2020.
Laura Pepe. La voce delle Sirene I Greci e l’arte della persuasione, Laterza 2020.
John Julius Norwich (traduzione di Chiara Rizzuto). Il Mare di Mezzo Una storia del Mediterraneo, Sellerio 2020.
Salvatore Silvano Nigro. Una spia tra le righe, Sellerio 2021.
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