Il simbolo del Secret Intelligence Service (Sis), noto anche come MI6, è un
adattamento bicromo (bianco e verde) dello stemma reale del Regno Unito, sotto
il quale compare il nome dell’Agenzia. Lo scudo, di forma ovale e inquartato,
riporta: nel primo e quarto cantone, tre leopardi per l’Inghilterra; nel secondo, il
leone rampante di Scozia con una doppia orlatura fiorita e controfiorita di gigli;
nel terzo, l’arpa d’Irlanda. Lo scudo, circondato da una giarrettiera su cui è inscritto
il motto in lingua francese Honi soit qui mal y pense (dell’omonimo ordine
cavalleresco inglese istituito, secondo la leggenda, da Edoardo III), è retto, sulla
destra, da un leone incoronato e, sulla sinistra, da un unicorno collarinato con una
corona e una catena a essa collegata che passa tra le zampe anteriori e poi sopra
il dorso. Superiormente si eleva un elmo reale cimato da una corona imperiale,
mentre nella parte inferiore campeggia un cartiglio con il motto, adottato per la
prima volta da Enrico V, Dieu et mon droit.
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Il Secret Intelligence Service (Sis), comunemente noto come MI6, è l’Agenzia per la sicurezza
esterna del Regno Unito, asse portante dell’architettura d’intelligence britannica, che comprende
altresì il Security Service (MI5), responsabile per la sicurezza interna, il Defence Intelligence
e il Government Communications Headquarters, che si occupa principalmente di
Sigint, garantendo la sicurezza delle informazioni e dei dati raccolti e svolgendo un ruolo fondamentale
nella protezione delle infrastrutture critiche nazionali. Responsabile del coordinamento
e supervisione delle quattro strutture è il Joint Intelligence Committee, inserito
all’interno del Cabinet Office del Premier e composto da rappresentanti dei ministeri degli
Esteri, della Difesa e del Tesoro e del Department for International Development, oltre che
dai vertici degli Organismi medesimi. Il perimetro normativo che delimita l’area di azione del
Sis è disegnato – in un’ottica di bilanciamento delle libertà fondamentali dei cittadini con il
loro diritto alla sicurezza e al benessere – dalle seguenti leggi: l’Intelligence Services Act del
1994, che ne connota la fisionomia di Servizio proiettato all’estero, definendone profili organizzativi
e operativi; l’Investigatory Powers Act del 2016, recante norme sull’esercizio e il controllo
dei poteri investigativi da parte delle Agenzie di law enforcement e d’intelligence;
l’Human Rights Act del 1998, compendio dispositivo a tutela della sfera di libertà dei cittadini
in conformità alla Convenzione europea sui diritti umani. Al vertice dell’Organismo, fondato
nel 1909 e posto alle dipendenze del ministero degli Esteri, è preposto un direttore – nominato
dal segretario di Stato per gli Affari esteri – chiamato ad assicurare la rispondenza del
trattamento delle informazioni raccolte a criteri di pertinenza, segretezza e neutralità, nonché
a riferire annualmente sull’operato dello stesso al Primo ministro, cui compete l’alta responsabilità
in materia di politica informativa. La mission dell’Organismo, di salvaguardia degli interessi
afferenti alla sicurezza nazionale, si concretizza attraverso un’articolata attività di
raccolta informativa con finalità di prevenzione e contrasto delle minacce in molteplici settori,
tra cui assumono rilievo predominante il terrorismo internazionale, la proliferazione delle armi
di distruzione di massa, gli attacchi cibernetici e lo spionaggio da parte di Stati ostili. Il suo
impegno è incentrato sull’identificazione tempestiva dei rischi e sull’analisi dei possibili scenari
di sviluppo, i cui esiti vengono partecipati alle competenti istituzioni governative quale supporto
al relativo processo decisionale. La ricerca informativa si declina sulla base degli obiettivi
prioritari definiti dal National Security Council – Comitato interministeriale presieduto dal
Primo ministro – istituito nel 2010 con funzioni consultive e deliberative in materia di sicurezza
dello Stato, intelligence e difesa. Altri indirizzi volti a orientarla si rinvengono nelle direttive
contenute nel documento programmatico governativo Strategic Defence and Security Review
del 2015, che ha individuato priorità, rischi e opportunità nei settori della difesa e della sicurezza
per il decennio a venire. A garanzia del rispetto dei principi di proporzionalità e necessità
– cui l’operato del Servizio deve conformarsi – è previsto un incisivo sistema di controlli di natura
parlamentare e giudiziaria, facente capo a: l’Investigatory Powers Commissioner’s Office,
che supervisiona l’uso dei poteri dispiegati nella conduzione delle operazioni (possibili solo
fuori dai confini territoriali britannici) e la coerenza del loro esercizio alla normativa vigente,
in particolare, all’Investigatory Powers Act; l’Investigatory Powers Tribunal, organo giudiziario
con il compito d’investigare sui reclami presentati dai cittadini in merito alle attività delle
Agenzie; l’Intelligence and Security Committee, cioè il Comitato Parlamentare a composizione
bipartisan, cui sono intestati compiti di vigilanza su spese, modus operandi, policy e amministrazione
del Sis, oltre all’onere di riferirne gli esiti in Parlamento.
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