sommario 4/2015
Editoriale
GNOSIS conferma, anche con questo numero, una particolare attenzione a quei fenomeni complessi che interagiscono, in modo non sempre lineare, nel moderno scenario geopolitico: il tentativo di comprenderli vuole costituire anche un contributo di solidarietà alla Francia dopo i recenti attentati di Parigi. E a quest’azione terroristica è dedicato il Punto di vista di Gianandrea Gaiani, che analizza il ‘cambio di passo’ della minaccia jihadista verso obiettivi sempre meno selettivi, esponendo l’intelligence a sfide più complesse e ambigue, in un equilibrio precario tra necessità di sicurezza e ineludibili valori umanitari. Su questo fragile bilanciamento tra civiltà e sicurezza pone lo sguardo anche Franco Frattini, offrendo spunti critici sugli effetti delle vulnerabilità sistemiche di molte aree del Mediterraneo e dei diffusi conflitti etnico-religiosi che innescano spinte migratorie da tutelare...
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Gianandrea Gaiani
Punto di vista - Guerra allo Stato Islamico: lezioni apprese e presto dimenticate?
Gli attacchi terroristici del 'venerdì 13' a Parigi, che hanno provocato oltre 130 morti e più di 400 feriti, hanno segnato le coscienze europee e sono stati interpretati da molti come un deciso cambio di passo dell’offensiva jihadista contro la Francia e l’Europa. Riferendosi agli artefici di tali attentati, non è inesatto parlare di miliziani dello Stato Islamico, perché gli uomini del Califfato che hanno effettuato il blitz erano avvezzi all’uso delle armi da guerra e le dinamiche tattiche con cui è stata condotta l’azione non sono dissimili da quelle dei combattimenti urbani ad Aleppo o nei sobborghi di Damasco....
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Araldica
L’Algemene Inlichtingen-en Veiligheidsdienst (Aivd), meglio noto come General Intelligence and Security Service, è il Servizio di sicurezza interna olandese, istituito con l’Intelligence and Security Services Act (Iss) del 7 febbraio 2002, in luogo della preesistente struttura (denominata Domestic Security Service), creata nel 1949, con una mission inizialmente incentrata sulla minaccia proveniente dal blocco orientale e successivamente estesa al contrasto degli estremismi e del terrorismo. Il termine ‘General’ sta a indicare che la sua attività non è focalizzata sulle minacce di natura militare, il cui contrasto è demandato alla responsabilità del Defence Intelligence and Security Service, con cui l’Aivd ha rapporti di reciproca collaborazione, sia per lo scambio informativo sia per il supporto tecnico....
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Franco Frattini
Fenomeni migratori e sicurezza in Europa
Per lungo tempo le migrazioni hanno rappresentato un fenomeno di natura prevalentemente socio-economica, lasciando in ombra aspetti ulteriori. Le spaventose dimensioni odierne, tuttavia, inducono ad affrontare la tematica tenendo conto anche delle implicazioni riconducibili alle politiche di sicurezza. Se le istituzioni europee non intervengono nei Paesi sottoposti a forti pressioni migratorie per contenere e disciplinare l’intera questione, diventa pressante il rischio di vulnerabilità del territorio dell’intera Unione europea.
Franco Frattini
Migration and security in Europe
For a long time, the migrations have represented a phenomenon of a mainly socio-economic nature, leaving overshadowed other aspects. The frightening numbers we witness today, however, lead us to face the issue taking into account the implications related to the security policies. If the European institutions do not intervene in the Countries that are undergoing severe migratory pressures to contain and discipline the entire matter, the risk of vulnerability of the territory of the whole European Union will become extremely urgent.
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Margherita Roiatti
Lo shale gas e la Cina. Un mix vincente?
L’incremento della produzione gasiera statunitense da gas non convenzionale ha innescato un interesse crescente rispetto ai bacini di gas da scisti bituminosi, in particolar modo in Cina, dove le ricadute della possibilità di sfruttamento dei giacimenti di shale gas sono molteplici. L’analisi degli effetti di queste implicazioni non può prescindere da due ordini di evidenze empiriche: da un lato, il quantitativo potenziale di riserve tecnicamente sfruttabili non è a oggi chiaramente stimato, dall’altro, l’influenza che questo nuovo input di gas potrebbe avere rispetto all’energy mix globale risulta ancora risibile. L’esame congiunto dell’esperienza americana della shale gas fever e dei progetti cinesi di sfruttamento del gas di scisto sembra evidenziare un modus operandi comune, orientato dalla volontà di ottenere benefici immediati in termini di indipendenza e sicurezza energetica. Non sembra, però, che si valutino in modo appropriato le ricadute negative, in termini di rischi ambientali ed ecologici.
Margherita Roiatti
Shale gas and China. A winning mix?
The increase of the United States non-conventional gas production has triggered off a growing interest with respect to the basins of shale gas, especially in China, where the effects of the possibility to exploit the deposits of shale gas are manifold. However, the analysis of the effects of these implications cannot be separated from two rows of empirical evidence: on the one hand, the potential quantity of technically exploitable reserve is not, to date, clearly estimated, on the other, the influence that this new input of gas may be irrelevant, especially if compared with the global energy mix. The joint examination of the American experience of the shale gas fever and the Chinese projects of the exploiting of schist gas seems to highlight a common modus operandi, driven by the desire to gain immediate benefits in terms of independence and energy security. However, it does not seem that the negative repercussions have been evaluated in an appropriate way, in terms of environmental and ecological risks.
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Edoardo Boria
Intelligence e geopolitica.
Incroci plurimi, oggi come ieri
La geopolitica utilizza l’intelligence. No, forse è l’intelligence che fa geopolitica. Anzi no, l’intelligence e la geopolitica sono due espressioni particolari della stessa cosa, cioè la macchina organizzativa dello Stato. Questo articolo cerca di fare un po’ di chiarezza sui rapporti, strutturalmente multiformi e fatalmente ambigui, tra questi due ambiti di attività. Iniziando con un’articolazione delle loro sfere di azione per procedere poi a un’analisi generale del contesto operativo dei nostri tempi e dei mutamenti intercorsi rispetto al passato.
Edoardo Boria
Intelligence and geopolitics. Much crisscrossing, today like yesterday
Geopolitics utilizes intelligence. No, perhaps it is that intelligence activities shape geopolitics. Actually no, intelligence and geopolitics are two particular expressions of the same thing, that is, the organizational machine of the State. This article tries to lend a little clarity to the relations, structurally varied and fatally ambiguous, between these two ambits of activity. Beginning with an articulation of their spheres of action, to then proceed with a general analysis of the operational context of our times and the changes which have occurred to date.
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Scipione Rocca
L’intelligence dei nostri tempi (I parte)
Il termine intelligence ha sempre evocato nell’immaginario collettivo scene oscillanti tra le avventure di James Bond di Ian Fleming e la contraddittorietà di James Wormold, l’agente all’Avana di Graham Greene. In realtà si tratta di un complesso di attività poste a tutela della sicurezza dello Stato. L’articolo propone una chiave di lettura del processo d’intelligence e dei connessi aspetti procedurali finalizzati al conseguimento degli obiettivi informativi. A corredo, nel prossimo numero, verranno illustrate le modalità di acquisizione dei dati contraddistinte dai repentini mutamenti tecnologici.
Scipione Rocca
The intelligence of our times
The term intelligence has always evoked in the collective imagination scenes oscillating between the adventures of Ian Fleming’s James Bond and the inconsistency of James Wormold, Graham Green’s agent in Havana. In reality, it is a complex of activities for the protection of the State security. This article offers a key to the understanding of the intelligence process and the related procedural aspects aimed at achieving the informative objectives. In the next issue, we will explain the modalities of data acquisition in light of the abrupt technological changes.
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Matteo Faini
La riforma della Cia
e il futuro dell’intelligence americana
La recente riforma annunciata dal direttore della Cia, John Owen Brennan, fa del Counter terrorism Center il modello organizzativo per l’intera Agenzia. L’articolo descrive vantaggi e criticità della riforma, evidenziando il rischio che essa possa incidere sull’obiettività delle analisi prodotte. L’Agenzia, infatti, potrebbe perdere la propria reputazione di oggettività e, con essa, la centralità nel processo di policy. L’Ufficio del Direttore dell’intelligence nazionale sarebbe pronto a prenderne il posto, con ricadute positive per l’intera comunità d’intelligence americana.
Matteo Faini
The reform of the Cia
and the US intelligence future
The recent reform announced by the Director of the Cia, John Owen Brennan would make the Counter Terrorism Center the organizational model for the entire Agency. The article describes advantages and criticisms of such reform, emphasizing the risk that it may affect the objectivity of the analyses produced. The Agency, in fact, could lose its own reputation of objectivity and, with it, the central role in the policy process. The Office of the Director of the National Intelligence would be ready to take the post, with positive effects for the entire US intelligence community.
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Maurizio Boni
Il knowledge development della Nato quale complemento dell’intelligence militare
La comprensione della complessità dei moderni scenari di crisi, caratterizzati dalla presenza di attori militari e non, oltre che dalla molteplicità degli aspetti politici, economici e sociali che devono essere considerati nel corso delle operazioni, è agevolata anche dall’applicazione del Knowledge Development (Kd), branca funzionale introdotta nei comandi della Nato, che integra le attività dell’intelligence militare convenzionale a supporto dei processi decisionali. L’elaborato ne illustra le caratteristiche principali, sullo sfondo dell’approccio olistico adottato dall’Alleanza Atlantica per la gestione delle crisi.
Maurizio Boni
The Knowledge Development of the Nato as complement of the military intelligence
The comprehension of the complexity of the modern scenarios of crisis, characterized by the presence of military and non-military participants, as well as the wide range of the political, economic and social aspects that must be considered in the course of the operations is facilitated also by the application of the Knowledge Development (Kd). This is a functional branch introduced to the Nato commands, which integrates the conventional military intelligence activities to support the decisional processes. The principal characteristics will be illustrated, on the background of the holistic approach adopted by the Atlantic Alliance to manage the crises.
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Antonio Teti
Isis e social network. Da Twitter a Facebook passando per WhatsApp e YouTube
Durante la Primavera araba i social network hanno contribuito ad alimentare i tumulti popolari dell’area nordafricana e mediorientale, infondendo la convinzione che potessero favorire la diffusione di un desiderio di democrazia e di libertà in quei Paesi attanagliati nella morsa di dittature ultradecennali. Se è innegabile che i social abbiano concorso a sostenere la protesta e il malcontento di popolazioni esasperate, è altrettanto vero che nel corso di pochi anni questi strumenti di comunicazione si sono trasformati in mezzi di persuasione e condizionamento delle masse producendo conseguenze inimmaginabili.
Antonio Teti
Isis and the social networks. From Twitter to Facebook and YouTube via WhatsApp
During the ‘Arab Spring’ the social networks contributed to stoke the turmoil in the North African and Middle Eastern areas, instilling the belief that they could encourage the spread of a desire for democracy and freedom in those Countries gripped in the vise of ultra-decennial dictatorships. If it is undeniable that the social networks contributed to support the protest and the discontent of exasperated populations, it is just as true that in the course of a few years these instruments of communication are now transformed into means of persuasion and conditioning of the masses, producing unimaginable consequences.
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Raffaele Azzarone
Cyber Vademecum (VI parte). Evoluzione della minaccia
L’inarrestabile progresso tecnologico nel contesto dell’informazione e della comunicazione costituisce il propulsore di un mondo proiettato all’interconnessione globale in rete. Se la continua evoluzione dell’Ict, da un lato, reca straordinari vantaggi, dall’altro apre nuove problematiche sul fronte della sicurezza cyber. Il presente articolo offre un’analisi sulle minacce cibernetiche ipotizzabili nel prossimo futuro in vari settori, soffermandosi su quelli innovativi che stanno modificando il modo di utilizzare internet, quali, ad esempio, il Cloud Computing, l’Internet of Things, le cyber car, le Smart Grid.
Raffaele Azzarone
Cyber vademecum. Evolution of the threat (part VI)
The unrestrained technological progress in the information and communications context constitutes the power unit of a world oriented to the global interconnection within the Web. If, on the one hand, the continual evolution of the Ict brings extraordinary advantages, on the other, opens new problems on the cyber security front. In this article an analysis will be done on the possible cybernetic threats in the forthcoming future as far as several sectors are concerned. Furthermore, a certain attention will be given to the innovative ones that are modifying the way of using internet, such as Cloud Computing, the Internet of Things, the cyber cars, the Smart Grid etc.
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Luigi Ciampoli
Il reato corre sulla rete
Ogni scoperta scientifica e ogni innovazione comportano non facili problemi di adeguamento nel campo su cui vanno a insistere. Il sistema informatico, caratterizzato da uno sviluppo sempre più effervescente, non si sottrae al fenomeno richiamato. Numerosi sono gli interrogativi che si propongono nella sua applicazione di carattere profondamente giuridico: si delinea così l’esigenza di una vigile attenzione e prontezza di interventi, a evitare che il progresso scientifico sia appannaggio della diffusa criminalità, prima di essere oggetto di piena, giuridica regolamentazione, troppo spesso tardiva.
Luigi Ciampoli
Criminal offenses in the Web
Every scientific discovery and innovation entails difficult problems of adjustment in their field of influence; the informatics system, moreover, characterized by an ever increasing vibrant development is not exempt from this phenomenon. Many questions of a profoundly legal nature are asked about its application; thus, there is the need for vigilant attention and readiness of intervention, to avoid that scientific progress becomes the prerogative of the diffused criminality before being subjected to full, legal regulations, which often come too late.
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Paolo Sellari
Caduta e ripresa della geografia politica.
1945-1989 (IV parte)
Dopo la Seconda guerra mondiale una coltre di silenzio coprì la geografia politica e la geopolitica. L’eliminazione politica di un’intera disciplina, fenomeno senza precedenti nella storia del pensiero, si spiega solo parzialmente attraverso il clima di contrapposizione ideologica di quegli anni. Più ancora, bisogna guardare al carattere a-spaziale del ragionamento ideologico, che generava un contrasto insanabile con la concezione totale del potere propria alla geopolitica.
Paolo Sellari
Fall and revival of the geographical politics: 1945-1989
After the 2nd World War a blanket of silence fell over political
geography and geopolitics. The ejection of an entire policy discipline, unprecedented phenomenon in the history of thought, can only be partly explained by the climate of ideological opposition of those years. Even more, we have to look at the non-spatial character of ideological reasoning, which generated an irremediable contrast with the total conception of power which is the genuine goal of geopolitics.
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Marco Baldi
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Michele Elia
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Massimiliano Sala
I pratici effetti dell’astrazione matematica
nella crittografia
L’identificazione della matematica astratta con la crittografia ha consentito di formulare e risolvere problemi altrimenti insuperabili. L’ubiquità del sistema di telecomunicazioni ha permesso la dislocazione di un gran numero di operazioni presso l’utente, quali servizi bancari, servizi postali, vendite e transazioni commerciali, solo per elencarne alcune, ponendo problemi di sicurezza sconosciuti in passato. La tecnologia crittografica è maturata giusto in tempo per offrire a questo assetto globale gli strumenti indispensabili per assicurarne funzionalità e sicurezza. Antichi e profondi risultati teorici della matematica hanno fornito la chiave di volta che ha consentito di eseguire operazioni delicate o riservate a distanza su scala mondiale senza ridurne la sicurezza.
Marco Baldi – Michele Elia – Massimiliano Sala
The practical effects of mathematical abstraction on cryptography
The identification of the abstract mathematics with the cryptography has allowed us to formulate and solve problems which otherwise were insuperable. The ubiquity of the telecommunications system has permitted the dislocation of a great number of operations at the user location, such as banking, postal, sales and commercial transaction services, to list but a few, placing problems of security unknown in the past. The cryptographic technology has matured just in time to offer to this global order the indispensable instruments to ensure functionality and security. Ancient and deep theoretical results of mathematics have supplied the keystone which has allowed the carrying out of remote delicate or confidential operations on a world scale without reducing security.
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Filippo Aragona
L’espansione internazionale della ’ndrangheta
Dalla fine degli anni 80 la ’ndrangheta è divenuta una delle maggiori organizzazioni criminali nel settore del traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Di fronte a un sodalizio sempre più inserito nei circuiti illeciti internazionali, in cui opera sullo stesso piano delle mafie straniere (russe, cinesi e sudamericane), appare decisivo prendere atto che il contrasto di tale fenomeno debba avvenire su più livelli e da più versanti. Sono necessari, soprattutto, interventi di natura culturale per tentare di promuovere un sentimento di ribellione collettiva contro le mafie, al fine di isolare le fasce sociali in cui si annidano le contiguità compiacenti e le connivenze. Per stimolare tali interventi, potrebbe essere proposto alle Nazioni Unite l’inserimento del reato di associazione di tipo mafioso nel catalogo dei crimini contro l’umanità.
Filippo Aragona
The international expansion of the ’ndrangheta
From the end of the 80’s, the ’ndrangheta has become one of the major criminal organizations in the sector of international traffic of narcotics. Opposite from an association which is gradually becoming an integral part of the international illegal circuits, in which they operate on the same level as the foreign mafias (Russian, Chinese and South American), it appears crucial to acknowledge that the fight against this phenomenon must be made at all levels and on all sides. Above all, intervention of a cultural nature must be made thus not only to promote a sentiment of collective rebellion against the mafias, but to isolate as well those hidden, conniving people who closely support them. To stimulate such intervention, a proposal could be made to the United Nations to include the mafia association in the type of criminal offences against humanity.
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Antonio D'Amato
La camorra dalla metà degli anni 90 al 2015. L’espansione verso nuovi ambiti: la via economica
per il riciclaggio dei capitali illecitamente accumulati
Verso la metà degli anni 90 si registra un profondo mutamento del contesto criminale campano per merito, essenzialmente, del contributo conoscitivo fornito dai collaboratori di giustizia. L’analisi degli eventi consente di registrare, inoltre, una distinzione fra le organizzazioni camorriste operanti sul territorio metropolitano di Napoli e quelle operanti in provincia e nel casertano. Il raggio di azione della camorra campana ha conosciuto una rilevante trasformazione in quanto alle tradizionali attività illecite se ne sono aggiunte altre, quali la gestione dell’immigrazione clandestina, lo sfruttamento della prostituzione e del lavoro minorile, il traffico illecito di rifiuti. Attualmente la camorra sta vivendo una straordinaria modernità, essendosi ispirata, e non da oggi, ai nuovi modelli aziendali della rete di impresa.
Antonio D'Amato
Camorra. From the mid 90’s to 2015. The expansion of the Camorra into new areas: the economic way
for the illicitly accumulated money laundering
In the mid 90’s there has been a profound change of the Campania criminal context, thanks, essentially, to the contributed knowledge supplied by the ‘collaborators of justice’ (self-reproach confidential informants). Furthermore, the events analysis allows us to record also a distinction between the Camorra organizations operating in the metropolitan area of Naples and those operating outside the Municipality and in the province of Caserta. The range of action of the Campania Camorra has experienced a significant transformation as the ‘traditional’ criminal activities have been joined by others, such as the management of illegal immigration, prostitution and child labour, together with the illicit traffic of garbage.Currently, the Camorra is experiencing an extraordinary modernity, being inspired, and not just recently, by new business models of the so-called enterprise network.
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Salvatore Lupo
Ascesa e (auspicabile) declino della mafia siciliana
in età repubblicana
Storicamente i mafiosi si sono sempre interessati di giri d’affari di una certa dimensione, stabili, che fruiscano di una certa tolleranza sociale e non la contrappongano frontalmente ai grandi proprietari, ai grandi imprenditori, all’autorità politica e amministrativa nonché alla polizia. Una storia secolare assegnava alla mafia siciliana un ruolo ‘di servizio’ nei confronti di poteri più grandi. A partire dagli anni 70 Cosa nostra intraprese una scalata al vertice del potere politico e imprenditoriale, quanto meno su scala regionale. Oggi appare indebolita, anche rispetto ad altre mafie o aree di criminalità organizzata internazionali e nazionali (basti pensare alla ‘ndrangheta). Possiamo per questo considerarla finita? No, perché la sua pericolosità non si misura solo dal sangue versato.
Salvatore Lupo
Rise and (desirable) decline of the Sicilian mafia
in the Republican era
Historically, the mafiosi have always been interested in business deals of a certain dimension, stable, which enjoy a certain social tolerance and did not oppose the great landowners, proprietors or large businesses. They did not interfer with political or administrative authorities or the police. A secular history assigned to the Sicilian mafia a role of ‘service’ towards stronger powers than itself. Since the 70’s, Cosa nostra began a climb to the summit of the political and entrepreneurial powers, at least, on a regional scale. The Sicilian mafia now appears weakened even compared to other mafias or areas of national and international organized crime (just think of the ‘ndrangheta). Can we therefore consider it over with? Unfortunately not, because its dangerousness can not be measured only by the blood that has been spilled.2
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Raffaele Cantone
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Barbara Coccagna
Le misure straordinarie di prevenzione
della corruzione nei contratti pubblici
A fronte delle inchieste giudiziarie degli ultimi anni, di grande impatto mediatico anche sul piano internazionale si è avvertita l’esigenza di intervenire in maniera incisiva nel settore degli appalti pubblici, tradizionalmente tra quelli più esposti al rischio di corruzione e infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. In quest’ottica e al fine di arginare il fenomeno, di orientare il modus operandi delle stazioni appaltanti e di costituire presidi di legalità, in una duplice chiave preventiva e repressiva, il d.l. 90/2014 ha introdotto sistemi di vigilanza ad hoc e misure straordinarie, attribuendo poteri speciali al Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Raffaele Cantone – Barbara Coccagna
The special measures of prevention
of corruption in the public contracts
In the face of the judicial investigations of recent years – causing a great media impact also at international level – the need was felt to intervene in an incisive manner in the public procurement contracts, among those traditionally most at risk of corruption and infiltration by organized crime. In this context and in order to stem the phenomenon, to direct the modus operandi of the contracting stations and to constitute effective legal protection, both in a preventive and repressive key, the d.l. 90/2014 has introduced ad hoc systems of surveillance and special measures, bestowing special powers to the President of the National Anti-corruption Authority.
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Luigi Carrozzi
Potenziare l’attività di risk management
con gli strumenti dell’apprendimento organizzativo
Il Risk Management è un’attività fondamentale per l’indirizzo e la gestione delle organizzazioni in quanto avvia un rilevante percorso di conoscenza. Per raggiungere i propri obiettivi, un’organizzazione ha necessità di confrontarsi con l’incertezza generata dall’interazione con l’ambiente e, per quanto possibile, controllarne le conseguenze. Laddove l’obiettivo sia di gestire rischi importanti (infrastrutture critiche, attività mission critical) utilizzare pratiche che consentano di sviluppare tali conoscenze può conferire vantaggi rilevanti; al contrario, sottovalutarne l’importanza, può avere conseguenze di gravità inattesa.
Luigi Carrozzi
Enhancing the activity of risk management
with the tools of organizational learning
Risk Management is a fundamental activity to direct and manage the organizations since it initiates a significant path of knowledge. Typically, to achieve its goals, an organization needs to deal with the uncertainty generated by the interaction with the environment and, if possible, check the related consequences. Whereas the goal is managing important risks (critical infrastructures, 'mission critical' activities) the use of practices which can help to develop such knowledges could bestow benefits of extreme importance, as otherwise, underestimating its importance, could carry serious, unexpected consequences.
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Vincenzo Iacovissi
La cittadinanza delle seconde generazioni
fra tradizione ed evoluzione
Il concetto di cittadinanza continua a subire profonde evoluzioni. Ne è dimostrazione il diverso approccio seguìto dai singoli Paesi circa la configurazione di questo status giuridico che ha accompagnato negli ultimi due secoli i mutevoli rapporti tra individuo e strutture autoritative, assurgendo a elemento tipico della forma di Stato. Nel contesto globale del XXI secolo, la cittadinanza fuoriesce dalla propria dimensione nazionale per assumere connotazioni più ampie, sovranazionali ma anche interregionali. È interessante verificare, in una prospettiva comparata, come ordinamenti a noi simili per storia e tradizione si atteggino nei confronti dello ius soli, mettendo in rilievo analogie e differenze per trarre utili elementi di riflessione.
Vincenzo Iacovissi
The citizenship of the second generation
between tradition and evolution
The concept of citizenship continues to undergo profound changes in the contemporary society. This is evident in the different approach taken by the single national States concerning the configuration of this legal status, which has accompanied, in the past two centuries, the changing relationships between individual and authoritative structures, becoming a typical feature of the shape of State. In the global context of the twenty-first century, the status of citizenship comes outside of its national dimension, to assume broader connotations, supranational, but also interregional. It is interesting, therefore, to verify in a comparative perspective how regulations similar to ours in history and tradition look at the ius soli, highlighting similarities and differences – suitable to allow a comprehensive understanding of the phenomenon – in order to obtain useful elements for reflection and analysis.
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Giuseppe Terranova
Superare Dublino per salvare Schengen.
Come garantire sicurezza e diritto d’asilo in Europa. Sulle orme di Hathaway
Con la decisione di sospendere l’applicazione del Regolamento di Dublino, la Germania ha segnato l’inizio della fine di quell’architettura giuridica che dal 1990 detta tempi e modi del sistema d’asilo europeo. Oggi la pressione migratoria dal Nord Africa – e tramite questa da quella sub-sahariana – grava sulle spalle quasi esclusivamente di quegli Stati membri che confinano col Nord Africa e i Balcani. È arrivata l’ora di mettere in discussione anche Schengen? E se sì in che senso? Per garantire una maggiore sicurezza dei confini nazionali bisogna rafforzare o ‘dissolvere’ il sistema Schengen?
Giuseppe Terranova
Overcome Dublin to save Schengen. How to ensure security and the right of asylum in Europe.
In the footsteps of Hathaway
With the decision to suspend the application of the Dublin Regulation, Germany has, in fact, marked the beginning of the end of that legal architecture which since 1990 has dictated the times and methods of the European Asylum System. Today, the migratory pressure from North Africa – and through this that of the Sub-Sahara – falls heaviest and almost exclusively on the shoulders of those Member States that border North Africa and the Balkans. I would say that the hour has arrived to discuss also Schengen. And if yes, in what sense? And to ensure a major security of the national borders is it necessary to reinforce or ‘dissolve’ the Schengen System?
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Gianluca Falanga
Difesa partigiana o guerra di classe clandestina?
La ‘Gladio’ della Repubblica Democratica Tedesca
Il bagaglio di esperienze della lotta partigiana antifascista nella Seconda guerra mondiale non fu soltanto alla base del programma di difesa paramilitare Nato Stay behind, bensì anche dell’articolato arcipelago di strutture clandestine ‘dormienti’ organizzate dai Servizi del Patto di Varsavia. Strutture delle quali, a oggi, si sa poco o nulla. Una serie di fascicoli della Stasi, scampati all’eliminazione chirurgica di documenti dall’archivio centrale di Berlino, consente di ricostruire – svelandone chiaramente la natura offensiva – un’articolazione di quell’ambito segreto, organico ai piani d’attacco sovietici.
Gianluca Falanga
Partisan defense or clandestine class war?
The ‘Gladio’ of the German Democratic Republic
The wealth of experience of the anti-fascist partisan fight in the 2nd World War was not only the basis of the Nato paramilitary defense programme Stay behind, but also of the articulated archipelago of ‘dormant’ clandestine structures organized by the Services of the Warsaw Pact. Structures of which, today, we know little or nothing. A series of Stasi files which, escaped the surgical removal of documents from the central archives of Berlin, allows the reconstruction – clearly revealing the offensive nature – of an articulation of that secret archipelago, organic to the plans of a Soviet attack.
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Giampaolo Rugarli
Storie di chi si è dato coraggio
Edgardo Sogno
Continuiamo nella presentazione dei decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita ad appartenenti del mondo dell’intelligence per la straordinarietà del loro comportamento nell’assolvimento della missione affidata. Lo scopo è ricordare quanti ci hanno lasciato in eredità lezioni di rettitudine e orgoglio di appartenenza, con racconti di fantasia che pur attingono a eventi che hanno realmente coinvolto i protagonisti.
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Roberto Ganganelli
Un’arma monetaria, la sua storia. I buoni di cassa austriaci in Veneto nella Grande guerra
Nel 1917, dopo Caporetto, il Veneto fu invaso dagli austro-ungarici e, in pochi mesi, anche da un mare di banconote senza garanzia emesse dalla Cassa Veneta dei Prestiti, istituto creato appositamente a Udine dal governo di Vienna per tenere sotto controllo la circolazione monetaria e, al tempo stesso, requisire materie prime e derrate alimentari necessarie allo sforzo bellico. Un’arma economica che, in caso di vittoria degl’Imperi Centrali, avrebbe costretto il Regno d’Italia a un risarcimento astronomico.
Roberto Ganganelli
A monetary weapon, its story. Austrian cash certificates in Veneto in the 1st World War
In 1917, after Caporetto, Veneto was invaded by the Austro-Hungarians and, in a few months, also by huge amount of bank notes without guarantee issued by the Veneta Cash Loans, an institute created purposely at Udine by the Viennese Government to keep the monetary circulation under control and, at the same time, to requisition raw materials and food commodities necessary for the war effort. An economic weapon which, in the case of victory of the Central Empires, would have forced the Kingdom of Italy to pay an astronomical compensation.
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Giancarlo Zappoli
The Ipcress File
Harry Palmer compare sugli schermi nel 1965 quando un suo collega, James Bond, ha già conquistato l’attenzione mondiale. Il suo è un personaggio che fa dell’understatement la propria regola di vita e a cui manca qualsiasi tocco di esotismo e d’azione spettacolare. Ma è proprio questo il suo punto di forza unito a un’interpretazione – dell’allora poco noto Michael Caine – che gli offre una credibilità non facile da ottenere anche a causa delle difficoltà produttive e di un’ironia decisamente molto britannica.
Giancarlo Zappoli
The Ipcress File
Harry Palmer appeared on the screen in 1965 when a colleague, James Bond, had already conquered world attention. His character is a man who makes the ‘understatement’ a rule of life and who lacks the minimum touch of exoticism and spectacular action. But it is just this his strong point, combined with an interpretation by the then little-known Michael Caine, which gives the character, in spite of production difficulties and a decidedly ‘British’ irony, a credibility not easy to achieve.
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Giuseppe Pollicelli
Lo Sconosciuto che conosce bene il mondo
È un ex mercenario che decide di diventare agente segreto. Nessuno conosce il suo nome, e lui stesso sembra fare di tutto per cancellarlo dalla propria memoria, tant’è vero che si fa chiamare Unknow, che in inglese (malgrado la curiosa mancanza della ‘n’ finale) suona come ‘sconosciuto’. A crearlo, per l’editore Renzo Barbieri, è uno dei più importanti autori di fumetti italiani, Magnus, che dopo la lunga collaborazione con lo scrittore Max Bunker decide di fare tutto da solo: i disegni ma anche i testi. Improntata a un rigoroso realismo e ambientata
in diversi luoghi del mondo, la saga dello Sconosciuto debutta nel 1975, quando in Italia avviene la nascita di altri due rivoluzionari personaggi: il dolente Alack Sinner, firmato dagli argentini Muñoz e Sampayo, e l’anticonformista Mister No, ideato da Sergio Bonelli sulla scorta dei suoi frequenti viaggi nell’amato Sud America. Due antieroi figli, come pure lo Sconosciuto, di un’epoca inquieta e disillusa.
Giuseppe Pollicelli
The Unknown who knows the world well
He is a former mercenary who, at a certain point of his life, decides to become a secret agent. No-one knows his name and he himself seems to do everything to cancel it from his memory, so much so, that he calls himself ‘Unknow’ which in English (despite the missing final ‘n’) sounds like ‘Unknown’. To create him, for the publishing of Roberto Barbieri, is one of the most important authors of Italian comics, Roberto Raviola, alias Magnus, who, after a long collaboration with the writer Max Bunker (among whose successes are Kriminal and Alan Ford) decides to do everything by himself: both the drawings and the texts. Set in rigorous realism and located in various parts of the world – often those most afflicted by war and political instability – the saga of the Unknown makes its debut in the year 1975, which in Italy registers the birth of other two revolutionary characters of the world of comics: the sorrowful Alack Sinner, created by the the Argentinians Muñoz and Sampayo (sheltering in Italy to escape from Videla’s military dictatorship), and the nonconformist maverick Mr. No, created by Sergio Bonelli in the wake of his frequent trips to his beloved South America. Two antiheroes, sons – just like the Unknown – to a restless and disillusioned epoch.
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Melanton
Il lato sorridente dell'intelligence
Bentornati! Si rinnova per me il piacere e l’onore di averVi come graditi e attenti Lettori. Il corrente periodo natalizio prelude, peraltro, alla fine di un vecchio anno e alla nascita di un altro nuovo, che tutti – come nel leopardiano Dialogo di un Venditore d’Almanacchi e di un Passeggere – ci aspettiamo, a prescindere, migliore. I miei Auguri, quindi, per un ottimo 2016.
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Recensioni
Michaela Sapio, Spie in guerra. L’intelligence americana dalla caduta di Mussolini alla Liberazione. 1943-1945, Mursia, 2015.
I Colori dell’intelligence, Nuova Argos, 2015.
Umberto Broccoli, Spiedi. Cibo e servizi segreti, collana «Segreti» 1, Nuova Argos, 2015.
Paolo Sellari, Geopolitica, intelligence, alimentazione, collana «Segreti» 2, Nuova Argos 2015.
Domenico Vecchioni, Ana Belén Montes. La spia americana di Fidel Castro, Greco & Greco, 2014.
Paolo Bertinetti, Agenti Segreti. I maestri della spy story inglese, Dell'Asino, 2015.
James Grady, Il ritorno del Condor, Rizzoli, 2015.
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