sommario 2/2023
Editoriale
Nel 2050, una generazione da ora, in Italia verrà alla luce Adamo. È un bambino speciale. È l’ultimo. Dopo di lui, non nascerà più nessuno. Giocherà da solo e crescerà senza amici, senza coetanei, senza la compagnia di fratelli o sorelle... Uno scenario inquietante. Per fortuna, puramente immaginario. Si tratta, infatti, della trama di uno spot pubblicitario realizzato nei mesi scorsi da una nota azienda di prodotti alimentari per l’infanzia, la cui potenza evocativa, al di là della provocazione e dei fini commerciali sottesi, richiama l’attenzione su un problema che interessa particolarmente il nostro Paese: il calo della natalità. Una discesa in caduta libera ormai da anni, a sua volta all’origine di un “inverno demografico” che appare senza fine e che per i suoi impatti – presenti e potenziali – su variabili strutturali come spesa pubblica, ricchezza pro capite, mercato del lavoro, tenuta del tessuto sociale, proiezione all’estero del sistema politico e industriale si configura quale questione strategica per gli interessi nazionali. ...
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Massimo Livi Bacci
Identità e natura delle popolazioni, ieri e oggi
Una popolazione è un insieme di individui − donne, uomini,
bambini, adulti e vecchi − uniti da vincoli biologici e sociali,
che vivono in uno spazio fisico. È questa una definizione generale,
perché coloro che la costituiscono possono essere poche
centinaia o svariati milioni, e il territorio che occupano piccolo
o sterminato. Ciò che conta non è quindi l’entità numerica delle
persone né la grandezza dell’insediamento ma l’esistenza di legami
e relazioni, essenzialmente di natura biosociale, che determinano
sentimenti d’identità o di appartenenza.
Massimo Livi Bacci
Identity and Nature of Population. Yesterday and Today
A population is defined as a group of individuals brought together by biological links, who live within
a given physical space. This definition is quite general because individuals could be a few hundred or
millions and the space little or infinite. Therefore, what matters is neither the number of people nor the
size of the territory but the existence of ties and relationships, which have a biosocial nature and
produce feelings of identity or belonging.
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Francesco Scalone
10mila anni di sviluppo, dall’invenzione dell’agricoltura a oggi
Dalla comparsa dei primi sapiens, 300mila anni fa, la popolazione
del Pianeta ha raggiunto il traguardo di otto miliardi
di abitanti con un cammino non facile, in cui fasi di crescita
si sono alternate a periodi di ristagno o regressione. Questo
almeno fino alla rivoluzione industriale, quando il miglioramento
della produzione alimentare e i progressi medici hanno
permesso la vertiginosa accelerazione fino a una soglia di difficile
sostenibilità. Gli 11 miliardi previsti per la fine di questo
secolo rappresentano un successo e, al tempo stesso, una minaccia
per la tenuta dell’ecosistema.
Francesco Scalone
10 Thousands Years of Development, from the Beginnings of Agriculture to the Present Age
Since the birth of humanity, the world population has reached eight billion inhabitants following a
difficult process in which phases of growth have alternated with others of stagnation or regression. This
trend continued until the advent of Industrial Revolution, when improved food production and medical
advances paved the way for a fast acceleration. But now sustainability is in danger. The 11 billion
inhabitants expected at the end of the century will be both a success and a threat to ecological stability.
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Marcantonio Caltabiano
Quel che resta del secolo
È possibile prevedere l’evoluzione della popolazione italiana
da qui al 2100? La risposta è affermativa, pur se con alcuni limiti
e un certo grado d’incertezza. E allora qual è il destino
che si prospetta? Istat, Eurostat e Nazioni Unite concordano
nella sua forte riduzione, conseguenza di un flusso di nascite
sempre minore. Questo declino rischia di ridimensionare il
ruolo politico ed economico dell’Italia nel mondo, ma con
politiche adeguate sarà possibile attenuarne l’impatto.
Marcantonio Caltabiano
What Remains of the Century
Can the evolution of Italian population from today to 2100 be predicted? The answer is ‘yes’, but there
are some limits and a degree of uncertainty. What is the future for Italian population? Istat, Eurostat
and United Nation predict a significant reduction in the Italian population due to an ever lower birth
rate. The phenomenon threatens the political and economic role of Italy in the world, but the right
public policy decisions could pave the way to new opportunities.
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Massimo Livi Bacci
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Gustavo De Santis
La rivoluzione geodemografica
Il diverso ritmo di crescita demografica delle varie aree del
mondo ha cambiato, nel tempo, il peso relativo delle popolazioni.
Nel 1950, tra i 10 Paesi più popolosi ce n’erano tre europei,
tra i quali l’Italia, e nessuno dell’Africa. Nel 2050,
questo elenco conterrà ben tre Paesi africani e nessuno europeo.
Il numero, di per sé, non è “potenza”, ma lo diventa
quando i livelli di sviluppo sono simili: i Paesi grandi hanno
allora le risorse economiche e umane per sovrastare quelli piccoli,
almeno in termini di influenza politica esterna.
Massimo Livi Bacci – Gustavo De Santis
The Geodemographic Revolution
The different pace of demographic growth in the various area of the world has changed the relative
weight of populations over time. In 1950, in the ranking of the 10 most populous countries there were
three European countries, including Italy, and none in Africa. In 2050, the list will contain three African
countries and no European ones. The number itself is not ‘power’. Number becomes power when levels
of development are similar: therefore, large countries have the economic and human resources to
overpower small ones, at least in terms of external political influence.
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Letizia Mencarini
Riproduzione e nascite in Italia
La bassa fecondità italiana, che perdura ormai da quasi 40
anni, ha fatto scattare una sorta di “trappola demografica”: i
pochi figli del passato, che sono i genitori di oggi, in calo numerico
e sempre più avanti con gli anni, producono le poche
nascite attuali, in una spirale che rischia di ripetersi. La pandemia
di Covid-19 ha diminuito ulteriormente la fecondità ma
anche favorito politiche pubbliche espansive a sostegno di giovani
e famiglie, con possibili ricadute positive sui comportamenti
riproduttivi.
Letizia Mencarini
Reproduction and Births in Italy
The low Italian fertility began 40 years ago and since then it has produced a sort of ‘demographic trap’:
a spiral in which the few children born in the past are now parents (they are decreasing in number and
getting older) of a few children. The Covid-19 pandemic has further decreased fertility but also paved
the way for expansive public policies to support young people and families with possible positive
effects on reproductive behaviours.
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Viviana Egidi
Durata e qualità della vita
L’allungamento della vita realizzatosi nell’ultimo secolo e
mezzo nei Paesi maggiormente sviluppati è una delle più
grandi conquiste dell’umanità: si è ampliato l’orizzonte temporale
a disposizione dei nostri progetti e si è ridotta l’incertezza
che da sempre accompagna l’esistenza. Un successo
senza ombre che ci ha consentito di vivere più a lungo e in
modo più sano. Oggi, con sempre maggiore prepotenza,
emergono rischi che possono compromettere la futura evoluzione.
Valutarne l’impatto e organizzare una risposta adeguata
è il compito difficile, ma non impossibile, che l’umanità si
trova ad affrontare.
Viviana Egidi
Lenght and Quality of Life
The lengthening of life in the most developed countries over the last 150 years is one of the greatest
achievements of humanity. Our life plans may be based upon an increasing life expectancy and
uncertainty – which has always been a component of human existence – has been reduced. This a
success that contributes to a longer and healthier existence. Today some new risks are rapidly evolving
and may jeopardise the future. Humanity has the difficult but not impossible task of assessing their
impact and organising an adequate response to them.
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Roberto Impicciatore
Vivere in famiglia o da soli
Contrariamente a quel che si tende talvolta a pensare, le famiglie
non hanno mai avuto una struttura semplice neanche
in passato. Ma le trasformazioni degli ultimi decenni sono
state formidabili, con ridefinizioni continue di confini, ruoli e
relazioni. Ciò rende difficile prevedere i cambiamenti, talora
anche solo comprenderli e accettarli, e pone serie sfide sul
piano culturale e legislativo, ad esempio in termini di diritti e
doveri dei membri di una “famiglia”.
Roberto Impicciatore
Living with Family or Alone
Contrary to common belief, families have never been a simple structure. The transformations of the
last few decades have radically changed borders, roles and relationships. Anticipating, understanding
and accepting changes is too difficult and poses a pivotal cultural and legislative challenge, for example
in terms of the rights and duties of the members of a ‘family’.
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Corrado Bonifazi
Mobilità e migrazioni internazionali
Le migrazioni sono un elemento centrale nel dibattito politico
in gran parte dei Paesi sviluppati. Le crisi economiche, la pandemia
di Covid-19 e una situazione internazionale sempre
meno stabile hanno avuto importanti effetti sulla specifica dinamica
internazionale. Ciò emerge chiaramente da un’analisi
delle tendenze recenti del fenomeno, che comunque mostra
una certa continuità con le principali linee evolutive che
hanno caratterizzato lo scenario migratorio mondiale, europeo
e italiano degli ultimi decenni.
Corrado Bonifazi
Mobility and International Migration
Migration is a controversial topic in the political debate in most developed countries. The economic
crises, the Covid-19 pandemic and an increasingly unstable global situation have important effects on
this specific international dynamic. Analysing recent trends sheds light on the current status of the
phenomenon and also shows its consistency with the global, European and Italian migration scenario
of recent decades.
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Cinzia Conti
L’integrazione degli stranieri
Le politiche d’integrazione, avviate nei diversi Paesi nel corso
del tempo, hanno evidenziato numerosi limiti e scarse possibilità
di generalizzazione nei differenti contesti geografici e
storici. In Italia, la presenza straniera è diventata una componente
strutturale della società e i fenomeni d’integrazione
sono ormai giunti, per molti migranti, a una fase matura che
conduce anche all’acquisizione della cittadinanza. Sono numerosi
i nodi ancora da sciogliere, soprattutto rispetto alle seconde
generazioni, più vulnerabili dei loro coetanei italiani.
Cinzia Conti
Integration of Foreigners
Some countries have implemented integration policies for years now. They have highlighted many
limitations and insufficient possibilities for their generalisation in other geographical and historical
contexts. In Italy, the presence of foreigners is a structural component of society and the integration
has reached a mature stage for many migrants (for instance, the acquisition of citizenship). Many other
issues concerning second generations immigrants, who are more vulnerable than the Italian peers,
need to be resolved.
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Salvatore Strozza
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Federico Benassi
Urbanizzazione, megacittà e ambiente
L’urbanizzazione è un tratto distintivo della nostra storia evolutiva.
Nel 2007 l’umanità è divenuta prevalentemente urbana
poiché più della metà della popolazione del Pianeta vive in
città e megacittà. Un processo inarrestabile che presenta tuttavia
grandi differenze spaziali e temporali. I temi ambientali
e socioeconomici legati a questo processo sono molteplici e
pongono sfide importanti per il futuro dell’umanità stessa. L’articolo
dà conto di tali evidenze oltre a fornire qualche spunto,
basato su statistiche e ricerche disponibili, per una migliore
gestione del fenomeno.
Salvatore Strozza – Federico Benassi
Urbanisation, Megacities and Environmental Challenges
Urbanisation is considered a hallmark of our evolutionary history. In 2007, humanity has become
predominantly urban as more than half of the planet’s population lives in cities and megacities. This is
an unstoppable process, which nevertheless has spatial and temporal differences. The environmental
and socio-economic issues related to this process are many and pose important challenges for the
future of humanity itself. The paper takes into consideration this evidence and suggests some ideas,
based upon available statistics and research, for more effective management practices.
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Massimo Livi Bacci
Lo spazio e la sua antropizzazione
Le terre emerse sono ormai per 3/4 antropizzate e questa proporzione
è destinata ad aumentare per via della crescita demografica,
con tre principali criticità. La prima riguarda la
conservazione del manto forestale, in particolare nelle grandi
foreste pluviali. La seconda concerne l’addensamento nelle
aree costiere, fragili per la bassa elevazione, a rischio di degrado,
erosione e inquinamento. La terza è rappresentata dalla
crescita delle megacittà, dove tutto è fuori scala: consumi
energetici, produzione di rifiuti e inquinamento.
Massimo Livi Bacci
Space and Its Anthropization
Three quarters of the Earth’s territory have been anthropized and the proportion will increase due to
population growth. This fact entails three main challenges: i) the protection of forests, including the
rainforests; ii) the population density in coastal areas, which could be at stake since of low elevation,
degradation, erosion, and pollution; iii) the megacities, where everything is off scale: energy
consumption, waste production, and pollution.
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Giorgio Federici
L’acqua, troppa o troppo poca
Crisi e catastrofi legate all’acqua crescono con l’aumentare
della popolazione e il verificarsi dei cambiamenti climatici.
Nei Paesi sviluppati, con demografia stabile e adeguate potenzialità
tecniche ed economiche, la gestione delle risorse
idriche appare possibile. Negli altri, con forte crescita demografica
e carenza di infrastrutture, è prioritario uscire dalla povertà.
Nell’Africa subsahariana ciò sarebbe facilitato da un
buon uso delle fonti di energia idroelettriche, ampiamente disponibili
insieme a quella solare.
Giorgio Federici
Water, Too Much or Too Less
Water crises and water-related disasters have increased with population growth and climate change.
In developed countries, with stable demographics and adequate technical and economic resources,
water management seems possible. In the other ones, with strong population growth and lack of
infrastructure, the main problem is getting out of poverty. In sub-Saharan Africa this could be facilitated
by a good use of the widely available hydroelectric resources and solar energy.
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Bruno Carli
Crescita demografica e riscaldamento globale
L’accesso facile e abbondante all’energia offerto dai combustibili
fossili ha favorito lo sviluppo della società moderna, ma
le conseguenti emissioni di gas serra stanno comportando un
aumento della temperatura del Pianeta e un cambiamento climatico
con effetti preoccupanti per la sostenibilità del sistema
economico e sociale. Il problema è di tipo globale e richiede
un accordo internazionale per la mitigazione delle cause. Le
alternative ai combustibili fossili esistono, ma non hanno la
stessa fruibilità di quest’ultimi, e la politica non riesce a raggiungere
accordi efficaci.
Bruno Carli
Population Growth and Global Warming
The easy and widespread access to energy supplied by fossil fuels has favoured the development of
modern society but the consequences of greenhouse gas emissions have been leading both to the
increase in the Earth’s temperature and to climate change along with worrying effects for the
sustainability of the economic and social system. The issue is global and requires an international
agreement in order to mitigate its causes. Alternatives to fossil fuels exist but they do not have the same
usability and politics has not yet reached effective agreements.
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Alessandro Rosina
Dinamiche demografiche e politiche familiari
Le politiche demografiche puntano decisamente ad allungare
la durata della vita (non sempre la sua qualità), ma sono più incerte
sulla fecondità, orientate talvolta a frenarla e talaltra a stimolarla:
in entrambi i casi, con risultati spesso inferiori alle
attese. In un contesto in cui sono gli individui a prendere autonomamente
le loro decisioni in materia riproduttiva (senza,
cioè, l’interferenza di famiglia o istituzioni), la sfida per i governi
è quella di garantire il giusto equilibrio tra sostegni materiali di
breve periodo e prospettive di sicurezza a lungo termine.
Alessandro Rosina
Demographic Dynamics and Family Policies
Demographic policies aim to prolong life, even if they sometimes fail to improve its quality. They are
less effective in promoting fertility, because they alternately intend to slow it down and stimulate it. In
both cases the results do not meet expectations. Today people make their own reproductive decisions
(that is, without interference from families or institutions), so the challenge for governments is to find
the balance between short-term economic aid and long-term certainty.
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Elena Pirani
Popolazione, etica, diritti
Negli ultimi decenni, lo sviluppo delle scienze biomediche e
della tecnologia ha profondamente modificato il modo in cui
individui e società si rapportano alla vita e alla morte, alimentando
anche un radicale cambiamento culturale, legislativo ed
etico. Libertà e autonomia sono principi, oggi, considerati imprescindibili.
La loro crescita, tuttavia, implica anche un aumento
delle responsabilità, individuali e collettive.
Elena Pirani
Population, Ethics, Rights
Over the last decades, the development of biomedical sciences and technology has deeply changed
the way individuals and societies relate to life and death, also leading to a profound cultural, legislative
and ethical change. Freedom and autonomy are now considered fundamental principles. Their growth,
however, entails an increase in individual and collective responsibilities.
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Maria Letizia Tanturri
Una rivoluzione, nel suo genere
La rivoluzione di genere è in atto anche nel nostro Paese: mai
come ora le donne italiane hanno fatto passi avanti in numerosi
ambiti della vita sociale. In molti altri tuttavia, pur se ridotto,
persiste uno squilibrio tra i sessi: le donne sono entrate nel mercato
del lavoro, ma gli uomini non hanno ancora assunto una
piena corresponsabilità in ambito domestico. Ciò è al tempo
stesso causa ed effetto anche di profondi cambiamenti demografici,
a cominciare dalla bassa fecondità. Quali le sfide per
il futuro? Le politiche possono aiutare?
Maria Letizia Tanturri
Gender Equity in Italy
The ‘gender revolution’ is also taking place in our country: Italian women have made progress in many
areas of social life. In others, even if low, a gender gap still exists: women have entered the labour
market, but men have not yet assumed full co-responsibility for housework. This imbalance is, at the
same time, the cause and the effect of profound demographic changes (starting from low fertility). What
are the challenges for the future? Can policies help?
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Patrizia Farina
L’africa subsahariana, un’osservata speciale
Negli anni Sessanta del Novecento, molti economisti valutavano
con grande ottimismo il potenziale di crescita dell’Africa,
in via di liberazione dal giogo delle potenze coloniali, ricca di
materie prime e demograficamente giovane. Invece, per ragioni
che restano ancora in gran parte oscure, la realtà dell’Africa
subsahariana è stata diversa: sviluppo lento, guerre civili, debolezza
economica e politica... Tra i segnali del ritardo, tutti i
principali indicatori demografici, di cui qui si tratta, che però
da qualche tempo, e finalmente, mostrano anche aspetti incoraggianti.
Patrizia Farina
Sub-Saharian Africa under Survellance
In the 1960s, many economists were optimistic about Africa’s growth potential. The continent, rich in
raw materials and demographically young, was freeing itself from the yoke of colonialism. Instead, the
reality of sub-Saharan Africa was to be different (for reasons that still remain largely unknown): slow
economic growth, civil wars, and political weakness. All the main demographic indicators analysed
in this paper indicate a delay in development. But, for some time now, they have also shown
encouraging aspects, at last!
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Gustavo De Santis
Il declino demografico dei Paesi ricchi
I Paesi di più antica industrializzazione, cosiddetti ricchi o sviluppati,
non formano un blocco omogeneo, né tantomeno gli
“altri”, quelli poveri o in via di sviluppo. L’Italia, tradizionalmente
collocata all’interno dei primi, sta però arretrando economicamente
e demograficamente. Contrastare la bassissima
fecondità è possibile, senza però sperare in un rialzo significativo.
Tuttavia, scelte oculate possono attenuare le conseguenze
negative di decremento e invecchiamento demografico se non,
addirittura, trarre da esse nuove opportunità. Non facile ma
non impossibile.
Gustavo De Santis
Demographic Decline in Developed Countries
The oldest industrialised (‘rich’ or ‘developed’) countries do not form a homogeneous bloc. Neither
do the ‘others’: the poor and the developing countries. Traditionally, Italy is positioned within the
developed countries but is currently behind, both economically and demographically. Policies
encouraging births could be successful, but they are unlikely to achieve a significant increase.
Nonetheless, careful choices can balance the negative consequences of demographic decline and
ageing and even seize new opportunities from them. It may be difficult but not impossible.
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Andrea Brandolini
Prospettive demografiche e sviluppo economico
Il legame tra la dinamica demografica e quella economica è
complesso. L’invecchiamento e la diminuzione della popolazione
italiana previsti per i prossimi anni non sono favorevoli
alla crescita produttiva ma non è inevitabile che si traducano
in un regresso economico. Il recupero dell’ampio potenziale
di lavoro inutilizzato (specie delle donne e dei lavoratori più
maturi) e i flussi immigratori potranno compensare, in parte, il
ridimensionamento demografico. Per garantire incrementi del
reddito pro capite bisognerà puntare su progresso tecnologico
e miglioramento della produttività, cogliendo i benefici della
transizione digitale e sviluppando nel contempo le competenze
delle persone.
Andrea Brandolini
Demographic Prospects and Economic Development
The link between demographic and economic dynamics is controversial. Forecasted aging and decline
of Italian population for the next years do not encourage economic growth but will not necessarily
turn into an economic downturn. Mobilising unemployed workforce (especially women and older
workers) and migration flows can both partly compensate the demographic downturn. To ensure
increases in per capita Gdp, we have to tackle technological progress and productivity along two main
lines: the first aims at reaping the benefits of the digital transition and the second one focuses on
developing people’s skills.
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Umberto Gori
Qualche ipotesi sugli scenari internazionali
Le pagine che seguono sono la prolusione alla XIV edizione
della Cyber Warfare Conference su Il futuro assetto cyber italiano
nell’era geopolitica del XXI secolo, convegno svoltosi a Roma il
23 marzo 2023 nella sede del Centro Alti Studi per la Difesa.
Caos, complessità, turbolenza, mutamento esponenziale, incertezza
rappresentano la sfida odierna per i Servizi: qualsiasi previsione
rischia di essere falsificata. Tuttavia, con l’intelligence,
sorretta da metodo scientifico e conoscenza storica, si può ridurre
il perimetro dell’indeterminatezza. Su questa premessa si
evidenziano le probabili linee di azione delle maggiori potenze,
pervenendo ad alcune conclusioni di carattere operativo.
Umberto Gori
Some Hypothesis on Future International Scenarios
The present paper is based upon the opening speech of the 14th Cyber Warfare Conference on The
future Italian cyber organisation in the geopolitical era of the 21st century, which took place at The
Center for Higher Defence Studies (Casd – Centro Alti Studi Difesa) in Rome, 23 March 2023. Chaos,
complexity, disorder, increasing changes, and uncertainty describe the current condition of Intelligence
Services: predictions risk being falsified. For this reason intelligence should be supported by both
scientific method and historical knowledge in order to reduce the scope of uncertainty. According to
this assumption, the paper deals with the policy actions that major powers are more likely to engage
in the future and ends by some operational conclusions.
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Luigi Loreto
Epistemologia ed euristica. Confronto critico tra storiografia e intelligence
Se può essere difficile immaginare Theodor Mommsen nei
panni di James Bond, pure esiste una stretta affinità tra intelligence
e storiografia, sinora pressoché mai evidenziata. Richiamando
la natura epistemologica della prima, l’articolo analizza
tale prossimità, da ricondurre anche al reclutamento, dall’ambiente
degli storici, del personale dei Servizi anglosassoni nel
periodo 1914-1945. Entrambe le discipline risultano consistere
in una interpretazione di dati in un regime d’incertezza e di
rarità di fonti, con la sola differenza dell’essenza funzionale
dell’intelligence.
Luigi Loreto
Epistemology and Heuristics. A Critical Comparison between Historiography and Intelligence
Although it may be difficult to imagine Theodor Mommsen in the role of James Bond, nevertheless
there is a close affinity between intelligence and historiography which has rarely been recognised so
far. Recalling the epistemological nature of the former, the article analyses this proximity, which can
also be traced back to the recruitment of the Anglo-American intelligence personnel among historians
between 1914 and 1945. Both intelligence and historiography result in an interpretation of data under
conditions of uncertainty and scarcity of sources, the only difference is the functional character of the
intelligence.
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Luca Goldoni
Sei giorni in Israele
Qualcosa m’è rimasto nella penna di quei giorni del giugno
1967, qualcosa non è entrato nei cablo o non è passato dalla
censura militare e vorrei qui racimolare immagini, emozioni,
soprappensieri come li ritrovo sul taccuino, alla rinfusa, allo
stesso modo delle giornate di chi era piombato in questa
strana guerra: la gente che faceva i fatti suoi mezzo chilometro
dietro i battaglioni corazzati; cannonate e ragazze, feriti e
Coca-Cola; tassisti che contrattavano coi giornalisti; ufficiali
che ordinavano senza gridare, fotoreporter che urlavano per
passare. Ricordo il collega di «Panorama» in doppiopetto blu
e cravatta a pallini perché, dopo l’atterraggio, non era riuscito
a passare dall’albergo. Ricordo un altro inviato – giunto prima
con un Boeing noleggiato dagli ebrei di Londra, le poltroncine
tutte occupate e cassette di legno piene di mine – che si teneva
la camicia sporca ed esibiva quelle macchie come nastrini.
Luca Goldoni
Six Days in Israel
I didn’t write down everything I experienced during those days of June 1967, and now I’d like to put
together some images, emotions, thoughts, as I find them on my notebook, in bulk, chaotic as the days
of those who stormed into this strange war: people minding their own business half a kilometre behind
the tank battalions, cannonballs and girls, wounded soldiers and Coca-Cola, officers giving orders
without shouting. I remember my colleague from Panorama wearing a blue double-breasted blazer
and a polka-dot tie, since he couldn’t stop by the hotel after the landing. I remember another reporter
– who got there on a Boeing rented by London Jews, with the seats all occupied and wooden crates
full of mines – showing off the stains on his shirt as they were ribbons.
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Paolo Bertinetti
Ian Fleming e James Bond
Ricco gentiluomo canonicamente britannico, bon vivant,
agente segreto (ma soltanto in ufficio, non sul campo), Ian
Fleming deve la sua fortuna – e soprattutto quella dei suoi
eredi – all’invenzione di James Bond, la cui figura più o meno
corrisponde a ciò che egli stesso avrebbe voluto essere. Lui sì,
attivissimo operativo, protagonista di vicende che, a parte
quella raccontata in Casino Royale, poco o nulla hanno a che
fare con la realtà. Ma ciò non rileva e così, grazie al cinema,
007 è diventato una vera icona della cultura popolare della
seconda metà del Novecento.
Paolo Bertinetti
Ian Fleming and James Bond
Ian Fleming was a typically British wealthy gentleman, a bon vivant and a secret agent (in the office,
not in the field) whose fortune – and above all that of his heirs – depended on the invention of the
agent with a license to kill: James Bond. The character more or less corresponds to what the writer
wanted to be. He is, on the contrary, a field agent and the main actor of events which have little or
nothing to do with the real life, the only exception being Casino Royale. But that did not matter and
so, thanks to the cinema, 007 became a true icon of popular culture of the second half of the 20th
century.
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Daniele Bevilacqua
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Giuseppe Pollicelli
Spy Diabolik. L’eroe delle sorelle Giussani e l’immaginario spionistico bondiano
Nel 1962 si affermano due figure destinate a segnare profondamente
l’immaginario collettivo: James Bond e Diabolik.
Sebbene Bond nasca nove anni prima, nel romanzo Casino
Royale di Ian Fleming, è grazie al cinema – e il primo dei lungometraggi
a lui dedicati, Dr. No (Agente 007 – Licenza di
uccidere), è appunto del 1962 – che si trasforma nell’agente
segreto per antonomasia. In quello stesso anno, Diabolik –
ideato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani – esordisce
nelle edicole italiane nel formato tascabile che contribuirà a
farne la fortuna. Così come l’agente segreto, dopo il debutto
sul grande schermo, consegue rapidamente fama internazionale,
altrettanto velocemente il Re del Terrore acquisisce in
Italia lo status di criminale per eccellenza. Una sorta di cammino
parallelo, ripercorrendo il quale è possibile riscontrare
le evidenti differenze che separano i due personaggi ma
anche i punti di contatto – meno numerosi ma comunque significativi
– che li accomunano.
Daniele Bevilacqua – Giuseppe Pollicelli
Spy Diabolik. The Sisters’ Giuliani Hero and Bondian Image of Espionage
In 1962 two characters destined to deeply mark the collective image became extremely popular: James
Bond and Diabolik. Although Bond was created nine years earlier by Ian Fleming in the novel Casino
Royale, the cinema (with the first of the 007 feature films, Dr. No, released in 1962) made him the
secret agent par excellence. In that same year Diabolik, who had been conceived by sisters Angela
and Luciana Giussani, debuted on Italian newsstands in the paperback edition that has also determined
its success. Bond quickly gained international fame after his big screen debut. Likewise, Diabolik
quickly became the thief and criminal par excellence in Italy. The two characters have gone through a
sort of parallel path which, if analysed, highlights both the obvious differences and the traits – less
numerous yet significant – that they have in common.
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Elisa Battistini
Conflitti incrociati nell'ultimo film di Luc Besson
Sfrontato, ludico, del tutto privo di veridicità storica, Anna è uno spy movie ambientato durante
la dissoluzione dell’Urss, che guarda al film centrale di Luc Besson, Nikita, espandendone il
campo d’azione e accostando alla bellissima protagonista una donna alleata e due uomini che,
da agenti nemici, variamente se la contendono. La guerra tra Kgb e Cia, che si svolge nel cuore
dell’Europa, si interseca con lo scontro tra subordinazione e autodeterminazione di un femminile
a cui il maschile è incapace di dare risposte: sarà Anna a conquistare entrambe, dando scacco
matto a tutti.
Elisa Battistini
Crossed Conflicts in the Latest Movie by Luc Besson
Luc Besson’s Anna (2019) is a brash and funny spy movie that is disinterested in historical truth. The
plot is set during the dissolution of the Ussr and develops the French director’s main work, Nikita (1990):
the field of action is wider and the main character is joined by a female ally and two men, who are
enemy agents and compete for the young woman in various ways. The fight between Kgb and Cia in
the heart of Europe intertwines with the one between subordination and self-determination of the
female sex. The masculine cannot give Anna the answers she needs, but she will find them herself and
checkmate the two men.
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Recensioni e segnalazioni
Gershom Scholem, Le tre vite di Moses Dobrushka, Adelphi 2014.
Hans Modrow, La perestroika e la fine della DDR, Mimesis 2019.
Edward Loss, Officium Spiarum, Viella 2020.
Gabriele Faggioni, I servizi segreti dell’Asse, Itinera Progetti 2022.
Massimo Livi Bacci, Per terre e per mari, il Mulino 2022.
Frederic Prokosch, I cospiratori, Edizioni Settecolori 2022.
Maria Gabriella Pasqualini, Storia politica della legislazione italiana sull’intelligence, Rubbettino 2022.
Sandro Veronesi - Edoardo De Angelis, Comandante, Bompiani 2023.
Marco Ventura (a cura di), Il fuoruscito, Piemme 2023.
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