sommario 2/2022
Editoriale
La Rivista, in questo secondo numero dell’anno, offre un percorso diacronico di riflessioni sull’intelligence. L’itinerario guida tra le pagine della storia operativa, illustrando come l’attività informativa abbia raggiunto nuovi orizzonti sotto la spinta della tecnologia e del carisma di agenti lungimiranti, capaci di cogliere – a livelli diversi e in tempi distinti – segnali di cambiamento e di intercettarne il potenziale con progettualità propizia, prassi illuminate e una spiccata vocazione al futuro. ...
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Sergio Romano
La scommessa di Putin
Negli anni della sua formazione Vladimir Putin ebbe tre maestri. Il primo fu il padre. Cittadino di Leningrado, raccontava al figlio i mesi terribili dell’assedio, quando i tedeschi erano ormai alle porte di casa e chiunque sfuggisse ai micidiali bombardamenti della Wehrmacht rischiava di morire per fame. I racconti del padre furono una lezione di patriottismo e il giovane Vladimir imparò sul campo un amor di patria che è ormai una radicata componente del suo carattere. ...
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Araldica
La Sigurnosno-obavještajna Agencija (Soa) è l’Agenzia di sicurezza e intelligence croata istituita con legge n. 215-01/06-01/04 del 30 giugno 2006, recante la disciplina del Sistema d’intelligence per la sicurezza della Repubblica, che contempla, oltre al Soa, il Vojna Sigurnosno-obavještajna Agencija (Vsoa), Servizio di sicurezza e intelligence militare. ...
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Basilio Di Martino
La dimensione tecnologica dell’intelligence. Insegnamenti dalla Storia
A cavallo tra Ottocento e Novecento l’irrompere sulla scena di nuove tecnologie e, in particolare, della fotografia e delle comunicazioni elettriche ha determinato un radicale cambio di paradigma nell’attività d’intelligence, svelando nuove vulnerabilità e indicando nuove modalità d’indagine. Lo studio delle immagini fotografiche e l’analisi dei segnali emessi volontariamente o involontariamente dall’avversario diventavano altrettante fonti d’informazione, funzionali a una dimensione dell’intelligence fino ad allora inimmaginabile, il cui sfruttamento richiedeva la creazione di specifiche capacità, secondo una linea d’indirizzo che, con il trascorrere del tempo e i progressi tecnologici, non ha perso di attualità.
Basilio Di Martino
Technological Aspects of Intelligence. Lessons from History
Between the 19th and 20th century, new technologies in the field of photography and electrical communications led to a paradigm change in intelligence, which revealed new vulnerabilities and new methods of investigation. The study of photographic images and the analysis of the signals either voluntarily or involuntarily emitted by the opponent became sources of information themselves, that turned out to be functional to a previously unimaginable dimension of intelligence, and whose exploitation required the development of specific skills. Such a field is still relevant today, despite time and technological advances.
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Gregory Alegi
Gli occhi nel cielo.
Appunti sul contributo dell’Aeronautica Militare alle informazioni tra ricognizione e intelligence (1947-1996)
L’impronta tecnologica dell’Aeronautica Militare si rispecchia negli interessi delle sue attività d’intelligence, tradizionalmente orientate verso l’identificazione e la caratterizzazione dei sistemi aeronautici (aerei, sensori, armamenti ed elementi costitutivi). Le competenze di aerofotografia sono state applicate anche a missioni clandestine di ricognizione strategica, solo recentemente rivelate, per accertare minacce, principalmente nell’area balcanica. Dagli anni Sessanta si è aggiunta una capacità Sigint, utilizzata prima in Adriatico e poi nel Mediterraneo.
Gregory Alegi
Eyes in the sky. Notes on the Contribution of Italian Air Force to Information between Recognition and Intelligence (1947-1996)
The technological footprint of the Italian Air Force is reflected in its own intelligence activities, which have been traditionally oriented towards the identification and characterisation of aeronautical systems (aircrafts, sensors, armaments, and constituent elements). Aerial photography was also adopted during some recently revealed clandestine reconnaissance missions, so as to define potential threats in the Balkan area specifically. Sigint was introduced in the 1960s and first applied in the Adriatic Sea and, at a later time, in the Mediterranean.
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Mirko Molteni
Kommando Rowehl. Occhi d’aquila per la Luftwaffe
Le vittorie della Germania al principio della Seconda guerra mondiale, nella fase della Blitzkrieg del 1939-1941, dovettero molto a informazioni preliminari raccolte anche con ricognizioni aeree segrete condotte fin dall’anteguerra, ancor prima che il nazismo prendesse il potere. Promotore ne fu un ufficiale dal grande spirito d’iniziativa: Theodor Rowehl. Veterano della Grande Guerra, volò con l’Abwehr fino a fondare il reparto aereo detto Kommando Rowehl, che a un certo punto ebbe perfino velivoli in grado di alzarsi fino alla stratosfera.
Mirko Molteni
Kommando Rowehl. Luftwaffe’s Eagle Eye
The German victories at the beginning of the WW2, during the so-called Blitzkrieg phase (1939-1941), largely depended upon preliminary information gathered not only thanks to classic espionage, but also to secret aerial reconnaissance conducted since pre-war era, and even before the Nazis took power. The promoter of these operations was a resourceful officer named Theodor Rowehl, a WW1 veteran who had flown with the Abwehr before funding an air force known as Kommando Rowehl. Notably, some of its aircrafts could raise above the stratosphere.
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Ezio Ferrante
«Centum oculi vigilant pro te». Gli “occhi” della Marina in guerra e pace
L’articolo analizza tre episodi che videro in azione gli uomini dei Servizi della Marina italiana in operazioni di successo, nel giro di quasi mezzo secolo e in tre contesti storici differenti. Dall’esame critico del “colpo di Zurigo” (1917), rendendo ragione delle varie incertezze che ne hanno caratterizzato sinora la narrativa, alla cosiddetta “beffa delle navi” negli Stati Uniti del 1941 attraverso la valorizzazione dell’archivio privato del protagonista, l’ammiraglio Alberto Lais e, infine, al prezioso aiuto che venne offerto a Washington nei prodromi della crisi dei missili a Cuba (1962).
Ezio Ferrante
Centum Oculi Vigilant Pro Te. The ‘Eyes’ of Italian Navy in War and Peace
The article analyses three major achievements of the Services of the Italian Navy carried out in almost half a century and during three different historical contexts. It will first offer a critical examination of the colpo di Zurigo in 1917 and its multifaceted historiographic reconstruction; it will then focus on the so-called ‘beffa delle navi’ occurred in the U.S. in 1941, drawing from the private archive of the admiral Al-berto Lais. Finally, the paper will discuss the precious and unexpected help that was offered to Wa-shington during the dramatic Cuban Missile Crisis in 1962.
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Umberta Porta
Eliso Porta e l’Operazione Mohawk
L’articolo ripercorre la straordinaria impresa condotta dal Comandante Eliso Porta, del Servizio informazioni segrete, che consentì il recupero di documenti e cifrari preziosi dallo scafo del cacciatorpediniere inglese Mohawk, affondato. Quest’attività, svolta senza alcuna protezione militare e sotto la ricognizione nemica, si colloca tra l’aprile e il luglio del 1941 nelle acque di fronte alla Tunisia. Uno spaccato nel mondo privo di fama dei crittografi che, in quegli anni, con il loro lavoro, diedero un fondamentale contributo alla Regia Marina, impegnata nella dura lotta sul mare.
Umberta Porta
Eliso Porta and Operation Mohawk
The paper presents the extraordinary feat conducted by Eliso Porta of the Italian Secret Information Service, who was able to recover some precious documents and ciphers from the hull of the sunken English destroyer Mohawk. The mission took place between April and July 1941 in the waters facing Tunisia, and was accomplished without any military protection and under enemy reconnaissance. The article offers an insight into the little-known world of cryptographers, who, in those years, made a fundamental contribution to the Italian Royal Navy engaged in the hard struggle on the sea.
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Claudio Rizza
La nave fantasma.
Le missioni segrete della “nave civetta” Gianicolo
nell’estate del 1915 – II Parte
Nell’estate del 1915, la Regia Marina, nel tentativo di contrastare gli U-Boot austro-tedeschi presenti nel Mediterraneo, decise di trasformare il piroscafo fluviale Gianicolo in “nave civetta”. Dotato di bandiera di copertura e di armi a scomparsa, al piccolo piroscafo fu affidato il compito d’individuare, anche grazie alle informazioni fornite da un agente segreto appositamente inviato a Corfù, i luoghi lungo le coste greche dove si riteneva che i sommergibili nemici si rifornissero di viveri e carburante con la complicità di faccendieri locali.
Claudio Rizza
The Ghost Ship. The Secret Missions of the Gianicolo Mystery Ship in the Summer of 1915 (Part II)
In the summer of 1915, the Italian Royal Navy decided to convert the steamship Gianicolo into a mystery Q-ship, in the attempt to contrast Austro-German U-Boats. The watercraft was equipped with a false flag and hidden weapons, and sent to identify the supply points of the enemy submarines along the Greek coasts, with the help of the locals. Some of this information was gathered thanks to the work of a secret agent in Corfu.
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Filippo Cappellano
Il Servizio Informazioni nella battaglia del solstizio (15-23 giugno 1918)
Le lezioni apprese durante la battaglia di Caporetto avevano comportato una profonda ristrutturazione della branca informativa del vertice militare italiano, attraverso l’eliminazione dell’Ufficio situazione e il potenziamento delle funzioni dell’Ufficio informazioni, cui fu consentito di rapportarsi con l’Ufficio operazioni. Questa importante riforma, unita alla riorganizzazione degli Uffici informazioni d’armata, migliorò notevolmente il rendimento del Servizio, come evidenziato nelle fasi di preparazione della seconda battaglia difensiva del Piave. Verso la metà del maggio 1918, il Servizio informazioni fornì così minuti e precisi dati dell’imminente azione offensiva austro-ungarica, che consentirono al Comando Supremo di avere la percezione esatta della data di attacco e dei settori in cui si sarebbe manifestato lo sforzo nemico.
Filippo Cappellano
The Information Service in the Second Battle of the Piave River (June 15th-23rd, 1918)
The Battle of Caporetto led to a radical transformation of the military information branch that involved the elimination of the Situation Office and the strengthening of the functions of the Information Office, which was allowed to interact with the Operations Office. Such a significant reform, combined with the reorganisation of the Army information offices, greatly improved the performance of the Service, as evident from the preliminary phases of the Second Battle of the Piave River. In fact, around mid-May 1918 the Intelligence Service was able to provide extremely accurate data concerning the imminent Austro-Hungarian offensive, which allowed the Supreme Command to become aware of the exact date of the attack and the sectors on which the enemy would have focused.
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Giovanni Punzo
Dall’attentato a Dollfuss all’Anschluss.
Alcuni rapporti del Sim da Vienna e Monaco
La particolare situazione geopolitica dell’Austria tra le due guerre mondiali, minacciata a est dalla Jugoslavia e a nord dalla Germania, impose all’Italia di garantire la propria sicurezza sui confini settentrionali, dando massima importanza all’indipendenza austriaca e operando quindi direttamente da Vienna. Le informazioni dalla capitale austriaca fino all’Anschluss fornirono anche importanti elementi di valutazione sulla Germania nazista di cui, tuttavia, non sempre si tenne conto.
Giovanni Punzo
From the Assassination of Dollfuss to the Anschluss.Sim Reports from Vienna and Munich
Between the two world wars Austria was geopolitically threatened on the East by Yugoslavia and on the North by Germany. This prompted Italy to strengthen the security of its northern borders and secure Austriàs independence by operating directly from Vienna. The information coming from the Austrian capital before the Anschluss provided important elements of assessment on Nazi Germany, which, however, were not always taken into account.
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Enrico Cernuschi
Parola di nemico.
Le informazioni raccolte tra i marinai inglesi prigionieri in Italia, 1940-1943
Il saggio propone una breve analisi dei compiti dei Servizi nel settore, delicatissimo, della Humint, ovvero delle fonti fiduciarie. In quest’ambito la Marina italiana ha sempre seguito una proficua politica volta a utilizzare a proprio vantaggio gli stereotipi che gli stranieri attribuiscono agli italiani, visti, nella migliore delle ipotesi, come simpatici confusionari, quando non disprezzati tout court. Eppure furono proprio i più arcigni avversari della Seconda guerra mondiale, gli orgogliosi britannici della Royal Navy, a cadere in trappola, come testimoniano i documenti d’archivio.
Enrico Cernuschi
Information Collected among English Sailors Prisoners in Italy, 1940-1943
The paper offers a brief analysis of the tasks carried out by the Information Services within the extremely delicate sector of Humint. In this context, the Italian Navy has always followed a fruitful policy based on leveraging the stereotypes that foreigners attribute to Italians, often seen as witty scatterbrained, if not even despicable. Nonetheless, it was the proud Royal Navy of the British that fell into the trap, as confirmed by archival documents.
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Emilio Tirone
Informazioni e inganno.La guerra del Sim alla Jugoslavia
Nel corso della Seconda guerra mondiale il Servizio informazioni militare italiano eseguì una serie di spavalde azioni riuscendo, in più occasioni, a entrare in possesso di preziose informazioni e a trarre in inganno gli avversari senza mai essere scoperto. In particolare, durante la Campagna jugoslava dell’aprile 1941, riuscì a infiltrarsi nella rete delle comunicazioni nemiche inviando falsi ordini che modificarono il corso delle operazioni militari. Le modalità operative adottate sono ancora oggi efficacemente rispondenti alla dottrina in vigore e costituiscono un modello di riferimento.
Emilio Tirone
Information and Deceit. The War of Sim Against Yugoslavia
During the WW2, the Italian Military Information Service (Sim) attained a series of dauntless operations that allowed to swipe valuable information and deceive the opponents without ever being discovered. In particular during the 1941 campaign in Yugoslavia, the Sim managed to infiltrate the enemy communications network by sending misleading orders that changed the course of military operations. Notably, such methods are in line with the current doctrine and still represent the orthodox operational model.
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Robert A. Graham S.J.
L’occhio del Sim sulla Città del Vaticano
L’articolo lumeggia l’attività operativa condotta a Roma dal Servizio informazioni militare nel periodo 1940-1943. Gli obiettivi principali del controspionaggio erano costituiti dai Paesi con i quali l’Italia era in guerra, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti in particolare, ma neanche la Città del Vaticano riuscì a sottrarsi all’attenzione dell’Organismo. L’autore sottolinea inoltre le «accorate e talora drammatiche insistenze» di Pio XII affinché la capitale non fosse bombardata, e si sofferma infine sulla figura di Alexander Kurtna – ex seminarista e agente di Herbert Kappler, ma probabile doppiogiochista in favore dei sovietici – che finì i propri giorni in Siberia.
Robert A. Graham S.J.
The Eyes of the Sim on the Vatican City
This article would like to shed some light on the operations conducted in Rome by the Military Information Service (Sim) between 1940 and 1943. The main targets of counterintelligence were Italy’s war enemies (Great Britain, France, and U.S. specifically), but even the Vatican City could not escape the attention of the Service. The article highlights the heartfelt plea of Pope Pius XII to spare Rome from aerial bombing, and finally focuses on the figure of Alexander Kurtna, former seminarian and agent of Herbert Kappler and likely a double agent of the Soviets, who ended his days in Siberia.
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Andrea Vento
L’Italia di fronte alla disintegrazione jugoslava (1989-1992)
L’articolo sviluppa – a trent’anni di distanza – un’analisi dei ruoli, delle linee d’azione profilate e influenze (diplomatiche, geostrategiche, militari, delle Intelligence Community e delle lobby italiane e straniere) manifestatesi all’insorgere della crisi jugoslava attingendo a testimonianze dirette come quella dell’ambasciatore Sergio Vento, senza trascurare i condizionamenti economico-politici delle potenze europee e l’orientamento statunitense.
Andrea Vento
Italy and the Break-Up of Yugoslavia (1989-1992)
The article analyses the roles, actions, and influences developed at the onset of the Yugoslav crisis, the latter of which were of very different nature: diplomacy, geostrategy, military world, intelligence community, and national and foreign lobbies. The article attempts to offer some direct testimonies, such as that of the Italian ambassador Sergio Vento, without loosing the wider focus on either the economic-political influence of the European powers or the American general orientation.
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Adriano Soi
Un caffè con l’ammiraglio
Una testimonianza diretta sulla personalità di Fulvio Martini, per lungo tempo a capo del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare. Ufficiale di Marina, gentiluomo ma soprattutto professionista dell’intelligence che, come soleva dichiarare, si era trovato quasi per caso in quel mondo. Una testimonianza con episodi non noti rivelati all’autore del contributo, che fanno rivivere alcuni momenti interessanti della Guerra fredda, come il passaggio di motosiluranti sovietiche nello stretto del Bosforo che portavano a bordo missili – poi installati nell’isola di Cuba – fotografate dall’allora capitano di corvetta.
Adriano Soi
A Coffee with the Admiral
The paper offers a direct testimony on the personality of Fulvio Martini, who was for a long time head of the Italian Military Information and Security Service (Sismi). He was a gentleman, a naval officer and, above all, a professional of intelligence, despite having found himself in this world almost by chance, as he used to claim. Unknown episodes that were revealed to the author of the present work take us back to some interesting moments of the Cold War, such as the passage of Soviet torpedo boats through the Bosphorus carrying the missiles that were eventually installed on the island of Cuba, and photo-graphed by the then captain of corvette Fulvio Martini.
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Gastone Breccia
Guerra irregolare e Servizi d’informazione
Le Agenzie d’intelligence non sono dominio esclusivo degli Stati sovrani: anche guerriglieri, ribelli e insorti o, in tempi recenti, gruppi jihadisti transnazionali si sono dimostrati in grado d’impegnarsi con successo sia nella raccolta d’informazioni sul nemico che nella difesa della propria sicurezza interna. È un aspetto spesso sottovalutato da chi si occupa di controinsurrezione: è invece necessario aver ben presente non soltanto le capacità dei combattenti irregolari in questo ambito particolare, ma anche l’importanza decisiva che riveste l’intelligence per tutti i movimenti clandestini.
Gastone Breccia
Irregular Warfare and Information Services
The activity of Intelligence Agencies exceeds the domain of sovereign States: guerrillas, rebel forces and, in recent times, transnational Jihadist groups have also proven successful in both information gathering on the enemy and internal security. This particular aspect is often neglected by those involved in counter-insurgency. However, it is in fact essential to take into account not only the abilities of irregular military units, but also the crucial role played by intelligence within clandestine groups.
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Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo
Lettera a Sir Bernard Law Montgomery
Ricorre quest’anno l’80° anniversario delle battaglie di El Alamein, località egiziana sul Mar Mediterraneo, dove nel 1942 si svolsero due epici scontri tra le forze italo-tedesche e quelle britanniche nel corso del Secondo conflitto mondiale. Cade inoltre il trentennale della scomparsa di Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo (1896-1992), colonnello dell’Arma del Genio, ingegnere, artista e scrittore, il cui nome è indissolubilmente legato a quegli eventi.
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Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo
Il Fantasma Onorario
«Questa sera c’è un’aria che non mi piace niente», dice Renato Chiodini. «Se guardiamo verso la Depressione di Qattara il cielo è già sporco di ghibli: qui manca la solita arietta di maestrale delle ore quindici, e a cento chilometri da noi, sul mare, si sta scatenando un ciclone del diavolo, basta vedere quella muraglia nera di nuvole cattive, squarciate da lampi. Senta che cappa di piombo: e il tambureggiare dei tuoni, anche se fioco, si sente anche qui. Faremmo bene, visto che ne abbiamo per almeno tre ore, ad accelerare il ritorno».
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Gianluca Falanga
«In bocca al lupo nella lotta contro Israele».La cooperazione Siria-Germania Orientale negli archivi della Stasi
L’organizzazione dell’Apparato di sicurezza del regime siriano risale al lungo periodo di reggenza autoritaria di Hafiz al-Asad, generale dell’Aeronautica, dirigente del Partito al-Ba’th e padre dell’attuale presidente Bashar, che governò la Siria dal 1971 al 2000. In quel periodo il Paese mediorientale conobbe una fase di consolidamento istituzionale dopo decenni di instabile dominio dei militari. Ciò fu possibile anche attraverso un moderno Stato di polizia, capace di soffocare le opposizioni e condizionare la società in ogni suo settore, all’efficientamento del quale diede un contributo essenziale il regime socialista della Germania Orientale.
Gianluca Falanga
The Syrian-East German Cooperation in Stasi Records Archives
The Syrian regimés security apparatus dates back to the long period of authoritarian regency under Hafez al-Assad (1971-2000), who was general of the Air Force, leader of the Arab Socialist Bàath Party and father of the current President Bashar. A phase of institutional consolidation in the Middle Eastern Country after decades of unstable military government was made possible also through a modern police state that was involved in both political repression and social conditioning, to which the socialist regime of East Germany provided a major contribution.
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Paolo Bertinetti
Geoffrey Household. Non c’è caccia come la caccia all’uomo
Bancario, commerciante, autore di radiodrammi, poi di nuovo commerciante, Geoffrey Household diventò improvvisamente uno scrittore di successo con il romanzo a cui è legato il suo nome, Rogue Male, un libro che in modo originale riprese e ripropose lo schema che John Buchan aveva consacrato nel suo I trentanove scalini, quello dell’uomo in fuga e della caccia all’uomo.
Paolo Bertinetti
Geoffrey Household. The Best Hunt Is the Manhunt
Geoffrey Household was a banker, businessman, and author of radio drama, who suddenly became a
successful writer thanks to the novel Rogue Male: a book that reinterpreted the schemes of the man on
the run and the manhunt of John Buchan’s The Thirty Nine Steps.
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Roberto Ganganelli
Fiume 1919-1920: corone, bolli tondi e stelle d’oro
Anche se non ebbe moneta metallica, la città occupata da D’Annunzio e dai suoi legionari ci ha lasciato banconote austro-ungariche con timbri speciali, francobolli usati come spiccioli, medaglie commemorative e pseudo-decorazioni al merito.
Roberto Ganganelli
Fiume 1919-1920: Crowns, Stamps, and Gold Stars
Although Fiume did not have any metal coins, the occupation of Gabriele D’Annunzio and his
legionaries did leave some traces, such as Austro-Hungarian banknotes with special seals, stamps used
as coins, commemorative medals, and pseudo-decorations of merit.
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Elisa Battistini
Va’ e uccidi (The Manchurian Candidate)
Dopo il maccartismo e prima dell’omicidio di John Fitzgerald Kennedy, il film tratto dal romanzo di Richard T. Condon, The Manchurian Candidate, racconta una cospirazione sovietica che si fa strada grazie a un’alleanza tra avversari e alte personalità della politica statunitense. Alludendo alle ferite inconsce e al rimosso di un Paese che non ha mai fatto i conti fino in fondo con le contraddizioni interne, la pellicola del 1962 fornisce suggestioni affascinanti sui meccanismi psichici e sociali che hanno portato più di una volta gli Usa a tradire i propri principi, congiurando contro sé stessi.
Elisa Battistini
The Manchurian Candidate
After McCarthyism and before the murder of John Fitzgerald Kennedy, The Manchurian Candidate describes a Soviet conspiracy that makes its way thanks to an alliance between adversaries and high personalities of U.S. politics. The film is based on the novel by Richard T. Condon and illustrates both the unconscious wounds and ‘repression’ of a Country that has never fully resolved its inner contradictions. This 1962 work provides some fascinating insights into the psychic and social mechanisms that have more than once led the U.S. to betray its own principles by conspiring against itself.
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Melanton
(Illustrazione di Roberto Mangosi
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Il lato sorridente dell’intelligence
Fedelissimi Lettori, mi informano che la “tentazione” proposta e inserita nella scorsa puntata – riguardante alcuni vocaboli della nostra bella lingua, ormai desueti e in parte dimenticati – ha riscontrato un evidente e graditissimo successo. Vi ringrazio per tale condivisione, tanto più che anche il nostro Perfetto Agente Segreto ha approvato l’iniziativa, rivolta al «nobile recupero di una parte letteraria di assoluto valore anche sentimentale». Considerando, peraltro, che la lingua italiana è figlia del sommo padre Dante Alighieri.
Melanton
Top Secret Humour.
The Cheerful Side Of Intelligence
Dear Readers, in the last episode we discussed some vocabularies of our beautiful language that are nowadays obsolete and partly forgotten. I was informed about the success of such a ‘temptation’, so thank you for your appreciation! Even our Perfect Secret Agent liked the proposal, which is ultimately directed towards the “noble recovery of a literary part of absolute (emotional) value.” After all, the Italian language is the daughter of the supreme poet Dante Alighieri.
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Recensioni e segnalazioni
Patrice Brun – Eric Denécé. Renseignement et espionnage pendant l’Antiquité et le Moyen-Âge, Ellipses 2019.
Eric Denécé – Benoît Léthenet. Renseignement et espionnage de la Renai ssance à la Révolution, Ellipses 2021.
Eric Denécé – Patrice Brun. Renseignement et espionnage du Premier Empire à l’affaire Dreyfus, Ellipses 2021.
Daniel Birnbaum. Dr. B., La nave di Teseo 2021.
Eric Denécé – Alain-Pierre Laclotte. La nouvelle guerre secrète Unités militaires clandestines et opérations spéciales, Mareuil Éditions 2021.
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