Lo stemma romboidale della Sigurnosno-obavještajna Agencija (Soa) è composto da una greca geometrica perimetrale al cui interno campeggia una corona circolare azzurra recante il nome del Paese e dell’Agenzia. Sullo sfondo emerge verticalmente un gladio di colore oro. Al centro è posta la šahovnica, che riprende il tradizionale scaccato croato: 13 caselle rosse e 12 bianche sono sormontate da cinque piccoli scudi che, disposti a mo’ di serto, raffigurano le regioni storiche dell’attuale Repubblica: la Croazia centrale; la Repubblica di Ragusa; la Dalmazia; l’Istria e la Slavonia.
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La Sigurnosno-obavještajna Agencija (Soa) è l’Agenzia di sicurezza e intelligence croata istituita
con legge n. 215-01/06-01/04 del 30 giugno 2006, recante la disciplina del Sistema d’intelligence
per la sicurezza della Repubblica, che contempla, oltre al Soa, il Vojna
Sigurnosno-obavještajna Agencija (Vsoa), Servizio di sicurezza e intelligence militare. Tale Sistema
opera sotto la supervisione del presidente e del governo attraverso il Consiglio di Sicurezza
Nazionale (Vns, presieduto dal presidente della Repubblica e composto, tra gli altri,
dal Primo ministro, dai membri del governo responsabili per la sicurezza nazionale e dai direttori
di Soa e Vsoa) che, tra l’altro, è preposto all’esame e alla valutazione delle minacce e
dei rischi per la sicurezza, alla definizione delle linee-guida annuali per il lavoro delle Agenzie
e delle misure da adottare all’esito del controllo sulle medesime, oltre che all’individuazione
delle risorse necessarie per il funzionamento delle stesse. Al vertice dell’Agenzia siede un direttore,
nominato, d’intesa, dal presidente e dal Primo ministro e coadiuvato da un vicedirettore.
L’incarico ha durata quadriennale. L’assetto organizzativo del Soa si declina in cinque
strutture centrali (Operazioni, Analisi, Operazioni tecniche, Affari legali e finanziari e risorse
umane, Controllo e sicurezza interna) e dieci centri regionali distribuiti sull’intero territorio
della Croazia. Atteso il ruolo fondamentale svolto dalla cooperazione internazionale tra Paesi
che condividono sfide comuni a tutela della sicurezza, il Servizio ha accreditato ufficiali di
collegamento in altri Paesi con il compito di curare le relazioni con i Servizi partner. La mission
dell’Organismo è compendiabile nella raccolta, analisi, elaborazione e valutazione di dati rilevanti
sul piano della sicurezza nazionale, così da fornire alla leadership governativa e agli
altri soggetti istituzionali un affidabile supporto d’intelligence nel processo decisionale e
nelle attività di protezione della Repubblica, degli interessi e del benessere dei suoi cittadini.
Per la raccolta informativa, che si svolge anche all’estero, l’Agenzia utilizza un’ampia gamma
di modalità, che include fonti aperte e dispositivi tecnici. Per l’attivazione e la gestione di misure
d’intercettazione di telecomunicazioni, si avvale di un organismo statale a ciò preposto,
il Centro tecnico-operativo per la sorveglianza delle telecomunicazioni, che opera previa autorizzazione
della Corte Suprema. Tra le aree di prioritario interesse in cui il Servizio dispiega
la propria attività, si menzionano: la prevenzione e la lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata
ed economica, nonché a ogni forma di violenza; il contrasto dell’attività di organizzazioni
e gruppi estremisti e di ogni azione che possa attentare all’indipendenza, all’integrità
e alla sovranità della Repubblica croata, ovvero sia finalizzata al rovesciamento dell’ordine
costituzionale; la sicurezza energetica e la cyber security; la prevenzione e il contrasto della
corruzione nella pubblica amministrazione. Il lavoro del Soa è soggetto a una costante supervisione,
finalizzata a verificarne la conformità a standard di legalità ed efficacia. Essa si articola
su tre livelli: parlamentare, sia in forma diretta che indiretta attraverso la Commissione
parlamentare per la politica interna e la sicurezza nazionale; professionale, a cura del responsabile
dell’Ufficio del Vns; civile, demandata al Consiglio per la sorveglianza civile delle Agenzie
di sicurezza, raro esempio nella pratica mondiale. A ciò si aggiunge una forma di controllo
giudiziario sulle attività che limitano temporaneamente le libertà fondamentali, rimesso ancora
alla Corte Suprema. Inoltre, un’unità di supervisione interna allo stesso Soa si occupa
del monitoraggio delle attività svolte dalle strutture e dai dipendenti.
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