INDICE
Premessa
1. Che tipo di riflessione?
1.1. Perché ora?
1.2. L’era delle comunicazioni
1.3. Il contesto culturale
1.4. Il New Age e la fede cattolica
1.5. Una sfida positiva
2. La spiritualità New Age: una panoramica
2.1. Qual è la novità del New Age?
2.2. Che cosa pretende di offrire il New Age?
2.2.1. Incanto: deve esserci un angelo
2.2.2. Armonia e comprensione: una buona vibrazione
2.2.3. Salute: una vita aurea
2.2.4. Unità integrale: un viaggio magico e misterioso
2.3. I principi fondamentali del pensiero New Age
2.3.1. Una risposta globale in un tempo di crisi
2.3.2. La matrice essenziale del pensiero New Age
2.3.3. Temi centrali del New Age
2.3.4. Che cosa dice il New Age a proposito ...
2.3.4.1. ...della persona umana?
2.3.4.2. ...di Dio?
2.3.4.3. ...del mondo?
2.4. "Abitanti del mito piuttosto che della storia"?: New Age e cultura
2.5. Perché il New Age ha avuto un successo così rapido e si è diffuso con tanta efficacia?
3. New Age e spiritualità cristiana
3.1. Il New Age come spiritualità
3.2. Narcisismo spirituale?
3.3. Il Cristo Cosmico
3.4. Mistica cristiana e mistica New Age
3.5. Il "dio interiore" e la "theosis"
4. Il New Age e la fede cristiana a confronto
5. Gesù Cristo ci offre l’acqua della vita
6. Punti da notare
6.1. Necessità di guida e di formazione solida
6.2. Passi concreti
7. Appendice
7.1. Alcune brevi formulazioni delle idee del New Age
7.2. Glossario scelto
7.3. Luoghi chiave del New Age
8. Risorse
8.1. Documenti del Magistero della Chiesa cattolica
8.2. Studi cristiani
9. Bibliografia generale
9.1. Alcuni libri del New Age
9.2. Opere storiche, descrittive e analitiche
Note
Premessa
Questo studio si occupa del complesso fenomeno del New Age che influenza numerosi aspetti della cultura contemporanea.
Lo studio è un rapporto provvisorio. È il frutto della riflessione comune del Gruppo di Studio sui Nuovi Movimenti Religiosi, composto da membri dello "staff" di diversi Dicasteri della Santa Sede: i Pontifici Consigli della Cultura e per il Dialogo Interreligioso (che sono stati i principali redattori di questo progetto), la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Queste riflessioni si rivolgono innanzitutto a coloro che sono impegnati nella pastorale, così che possano essere in grado di spiegare in che modo il movimento New Age differisca dalla fede cristiana. Questo studio invita i lettori a tener conto della maniera in cui la religiosità New Age si rivolge alla fame spirituale degli uomini e delle donne contemporanee. Si deve riconoscere che l’attrazione che la religiosità New Age esercita su alcuni cristiani è in parte dovuta alla mancanza di una seria attenzione nelle proprie comunità a temi che fanno realmente parte della sintesi cattolica, quali l’importanza della dimensione spirituale dell’uomo e la sua integrazione con l’insieme della vita, la ricerca di un significato per essa, il legame fra gli esseri umani ed il resto della creazione, il desiderio di un cambiamento personale e sociale, ed il rifiuto di una visione razionalista e materialista dell’umanità.
La presente pubblicazione richiama l’attenzione sulla necessità di conoscere e comprendere il New Age quale corrente culturale, così come sulla necessità per i cattolici di una conoscenza dell’autentica dottrina e spiritualità cattolica per valutare in maniera corretta i temi di questa corrente. I primi due capitoli presentano il New Age come una tendenza culturale dai molteplici aspetti e offrono un’analisi dei fondamenti del suo pensiero. Dal terzo capitolo in poi vengono offerte indicazioni per una ricerca su questo movimento in paragone con il messaggio cristiano. Vi sono anche alcuni suggerimenti di natura pastorale.
Chi desidera approfondire lo studio del New Age troverà riferimenti utili nell’Appendice. È auspicabile che quest’opera sia uno stimolo per studi ulteriori che si adattino a diversi contesti culturali. Essa si prefigge anche lo scopo di incoraggiare il discernimento in quanti cercano sicuri punti di riferimento per una vita di maggiore pienezza. È davvero nostra convinzione che in tanti dei nostri contemporanei che sono in ricerca, noi possiamo scoprire una autentica sete di Dio. Come ha affermato Papa Giovanni Paolo II rivolgendosi a un gruppo di Vescovi degli Stati Uniti: "I Pastori devono onestamente chiedersi se hanno prestato sufficiente attenzione alla sete del cuore umano di vera "acqua viva" che solo Cristo nostro Redentore può offrirci (cf. Gv 4, 7-13). Come lui, noi dobbiamo insistere "sulla dimensione spirituale della fede, sulla perenne freschezza del messaggio evangelico e sulla sua capacità di trasformare e rinnovare coloro che lo accettano" (AAS 86/4, 330).
(...)
2. La spiritualità New Age: una panoramica
I cristiani in molte società occidentali, e sempre più spesso anche in altre parti del mondo, vengono in contatto con aspetti diversi del fenomeno noto come New Age. Molti di loro desiderano capire qual è il modo migliore per avvicinarsi a qualcosa che affascina ma è allo stesso tempo complesso, sfuggente e a volte irritante. Queste riflessioni costituiscono il tentativo di aiutare i cristiani a fare due cose:
- individuare gli elementi dello sviluppo della tradizione New Age;
- indicare quegli aspetti che sono in contraddizione con la rivelazione cristiana.
Questa è una risposta pastorale a una sfida attuale che non tenta neanche di elencare esaustivamente i fenomeni del New Age, poiché ne risulterebbe un pesante volume ed è già possibile trovare altrove queste informazioni. È essenziale tuttavia cercare di capire il New Age correttamente per valutarlo con serenità ed evitare di farne una caricatura. Sarebbe sconsiderato e falso affermare che tutto ciò che è legato al New Age è giusto o è sbagliato. Tuttavia, data la visione che soggiace alla religiosità New Age, nel complesso è difficile conciliarlo con la dottrina e la spiritualità cristiane.
Il New Age non è un movimento nel senso normalmente attribuito all’espressione "Nuovo Movimento Religioso" e non è neanche quanto si intende abitualmente con i termini "culto" e "setta". Essendo trasversale alle culture e presente in vari fenomeni quali la musica, il cinema, i seminari, i gruppi di studio, i ritiri, le terapie e molte altre attività ed eventi, è molto più diffuso e informale, sebbene alcuni gruppi religiosi o para-religiosi incorporino consapevolmente elementi New Age. Secondo alcuni, questa corrente è stata una fonte di idee per varie sette religiose e parareligiose.
(9) Il New Age non è un movimento unico o uniforme, ma piuttosto una rete a maglie larghe di praticanti il cui approccio consiste nel pensare globalmente, ma agire localmente. Chi fa parte di questa rete non ne conosce necessariamente gli altri componenti e li incontra raramente, se non addirittura mai. Nel tentativo di evitare la confusione che può derivare dall’uso del termine "movimento", alcuni si riferiscono al New Age come a un "milieu"
(10) o a un "culto di ascoltatori" (audience cult).
(11) Tuttavia, si è anche sottolineato che "è una corrente di pensiero molto coerente",
(12) una sfida deliberata alla cultura moderna. Si tratta di un struttura sincretica che incorpora molti elementi diversi, permettendo alle persone di condividere interessi o legami a gradi molto diversi e a vari livelli di impegno. Molte tendenze, pratiche e atteggiamenti che fanno in qualche maniera parte del New Age sono, di fatto, parte di una profonda reazione, facilmente identificabile, contro la cultura dominante, e così in questo senso il termine "movimento" non è del tutto fuori luogo. Esso si può applicare al New Age nello stesso senso in cui si applica ad altri ampi movimenti sociali, come quello per i diritti civili o quello pacifista. Come questi ultimi, infatti, esso comprende una sbalorditiva schiera di persone legate ai principali scopi del movimento, ma molto diverse nel modo di esserne coinvolte e di comprendere alcune questioni particolari.
L’espressione "religione del New Age" è ancor più controversa, perciò è meglio evitarla, sebbene il New Age sia spesso una risposta a interrogativi e necessità di carattere religioso e il suo fascino si eserciti su persone che cercano di scoprire e riscoprire una dimensione spirituale nella propria vita. La scelta di evitare l’espressione "religione del New Age" non vuole in alcun modo mettere in dubbio il carattere autentico della ricerca di significato e di senso nella vita da parte di queste persone, ma solo rispettare il fatto che molti nell’ambito di questo movimento fanno un’attenta distinzione fra "religione" e "spiritualità". Molti hanno rifiutato la religione organizzata perché a loro giudizio non è riuscita a soddisfare i loro bisogni e proprio per questo motivo si sono rivolti altrove per trovare "spiritualità". Inoltre, nel New Age è fondamentale la convinzione che il tempo delle religioni particolari sia finito e quindi riferirsi ad esso come a una religione sarebbe contrario al suo modo di concepirsi. Comunque, è abbastanza corretto porre il New Age nel contesto più ampio di religiosità esoterica, il cui fascino continua ad aumentare.
(13)
Questo testo pone un problema di fondo. È un tentativo di comprendere e valutare qualcosa che è fondamentalmente un’esaltazione della ricchezza dell’esperienza umana. È quindi destinato a suscitare critiche per il fatto di non riuscire a rendere giustizia a un movimento culturale la cui essenza è proprio quella di infrangere quelli che sono considerati gli angusti limiti del discorso razionale. Tuttavia intende essere un invito a tutti i cristiania prendere sul serio il New Age e come tale chiede aisuoi lettori di entrare in un dialogo critico con persone che seguono prospettive molto diverse per affrontare la stessa realtà.
L’efficacia pastorale della Chiesa nel terzo millennio dipende in grande misura dalla preparazione di proclamatori efficaci del messaggio evangelico. Quanto segue è una risposta alle difficoltà espresse da molti nell’affrontare il complesso e sfuggente fenomeno del New Age. È un tentativo di comprendere che cosa è il New Age e di individuare gli interrogativi ai quali sostiene di offrire delle risposte e delle soluzioni. Ci sono alcuni ottimi libri e altri studi che indagano l’intero fenomeno o spiegano in dettagli alcuni suoi aspetti particolari. Ad alcuni di essi si farà riferimento nell’Appendice. In ogni caso questi non sempre operano il necessario discernimento alla luce della fede cristiana. Questo testo si prefigge lo scopo di aiutare i cattolici a trovare una chiave di lettura dei principi basilari che sono dietro il pensiero New Age, così che essi possano compiere una valutazione cristiana degli elementi del New Age in cui si imbatteranno. Va detto che molte persone non amano il termine New Age e ritengono l’espressione "spiritualità alternativa" più corretta e meno limitante. È anche vero che molti dei fenomeni menzionati in questo documento non recano alcuna etichetta, ma si presume, per brevità, che i lettori riconosceranno un fenomeno o un insieme di fenomeni che possono, a ragione, essere collegati con il movimento culturale generale denominato spesso New Age.
2.1. Qual è la novità del New Age?
Per molti, il termine New Age indica chiaramente un’importantissima svolta storica. Secondo alcuni astrologi, viviamo nell’Età dei Pesci, dominata dal cristianesimo, che verrà sostituita dalla Nuova Età dell’Acquario all’inizio del terzo millennio.
(14) L’Età dell’Acquario mantiene un posto importante nel movimento New Age per l’influenza della teosofia, dello spiritismo, dell’antroposofia e dei loro precedenti esoterici. Chi sottolinea il mutamento imminente nel mondo esprime spesso il desiderio di questo cambiamento, non tanto nel mondo stesso quanto nella nostra cultura e nel modo di rapportarsi al mondo. Ciò è particolarmente evidente in quanti sottolineano l’idea di un Nuovo Paradigma di vita. È un approccio affascinante perché, in alcune delle sue espressioni, le persone non sono spettatori passivi, ma svolgono un ruolo attivo nel modificare la cultura e nel creare una nuova consapevolezza spirituale. In altre espressioni, viene attribuita una forza maggiore alla progressione inevitabile dei cicli naturali. In ogni caso, l’Età dell’Acquario è una visione, non una teoria. Quella del New Age è un’ampia tradizione che include molte idee che non hanno un esplicito collegamento con il passaggio dall’Età dei Pesci a quella dell’Acquario. Vi si trovano visioni del futuro, moderate, ma piuttosto generalizzate, che prevedono una spiritualità planetaria accanto a religioni separate, ed analoghe istituzioni politiche planetarie a complemento di quelle locali, entità economiche globali più partecipative e democratiche, una maggiore enfasi sulla comunicazione e sull’educazione, un approccio misto alla salute che combini la medicina ufficiale con l’autoguarigione, una comprensione di sé più androgina e modi per integrare scienza, misticismo, tecnologia ed ecologia. Ancora una volta si evidenzia il desiderio profondo di un’esistenza piena e sana per la razza umana e per il pianeta. Fra le tradizioni confluite nel New Age vi sono antiche pratiche occulte egiziane, la cabala, il primo gnosticismo cristiano, il sufismo, la sapienza dei druidi, il cristianesimo celtico, l’alchimiamedievale, l’ermetismo rinascimentale, il buddismo zen, lo yoga, ecc...
(15)
Ecco ciò che è "nuovo" nel New Age. Si tratta di un "sincretismo di elementi esoterici e secolari",
(16) collegati gli uni agli altri dalla diffusa percezione che i tempi siano maturi per un cambiamento fondamentale degli individui, della società e del mondo. Esistono varie espressioni della necessità di un cambiamento:
- dalla fisica meccanica di Newton alla fisica quantistica;
- dall’esaltazione moderna della ragione all’apprezzamento del sentimento, dell’emozione e dell’esperienza (spesso descritti come passaggio dal pensiero razionale dell’emisfero sinistro del cervello a quello intuitivo dell’emisfero destro);
- dal dominio della mascolinità e del patriarcato alla celebrazione della femminilità, negli individui e nella società.
In questi contesti viene spesso utilizzata l’espressione "mutamento di paradigma". In alcuni casi, si suppone chiaramente che tale passaggio non sia solo desiderabile ma inevitabile. Il rifiuto della modernità che sta alla base del desiderio di cambiamento non è nuovo, ma può essere descritto come "un risveglio moderno di religioni pagane mescolato con influssi delle religioni orientali, della psicologia moderna, della filosofia, della scienza e della controcultura sviluppatasi negli anni ‘50 e ‘60".
(17) Il New Age non è altro che il testimone di una rivoluzione culturale, una reazione complessa alle idee e ai valori dominanti della cultura occidentale e tuttavia il suo criticismo idealista è paradossalmente tipico proprio della cultura che combatte.
Riteniamo necessario dire una parola sul concetto di "mutamento di paradigma", reso popolare da Thomas Kuhn, uno storico della scienza americano, che considerò un paradigma "l’intera costellazione di credi, valori, tecniche ecc. condivisi dai membri di una data comunità".
(18) Quando si verifica un mutamento da un paradigma a un altro, si ha una trasformazione completa di prospettiva piuttosto che uno sviluppo graduale. Si tratta di una vera e propria rivoluzione e Kuhn sottolineò che i paradigmi contrastanti fra loro sono di tale ampiezza che non possono coesistere. Così, ritenere che un mutamento di paradigmi nel campo della religione e della spiritualità sia semplicemente un nuovo modo per affermare credi tradizionali significa non afferrare l’essenziale. Quanto sta accadendo è un cambiamento radicale nella visione del mondo, che mette in dubbio non solo il contenuto, ma anche l’interpretazione fondamentale della visione precedente. Forse l’esempio più chiaro di questo, per quanto riguarda il rapporto fra New Age e cristianesimo, è la ricostruzione completa della vita e del significato di Gesù Cristo. È impossibile riconciliare queste due visioni.
(19)
È evidente che scienza e tecnologia non sono riuscite a dare tutto ciò che un tempo sembravano promettere, così nella loro ricerca di significato e di liberazione le persone si sono rivolte alla spiritualità. Il New Age che conosciamo è nato dalla ricerca di qualcosa di più umano e più bello rispetto alla vita opprimente e alienante della società occidentale. I suoi primi esponenti erano pronti a guardare lontano nella loro ricerca e per questo il New Age è divenuto un approccio molto eclettico. Può anche essere uno dei segni di un "ritorno alla religione", ma di certo non è un ritorno alle dottrine e ai credi cristiani ortodossi. I primi simboli di questo "movimento" che sono penetrati nella cultura occidentale furono il famoso festival di Woodstock nello Stato di New York nel 1969 e il musical Hair, che espose i temi principali del New Age nell’emblematica canzone "Aquarius".
(20) Tuttavia, essi furono soltanto la punta di un iceberg, le cui reali dimensioni sarebbero apparse solo in seguito. L’idealismo degli anni ‘60 e ‘70 sopravvive ancora in alcuni ambienti, ma ora non sono coinvolti predominantemente gli adolescenti. Sono svaniti i legami con l’ideologia politica di sinistra e le droghe psichedeliche non sono affatto importanti come una volta. Sono accadute talmente tante cose da allora che tutto ciò non sembra più rivoluzionario. Le tendenze "spirituali" e "mistiche", prima limitate alla controcultura, sono ora parte della cultura dominante e riguardano aspetti diversi della vita quali la medicina, la scienza, l’arte e la religione. La cultura occidentale possiede ora una consapevolezza politica ed ecologica più generale e tutto questo mutamento culturale ha avuto un impatto enorme sullo stile di vita delle persone. Alcuni hanno suggerito che il "movimento" New Age sia proprio questo grande passaggio a ciò che è considerato "un modo di vita decisamente migliore".
(21)
2.2. Che cosa pretende di offrire il New Age?
2.2.1. Incanto: deve esserci un angelo
Uno degli elementi ricorrenti della "spiritualità" del New Age è il fascino esercitato da manifestazioni straordinarie e in particolare da entità paranormali. Le persone riconosciute come "medium" sostengono che un’altra entità prende il controllo della loro personalità durante il processo di "estasi" - fenomeno del New Age noto come "channeling" - durante il quale il "medium" può perdere il controllo del suo corpo e delle sue facoltà. Alcune persone che hanno assistito a questi eventi dichiarano che le manifestazioni sono davvero spirituali, ma non provengono da Dio, nonostante venga utilizzato quasi sempre un linguaggio d’amore e di luce. È probabilmente più corretto riferirsi ad esse come a forme di spiritismo piuttosto che di spiritualità in senso stretto. Altri amici e consiglieri del mondo dello spirito sono angeli (divenuti il fulcro del nuovo mercato di libri e immagini). Chi fa riferimento agli angeli nel New Age non lo fa in modo sistematico, perché in quest’ambito le distinzioni a volte sono considerate inutili se troppo precise, in quanto "esistono molti livelli di guide, entità, energie e esseri in ogni angolo dell’universo. Sono tutti lì da cogliere e scegliere secondo i vostri meccanismi di attrazione/repulsione".
(22) Queste entità spirituali sono spesso invocate "non religiosamente" per aiutare ad un rilassamento volto a esercitare un migliore controllo della propria vita e della propria carriera e ad agevolare il processo decisionale. La fusione con alcuni spiriti che insegnano attraverso persone particolari è un’altra esperienza del New Age, sostenuta da chi si definisce "mistico". Alcuni spiriti della natura vengono descritti come energie potenti, esistenti nel mondo naturale e anche nei "piani interiori", ossia coloro ai quali si accede per mezzo di rituali, droghe e altre tecniche che inducono stati alterati di coscienza. È chiaro che, almeno in teoria, nel New Age spesso non si riconosce alcuna autorità spirituale più elevata della propria esperienza personale interiore.
2.2.2. Armonia e comprensione: una buona vibrazione
Fenomeni diversi come il giardino di Findhorn e il Feng Shui
(23) illustrano in vario modo l’importanza di essere in sintonia con la natura e con il cosmo. Nel New Age non esiste distinzione fra bene e male. Le azioni umane sono il frutto sia dell’illuminazione sia dell’ignoranza. Quindi, non possiamo condannare nessuno e nessuno ha bisogno di perdono. Credere nell’esistenza del male può creare soltanto negatività e paura. La risposta alla negatività è l’amore. Tuttavia, non si tratta di tradurlo in azioni, ma di avere determinati atteggiamenti mentali. L’amore è energia, una vibrazione ad alta frequenza, e il segreto della felicità, della salute e del successo è essere in grado di trovare una sintonia, di trovare il proprio posto nella grande catena dell’essere. Gli insegnanti e le terapie del New Age pretendono di offrire la chiave per individuare corrispondenze fra tutti gli elementi dell’universo, cosicché le persone possano modulare il tono della propria vita e essere in armonia le une con le altre e con tutto ciò che le circonda. Il quadro teorico di riferimento diverge tuttavia tra autore e autore.
(24)
2.2.3. Salute: vita aurea
La medicina ufficiale (allopatica) tende oggi a limitarsi alla cura di malattie particolari e isolate e non riesce a prestare attenzione al quadro più ampio della salute della persona. Questo atteggiamento ha causato una notevole e comprensibile insoddisfazione. Le terapie alternative hanno acquisito un’enorme popolarità perché sostengono di considerare la persona nella sua interezza e guariscono anziché curare. La salute olistica, come si sa, si concentra sull’importante ruolo che la mente svolge nella guarigione fisica. Si afferma che il legame fra aspetti spirituali e fisici della persona risiede nel sistema immunitario o nel sistema indiano dei chakra. Dal punto di vista New Age, la malattia e la sofferenza derivano dall’agire contro la natura. Quando si è in sintonia con la natura, ci si può aspettare una vita molto più sana e anche prosperità materiale. Secondo alcuni guaritori del New Age, in realtà non dovremmo neanche morire. Lo sviluppo del nostro potenziale umano ci metterà in contatto con la nostra divinità interiore e con quelle parti di noi stessi che sono state alienate o soppresse. Ciò si rivela soprattutto negli Stati Alterati di Coscienza (ASCs), spesso indotti da droghe o da varie tecniche di espansione della mente, in particolare in seno alla "psicologia transpersonale". Lo sciamano è spesso considerato lo specialista degli stati alterati di coscienza, una persona che è in grado di mediare fra i regni transpersonali di spiriti o divinità e il mondo degli umani.
Esiste una straordinaria varietà di approcci che promuovono la salute olistica, alcuni derivanti da antiche tradizioni culturali, sia religiose sia esoteriche, altri legati a teorie psicologiche sviluppate a Esalen fra il 1960 e il 1970. Il New Age pubblicizza una vasta gamma di pratiche quali l’agopuntura, il biofeedback, la chiroterapia, la kinesiterapia, l’omeopatia, l’iridologia, il massaggio e vari tipi di "bodywork" (ad esempio l’ergonomia, il metodo Feldenkrais, la riflessologia, il rolfing, il massaggio di polarità, il tocco terapeutico, ecc.), la meditazione e la visualizzazione, le terapie nutrizionali, la guarigione psichica, vari tipi di erboristeria, la cristalloterapia, la metalloterapia, la musicoterapia e la cromoterapia, le terapie legate alla reincarnazione e, infine, i programmi in dodici tappe e i gruppi di auto-aiuto.
(25) Il New Age ritiene che la fonte della guarigione sia dentro di noi e che possiamo raggiungerla entrando in contatto con la nostra energia interiore o energia cosmica.
Dal momento che la buona salute implica un prolungamento della vita, il New Age offre una formula orientale in termini occidentali. In origine la reincarnazione era parte del pensiero ciclico induista, basato sull’atman o nucleo divino della personalità (in seguito il concetto di jiva), che si muoveva da un corpo all’altro in un ciclo di sofferenza (samsara) determinato dalla legge del karma, legata al comportamento nelle vite passate. La speranza era riposta nella possibilità di nascere in una condizione migliore o infine nella liberazione dalla necessità di rinascere. Nella maggior parte delle tradizioni buddiste, invece, ciò che vaga da un corpo all’altro non è un’anima, ma un continuum di consapevolezza. La vita presente è prigioniera di un infinito processo cosmico che non risparmia neanche gli dei. In Occidente, dal tempo di Lessing, la reincarnazione è stata considerata molto più ottimisticamente come un processo di apprendimento e di progressiva realizzazione individuale. Lo spiritismo, la teosofia, l’antroposofia e il New Age considerano la reincarnazione una forma di partecipazione all’evoluzione cosmica. Questo approccio post-cristiano all’escatologia sembra rispondere a interrogativi di teodicea lasciati in sospeso ed elimina la nozione di Inferno. Quando l’anima si separa dal corpo, gli individui possono rivedere tutta la propria vita fin a quel punto, e una volta che l’anima si è unita al suo nuovo corpo vedono in anticipo qualcosa della fase successiva. Le persone hanno accesso alle loro vite precedenti attraverso i sogni e le tecniche di meditazione.
(26)
2.2.4. Unità integrale: un viaggio magico e misterioso
Una delle preoccupazioni centrali del movimento New Age è la ricerca dell’"integralità ". Esso incoraggia il superamento di tutte le forme di "dualismo", poiché tali divisioni sono un prodotto nocivo di un passato meno illuminato. Le divisioni che il New Age propone come necessarie da superare comprendono la distinzione reale fra Creatore e Creato, la reale distinzione fra uomo e natura, o spirito e materia, che sono tutte considerate erroneamente come forme di dualismo. Spesso si considerano queste tendenze dualistiche come radicate nella tradizione giudaico-cristiana della civiltà occidentale, mentre sarebbe più corretto collegarle al manicheismo. La rivoluzione scientifica e lo spirito del razionalismo moderno vengono criticati in particolare per la tendenza alla frammentazione, che tratta insiemi organici come meccanismi riducibili alle loro più piccole componenti e con esse spiegabili, e la tendenza a ridurre lo spirito alla materia, cosicché la realtà spirituale, inclusa l’anima, diviene semplicemente un "epifenomeno" contingente di processi essenzialmente materiali. In tutti questi ambiti, le alternative del New Age sono definite "olistiche". L’olismo pervade tutto il movimento New Age, dalla sua preoccupazione per la salute olistica alla sua ricerca di coscienza unitiva, dalla sua consapevolezza ecologica all’idea di un "networking" globale.
2.3. I principi fondamentali del pensiero New Age
2.3.1. Una risposta globale in un tempo di crisi
"Sia la tradizione cristiana sia la fede secolare in un processo scientifico infinito hanno dovuto affrontare un grave momento di stallo, manifestato per la prima volta nelle rivoluzioni studentesche del 1968".
(27) La saggezza delle generazioni precedenti è stata improvvisamente privata del significato e del rispetto che prima si portava loro, mentre l’onnipotenza della scienza è svanita, cosicché la Chiesa ha dovuto "affrontare un grave collasso nella trasmissione della sua fede alle nuove generazioni".
(28) Una perdita generale di fede in quelli che in precedenza erano pilastri della coscienza e della coesione sociale è stata accompagnata da un inaspettato ritorno a una religiosità cosmica, ai rituali e credi che molti ritenevano fossero stati soppiantati dal cristianesimo. In realtà, questa perenne vena sotterranea esoterica non si è mai esaurita. Invece, la popolarità acquisita dalla religione asiatica è stata qualcosa di nuovo nel contesto occidentale, formatosi alla fine del XIX secolo nel movimento teosofico, e ha rispecchiato "la crescente consapevolezza di una spiritualità globale, che incorpora tutte le tradizioni religiose esistenti".
(29)
L’eterna questione filosofica dell’uno e dei molti assume una forma moderna e contemporanea nella tentazione di superare la divisione indebita, ma anche la reale differenza e distinzione, e la sua espressione più comune è l’olismo, un ingrediente essenziale del New Age e uno dei principali segni dei tempi dell’ultimo quarto del XX secolo. È stata spesa una quantità straordinaria di energia nello sforzo di superare la divisione in compartimenti, caratteristica dell’ideologia meccanicistica, ma questo ha portato a sentire l’obbligo di sottomettersi a una rete globale che assuma un’autorità quasi trascendente. Le sue implicazioni più ovvie sono un processo di trasformazione della coscienza e lo sviluppo dell’ecologia.
(30) La nuova visione, che è lo scopo della trasformazione della coscienza, ha impiegato del tempo per essere formulata e il suo consolidarsi è avversato da forme più antiche di pensiero, protette dallo status quo. Ad avere successo è stata la generalizzazione dell’ecologia come fascino della natura e risacralizzazione della Terra, della Madre Terra, o Gaia, con lo zelo missionario tipico della politica dei Verdi. L’agente esecutivo della Terra è tutta la razza umana. L’armonia e la comprensione necessarie a una sua gestione responsabile sono sempre più pensate come un governo globale, con un inquadramento etico globale. Si crede che il calore della Madre Terra, la cui divinità pervade tutto il Creato, colmi il divario fra Creato e il Dio-Padre trascendente dell’Ebraismo e del Cristianesimo e elimini la prospettiva di essere giudicati da questo Essere.
In questa visione di un universo chiuso che contiene "Dio" ed altri esseri spirituali insieme a noi, riconosciamo un implicito panteismo. Questo è un punto fondamentale che pervade tutto il pensiero e la pratica New Age, e condiziona in partenza ogni altra affermazione positiva che possa essere a favore dell’uno o dell’altro aspetto della sua spiritualità. Come cristiani noi crediamo invece che "l’uomo è essenzialmente creatura e tale rimane in eterno, cosicché non sarà mai possibile un assorbimento dell’io umano nell’io divino".
(31)
2.3.2. La matrice essenziale del pensiero New Age
La matrice essenziale del pensiero New Age va ricercata nella tradizione esoterico-teosofica, ampiamente accettata dai circoli intellettuali europei nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. È stata particolarmente presente nella massoneria, nello spiritismo, nell’occultismo e nella teosofia, che hanno in comune un certo tipo di cultura esoterica. In questa visione del mondo, gli universi visibili e invisibili sono collegati da una serie di corrispondenze, analogie e influenze fra il microcosmo e il macrocosmo, fra metalli e pianeti, fra pianeti e varie parti del corpo umano, fra cosmo visibile e regni invisibili della realtà. La natura è un essere vivente, attraversato da flussi di simpatia e antipatia, animato da una luce e da un fuoco segreti che gli esseri umani cercano di controllare. Le persone possono entrare in contatto con mondi superiori e inferiori mediante l’immaginazione (un organo dell’anima e dello spirito) oppure utilizzando mediatori (angeli, spiriti, diavoli) o rituali.
Le persone possono essere iniziate ai misteri del cosmo, di Dio e del sé mediante un percorso spirituale di trasformazione. La vera meta è la gnosi, la forma più elevata di conoscenza, l’equivalente della salvezza. Essa implica una ricerca delle tradizioni più antiche e più elevate della filosofia (ciò che in maniera inappropriata viene denominato come philosophia perennis) e della religione (teologia primordiale) e una dottrina segreta (esoterica) che è la chiave di tutte le tradizioni "essoteriche" accessibili a chiunque. Gli insegnamenti esoterici vengono trasmessi da maestro a discepolo in un programma graduale di iniziazione.
Alcuni ritengono che l’esoterismo del XIX secolo sia totalmente secolarizzato. L’alchimia, l’astrologia e altri elementi di esoterismo tradizionale sono stati integrati da aspetti della cultura moderna, fra i quali la ricerca di leggi causali, l’evoluzionismo, la psicologia e lo studio delle religioni. Questo tipo di esoterismo ha assunto la sua forma più chiara nelle idee di Helena Blavatsky, una medium russa che nel 1875, a New York, fondò con Henry Olcott la Società Teosofica. La Società intendeva fondere elementi delle tradizioni orientale e occidentale in un tipo di spiritismo evoluzionistico e si prefisse tre scopi principali:
1) "formare un nucleo della Fratellanza Universale dell’umanità, senza distinzione di razza, credo, casta o colore;
2) promuovere lo studio comparato di religione, filosofia e scienza;
3) indagare le leggi non ancora spiegate della natura e le forze latenti nell’uomo".
«Il significato di questi obiettivi... deve essere chiarito. Il primo obiettivo rifiuta implicitamente il "fanatismo irrazionale" e il "settarismo" del cristianesimo tradizionale così come lo percepiscono gli spiritisti e i teosofi... Tuttavia da questi obiettivi non appare subito chiaro che per "scienza" i teosofi intendevano scienze occulte e per filosofia la occulta philosophia, che le leggi di natura erano di natura occulta o psichica e che si aspettavano che la religione comparata rivelasse una "tradizione primordiale", modellata in maniera definitiva sulla philosophia perennis ermetista ».
(32)
Un elemento molto importante degli scritti di Madame Blavatsky era l’emancipazione delle donne, che implicava un attacco al Dio "maschio" dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’islam. Si auspicava un ritorno alla Dea-Madre dell’induismo e alla pratica delle virtù femminili. Queste idee furono portate avanti da Annie Besant, figura di punta del movimento femminista. Oggi, la "Wicca" e la "Spiritualità delle Donne" continuano a combattere contro il cristianesimo "patriarcale".
Marilyn Ferguson ha dedicato un capitolo del suo The Aquarian Conspiracy, "La Cospirazione dell’Acquario", ai precursori dell’Età dell’Acquario, che hanno ordito le trame di una visione trasformatrice basata sull’espansione della coscienza e sull’esperienza dell’autotrascendenza. Fra gli altri menziona lo psicologo americano Wiliam James e lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung. James definì la religione esperienza, non dogma, e insegnò che gli esseri umani possono cambiare i propri atteggiamenti mentali in modo tale da poter divenire artefici del proprio destino. Jung sottolineò il carattere trascendente della coscienza e introdusse l’idea dell’inconscio collettivo, una specie di magazzino di simboli e memorie comuni a persone di varie epoche e culture. Secondo Wouter Hanegraaff, entrambi gli studiosi contribuirono a una "sacralizzazione della psicologia", che è divenuta un importante elemento del pensiero e della pratica New Age. Jung, infatti, "non solo conferì all’esoterismo un carattere psicologico, ma sacralizzò la psicologia, riempiendola di contenuti tipici della speculazione esoterica. Il risultato è un corpo di teorie che ha permesso alle persone di parlare di Dio intendendo in realtà la propria psiche e della propria psiche pensando di fatto al divino. Se la psiche è "mente", e anche Dio è "mente", allora mettere in discussione l’una significa mettere in discussione l’altro".
(33) Jung rispose all’accusa di aver "psicologizzato" il cristianesimo, affermando che "la psicologia è il mito moderno e che la fede si può comprendere solo mediante tale mito".
(34) Di certo, la psicologia di Jung fa luce su numerosi aspetti della fede cristiana, in particolare sulla necessità di affrontare la realtà del male, ma le sue convinzioni religiose variano talmente nelle diverse fasi della sua vita che quel che rimane è un’immagine di Dio piuttosto confusa. Un elemento centrale nel suo pensiero è il culto del sole, dove Dio è l’energia vitale (libido) all’interno di una persona".
(35) Come disse egli stesso: "questo paragone non è un mero gioco di parole".
(36) Jung si riferisce a un "dio interiore", la divinità essenziale che riteneva fosse presente in ogni essere umano. Il cammino verso l’universo interiore passa per l’inconscio. L’armonia fra mondo interiore e mondo esteriore sta nell’inconscio collettivo.
La tendenza a intercambiare psicologia e spiritualità fu fatta propria dal Movimento del Potenziale Umano e si sviluppò verso la fine degli anni ‘60 presso lo Esalen Institute in California. La psicologia transpersonale, fortemente influenzata dalle religioni orientali e da Jung, offriva un viaggio contemplativo in cui la scienza incontrava il misticismo. L’accento posto sulla corporeità, la ricerca di modi di espansione della coscienza e il coltivare i miti dell’inconscio collettivo erano tutti incoraggiamenti a ricercare un "dio all’interno di se stessi". Per realizzare le proprie potenzialità, bisognava superare il proprio ego per divenire il dio che ognuno in fondo è. Per farlo bisognava scegliere la terapia adatta, la meditazione, esperienze parapsicologiche, l’uso di allucinogeni. Erano tutti modi per acquisire le "esperienze culmine", esperienze "mistiche" di fusione con Dio e con il cosmo.
Il simbolo dell’Acquario fu mutuato dalla mitologia astrologica, ma in seguito arrivò a significare il desiderio di un mondo radicalmente nuovo. I due centri che funsero da motori propulsori iniziali del New Age, furono, e in una certa misura lo sono ancora, la Comunità-giardino di Findhorn nella Scozia nord-orientale e il Centro per lo sviluppo del potenziale umano di Esalen, a Big Sur, in California, negli Stati Uniti d’America. Ciò che alimenta il New Age in maniera consistente è una crescente coscienza globale e una crescente consapevolezza di un’imminente crisi ecologica.
2.3.3. Temi centrali del New Age
Il New Age non è esattamente una religione, ma è interessato a ciò che è chiamato "divino". L’essenza del New Age è la libera associazione di varie attività, idee e persone a cui si può applicare questo termine. Quindi non esiste un’articolazione definitiva di qualcosa come le dottrine delle religioni principali. Ciononostante, e malgrado l’immensa varietà in seno al New Age, si possono individuare alcuni punti comuni:- Il cosmo è un tutto organico;
- È animato da un'Energia, che viene anche identificata come Anima o Spirito;
- Si crede molto nella mediazione di varie entità spirituali. Gli esseri umani sono capaci di ascendere a sfere superiori invisibili e di controllare la propria vita oltre la morte;
- Si sostiene l'esistenza di una "conoscenza perenne" che è antecedente e superiore a tutte le religioni e culture;
- Le persone seguono maestri illuminati...
2.3.4. Che cosa dice il New Age a proposito...
2.3.4.1. ...della persona umana
Il New Age crede nella perfettibilità della persona umana per mezzo di una vasta gamma di tecniche e terapie (in contrasto con la visione cristiana della cooperazione con la grazia divina). In generale concorda con Nietzsche, secondo il quale il cristianesimo ha impedito all'umanità autentica di manifestarsi pienamente. La perfezione, in questo contesto, significa raggiungere l'autorealizzazione, secondo un ordine di valori che noi stessi creiamo e che otteniamo con le nostre forze. Si può quindi parlare di un sé che si auto-crea. Questa visione evidenzia che vi è maggiore differenza fra come sono ora gli esseri umani e quello che saranno quando avranno realizzato pienamente il proprio potenziale, che fra gli esseri umani e gli antropoidi.
È utile distinguere fra esoterismo, ossia una ricerca di conoscenza, e magico, o occulto: quest'ultimo è uno strumento per ottenere potere. Alcuni gruppi sono sia esoterici sia occulti. Al centro dell'occultismo esiste una volontà di potere basata sul sogno di divenire divini. Le tecniche di espansione della mente intendono rivelare all'uomo il suo potere divino. Usando questo potere le persone preparano la via all'Età dell'Illuminazione. Questa esaltazione dell'umanità capovolge il giusto rapporto fra Creatore e creatura e una delle sue forme estreme è il satanismo. Satana diviene il simbolo della ribellione contro le convenzioni e le regole, un simbolo che spesso assume forme aggressive, egoistiche e violente. Alcuni gruppi evangelici hanno espresso preoccupazione per la presenza subliminale di quello che definiscono simbolismo satanista in alcune espressioni della musica rock, che esercitano una forte influenza sui giovani. Tutto ciò è completamente assente nel messaggio di pace e armonia del Nuovo Testamento e spesso è una delle conseguenze dell'esaltazione dell'umanità quando essa implica la negazione di un Dio trascendente.
Non sono solo i giovani a farne le spese. I temi fondamentali della cultura esoterica sono presenti anche nei campi della politica, dell'educazione e della legislazione.
(37) È il caso, in particolare, dell'ecologia. L'enfasi posta dall'ecologia radicale sul biocentrismo nega la visione antropologica della Bibbia, nella quale gli esseri umani sono al centro del mondo perché sono considerati qualitativamente superiori ad altre forme naturali. Ciò è molto presente oggi nella legislazione e nell'educazione, nonostante il fatto che in tal modo si sminuisce l'umanità. La stessa matrice culturale esoterica si ritrova nell'ideologia che sottostà alle politiche demografiche e agli esperimenti di ingegneria genetica, che sembrano esprimere il sogno degli esseri umani di crearsi di nuovo da sé. Come si spera di farlo? Decifrando il codice genetico, alterando le regole naturali della sessualità, sconfiggendo i limiti della morte.
In quello che si può definire un tipico racconto New Age, gli uomini nascono con una scintilla divina, in un modo che ricorda l'antico gnosticismo. Questo li collega all'unità del Tutto. Sono considerati essenzialmente divini, sebbene partecipino alla divinità cosmica a diversi livelli di coscienza. Noi siamo co-creatori e creiamo la nostra realtà personale. Secondo una concezione che considera ogni individuo fonte creativa dell'universo, alcuni autori del New Age sostengono che scegliamo noi le circostanze della nostra vita (perfino la malattia e la morte). Tuttavia, per comprendere bene qual è il nostro posto nell'unità del cosmo dobbiamo compiere un viaggio. Il viaggio è la psicoterapia e la salvezza è il riconoscimento della coscienza universale. Il peccato non esiste. Esiste soltanto una conoscenza imperfetta. L'identità di ogni essere umano è diluita nell'essere universale e nel processo delle incarnazioni successive. Siamo soggetti a determinate influenze degli astri, ma possiamo aprirci alla divinità che vive dentro di noi, in una ricerca costante (mediante tecniche appropriate) di un'armonia sempre maggiore fra il sé e l'energia cosmica divina. Non è necessaria alcuna Rivelazione o Salvezza che provenga dal di fuori delle persone, ma soltanto il compimento dell'esperienza della salvezza che è dentro di noi (auto-salvezza), possibile mediante tecniche psico-fisiche che portano all'illuminazione definitiva.
Alcune fasi del percorso verso l'auto-redenzione sono preparatorie (meditazione, armonia fisica, liberazione di energie di auto-guarigione). Sono i punti di partenza di processi di spiritualizzazione, perfezione e illuminazione che aiutano le persone ad acquisire ulteriori autocontrollo e concentrazione psichica sulla "trasformazione" del sé individuale in "coscienza cosmica". Il destino della persona umana è costituito da una serie di reincarnazioni dell'anima in diversi corpi. Non ci si riferisce a un ciclo di samsara, nel senso di purificazione come punizione, ma ad un'ascensione graduale verso lo sviluppo perfetto delle proprie potenzialità.
La psicologia è utilizzata per spiegare l'espansione della mente come esperienza "mistica". Lo yoga, lo zen, la meditazione trascendentale e gli esercizi tantrici conducono all'autorealizzazione o illuminazione. Si crede che le "esperienze culmine" (rivivere la propria nascita, viaggiare fino ai confini della morte, il biofeedback, la danza e perfino gli stupefacenti, qualsiasi cosa che provochi uno stato alterato di coscienza), conducano all'unità e all'illuminazione. Poiché c'è una sola Mente, alcune persone possono essere canali per raggiungere esseri superiori. Ogni parte di questo unico essere universale ha contatti con tutte le altre. L'approccio classico al New Age è la psicologia transpersonale, i cui concetti principali sono la Mente Universale, il Sé superiore, l'inconscio personale e collettivo e l'io individuale. Il Sé Superiore è la nostra identità reale, un ponte fra Dio, che è la mente divina, e l'umanità. Lo sviluppo spirituale è il contatto con il Sé Superiore che supera tutte le forme di dualismo fra soggetto e oggetto, vita e morte, psiche e soma, il sé e aspetti frammentari del sé. La nostra personalità limitata è come un'ombra o un sogno creato dal sé reale. Il Sé Superiore contiene i ricordi di precedenti (re-)incarnazioni.
2.3.4.2. ...di Dio?
Il New Age ha una preferenza marcata per le religioni orientali e precristiane, perché le considera incontaminate da distorsioni giudaico-cristiane. Quindi tributa grande rispetto agli antichi riti agresti e ai culti legati alla fertilità. "Gaia", la Madre Terra, viene proposta come alternativa a Dio Padre, la cui immagine viene collegata a una concezione patriarcale del dominio maschile sulla donna. Si parla di Dio, ma non di un Dio personale. Il Dio di cui parla il New Age non è né personale né trascendente. Non è né il libero Creatore né l'amorevole reggente dell'universo, ma un' "energia impersonale", immanente al mondo, con il quale costituisce una "unità cosmica": "Tutto è uno". Quest'unità è monistica, panteistica, o più precisamente, panenteistica. Dio è il "principio di vita", lo "spirito o anima del mondo", la somma totale della coscienza esistente nel mondo. In un certo senso, tutto è Dio. La presenza di Dio è più evidente negli aspetti spirituali della realtà, così ogni mente/spirito è, in un certo qual modo, Dio.
Quando uomini e donne la ricevono consciamente, "l'energia divina" è spesso descritta come "energia cristica". Si parla anche di Cristo, ma non di Gesù di Nazaret. "Cristo" è un titolo conferito a qualcuno che ha raggiunto uno stato di coscienza nel quale percepisce la propria divinità e può quindi affermare di essere un "Maestro universale". Gesù di Nazaret non era il Cristo, ma soltanto una delle figure storiche nelle quali questa natura "cristica" si è rivelata, come nel caso del Buddha e di altri. Ogni manifestazione storica del Cristo mostra chiaramente che tutti gli esseri umani sono celesti e divini e li conduce verso questa realizzazione.
Il livello più interiore e più personale ("psichico") nel quale gli esseri umani "avvertono" questa "divina energia cosmica" è detto anche "Spirito Santo".
2.3.4.3. ...del mondo?
Importantissimo per gran parte del pensiero New Age è il passaggio dal modello meccanicistico della fisica classica a quello "olistico" della fisica moderna atomica e subatomica, basato sul concetto di materia costituita da onde o energie invece che da particelle. L'universo è un oceano di energia, che è un tutto unico o una rete di legami. L'energia che anima quest'organismo unico che è l'universo è "spirito". Non esiste alterità fra Dio e il mondo. Il mondo stesso è divino e subisce un processo evolutivo che porta dalla materia inerte a una "coscienza più elevata e perfetta". Il mondo non è stato creato. Esso è eterno e autosufficiente. Il futuro del mondo dipende da un dinamismo interiore necessariamente positivo e porta all'unità (divina) riconciliata di tutto quanto esiste. Dio e il mondo, anima e corpo, intelligenza (razionalità) ed emotività, cielo e terra, sono un'unica immensa vibrazione di energia.
James Lovelock nel suo libro sull'Ipotesi Gaia sostiene che "l'intera gamma di materia vivente sulla terra, dalle balene ai virus, e dalle querce alle alghe, si potrebbe considerare come una singola entità vivente, in grado di manipolare l'atmosfera della Terra per soddisfare tutte le sue esigenze e dotata di facoltà e poteri superiori a quelli delle sue parti costitutive".
(38) Per alcuni, l'ipotesi Gaia è "una strana sintesi di individualismo e collettivismo. È come se il New Age, avendo sottratto le persone alle politiche frammentarie, non veda l'ora di gettarle nel calderone della mente globale". Il cervello globale ha bisogno di istituzioni con le quali governare, in altre parole, di un governo mondiale. "Per affrontare i problemi odierni, il New Age sogna un'aristocrazia spirituale nello stile de La Repubblica di Platone, gestita da società segrete...".
(39) Può essere esagerato asserire questo, ma è provato che l'elitarismo gnostico e il governo globale coincidano su numerose questioni di politica internazionale.
Nell'universo è tutto correlato. Infatti ogni parte è in sé immagine della totalità. Il tutto è in ogni cosa. Nella "grande catena dell'essere", tutti gli esseri sono intimamente legati e formano un'unica famiglia con differenti gradi di evoluzione. Ogni persona umana è un ologramma, un'immagine dell'insieme della creazione, in cui tutto vibra sulla propria frequenza. Ogni essere umano è un neurone del sistema nervoso centrale della Terra e tutte le entità individuali sono in rapporto di complementarietà le une con le altre.
Infatti, esiste una complementarietà interiore o androginia in tutta la creazione.
(40)
Uno dei temi ricorrenti negli scritti e nel pensiero New Age è quello del "nuovo paradigma" introdotto dalla scienza contemporanea. "La scienza ci ha permesso di vedere all'interno di insiemi e di sistemi, ci ha sollecitato e trasformato. Stiamo imparando a interpretare tendenze, a riconoscere i primi segni di un altro paradigma più promettente. Creiamo scenari futuri alternativi. Parliamo dei fallimenti dei vecchi sistemi, introducendo nuove soluzioni ai problemi in tutti i campi".
(41) Quindi, il "mutamento dei paradigmi" è un cambiamento radicale di prospettiva, ma niente di più. Ci si chiede se il pensiero e il cambiamento reale siano proporzionati e quanto una trasformazione interiore possa rivelarsi efficace nel mondo esterno. Ci si deve chiedere, pur non esprimendo un giudizio negativo, quanto possa essere scientifico un processo concettuale che implica affermazioni come questa: "la guerra è impensabile in una società di persone autonome che hanno scoperto che tutta l'umanità è interdipendente, che non temono idee e culture estranee, che sanno che tutte le rivoluzioni cominciano nell'interiorità e che non si può imprimere il proprio marchio di illuminazione sugli altri".
(42) È illogico concludere che qualcosa non possa accadere solo perché è impensabile. Questo ragionamento è veramente gnostico, nel senso che attribuisce un potere eccessivo alla conoscenza e alla coscienza. Non vogliamo negare il ruolo fondamentale e cruciale dello sviluppo della coscienza nell'indagine scientifica, ma soltanto mettere in guardia contro l'imposizione alla realtà esterna di ciò che alberga ancora solo nella mente.
2.4. "Abitanti del mito piuttosto che della Storia"
(43) ?: New Age e cultura
"In fondo, il fascino del New Age risiede nell'interesse suscitato culturalmente per il sé, il suo valore, le sue capacità e i suoi problemi. Mentre la religiosità tradizionale, con la sua organizzazione gerarchica, è adatta alla comunità, la spiritualità scevra da tradizione si adatta bene all'individuo. Il New Age è "del" sé, poiché facilita la celebrazione di quanto deve essere e deve divenire ed è "per" il sé, perché differendo da ciò che è dominante, può affrontare i problemi di identità generati da forme convenzionali di vita".
(44)
Il rifiuto della tradizione quale organizzazione patriarcale, gerarchica ed ecclesiale implica la ricerca di una forma alternativa di società che si inspiri chiaramente alla nozione moderna del sé. Molti scritti del New Age spiegano che non si può fare nulla (direttamente) per cambiare il mondo, ma tutto per cambiare se stessi. Modificare la coscienza individuale sembra essere il modo (indiretto) per cambiare il mondo. Il più importante strumento di cambiamento sociale è l'esempio personale. Il riconoscimento mondiale di questi esempi personali porterà costantemente alla trasformazione della mente collettiva e tale trasformazione sarà l'acquisizione principale del nostro tempo. Questo fa chiaramente parte del paradigma olistico ed è una riaffermazione della classica questione filosofica dell'uno e dei molti. Si ricollega anche all'esposizione junghiana della teoria della corrispondenza e al suo rifiuto della causalità. Gli individui sono immagini frammentarie dell'ologramma planetario. Guardando nella propria interiorità non solo si conosce l'universo, ma lo si modifica. Tuttavia più ci si guarda dentro, più piccola diviene l'arena politica. Tutto questo è veramente in sintonia con la retorica della partecipazione democratica in un nuovo ordine planetario oppure è un modo inconscio e sottile per privare di potere le persone esponendole così al rischio di venire manipolate? L'attuale preoccupazione per i problemi planetari (questioni ecologiche, esaurimento delle risorse, sovrappopolazione, divario economico fra Nord e Sud, l'enorme arsenale militare e l'instabilità politica) permettono o impediscono l'impegno in altre questioni sociali e politiche parimenti reali? Il vecchio adagio "la carità comincia a casa" può rappresentare un sano equilibrio nell'approccio a tali questioni. Alcuni osservatori del New Age individuano un sinistro autoritarismo dietro l'apparente indifferenza verso la politica. Lo stesso David Spangler sottolinea che una delle ombre del New Age è "un subdolo arrendersi alla mancanza di potere e alla irresponsabilità in nome dell'attesa della nuova era piuttosto che essere attivi creatori di integrità nella propria vita".
(45)
Anche se non è del tutto corretto affermare che negli atteggiamenti del New Age il quietismo è pressoché assoluto, una delle critiche principali mosse al movimento New Age è che il desiderio privato di autorealizzazione opera veramente contro la possibilità di una profonda cultura religiosa. Lo mettono in evidenza tre punti:
- Ci si chiede se il New Age sia intellettualmente convincente quando cerca di fornire un quadro completo del cosmo in una visione del mondo che sostiene di integrare natura e realtà spirituale. L'universo occidentale viene considerato diviso e basato sul monoteismo, la trascendenza, l'alterità e la separazione. Si rileva un dualismo fondamentale in divisioni come quelle fra reale e ideale, relativo e assoluto, finito e infinito, umano e divino, sacro e profano, passato e presente, tutte riconducibili alla "coscienza infelice" di Hegel. Tutto ciò viene descritto come qualcosa di tragico. La risposta del New Age è l'unità attraverso la fusione. Esso pretende di riconciliare l'anima e il corpo, il femminile e il maschile, lo spirito e la materia, l'umano e il divino, la terra e il cosmo, il trascendente e l'immanente, la religione e la scienza, le differenze fra le religioni, lo Yin e lo Yang. Quindi non c'è alterità. Quello che rimane in termini umani è la transpersonalità. Il mondo New Age è a-problematico: non c'è nulla da raggiungere. Tuttavia la questione metafisica dell'uno e dei molti rimane irrisolta, o forse non viene neanche posta, poiché c'è una grande preoccupazione per gli effetti della disunità e della divisione, ma la risposta è solo una descrizione di come le cose apparirebbero se venissero guardate in un altro modo.
- Il New Age importa, un po' alla volta, pratiche religiose orientali e le reinterpreta per adattarle agli occidentali. Ciò implica il rifiuto dei termini "peccato" e "salvezza", sostituiti dai moralmente neutri "addition" (dipendenza) e "recovery" (ripresa). I riferimenti a influenze extraeuropee sono a volte soltanto una "pseudo-orientalizzazione" della cultura occidentale. Inoltre, non si tratta di un dialogo autentico. In un contesto nel quale le influenze greco-romane e giudaico-cristiane sono considerate con sospetto, le influenze orientali vengono utilizzate precisamente come alternative alla cultura occidentale. La scienza e la medicina tradizionali sono percepite come inferiori agli approcci olistici così come le strutture patriarcali e particolaristiche nella politica e nella religione. Sono ostacoli all'avvento dell'Età dell'Acquario. Ancora una volta è evidente che la scelta delle alternative proposte dal New Age esige che le persone rompano completamente con la tradizione in cui sono cresciute. Ma si tratta veramente, come spesso si ritiene o si presume che sia, di una scelta libera e matura?
- Le tradizioni religiose autentiche promuovono la disciplina al fine di acquisire saggezza, equanimità e compassione. Il New Age è un'eco del desiderio profondo e inalienabile di una cultura religiosa integrale e di qualcosa di più generale e illuminante di quello che offrono in genere i politici. Ma non è chiaro se i benefici di una visione basata sul Sé, che si espande continuamente, siano destinati agli individui o alle società. I corsi di formazione del New Age (detti "erhard seminar trainings" [EST] ecc.) fondono valori controculturali con il bisogno dominante di avere successo, la soddisfazione interiore con il successo esterno. Il ritiro "Spirit of Business" che si tiene a Findhorn trasforma l'esperienza del lavoro aumentandone la produttività. Alcuni seguaci del New Age non vogliono solo divenire più autentici e spontanei, ma anche più ricchi (attraverso le arti magiche, ecc.). "Ciò che rende tutto più affascinante all'uomo d'affari dalla mentalità imprenditoriale è che questi corsi di formazione sembrano propugnare idee in qualche modo più umanistiche nel mondo degli affari. Si tratta di idee per le quali il luogo di lavoro diventa "ambiente di apprendimento", bisogna "instillare nuova vita nel lavoro", il "lavoro deve essere umanizzante". Si parla di "realizzazione del manager", "priorità delle persone" o di "dischiudere il potenziale". Presentate dai formatori New Age, queste idee probabilmente piacciono a quegli uomini d'affari che hanno già seguito altri esercizi più basati sull'umanesimo secolare e desiderano andare avanti con l'obiettivo di raggiungere la crescita personale, la felicità e l'entusiasmo e allo stesso tempo la produttività commerciale".
(46) È dunque chiaro che le persone coinvolte ricercano saggezza ed equanimità a proprio beneficio, ma fino a che punto le attività nelle quali sono impegnate permettono loro di operare per il bene comune? Indipendentemente dalle loro motivazioni, tutti questi fenomeni vanno giudicati dai frutti che recano e bisogna chiedersi se promuovono il sé oppure s
olidarietà non solo con balene, alberi o persone che la pensano allo stesso modo, ma con tutto il creato, ossia con tutta l'umanità. Il Cardinale Joseph Ratzinger definisce le conseguenze più nefaste di qualsiasi filosofia basata sull'egoismo, alla quale aderiscono istituzioni o un gran numero di persone, come un insieme di "strategie volte a ridurre il numero di quanti potranno sfamarsi alla tavola dell'umanità".
(47) Questo è un modello di valutazione dell'impatto di qualsiasi filosofia o teoria. Il cristianesimo cerca sempre di misurare i comportamenti umani in base alla loro apertura al Creatore e a tutte le altre creature con un rispetto che si basa saldamente sull'amore.
2.5. Perché il New Age ha avuto un successo così rapido e si è diffuso con tanta efficacia?
Indipendentemente dalle questioni che solleva e dalle critiche che suscita, il New Age è il tentativo di portare un po' di calore nel mondo tanto duro e spietato in cui viviamo. Come reazione alla modernità, agisce per lo più a livello dei sentimenti, degli istinti e delle emozioni. L'ansia per un futuro apocalittico di instabilità economica, incertezza politica e mutamento climatico svolge un ruolo importante nella ricerca di un'alternativa, di un rapporto decisamente ottimistico con il cosmo. Si ricercano integrità e felicità, spesso a un livello dichiaratamente spirituale. Non è certo un caso che il New Age abbia avuto un successo enorme in un'epoca che si contraddistingue per un'esaltazione quasi universale della diversità. La cultura occidentale è andata oltre la tolleranza, nel senso di accettazione forzata o di rassegnazione alle idiosincrasie di una persona o di un gruppo minoritario, ed è giunta a una consapevole erosione del rispetto per la normalità. La normalità ci viene presentata come un concetto moralmente pesante, necessariamente legato a norme assolute. Per un numero sempre più alto di persone, norme e credi assoluti non sono altro che l'incapacità di tollerare i punti di vista e le convinzioni degli altri. In un clima del genere, stili di vita e teorie alternative hanno avuto un successo straordinario: essere diversi non è solo accettabile, ma è anche una cosa buona e positiva.
(48) È essenziale ricordare che gli individui seguono il New Age in molti modi diversi e a vari livelli. Nella maggior parte dei casi non è una questione di "appartenenza" a un gruppo o a un movimento, né di essere pienamente consapevoli dei principi alla base del New Age. A quanto pare, le persone sono attratte per lo più da particolari terapie o pratiche, senza chiedersi cosa c’è dietro e altre sono semplicemente consumatori occasionali di prodotti etichettati "New Age". Chi utilizza l’aromaterapia o ascolta musica New Age, per esempio, in genere è semplicemente interessato agli effetti che essi hanno sulla propria salute e il proprio benessere. Solo una minoranza approfondisce lo studio del New Age e cerca di capire il suo significato teorico ("mistico"). Ciò è perfettamente in sintonia con i modelli di consumo di società nelle quali il divertimento e lo svago hanno tanta importanza. Questo "movimento" si è ben adattato alle leggi del mercato e la sua diffusione si deve in parte proprio alla sua attra
ente offerta economica. Almeno in alcune culture, il New Age è stato considerato come l’etichetta per un prodotto creato dall’applicazione di regole di marketing a un fenomeno religioso.
(49) Del resto ci sarà sempre un modo per approfittare economicamente dei bisogni spirituali delle persone. Come molte altre cose nell’economia contemporanea, il New Age è un fenomeno globale mantenuto e alimentato con l’informazione dai mezzi di comunicazione sociale. Si può affermare che questa comunità globale sia stata creata dai mezzi di comunicazione sociale ed è piuttosto chiaro che la letteratura popolare e la comunicazione di massa assicurano che le nozioni comuni condivise dai "credenti" e dai simpatizzanti si diffondano molto rapidamente quasi dappertutto. Tuttavia, non si può provare che questa rapida diffusione di idee sia avvenuta per caso o invece sia sostenuta da un disegno preciso, poiché si tratta di una forma molto libera di "comunità". Come le comunità cibernetiche create da Internet, si tratta di un dominio in cui i rapporti umani possono essere o molto impersonali o interpersonali in un senso molto limitato.
Il New Age è divenuto immensamente popolare come un insieme poco preciso di credi, terapie e pratiche, spesso scelti e combinati arbitrariamente, senza considerare le incompatibilità e le incoerenze che un metodo del genere può implicare. Del resto, questo non desta meraviglia in una visione del mondo deliberatamente basata sul pensiero intuitivo del "cervello destro". Proprio per questo è importante scoprire e riconoscere le caratteristiche fondamentali delle idee del New Age. Quanto propone è spesso descritto come "spirituale", piuttosto che tipico di una qualche religione, ma i legami con certe religioni orientali sono molto più stretti di quanto immaginino molti "consumatori". Ovviamente questo è importante soprattutto per i gruppi di "preghiera" ai quali le persone scelgono di partecipare, ma è anche un problema reale per la gestione di un numero crescente di società, i cui impiegati devono praticare la meditazione e adottare tecniche di espansione della mente come parte della loro vita lavorativa.
(50)
È importante dire qualcosa anche sulla promozione organica del New Age come di un’ideologia, ma si tratta di una materia piuttosto complessa. Alcuni gruppi hanno reagito al New Age muovendogli generiche accuse di cospirazione, ma è stato loro risposto che stiamo assistendo a un mutamento culturale spontaneo il cui corso è felicemente determinato da influenze che trascendono il controllo umano. Tuttavia è sufficiente sottolineare che il New Age condivide con alcuni gruppi di influenza internazionale lo scopo di soppiantare e superare le religioni particolari per far spazio a una religione universale in grado di unire tutta l’umanità. Strettamente legato a questo fine è lo sforzo concertato da parte di molte istituzioni di inventare un’Etica Globale, una cornice etica che rifletterebbe la natura globale della cultura, dell’economia e della politica contemporanee. Inoltre, la politicizzazione delle questioni ecologiche aggiunge colore all’intera questione dell’ipotesi Gaia o del culto della Madre Terra.
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