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Per Aspera Ad Veritatem n.22
Martiri e assassini. Il nostro medioevo contemporaneo

Franco CARDINI e Gad LERNER - Edizioni Rizzoli , 2001



Franco Cardini e Gad Lerner si ritrovano, all'indomani dell'undici settembre, a proporre una loro chiave di lettura sui nuovi fenomeni che interessano l'oriente e l'occidente, nei quali si intrecciano religione, terrorismo e guerra.
Attraverso la formula collaudata dell'epistolario/dibattito, già sperimentata nel precedente lavoro sul significato e l'eredità delle crociate, essi muovono da uno scambio di lettere per poi confrontare le proprie idee con una discussione serrata. Gad Lerner, giornalista molto noto, “ebreo di sinistra”, e Franco Cardini, storico, “tradizionalista cattolico”, hanno evidenziato quattro temi centrali di discussione: gli uomini bomba; le paure dell'occidente; il silenzio dell'Islam; tre fedi nella guerra. Attraverso una sorta di divisione di compiti, spetta al Cardini ricollocare storicamente le varie situazioni, a Lerner viceversa di analizzarle in chiave sociale. Soprattutto, vengono proposte alcune chiavi di lettura dal punto di vista religioso, forse le più importanti di tutte, dato il tema di cui tratta il lavoro.
Dice infatti Cardini: “fra te, ebreo laico di sinistra, e me, cattolico tradizionalista di destra, si è cominciato con l'impostare un tema preciso - l'undici settembre e le sue conseguenze - portando avanti il dialogo in un modo assolutamente libero e nelle conclusioni così lontano rispetto alle nostre aree di appartenenza culturale e si è finiti di parlare della sacralità del nome di Dio”.
Quello che emerge dalle riflessioni degli Autori è che senza la pace tra le tre fedi che traggono origine dal monoteismo abramitico, “la pace dei diplomatici e dei mercanti” rimarrà poca cosa, “un compromesso friabile, poco duraturo”.
Altrettanto importante risulta essere la differenzazione culturale, anche se entrambi criticano aspramente il paradigma del Prof. Huntington sullo scontro di civiltà, vista come una profezia che si autoavvera. Cardini e Lerner cercano di non cadere in stereotipi, ma si accorgono che molte volte è inevitabile. La missione dell'Islam è conquistare il DAR-AL-HARB, la parte del mondo non soggetta all'Islam, e questo comporta il rischio di cadere nelle antiche categorie di Amico e Nemico. In merito a ciò Lerner significativamente nota: “capisco che la tentazione sia fortissima, ma rifugiarsi nel noi e loro, pensarsi assediati o assedianti, ha oggi una sola conseguenza possibile: ritrovarsi in pochi, impauriti, infuriati”.
Infine quale paradigma riassuntivo delle posizioni espresse nel libro e delle speranze future: “Il confronto severo con l'Islam va condotto con il metodo della tolleranza e con l'obiettivo della convivenza”.
È da segnalare conclusivamente che il libro dedica una interessante sezione alla documentazione, dove è possibile consultare le traduzioni di alcuni testi quali: Il manuale dei Martiri assassini, Il proclama di Usama Bin Laden e Il messaggio di Suliman Abu Gheith, portavoce di Al Qaid'a, diffuso da Al Jazeera con il titolo “Noi, amanti della morte”.



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