(*) Traduzione a cura della Redazione.
(1) La legge sulle funzioni di polizia del 5 agosto 1992 dà una definizione abbastanza precisa di polizia di sicurezza - l'articolo 14 recita: "La gendarmeria e la polizia comunale vigilano sul mantenimento dell'ordine pubblico, compreso il rispetto delle leggi e dei regolamenti di polizia, la prevenzione dei reati e la protezione delle persone e dei beni. Allo stesso modo prestano assistenza a qualsiasi persona in pericolo." - e di polizia giudiziaria - l'art. 15 dispone: "La gendarmeria, la polizia comunale e la polizia giudiziaria hanno il compito di assicurare alla giustizia gli autori di crimini, delitti e infrazioni, di raccoglierne le prove, di fermarne gli autori, di cercare le prove e di effettuare sequestri nei casi in cui è previsto.
(2) Töllborg, op. cit., p. 129.
(3) Sulla liceità delle intercettazioni telefoniche, vedasi T. Henrion, Les écoutes téléphoniques, JT, 1995, pp. 205-213. Sulla liceità delle localizzazioni telefoniche (Zoller-Malicieux); vedasi Corte d'Appello di Bruxelles (Chambre des Mises), 11 luglio 1997, nella causa KAOUKABI, non pubblicata, e Tribunal Correctionnel di Bruxelles (55a Chambre), 2 dicembre 1997, nella causa ALP, non pubblicata. In queste due sentenze sono considerate illecite le localizzazioni telefoniche eseguite in violazione dell'articolo 88 bis del codice di procedura penale.
(4) Cass., 13 maggio 1986, Pas., I, p. 1107; vedasi anche Cass., 17 gennaio 1990, R.D.P.C. 1990, p. 653 e Cass., 17 aprile 1991, J.L.M.B. 1992, p. 94.
(5) F. Kuty, nota in Cass., 7 febbraio 1995, J.L.M.B., 1997, p. 484. Nello stesso senso, vedasi D. Vandermeersch e O. Kless, La réforme "Franchimont", Commentaire de la loi du 12 mars 1998 relative à l'amélioration de la procédure pénale au stade de l'information et de l'instruction, J.T., 1998, p. 440: "il diritto della procedura penale si colloca al centro dei diritti dell'uomo". Vedasi anche P. Traest, T. De Meester e A. Masset, Le règlement de la procédure et le côntrole de la régularité de la procédure, in M. Franchimont (dir.), La loi du 12 mars 1998 réformant la procédure pénale, Liegi, 1998, pp. 185-186: "l'abbandono di queste garanzie (procedurali) significherebbe in effetti il fallimento inesorabile dello stato di diritto".
(6) Cass., 1° febbraio 1995, Pas. 1995, I, pp. 117-122. Questa nozione "avere avuto la possibilità di contraddire" significa semplicemente che l'imputato deve chiedere di poter contraddire gli elementi di prova presentati contro di lui, e che se non lo fa, il suo diritto alla difesa non sarà comunque violato: Cass., 2 maggio 1990, Pas. 1990, I, pp. 1006-1014.
(7) Cass., 24 aprile 1996; Recenti sentenze della Corte di Cassazione 1997 e nota di L. Arnou, Ammissibilità della prova in materia penale e diritto di difesa, pagg. 10-15; Cass. 30.5.1995; Recenti sentenze della Corte di Cassazione 1996 e nota di P. Traest, L'internazionalizzazione del diritto di prova: intercettazioni telefoniche e modalità di effettuazione delle stesse in territorio estero al fine di consentirne l'utilizzo a fini probatori, pagg. 142-152.
(8) Vedasi dichiarazione di P. Bouchet, in Table Ronde. A proposito del controllo sui Servizi informativi, P. Bouchet, P. Lacoste (Ammiraglio), E. Plenel e B. Warusfel, Les cahiers de la sécurité intérieure, 4a trimestre 1997, n. 30, p. 154.
(9) E non si parla della possibilità di archiviare la denuncia, (articolo 34), della possibilità per gli operatori dei Servizi informativi di non rivelare il segreto (articolo 48, § 1°) e neppure del fatto che il Parlamento possa ricevere semplicemente una parte del fascicolo d'inchiesta (articolo 36).
(10) La normativa è stata recentemente modificata con la legge 11.12.1998,
pubblicata in parte III di questo numero della Rivista (Nota a cura della Redazione).
(11) Vedasi al riguardo, M. Preumont, Un exemple de politique criminelle: la dénonciation, cause d'excuse prévue par l'article 6 de la loi concernant le trafic des stupéfiants, in Mélange offert à Robert Legros, pp. 499-516 e A. De Nauw, La loi sur les stupéfiants et la jurisprudence, recyclage en droit, sessione 1998, Facoltà universitaria Saint-Louis, non pubblicato, pp. 4-6.
(12) Al riguardo, ci si riferisce in via generale ad A. De Nauw, i cui riferimenti si trovano nella nota precedente.
(13) Per il testo integrale della sentenza, vedasi n. 14/99 della Rivista, parte III, pag. 877 ss. (nota a cura della Redazione).
(14) Corte europea dei diritti dell'uomo, 15 giugno 1992, R.T.D.H., 1993, p. 309.
(15) Corte europea dei diritti dell'uomo, 23 aprile 1997, R.D.P.C., 1997, p. 1226.
(16) Sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, 23 aprile 1997, op. cit., § 63.
(17) Sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, ibidem, § 62.
(18) Sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, ibidem, § 56, che si intende evidenziare.
(19) Sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, ibidem, § 60.
(20) M.A. Beernaert, Note sous Cour européenne des droits de l'homme, 23 aprile 1997, R.D.P.C., 1997, p. 1226.
(21) J. De Codt, Note sous Cour européenne des droits de l'homme, 23 aprile 1997, R.T.D.H., 1998, p. 167.
(22) P. De Hert, Jurisprudence européenne dans la sphère de la police, 1996, Vigiles, 1998, n. 4, p. 30.
(23) A. Klip, The decrease of protection under human rights treates in international criminal law, Rivista internazionale di diritto penale, vol. 68, 1998, pp. 291-310.
(24) S. Cuykens, Le système de contrôle national d'Europol, nella conferenza organizzata ad Amsterdam dall'organismo A.E.D. (Avvocati Europei Democratici), 7 marzo 1998, non pubblicata, 5 pagine.
(25) P. Bouchet, P. Lacoste (Ammiraglio), E. Plenel e B. Warusfel, Tavola rotonda: A propos d'un contrôle du renseignement, in Le renseignement, les cahiers de la sécurité intérieure, 4° trimestre 1997, n. 30, p. 149.
(26) Inchiesta parlamentare concernente le modalità operative della lotta al banditismo e al terrorismo, conclusioni della commissione d'inchiesta, aprile 1988-aprile 1990, Camera dei Rappresentanti del Belgio, sessione ordinaria 1989-1990, pp. 7-8.