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GNOSIS 4/2006
L'editoriale



Quanto vale la sicurezza collettiva? A quali compromessi - in termini di riduzione di garanzie individuali in gran parte ormai date per irrinunciabili - siamo disposti a scendere per aumentare la soglia della nostra sicurezza quotidiana?
E’ questo un dibattito che attraversa tutte le società democratiche. Nel ‘dopo 11 settembre’ i parlamenti e le opinioni pubbliche occidentali si sono interrogati costantemente sulla possibilità, o sull’esigenza, di varare nuove norme che, riducendo inevitabilmente alcuni spazi di garanzia, aumentassero le difese contro il terrorismo.
In questo numero ci interroghiamo, nel nostro Forum, sui nuovi confini che - nell’era del terrorismo globale - possono (o debbono) essere tracciati tra tutela della privacy e sicurezza. La privacy è un bene democratico percepito nella nostra società come irrinunciabile: per questo riteniamo che il contributo di pensiero fornito dai partecipanti sia un eccellente strumento di riflessione per il lettore ed anche, forse, per il legislatore.
Afghanistan, Iran, Medio-oriente, Estremo-oriente, Islam, rappresentano le aree e i temi ‘caldi’ sui quali, con il contributo di esperti di sicura professionalità, riflettiamo sia sul piano storico che sotto il profilo analitico.
Come è tradizione della Rivista le risposte che possono scaturire da queste riflessioni non vogliono essere definitive, ma ambiscono a costituire le tappe di un processo dialettico dal quale speriamo scaturiscano anche opzioni operative.
La globalizzazione investe tutti gli aspetti della vita moderna: il crimine non fa eccezione e, con il contributo di due Ufficiali della Guardia di Finanza, affrontiamo per la prima volta un aspetto dell’economia del crimine che si espande sfruttando le maglie presenti nel mercato globale.
Una nostra riflessione, infine, sul ‘precariato’: un fenomeno percepito come negativo da gran parte della pubblica opinione, specie giovanile, che tentiamo di analizzare in chiave scientifica nei suoi profili sociali ed economici. E’ un fenomeno con il quale ci dobbiamo confrontare affrontandolo in modo razionale, per ‘governarlo’ e non per subirlo.
 
articolo redazionale



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