L’emblema dell’Agencia Federal de Inteligencia, adottato il 16 settembre 2016, ha forma circolare e propone, con un sobrio tratto blu su fondo bianco, una ricca simbologia qui indicata in parentesi: un sole nascente (autorità e gloria), con occhi (vigilanza e misura) e lunghi raggi (conoscenza e verità) richiama il sorgere del paese e, allusivamente, i versi dell’inno nazionale. Al centro una sciabola (onore e giustizia), sulla cui elsa poggia un berretto frigio (uguaglianza e libertà). Nei due segmenti circolari, cui fanno da base altrettanti fulmini (rapidità e chiarezza), il tratteggio orizzontale evoca il Rio de la Plata (movimento e trasformazione). Nella corona perimetrale sono riportati – separati da due rami d’alloro stilizzati (pace e protezione) – i nomi dell’Agenzia e della Repubblica.
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L’Agencia Federal de Inteligencia (Afi) è l’organismo centrale del Sistema di intelligence argentino (Sin), con poteri di direzione del medesimo.
Istituita nell’ambito del Potere Esecutivo con la legge n. 27.126 del 2015 – che ha significativamente novellato la legge n. 25.520 del 2001, recante la disciplina del Sistema, con il dichiarato obiettivo di ricondurne le attività in un quadro normativo coerente con la Costituzione e con i Trattati sulla tutela dei diritti umani – l’Agenzia è preposta alla raccolta, al coordinamento e all’analisi del flusso informativo afferente a eventi, rischi e conflitti suscettibili di incidere sulla difesa nazionale e sicurezza interna, avvalendosi anche delle altre componenti del Sin: la Direzione nazionale dell’intelligence criminale e la Direzione intelligence militare strategica nazionale. La ricerca informativa è, in particolare, indirizzata verso i settori del terrorismo, del traffico di armi e stupefacenti, della tratta di esseri umani e del cybercrime, nonché verso le minacce al sistema economico-finanziario e ogni forma di aggressione ai poteri pubblici e all’ordine costituzionale.
L’Afi – al cui vertice è posto un Direttore generale con rango di ministro, coadiuvato da un vice direttore con livello di Segretario di Stato – opera in conformità alle linee strategiche e agli obiettivi generali della politica d’intelligence nazionale fissati dal Presidente della Repubblica, cui compete la nomina e la revoca degli alti dirigenti, d’intesa con il Senato.
Nel quadro della mission affidatale, l’Agenzia è deputata, tra l’altro, a: predisporre il Piano d’intelligence nazionale e perseguirne gli obiettivi; curare le relazioni con gli omologhi organismi degli altri stati; rapportarsi con i competenti organi della pubblica amministrazione per l’acquisizione delle informazioni necessarie al compiuto ed efficace espletamento delle proprie funzioni.
Tra i suoi compiti si annovera anche l’elaborazione del report annuale sulle attività svolte, da sottoporre alla Comisión Bicameral de Fiscalización de los Organismos y Actividades de Inteligencia, cui è demandato il controllo – con ampi poteri investigativi – della legittimità dell’organizzazione, del funzionamento e delle attività dell’Afi e degli altri organismi facenti parte del Sin, sia sotto il profilo gestionale-amministrativo che di bilancio, oltre che dell’osservanza degli indirizzi strategici stabiliti a livello politico e del pieno rispetto dei diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione e dai Trattati internazionali. L’istituzione bicamerale è inoltre chiamata a formulare raccomandazioni per il miglioramento del funzionamento del Sin, nonché a indagare sulle denunce di cui sia destinataria da parte di persone fisiche e giuridiche in ordine a eventuali abusi o illeciti commessi dalle articolazioni dello stesso Sistema.
La formazione e l’aggiornamento costante del personale, secondo princìpi di efficienza e meritocrazia, sono affidati all’Escuela Nacional de Inteligencia, il cui mandato è di dotare i dipendenti di un patrimonio conoscitivo che li renda in grado di affrontare le sfide emergenti. In tale contesto, essa svolge ricerche scientifiche e promuove scambi culturali con realtà accademiche e altre istituzioni pubbliche e private, sia nazionali che straniere.
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