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GNOSIS 2/2011
Frontiere del misticismo post-moderno

Le sette sataniche
tra libertà religiosa e delitto di plagio

1° parte


Stefano D'AURIA


Foto da www.centrosangiorgio.com/occultismo/)
 
Le sette sataniche rientrano in quel fenomeno più vasto che è quello delle sette in generale, un problema che riguarda a fondo le società contemporanee. Il termine “setta” deriva dalla radice del verbo latino sector (1) . Da principio designava l’insieme dei seguaci appartenenti ad una scuola di pensiero non necessariamente religiosa; con il tempo, ha prevalso l’accezione originaria che lo ricollegava al verbo secare (2) iniziando, quindi, ad essere riferito a quei gruppi di persone che si distaccavano dalla cultura e da quei parametri socio-morali dominanti (3) . Il fenomeno de quo sale alla ribalta della cronaca ogni qual volta accadono massacri di decine o addirittura centinaia di persone, molto spesso per suicidi collettivi ordinati dai loro leader carismatici (4) .
Difatti, nella maggioranza dei casi, al vertice della setta c’è una sola persona, il leader, generalmente il fondatore, dalla quale provengono le decisioni importanti (5) . Quasi sempre i leader sono di sesso maschile e sono dotati di particolari caratteristiche, sono autoproclamati, persuasivi, risoluti, autoritari, dotati di un certo carisma, affermano di avere una missione speciale o una particolare conoscenza: alcuni sostengono di aver scoperto modi antichi per raggiungere l’illuminazione o la cura di determinate patologie; altri sostengono di essere in grado di condurre i loro seguaci verso “nuovi livelli” di consapevolezza, successo, potere personale o politico; ecc (6) .
Le sette tendono ad essere totalitarie, omnicomprensive, a controllare la condotta dei loro membri: la visione del mondo che impongono si basa sul fanatismo e sull’estremismo. Richiedono ai seguaci sempre più tempo, energia, denaro (7) ed altre risorse in funzione degli obiettivi professati. Normalmente si è indotti a pensare che tutte le sette siano a carattere religioso; un fattore che alimenta quest’idea è che molti gruppi si registrano come chiese per i benefici fiscali e legali concessi alle entità religiose. In realtà, una setta può costituirsi intorno a qualsiasi argomento: politica, religione, commercio, tecniche di auto-miglioramento, mode salutiste, fantascienza, psicologia, fenomeni dello spazio cosmico, meditazione, arte, ambientalismo, ecc.. Un’indagine effettuata nel 1998 può dare un’idea dell’estensione del fenomeno in Italia. Essa – contenuta in un rapporto del Ministero dell’Interno (8) – distingue i movimenti settari, presenti in Italia, in due tipologie di base: “magici” e “religiosi”.
Nei primi rientrano: i movimenti neopagani e New Age (9) , i movimenti esoterici ed occultistici, le sette satanico-luciferine, i movimenti dediti allo spiritismo ed i culti ufologici per un totale di 61 gruppi e 4.600 aderenti. Per quanto attiene le sette sataniche in particolare, sono stati rilevati 9 gruppi con circa 200 aderenti. Nei movimenti religiosi, invece, rientrano: i movimenti di matrice cristiana, i culti orientali importati in Occidente, i movimenti per lo sviluppo del potenziale, i gruppi orientalisti in Italia, i movimenti occidentali con tendenze orientaleggianti per un totale di 76 gruppi con 78.500 aderenti (10) .



Le sette sataniche:
origine ed evoluzione del fenomeno


All’interno del mondo delle sette, un posto particolare è riservato ai culti satanici; sono ben note, infatti, le pratiche aberranti a carattere sessuale – e non solo – che normalmente vengono praticate all’interno delle congreghe sataniste e che spesso conducono a sacrifici umani con abusi nei confronti dei bambini (11) . Parlare oggi di satanismo, all’inizio del terzo millennio, potrebbe sembrare anacronistico: esso sembra appartenere a contesti rurali e culturalmente arretrati, ben lontani dal mondo post-industriale. In realtà, si tratta di un fenomeno ben diffuso nelle metropoli e nelle città – ed anche nei contesti provinciali – del mondo moderno occidentale.
Leggendo i versi dell’opera letteraria Paradiso perduto dello scrittore inglese John Milton (12) ci si accorge pienamente di quali siano i pilastri fondamentali del credo satanico: disobbedienza e opposizione all’autorità (13) . Il satanismo va inteso essenzialmente, quindi, come una ribellione nei confronti delle istituzioni religiose ma anche politiche: «Dio rappresenta l’istituzione per antonomasia che viene osteggiata poiché non riconosciuta dagli angeli ribelli, i quali non volevano sottostare alla norma divina istituita, che nel contempo viene a perdere quei connotati di legittimità che gli erano riconosciuti» (14) .
L’opposizione nei confronti delle autorità, l’amore per le perversioni sessuali, anche se fondamentali, non sono gli unici aspetti del satanismo. Ad essi ne va aggiunto un altro di rilevanza addirittura maggiore: il sentimento della paura. Dall’anno 1000 sino al 1600, l’umanità è pervasa da una serie di eventi estremamente negativi: guerre, epidemie, pestilenze, ecc.. L’uomo è terribilmente spaventato da queste catastrofi; incomincia a temere più il Male (Satana) che il Bene (Dio). Inizia, quindi, a rendergli omaggio per liberarsi dalle proprie angosce, allontanandosi dal Cristianesimo e dalle sue istituzioni perché non si sente garantito da questi. Operando una distinzione tra satanismo e fenomeni similari ma nello stesso tempo differenti come la stregoneria (15) o la possessione diabolica (16) , va detto che il primo caso di vero satanismo lo si trova nella seconda parte del XVII secolo in Francia; si tratta del gruppo attivo, presente ai margini della corte di Luigi XIV, guidato da Catherine La Voisin che, con l’aiuto di sacerdoti cattolici rinnegati, iniziava a celebrare le prime “Messe nere” con non rari sacrifici di fanciulli, finalizzati ad ottenere favori e vantaggi materiali. Il gruppo satanista della La Voisin viene distrutto dalla repressione condotta dal prefetto di polizia De la Reynie tra il 1679 e il 1680 ma sulla sua scia – ampiamente irrobustita dalla stampa – riti satanici vengono celebrati nel Settecento in Italia ai margini dell’eresia quietista (17) , in Inghilterra tra i libertini della società di San Francesco (18) e forse in Russia (19) . Questo satanismo allo stadio arcaico – ancora primordiale da un punto di vista organizzativo – è stato determinante per la nascita di una sorta di anti-satanismo che tendeva ad attribuire all’azione occulta dei seguaci del Diavolo due eventi sconvolgenti per il mondo cristiano: la Rivoluzione francese e il grande successo dello spiritismo (20) .
Dal 1850 al 1890 venne formandosi in Francia ed in Belgio un piccolo movimento satanista (21) . In questo periodo si è sviluppato anche un culto esoterico anticristiano – noto come “palladismo” (22) – fondato da altissimi esponenti della massoneria (23) . I palladisti o palladiani (24) sarebbero stati massoni almeno del 30° grado ed avrebbero gestito, in modo occulto e misterioso, tutte le Logge secondo il noto ma poco affidabile personaggio Leo Taxil (25) ; hanno rappresentato il vertice intellettuale della cultura satanista, o meglio dell’adorazione di Lucifero come principio di laicismo ed illuminismo, che ha avuto nell’Inno a Satana del Carducci la sua massima espressione poetica.
A cavallo tra il XIX ed il XX secolo è riemerso – probabilmente anche per reazione alle provocazioni del caso Taxil – un satanismo autentico e, proprio perché tale, trattato con indulgenza e persino con simpatia dalla stampa dell’epoca. Il satanismo di quegli anni è molto influenzato dalla figura del celebre “mago nero” Aleister Crowley (26) il quale non andrebbe considerato a rigore un satanista perché ateo e, peraltro, polemico con i satanisti contemporanei; ma, nello stesso tempo, va ritenuto una figura di riferimento ed una fonte continua di ispirazioni e di rituali per tutto il satanismo del secolo scorso. Alla fine degli anni Venti emerge anche la figura di René Guénon (27) , satanista ed esoterista francese coinvolto nelle polemiche relative alla pubblicazione, nel 1929, del volume L’Eletta del Dragone (28) .
Dal 1930 si entra nella fase del vero e proprio satanismo contemporaneo che nasce con il cineasta underground di Hollywood Kenneth Anger e con il suo amico e collaboratore Howard Stanton Levey, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Anton Szandor La Vey. Costoro fondarono, nel 1961, un’organizzazione denominata Magic Circle e successivamente, nel 1966, la nota Chiesa di Satana (29) . Nei tolleranti anni Sessanta, il satanismo diviene una moda in California (30) ed è accolto dai media locali con una simpatia che oggi appare del tutto sorprendente (31) . LaVey, nel 1969 pubblica la Bibbia Satanica e chiarisce che la Chiesa di Satana non promuove il Male in quanto tale né crede veramente nell’esistenza del Diavolo (32) . Essa predica un anticristianesimo ed un laicismo militante dedito all’esaltazione dell’uomo che – liberato dal concetto di peccato inculcato dalla religione cristiana – può vivere felice e prosperare nel totale godimento di quanto la vita ha da offrire. La Vey – ed in questo è molto influenzato dalla romanziera atea Ayn Rand (33) , teorica del capitalismo assoluto – afferma che l’egoismo, e non l’altruismo, è alla base della felicità personale e sociale. I riti di La Vey, quindi, onorano Satana in modo totalmente simbolico in considerazione della circostanza che l’organizzazione da lui fondata non ritiene che Satana esista davvero. Nel 1968, La Vey incontra Michael Aquino (34) che gradualmente diviene il principale organizzatore della Chiesa di Satana arrivando a reclutare ben 300 attivisti.
All’inizio degli anni Settanta, tra i due leader iniziano a sorgere i primi contrasti sia di natura ideologica che organizzativa: Aquino inizia a credere nell’esistenza reale e fisica di Satana – che preferisce chiamare “Set” –, entità con la quale è possibile entrare in contatto confliggendo, pertanto, con la concezione “razionalista” di La Vey. Inoltre, Aquino resta legato al modello organizzativo locale dai lui stesso creato non condiviso da La Vey che ne intravede molte somiglianze con la Chiesa tradizionale (35) . Queste divergenze porteranno, nel 1975, con la fondazione da parte di Aquino del “Tempio di Set”, al principale scisma della Chiesa di Satana (36) . Negli anni Sessanta, sullo scenario satanista, operano altre due organizzazioni degne di nota: “The Process”, fondata a Londra da R. de Grimston Moore (37) e la “Famiglia” del pluri-assassino Charles Manson, un gruppo da ricondurre soprattutto al mondo degli hippies ed alla subcultura criminale, i cui contatti – reali ma periferici – con il mondo satanista sono stati eccessivamente sopravvalutati. La “Famiglia” di Charles Manson, in particolare, si è resa protagonista di efferatissimi episodi di sangue (38) a seguito dei quali sono stati celebrati importanti processi in California dai quali sono emersi altri omicidi e crimini commessi da appartenenti alla setta (39) .
Gli omicidi di Manson e la notevole visibilità giornalistica della Chiesa di Satana sono state alle radici della maggiore ondata di anti-satanismo – avvenuta negli anni dal 1980 al 1990 – della storia moderna. All’interno del movimento antisatanista, vanno distinte una componente di natura laicista ed un’altra di carattere religioso: i primi hanno preso spunto soprattutto da teorie provenienti dal campo psichiatrico e psicanalista fondate sulla realtà fattuale dei racconti dei propri pazienti (40) ; i secondi, per lo più provenienti da ambienti protestanti fondamentalisti hanno pian piano abbracciato la teoria di un grande complotto da parte dei satanisti (41) , accettando i racconti provenienti da alcuni survivor e trovando tracce di satanismo nella musica rock, in un certo tipo di letteratura e in taluni giochi di ruolo. Come era prevedibile – dopo un periodo di tempo nel quale si è avuta un certo tipo di collaborazione – la corrente laicista e quella religiosa di opposizione al satanismo hanno finito, negli anni Novanta, per scontrarsi tra loro; in modo particolare sul tema dell’esistenza del Diavolo, ovviamente asserita dai religiosi e negata dagli altri. Negli anni successivi sino al giorno d’oggi, la teoria di un grande complotto satanico è caduta sempre di più nel discredito mentre si è potuto assistere ad una nuova rinascita del satanismo: la Chiesa di Satana (42) – che sembrava ridotta ai minimi termini negli anni Ottanta – è ritornata alla ribalta con una rinascita in tutto il mondo di nuove organizzazioni sataniche che si ispirano in genere alla filosofia “razionalista” di La Vey (43) .



Satanismo e libertà religiosa in Italia

Diversi sono stati i casi i casi di satanismo avvenuti in Italia che, peraltro, hanno impressionato fortemente l’opinione pubblica destando grande interesse dei mass-media.
Si va dall’omicidio di Suor Maria Laura Mainetti avvenuto nel giugno del 2000 a Chiavenna da parte di tre ragazze minorenni (44) ai delitti perpetrati dalle “Bestie di Satana” nella provincia di Varese negli anni 1998-2004, il caso di satanismo più cruento mai avvenuto in Italia (45) . Anche le più recenti ipotesi investigative sulla vicenda relativa ai delitti del c.d. “Mostro di Firenze” si sono orientate sulla pista esoterica e satanica supportata da numerosi elementi che accomunano la quasi totalità degli eventi omicidiari: i luoghi erano sempre appartati, spesso si è trattato di boschi, le notti sono sempre state caratterizzate da noviluni; le uccisioni sono sempre avvenute nei mesi estivi, nei giorni prefestivi o il sabato, ecc. (46) .
I casi di satanismo sopra riportati (47) sono stati caratterizzati dalla commissione di un alto numero di reati (48) , peraltro di entità palesemente grave, che, ovviamente, hanno trovato un “freno” nella Legge – in modo particolare nelle norme penali –, nell’attività della magistratura e delle Forze dell’ordine. Ci sono però tanti casi nei quali i satanisti, pur condividendo una particolare concezione del mondo totalmente contrapposta a quella cristiana ed adottando una liturgia deviante rispetto all’etica cristiana e a quella comune, nell’attuare i loro riti e le loro cerimonie, non commettono alcun delitto. Si è di fronte, quindi, ad una sorta di “satanismo lecito” che gode delle prerogative riservate alle altre confessioni religiose.
La libertà religiosa – oltre a costituire un principio cardine del diritto naturale (49) – è una delle garanzie fondamentali riconosciute dalla Costituzione italiana. L’art. 19 della Costituzione (50) attribuisce a tutti il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma – individuale e associata – nonché di farne propaganda. L’art. 20 (51) dispone, invece, che lo scopo di culto di una qualunque associazione non può essere causa di limitazioni legislative. La dizione “tutti” (52) è inclusiva anche degli stranieri e degli apolidi e non riguarda esclusivamente una determinata categoria di soggetti. Lo stesso discorso è valido anche per altri due articoli della Costituzione che rappresentano un ottimo supporto a sostegno della libertà di culto: l’art. 21 Cost. (53) a proposito della facoltà attribuita indistintamente a tutti gli individui di manifestare liberamente il proprio pensiero e l’art. 2 Cost. (54) riguardo il riconoscimento e la garanzia dei diritti inviolabili della persona sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità. L’art. 3 della Costituzione (55) , altrimenti noto come “principio di uguaglianza”, quando sostiene «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali …», invece, si riferisce ad un’unica categoria di individui: coloro che godono della cittadinanza italiana (56) . Continua......


(1) Rafforzativo di sequor che vuol dire “seguire”.
(2)Traducibile in lingua italiana con “tagliare”, “troncare”, “staccare”, ecc... .
(3) Barresi F., “Sette religiose criminali. Dal satanismo criminale ai culti distruttivi”, EdUP, Roma, 2000, p. 19.
(4) Gli esempi in tal senso non mancano: si va dal caso del “Tempio del Popolo”, setta guidata dal reverendo Jones, che nel novembre del 1978 fu causa della morte di 912 esseri umani (il più drammatico suicidio collettivo della storia contemporanea); ai fatti di Waco in Texas nel 1993; al caso dell’attacco con il gas perpetrato il 20 marzo 1995 da esponenti del movimento neo-buddhista giapponese Aum Shinrikyo contro la metropolitana di Tokyo; al suicidio di 39 membri del culto dei dischi volanti Heaven’s Gate nel marzo 1997 a Rancho Santa Fe in California; ecc.. Questa tipologia di eventi, comunque, non si è mai verificata in Italia.
(5) La relazione tra il leader ed i seguaci rispecchia non tanto una forma piramidale quanto di una “T” capovolta dove il leader è solo al vertice ed i seguaci sono alla base.
(6) Singer M.T. – Lalich J., “Cults in Our Midst. Le sette tra noi”, Jossey-Bass Publishers, 1995.
(7) Spesso, il denaro viene raccolto con la scusante che verrà utilizzato per opere di beneficenza ma, in realtà, esso finisce (nella maggior parte dei casi) nel patrimonio privato del leader; non è raro, infatti, che quando scoppia uno scandalo che coinvolge una setta, si viene a scoprire che il leader è proprietario di varie automobili di extralusso, di vaste proprietà immobiliari e di oggetti costosissimi.
(8) Ministero dell’Interno-Dipartimento di Pubblica Sicurezza, “Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia”, 1998. Questa fonte, anche se un po’ datata, costituisce comunque il più recente censimento “ufficiale” del fenomeno effettuato da una fonte istituzionale.
(9) Attualmente, queste sono le sette che si stanno sviluppando di più. Ufficialmente, si fanno portatrici di un programma per il miglioramento della persona e dello stile di vita.
(10) Dati più recenti e più “consistenti” sono stati diffusi dal Servizio nazionale antisette della comunità Papa Giovanni XXIII al convegno “Libertà religiosa tra libertà e manipolazione”, tenuto presso la Pontificia Università Lateranense di Roma nel febbraio 2011, al quale ha partecipato anche il Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna: 10.000 persone dedite al culto di Satana con 240.000 vittime ed 8.000 gruppi attivi sul territorio nazionale. Soltanto nell’ultimo anno (2010), il Numero verde istituito dalla comunità Papa Giovanni XXIII ha ricevuto 3.000 telefonate con altrettante richieste di aiuto: il fenomeno colpisce per lo più al Nord col 43% dei casi segnalati – 31% al Centro e 26% al Sud – e in misura quasi uguale uomini e donne: 54% i primi e 46% le seconde. Le fasce d’età sono così suddivise: giovani col 36%, adulti con il 44% ed anziani con il 20%. Sul punto si consulti: “Lo stalking per affrancarsi dalle sette, a convegno con la Comunità Papa Giovanni XXIII” in http://www.maracarfagna.net pubblicato in Rete il 17 febbraio 2011.
(11) Le malvagità nei confronti degli infanti rappresentano – per i satanisti – atti di fondamentale importanza per l’avvicinamento al Maligno. Attualmente, in Italia, una buona tutela dei minori contro violenze e sfruttamenti di tipo sessuale è assicurata dalla legge n. 269/1998 «Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù».
(12) Milton scrive la seconda edizione definitiva del “Paradiso perduto” nel 1674.
(13) Lucifero, l’angelo più bello, peccando di superbia, si ribella e si oppone al Creatore. Quindi, dopo una battaglia celeste, per opera di Gesù e di S. Michele Arcangelo viene relegato dal Paradiso al Caos dell’Inferno.
(14) Barresi F., “Sette religiose criminali. Dal satanismo criminale ai culti distruttivi”, EdUP, Roma, 2000, p. 172.
(15) La stregoneria è un fenomeno culturale isolato e descrivibile – nella storia delle religioni e nella storia delle tradizioni popolari e del folklore – come contesto di alcuni schemi mitologici e di comportamenti che si presentano al margine di tutte le religioni storiche e che si caratterizzano per significati e per funzioni del tutto distinti da quelli qualificanti il mondo religioso e, per taluni aspetti, il mondo magico delle culture in cui il fenomeno si presenta.
(16)I casi di presunta possessione demoniaca rappresentano una realtà sempre maggiormente proposta dai media che forniscono alle masse una conoscenza del fenomeno, anche se spesso poco scientifica e poco critica.
(17) Il quietismo è una dottrina mistica che ha lo scopo di indicare la strada verso Dio e la perfezione cristiana consistente in uno stato di quiete passiva e fiduciosa dell’anima. Attraverso uno stato continuo di quiete e di unione in Dio, l’anima raggiunge una specie di indifferenza mistica sino ad arrivare a negare le pratiche e le liturgie comuni della religione tradizionale. La dottrina quietista nasce in Italia alla fine del XVII secolo grazie ad un teologo spagnolo, Miguel Molinos, ed alla sua opera principale: la “Guida Spirituale” (1675). Essa è condannata da Papa Innocenzo XI con la bolla “Coelestis Pastor” nel 1687.
(18) Creata da sir Francis Dashwood (1708-1781); qui il satanismo è caratterizzato da un’impronta ludica, razionalista ed anti-clericale.
(19) Introvigne M., “Indagine sul satanismo. Satanismi e anti-satanisti dal Seicento ai nostri giorni”, Mondadori, Milano, 1994, pp. 21-63.
(20) Bisogna distinguere tra chi ha interpretato come causa determinante per lo sviluppo di questi due fenomeni l’azione diretta del demonio e chi li ha interpretati, invece, come prodotto del complotto dei satanisti agenti nell’ombra. L’argomento è stato trattato con molta serietà in letteratura – in modo particolare in Francia negli anni che vanno dal 1850 al 1860 – da una scuola di eruditi cattolici: Jules Eudes de Mirville, Joseph Bizouard, Henri-Roger Gougenot des Mousseaux, anche se le loro interpretazioni oggi sarebbero facilmente oggetto di critiche. I lavori letterari di questi eruditi si sono formati sulla scia delle opere del teologo tedesco Johann Von Gorres e, qualche volta, in polemica sui suoi giudizi.
(21) Le informazioni su tale movimento – peraltro ambigue ed incerte – provengono da autori che, pur avendo indagato nell’ambito della subcultura satanista, hanno mescolato spesso la fantasia con la realtà. Tra questi - si tratta perlopiù di visionari cattolici scomunicati da Roma - vanno menzionati: Eugéne Vintras e il suo allievo, il sacerdote Joseph-Antoine Boullan, organizzatore di rituali a sfondo sessuale pervertito ma non satanista; il giornalista Jules Bois, fonte attendibile ma egli stesso coinvolto nell’ambiente occultista; il romanziere Joris-Karl Huysmans i cui sforzi erano tesi alla creazione di opere letterarie più che di carattere scientifico.
(22) Termine comparso, per la prima volta, nel carteggio fra Giuseppe Mazzini ed Albert Pike.
(23) Noti anche come Invisibili o Illuminati. La Massoneria è caratterizzata da una struttura gerarchica ordinata per gradi.
(24) Per “palladio” si intende l’icona, l’immagine, il Baphomet dei Templari.
(25) Leo Taxil è stato un massone autore di virulente opere anticlericali di carattere pornografico. Nel 1885 annunciò la sua clamorosa conversione al cattolicesimo che, in seguito, confessò trattarsi di una simulazione. Insieme ad un suo amico – Dr. Bataille – hanno prodotto, in pochi anni, decine di opere e migliaia di pagine in cui hanno rilevato l’attività dei palladisti. Appare molto probabile che la produzione di Taxil si sia fondata su un misto tra documenti veri e falsi.
(26) Aleister Crowley – il cui vero nome era Edward Alexander Crowley – è nato a Leamington Spa (nei pressi di Londra) il 12 ottobre 1875 ed è deceduto ad Hastings l’1 dicembre 1947. E’ stato un artista, poeta, mistico, alpinista, pensatore, critico sociale ed occultista britannico. Figura molto controversa: da alcuni è considerato il fondatore dell’occultismo moderno; da altri, uno dei più grandi esponenti del satanismo. Al pari di Cagliostro, è ritenuto una figura chiave nella storia dei nuovi movimenti magici. A lui è stato attribuito il tentativo maggiore di creare una “religione magica” nell’epoca contemporanea.
(27) René Jean-Marie-Joseph Guénon è nato a Blois il 15 novembre 1886 ed è morto a Il Cairo il 7 gennaio 1951. E’ stato uno scrittore francese. I suoi studi sono stati orientati ad illustrare il patrimonio simbolico, rituale e metodologico delle tradizioni spirituali d’Oriente e d’Occidente.
(28) L’Eletta del Dragone è stata un’esoterista russa - Maria de Naglowska - molto attiva a Parigi nel periodo compreso tra le due guerre mondiali e conosciuta anche in Italia per aver collaborato tra l’altro con Julius Evola. La Naglowska ha aperto a Parigi, negli anni Trenta, il Tempio di Satana, trattato con benevolenza dalla stampa dell‘epoca. Analoga tolleranza, da parte della stampa, ebbe a godere, in quegli stessi anni, in California, John Whiteside Parsons – ingegnere e scienziato, particolarmente esperto in materia di esplosivi – che elaborò le idee di Aleister Crowley mutandole in un culto dell’Anticristo. Sul punto si consulti Introvigne M., “Indagine sul satanismo. Satanismi e anti-satanisti dal Seicento ai nostri giorni”, Mondatori, Milano, 1994, pp. 216-262.
(29) Fondata a San Francisco (U.S.A.) a mezzanotte del 30 aprile 1966.
(30) Una delle prime aderenti alla Chiesa di Satana è stata la diva del cinema Jayne Mansfield (1933-1967).
(31) La Vey è persino assunto come consulente da Roman Polanski per il film Rosemary’s Baby (1968), basato sul romanzo omonimo di Ira Levin.
(32) La Vey (nato a Chicago l’11 aprile 1930 e deceduto a San Francisco il 29 ottobre 1997) è un esponente del c.d. “satanismo razionalista” i cui seguaci – pur non credendo assolutamente nel soprannaturale – adottano il nome di Satana in contrapposizione al sistema millenario cristiano che ritengono oscurantista e deleterio per l’uomo. Con il “satanismo occultista, tradizionalista o religioso”, invece, si accettano gli assunti di base della Bibbia ma ci si schiera “dall’altra parte”; qui, l’adepto si dimostra realmente devoto alla divinità infernale nella quale crede davvero. Esistono anche altre tipologie di culti satanici: il “satanismo acido”, il “Luciferismo”, il “satanismo sessuale”, il “satanismo psicotico”, ecc..
(33) Ayn Rand – pseudonimo di Alisa Zinov’evna Rosenbaum – è nata a San Pietroburgo il 2 febbraio 1905 ed è deceduta a New York il 6 marzo 1982. è stata una scrittrice e filosofa russa naturalizzata statunitense. Fondatrice della corrente filosofica dell’”Oggettivismo”; la sua filosofia e la sua narrativa si sono soffermate sui concetti di individualismo, egoismo razionale e capitalismo.
(34) Costui era un ufficiale del controspionaggio americano che, a differenza di La Vey, poteva vantare un’istruzione universitaria. Importante è stata la sua opera nello strutturare la Chiesa di Satana in unità locali definite “grotto”.
(35) La Vey voleva prendere le distanze dal modello dei grotto in quanto diversi leader locali sono rimasti implicati in numerosi problemi di natura legale. La Vey, infatti, ha sempre vantato uno scrupoloso rispetto delle leggi dello stato da non confondere con il suo disprezzo per le leggi della morale e delle altre religioni.
(36) Mastronardi V.M. De Luca R. Fiori M., “Sette sataniche. Dalla stregoneria ai messaggi subliminali nella musica rock, dai misteri del mostro di Firenze alle Bestie di Satana”, Newton Compton Editori, Roma, 2008, p. 129.
(37) Attualmente ridotta ad un piccolo gruppo ma costruita intorno ad una “teologia” satanica particolarmente sofisticata.
(38) Il 9 agosto 1969, quattro membri della stessa fecero irruzione nella casa del regista Roman Polanski e di sua moglie Sharon Tate al 10050 di Cielo Drive a Beverly Hills. Polanski non c’era ma la Tate – incinta di nove mesi - ed i suoi quattro ospiti furono letteralmente massacrati; slogan deliranti furono scritti sui muri dell’abitazione e sui cadaveri con il loro stesso sangue. Due giorni dopo, su istigazione di Manson, sei adepti della “Famiglia” uccisero l’uomo d‘affari Leno La Bianca e sua moglie Rosemary nella loro abitazione a Los Angeles con modalità molto simili a quelle attuate nella casa del regista Polanski.
(39) Gli inquirenti, a seguito dell’arresto per prostituzione di un’adepta della “Famiglia” che aveva preso parte ad entrambe le stragi, arrivarono a ricostruire la dinamica degli omicidi ed al conseguente arresto degli autori. Sul punto si consulti Barresi F., “Sette religiose criminali. Dal satanismo criminale ai culti distruttivi”, EdUP, Roma, 2000, pp. 67-73.
(40) I cosiddetti survivor (sopravvissuti) – ex appartenenti a sette sataniche – che, sotto ipnosi, ricordavano di aver subito violenze, in genere a sfondo sessuale.
(41) La cosiddetta teoria del grande complotto satanico si fonda sul presupposto che le tante sette sataniche esistenti – per la verità molto eterogenee tra loro – siano collegate ad un’organizzazione centrale, una sorta d’”internazionale satanica” guidata da un antipapa nero. Questa teoria, con il passare dei decenni, è stata reputata sempre meno corrispondente al vero sino ad essere definita, attualmente, come del tutto fantasiosa.
(42) La Chiesa di Satana è sopravvissuta con difficoltà alla morte di La Vey nel 1997 ed alle successive dispute – anche giudiziarie – sulla sua eredità. Ha subìto vari scismi collegati anche alle divisioni all’interno della famiglia di La Vey ed ai conflitti relativi all’eredità di quest’ultimo. Attualmente, recluta aderenti soprattutto per corrispondenza.
(43) Parallelamente allo sviluppo delle filosofie sataniche “razionaliste”, si è avuto uno sviluppo delle correnti “occultiste” anche se con un’intensità meno rilevante rispetto alle prime. Sul punto si consulti Introvigne M., “Indagine sul satanismo. Satanismi e anti-satanisti dal Seicento ai nostri giorni”, Mondadori, Milano, 1994, pp. 321-393.
(44) Le tre ragazze – Milena (17 anni), Veronica (17 anni) e Ambra (16 anni) –, una volta ristrette in carcere, hanno confessato di aver ucciso la suora per compiere un sacrificio in onore di Satana. Le perquisizioni effettuate presso le abitazioni delle tre adolescenti hanno confermato questa “macabra” versione. Gli inquirenti, inoltre, sono venuti a conoscenza di precedenti riti di matrice satanica celebrati dalle tre ragazze prima dell’omicidio della suora. Sul punto si consulti: Menegotto A., “Due martiri italiani del satanismo: suor Maria Laura Mainetti e don Giorgio Govoni” in http://www.cesnur.org, 2003.
(45) Sul punto si consulti: Moroni G., “I finti suicidi di satana. Ora le vittime sono otto”, in La Nazione, 16 luglio 2004 e Sansa F. (2004), “L’ultima rivelazione delle Bestie di Satana. «Andrea, sapeva tutto, l’hanno impiccato»”, in La Repubblica, 16 luglio 2004. Per la verità, le modalità con le quali sono stati commessi i delitti dalle Bestie di Satana – uso di armi da fuoco ed oggetti contundenti, induzioni e simulazioni di suicidi, ecc. – sono abbastanza lontane da quelle tipicamente sataniche; tuttavia, gli assassini – e le stesse vittime – adottavano simboli demoniaci e condividevano una sorta di mentalità parasatanica che rientra senza dubbio nel c.d. “satanismo acido”. Questa è una tipologia di culto satanico praticata solitamente da gruppi adolescenziali i quali prediligono azioni violente e vandaliche, fanno uso di sostanze stupefacenti, si danno alle orge, attuano profanazioni e rituali sacrificali, ecc.; proprio perché dedito a pratiche tipicamente devianti e criminose è considerato una delle tipologie di culto demoniaco più pericolose.
(46) Questi fattori rivestono precisi significati nel mondo dell’occultismo e dell’esoterismo: il novilunio, insieme al plenilunio è un momento ideale per la celebrazione di riti esoterici e satanici; il sabato, invece, richiama il Sabba delle streghe. Per di più, in quattro degli otto duplici omicidi sono state asportate parti anatomiche delle vittime femminili; ciò ha indotto gli investigatori e gli esperti a pensare che il mostro necessitava di un trofeo degli orribili atti compiuti o anche di uno “strumento magico” per celebrare riti oscuri. Si consulti sul punto: Mastronardi V.M. De Luca R. Fiori M., “Sette sataniche. Dalla stregoneria ai messaggi subliminali nella musica rock, dai misteri del mostro di Firenze alle Bestie di Satana”, Newton Compton Editori, Roma, 2008.
(47) Sono stati riportati i casi più noti, quelli che hanno maggiormente impressionato l’opinione pubblica ma, in Italia, ci sono stati anche altri episodi delittuosi di matrice satanica: la morte misteriosa di Fabio Rapalli (31 anni) avvenuta nel 1996 nella provincia di Massa Carrara; il caso del “satanista solitario” Davide Zanotti di Arcola (La Spezia) arrestato nell’agosto 1996 con le accuse di vilipendio e sottrazione di cadavere, violazione di sepolcro, devastazione e saccheggio; ecc..
(48) I “classici” delitti commessi dai satanismi sono: il “vilipendio di cadavere” (art. 410 Cod. Pen.), la “distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere” (art. 411 Cod. Pen.), la “violazione di sepolcro” (art. 407 Cod. Pen.), il “vilipendio delle tombe (art. 408 Cod. Pen.), “atti osceni” (art. 527 Cod. Pen.), “maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli” (art. 572 Cod. Pen.), la “violenza sessuale” (art. 609 bis Cod. Pen.), l’”omicidio” (art. 575 Cod. Pen.), il “furto” (art. 624 Cod. Pen.), l’“uccisione o danneggiamento di animali altrui” (art. 638 Cod. Pen.), “bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti” (art. 724 Cod. Pen.), “circonvenzione di persone incapaci” (art. 643 Cod. Pen.), l’“uccisione o danneggiamento di animali altrui” (art. 638 Cod. Pen.), ecc.. I comportamenti criminosi sin qui riportati costituiscono solo una parte delle condotte sataniste che possono concretarsi in reati di rilevanza penale; per tale motivo, alla metà degli anni Novanta, è stato istituito presso il Ministero dell’Interno-Dipartimento di Polizia un Ufficio di prevenzione preposto alla raccolta di dati e notizie concernenti questa nuova tipologia criminosa.
(49) La teoria del diritto naturale (o giusnaturalismo) postula l’esistenza di una serie di princìpi eterni e immutabili, inscritti nella natura umana, cui si dà il nome di “diritto naturale”. Tali princìpi – intrinsecamente giusti – rappresentano un modello ideale per i vari diritti positivi-vigenti, ai quali questi ultimi devono uniformarsi. La tradizione del diritto naturale è uno dei fondamenti della civiltà occidentale.
(50) Art. 19 della Costituzione italiana: «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.».
(51) Art. 20 della Costituzione italiana: «Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.».
(52) Ci si riferisce in particolar modo all’art. 19 della Costituzione.
(53) Art. 21 della Costituzione italiana: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.».
(54) Art. 2 della Costituzione italiana: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.».
(55) Art. 3 della Costituzione: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
(56) Barresi F., "Sette religiose criminali. Dal satanismo criminale ai culti distruttivi", EdUP, Roma, 2000,pp.145-147

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