GNOSIS 4/2010
LA STORIA DALL'ARCHIVIO Strategie comunicative anticrisi che sfidano il tempo |
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L’attuale crisi economica, pur in un vorticoso alternarsi di contrastanti segnali, ancora oggi si impone in tutta la sua gravità costringendo i Paesi coinvolti ad adottare misure di contrasto sempre più dolorose ed impopolari. Si tratta di interventi a carattere economico-finanziario destinati ad incidere, spesso drasticamente, sulla vita dei cittadini richiedendo, pertanto, un’adeguata quanto efficace campagna di informazione e sensibilizzazione. Una strategia comunicativa, questa, che, già in un passato non certo recente, ha accompagnato le misure anticrisi adottate per fronteggiare altri momenti bui della nostra economia. Ne è testimonianza la circolare divulgata nel 1919 dall’Agenzia Stefani - vero e proprio strumento ‘governativo per il controllo mediatico’- con la quale l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Francesco Saverio Nitti, richiamava l’attenzione di tutti i Prefetti del Regno sull’allarmante situazione economica dell’Italia post-bellica. Il documento si apre proprio con un esplicito richiamo del Presidente affinchè: 'sia fatta in tutte le Province la propaganda più attiva per stimolare quanto è possibile la produzione, ..., per spingere il paese a un programma di economie e di lavoro...’ e ancora, rivolgendosi ai Prefetti: '...io so bene che in questa materia l’azione delle autorità politiche e amministrative è limitata e so tutte le difficoltà che si oppongono ad essa. Ma so pure che vi sono molti modi di arrivare al pubblico e che ogni propaganda, quando è sorretta dal Governo trova più facile via di penetrazione’. Forte è anche l’invito a far prendere coscienza della gravità della situazione perchè: ‘la più gran parte del pubblico continua a vivere come prima...pochissimi sono in Italia che si mettono queste domande: come vivono ora gli italiani? come vivranno domani?’ Appassionato, infine, il richiamo all’’amor patrio’, nella consapevolezza che nessuno potrà restare ad esso insensibile, tanto che: '..ora una sola cura, una sola ansia deve essere in noi: provvedere alla nostra esistenza. Noi dobbiamo vincere le nostre difficoltà della pace, con più tenacia e con più sacrifizio delle difficoltà della guerra...’. |