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GNOSIS 3/2007
DALL'ARCHIVIO ALLA STORIA

....e Mussolini attaccò Cosa Nostra


articolo redazionale


foto d'archivio


Nell’aula di Montecitorio, gremita all’inverosimile, Benito Mussolini dedica parte del suo discorso del 26 maggio 1927(*), giorno dell’Ascensione, al problema della mafia. Con la frase: “Signori, è tempo ormai ch’io vi riveli la mafia” testimonia la consapevolezza acquisita sulla vastità e il carattere eversivo del crimine siciliano. Nei vari passaggi del suo discorso sottolinea, infatti, l’evoluzione subita dal fenomeno che, dalle originarie forme di brigantaggio, si è via via imposto come una sorta di ‘contropotere’. La lotta al crimine organizzato diventa, quindi, per Mussolini, strumento prioritario di garanzia per la sicurezza interna. Suggeriamo di affiancare la lettura di questo documento con quella del racconto dedicato al Prefetto Cesare Mori nella rubrica “Storie di casa nostra”. Ne emergono, con sufficente chiarezza, “luci ed ombre” della attività di contrasto alla mafia attuata durante il ventennio.







(*) Il testo del discorso di Mussolini (noto come ‘discorso dell’Ascensione’) è tratto dagli Atti Parlamentari, Sessione 1924-1928, XXVII Legislatura, Vol. VIII - Biblioteca della Camera dei Deputati e viene qui riportato solo nella parte relativa alla mafia.

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