Lo stemma del Badan Intelijen Negara (Bin, Agenzia statale d’intelligence) della
Repubblica d’Indonesia ha forma circolare e riporta sul bordo esterno: in alto, il nome dell’Organismo; in basso, quello del Paese. Al centro, delimitato da un cerchio di stelle a cinque punte, il simbolo ufficiale dello Stato dal 1950: un’aquila dal ciuffo di Giava – raro rapace del luogo – a rappresentare la divinità Garuda (forza e potere), di colore oro (grandezza e gloria), con testa di profilo, corpo di fronte, ali spiegate, linguata di rosa e caricata in cuore di uno scudo gotico inquartato di rosso e bianco (colori nazionali) e attraversato da una spessa linea orizzontale (a significare l’equatore). Le cinque sezioni dello scudo simboleggiano i principi della Pancasila, l’ideologia politica del Paese. Nei quarti, in senso orario, sono raffigurati: un albero di banyan (unità); una catena d’oro (umanismo) con anelli di forma quadrata (uomini) e circolare (donne); due spighe (giustizia) di riso (alimentazione) e cotone (abbigliamento); un bue selvatico, il banteng (democrazia). Uno scudetto riporta su fondo nero (natura) una stella d’oro (monoteismo). Gli artigli dell’animale stringono un cartiglio con un motto in kawi (XV secolo): (sebbene) diviso, uno.
|
Il Badan Intelijen Negara (Bin, Agenzia statale d’intelligence) è il principale Servizio della Repubblica d’Indonesia, responsabile della raccolta e dell’analisi informativa all’interno e al di fuori del territorio nazionale.
È stato istituito, de facto, nell’agosto 1945, all’indomani della dichiarazione d’indipendenza dell’arcipelago dall’Impero olandese, proclamata unilateralmente con l’appoggio opportunistico dell’occupante Giappone – che, ormai sconfitto dagli Alleati, incoraggiò lo sviluppo di movimenti nazionalisti ai danni delle potenze occidentali – e ufficialmente riconosciuta dall’Onu nel dicembre 1949.
Inizialmente denominato Badan Istimewa (Agenzia speciale), in seguito Badan Rahasia Negara Indonesia (Servizio segreto di Stato indonesiano), dal 1976 l’Organismo ha operato come Badan Koordinasi Intelijen Negara (Agenzia di coordinamento dell’intelligence statale). Nel 2001 il governo di Abdurrahman Wahid ne ha mutato il nome in Bin. La modifica, più cosmetica che sostanziale, è intervenuta nell’ambito di un processo generale di ristrutturazione del sistema politico seguito alla caduta di Haji Mohammad Suharto, presidente della Repubblica dal 1967
al 1998, salito al potere attraverso un colpo di Stato ai danni di Sukarno (pseudonimo di Kusno Sosrodihardjo), primo presidente della Repubblica e padre del pensiero filosofico Pancasila. Organizzazione e competenze del Bin sono disciplinate: dall’art. 4, comma 1, della Costituzione dello Stato della Repubblica d’Indonesia; dalla Legge 17/2011; dal Decreto Presidenziale 90/2012 così come modificato dai Regolamenti 73/2017 e 79/2020. In base a tale impianto normativo, il Servizio espleta le sue attività sotto la giurisdizione del presidente della
Repubblica, di fatto unico utente e gestore dell’Organismo. Prerogative, queste, di recente rafforzate dalle previsioni di cui al Decreto Presidenziale 73/2020, il quale, nel riformare il Decreto Presidenziale 43/2015, relativo al ministero per il Coordinamento degli affari politici, legali e di sicurezza, ha eliminato il Bin dalla lista delle strutture governative sottoposte alla direzione e organizzazione del medesimo dicastero.
Tra le sue funzioni, l’Agenzia coordina l’attuazione delle politiche d’intelligence a livello statale, curando in particolare la condivisione delle informazioni e delle operazioni tra gli Uffici deputati alla sicurezza nazionale (come quelle in seno alle Forze armate e/o alla polizia).
Quanto alla struttura, al vertice siede un direttore – nominato dal presidente e usualmente selezionato tra i generali dell’Esercito – coadiuvato da un vicedirettore – che lo sostituisce in caso di assenza o impedimento – e da una segreteria speciale, la quale fornisce ausilio nell’esecuzione delle attività, anche di carattere amministrativo e legale, a tutte le unità dell’Organismo.
Nel vigente assetto agiscono i referenti delle varie articolazioni, con compiti di
formulazione e attuazione delle operazioni, in ambito domestico ed estero, principalmente nei settori del controspionaggio, dell’intelligence finanziaria e tecnologica, della prevenzione e contrasto degli attacchi cyber e, a seguito della pandemia da Covid-19, anche della medical intelligence. Il sistema di controllo si articola su due livelli: esterno, formalmente esercitato dalla Commissione del Consiglio di rappresentanza del popolo – una delle due assemblee legislative
nazionali – che svolge periodicamente udienze del direttore del Bin; interno, attraverso un’unità competente denominata Ispettorato. A differenza delle Forze armate, i membri del Bin sono soggetti al diritto civile; tuttavia, non esiste un’autorità indipendente che ne monitori l’operato.
|
|