Inquadrare un fenomeno o un’attività umana di qualsiasi natura sotto il profilo definitorio non è un esercizio accademico-filologico: tutt’altro.
Da una definizione corretta discendono i confini entro i quali circoscrivere l’oggetto della nostra riflessione e far discendere, poi, i comportamenti conseguenti.
In questo numero, due interventi sono dedicati alla ricerca di definizioni, quanto più legate alla realtà, di temi di grande interesse: il primo è l’ 'intelligence', neologismo anglosassone che definisce finalità e filosofia operativa di un Servizio ‘segreto’.
Il secondo, analizza in profondità i confini tra ‘resistenza’ e ‘terrorismo’, termini per i quali una definizione, piuttosto che un’altra, ha valenza non solo scientifica ma anche politica.
Per quanto riguarda l’intelligence, l’esigenza di una sua corretta definizione è stata avvertita dall’Istituto per l’Enciclopedia Italiana che, per il ‘Libro dell’anno 2005’, ha chiesto al nostro Direttore di fare chiarezza ed è per gentile concessione dell’Istituto che mettiamo a disposizione dei nostri lettori un articolo che riteniamo metta un punto fermo su cos’è e cosa fa un Servizio di intelligence moderno.
Sul binomio terrorismo-resistenza, che tante implicazioni ha sul piano politico, operativo e giudiziario, non offriamo risposte sicure ma teniamo aperto un dibattito, che proseguirà nei prossimi numeri e che intende fornire un contributo non astratto a chi, a tutti i livelli, si trova a fronteggiare un fenomeno destinato a durare nel tempo.
Anche per questi motivi abbiamo dedicato buona parte di questo numero ai vari aspetti politici, religiosi, sociali, operativi delle varie forme di estremismo/terrorismo internazionale con le quali dobbiamo convivere e che possiamo affrontare, anche come cittadini, o contrastare efficacemente soltanto conoscendone meglio storia, ideologia e strategia.
Non abbiamo, comunque, trascurato del tutto le vicende ‘interne’ alle quali sono dedicati gli articoli sulla storia dei Nuclei Armati Proletari e della camorra napoletana. Due temi, questi ultimi, legati dal filo rosso di un antico tentativo di collegamento tra criminalità organizzata ‘comune’ e terrorismo.
Da segnalare, infine, in appendice, la legislazione antiterrorismo francese.
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Il Direttore Responsabile |
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