Il logo dell’Agenzia d’intelligence brasiliana è costituito da una corona circolare blu notte, al cui interno compare la scritta Agência Brasileira de Inteligência, intervallata da dodici stelle. Sei su ciascun lato, rappresentano le altrettante articolazioni regionali dell’organismo al momento della creazione. La corona racchiude il globo terrestre in campo azzurro, cinto da due anelli recanti i colori della bandiera brasiliana (verde e oro), che simboleggiano il dinamismo dell’attività d’intelligence proiettata sul mondo globalizzato e la protezione degli interessi nazionali. Gli anelli s’intersecano sotto la costellazione della Croce del Sud, segnando la posizione geografica del Brasile.
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L’Agenzia d’intelligence brasiliana (Agência Brasileira de Inteligência, Abin) è un organo statale – con compiti di pianificazione e svolgimento di attività d’intelligence a tutela della sicurezza dello Stato – incardinato nella Presidenza della Repubblica e posto alle dipendenze del Gabinetto di sicurezza istituzionale. La sua creazione risale al 1999, quando con la legge 7 dicembre 1999, n. 9883, si è dato corso alla riforma del sistema d’intelligence del Paese (Sistema Brasileiro de Inteligência, Sisbin), improntata a parametri di coerenza con i principi democratici introdotti con la nuova Costituzione. La mission del Sisbin – che nell’attuale configurazione comprende 38 organismi federali, riconducibili a 19 ministeri – è di garantire la salvaguardia della sovranità nazionale, la sicurezza dello Stato democratico e la tutela delle libertà fondamentali delle persone. A tal fine è preposto alla raccolta, all’analisi e alla disseminazione delle informazioni d’intelligence all’interno del territorio nazionale e all’estero, necessarie a supportare il processo decisionale dell’Esecutivo. Di tale sistema l’Abin costituisce la componente centrale, con funzioni di coordinamento, supervisione e controllo dei plurimi enti che ne fanno parte, a presidio del rispetto della normativa vigente e delle direttive politiche impartite.
La raccolta informativa demandata all’Agenzia è, in particolare, volta al discernimento di fatti e situazioni: suscettibili di integrare profili di minaccia per la sicurezza delle infrastrutture critiche e del know-how sensibile di enti pubblici e privati; rilevanti sul piano del controspionaggio per neutralizzare le azioni dell’intelligence avversa; significativi per orientare l’attività di prevenzione / contrasto al terrorismo, alla criminalità organizzata, al sabotaggio, agli attacchi cibernetici, all’uso illegale dei prodotti e tecnologie dual-use, alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Nel concreto espletamento delle attività istituzionali – che non contempla il ricorso a poteri e strumenti di polizia giudiziaria – l’Organismo opera nella stretta osservanza dei diritti e delle garanzie individuali, del principio di fedeltà alle istituzioni democratiche e ai parametri su cui si fondano la sicurezza dello Stato e i suoi interessi.
L’assetto organizzativo e funzionale dell’Abin – al cui vertice è posto un Direttore generale, coadiuvato da un vice Direttore aggiunto – è definito con regolamento interno elaborato dal medesimo Direttore generale e sottoposto all’approvazione del Presidente della Repubblica.
Il relativo ambito di operatività è disegnato e periodicamente aggiornato, in relazione all’evoluzione del quadro delle minacce, dal documento strategico di indirizzo (Política Nacional de Inteligência, Pni), elaborato dal Presidente della Repubblica sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissão Mista de Controle da Atividade de Inteligência (Ccai) che, per tale via, partecipa dell’esercizio del potere d’indirizzo in materia. Tale ultimo organo, istituito nell’ambito del Congresso Nazionale – e che annovera tra i suoi membri i leader della maggioranza e dell’opposizione dei due rami dell’Istituzione parlamentare, nonché i presidenti delle rispettive Commissioni per gli Affari esteri e la Difesa – è altresì preposto al controllo dell’attività d’intelligence, con la finalità di assicurarne la legittimità e la coerenza con i principi di tutela delle libertà fondamentali.
A tale sindacato esterno si affianca una forma di controllo interno – esteso anche alla gestione finanziaria dei fondi assegnati – che fa capo al potere esecutivo (in particolare, alla Secretaria de Controle Interno da Presidência da República). L’Agenzia è presente capillarmente sul territorio nazionale, con sedi in ciascuna delle ventisei entità che compongono lo Stato federale brasiliano, nonché in diciannove Paesi all’estero.
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