Lo stemma dello Shėrbimi Informativ i Shtetit (Shish) č stato realizzato nella forma classica di medaglia circolare a diversi rilievi. In alto campeggia l’immagine dell’aquila bicefala, simbolo del paese, presente anche nella bandiera nazionale.
L’ellisse dorata al centro, in un’astrazione del concetto d’identitą deduttiva dell’Istituzione, esprime il circolo virtuoso dei pensieri che avvolgono un cristallo triangolare, suggestione di purezza delle idee, di intelligenza e di acume.
Nella parte inferiore č raffigurata una corona di alloro, evocativa del coraggio e della gloria. Il fondo dell’emblema, ideato nel colore blu per esaltare gli elementi descritti, rimarca la profonditą di riflessione.
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Il pluralismo politico intrapreso in Albania dal 1990 ha favorito un processo di rimodulazione dei Servizi segreti per adeguarne compiti e finalitą a nuovi requisiti giuridici e istituzionali. L’intervento riformatore si č concluso nel 1991 con la creazione dello Shish, National Intelligence Service, costituito come Organismo di sicurezza non politicizzato, specializzato nella ricerca informativa e nell’analisi operativa a supporto delle Forze armate, con compiti di prevenzione e repressione di attivitą anticostituzionali lesive della libertą e dell’indipendenza, di difesa dell’integritą territoriale e del benessere della repubblica di Albania. L’attuale architettura ordinativa si incardina nella legge n. 8391 del 20.10.1998 che, rimarcando il ruolo di Agenzia d’intelligence ‘civile’ dello Shish, ne definisce le responsabilitą in tema di sicurezza nazionale e ne esclude la conduzione o la partecipazione ad attivitą militari o ad azioni di law enforcement. Il Servizio opera, secondo programmi autorizzati dal suo Direttore e approvati dal Procuratore generale della repubblica di Albania, con compiti di spionaggio e di controspionaggio finalizzati al mantenimento dell’integritą e dell’indipendenza dell’ordine costituzionale e di raccolta di informazioni sul terrorismo, in tema di produzione e traffico di droga, di proliferazione di armi di distruzione di massa e sui crimini contro l’inquinamento.
Il Direttore del Servizio dipende dal Primo ministro e, su sua delega, riferisce del proprio operato al Consiglio dei ministri. Le attivitą sono sottoposte al controllo di un Comitato parlamentare permanente, cui viene fornito un resoconto con cadenza almeno annuale, relazionando anche sulle misure di protezione delle fonti e in merito alle operazioni riservate. Il Parlamento ha facoltą di istituire specifiche commissioni, con il compito di esaminare singoli casi ed esercitare azione ispettiva. Per la vigilanza sull’impiego delle risorse economiche, il Consiglio dei ministri nomina un Ispettore generale che, pur subordinato al Direttore del Servizio, riferisce sul tema direttamente al Primo ministro. Ulteriori Organi di garanzia sono il Procuratore generale dello Stato per la verifica di legittimitą sull’applicazione delle procedure e la Suprema Corte dei Conti che esercita poteri di controllo sulla gestione dei fondi pubblici e ispettivi sull’efficienza della gestione economico-finanziaria.
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