GNOSIS 1/2010
LA CULTURA 'STUDI' DI INTELLIGENCE |
di Nicola Pedde |
Espionage with Chinese Characteristics
Non è certo facile poter trovare documenti sull'intelligence cinese. Soprattutto se prodotti in modo scientifico e non fazioso. Questo documento di Stratfor, invece, combina il dono della sintesi con l'usuale capacità del noto centro di analisi americana nel trattare argomenti complessi e poco noti, offrendo un risultato certamente interessante e di piacevole lettura. Lo spunto per l'interesse di Stratfor verso l'intelligence cinese è certamente legato ai noti e recenti fatti che hanno visto contrapposti il colosso internet americano Google con il governo di Pechino, attraverso - sembrerebbe - una epica battaglia di spionaggio informatico. Lo studio è tuttavia sviluppato in modo alquanto serio ed imparziale, cercando di individuare i tratti principali dei Servizi di informazione e sicurezza della Repubblica Popolare Cinese, le più recenti dinamiche evolutive e, soprattutto, l'organizzazione, le finalità e la metodologia d'azione. Tradizionalmente rivolta verso l'interno per la soluzione dei problemi con i suoi immensi confini e la sua eterogenea popolazione, la Repubblica Popolare Cinese ha ri-orientato le antenne del proprio Servizio di intelligence solo in tempi relativamente recenti, soprattutto in funzione della protezione dei propri interessi economici e delle esigenze di sviluppo industriale e finanziario. La storia dell'Intelligence cinese L'Intelligence cinese, secondo Stratfor, è al servizio di una politica essenzialmente dedicata al perseguimento di interessi economici, con una sempre minore visione strategica e militare del proprio ruolo e, al contrario, con una sempre maggiore consapevolezza del proprio delicato, ed unico, ruolo nel sistema della produzione industriale e dell'investimento delle cospicue rendite finanziarie da questa attività derivanti. Ancora, dopo secoli, essenzialmente basata sulla strategia della pazienza e dell'attesa, della persistenza e del "guanxi" - lo sviluppo delle reti personali - la Cina investe sull'intelligence considerevoli cifre del proprio budget nazionale al fine di sostenere con capacità incrementale il proprio ruolo ed il proprio sforzo di modernizzazione e sviluppo dell'economia, accrescendo sistematicamente la propria capacità professionale, sebbene nell'ambito di un sistema ed una metodologia operativa ancora squisitamente tradizionali ed autoctoni. Grazie anche alla sempre maggiore presenza di cinesi, naturalizzati o meno nelle tante aree di residenza in Europa, Asia, Africa e nelle Americhe, il ruolo dell'intelligence cinese ha potuto incrementare esponenzialmente la propria capacità e la propria diffusione su una scala geografica e settoriale ormai globale. Il primo grande esperto cinese di spionaggio fu Sun Tzu, ben noto anche in occidente per i suoi trattati sulla strategia e per i manuali che, a tutt'oggi, dopo circa duemilacinquecento anni, ancora costituiscono un baluardo nella formazione delle giovani - e non solo - generazioni di militari e strateghi di tutto il mondo. Il vero sviluppo della moderna intelligence cinese, invece, è un fenomeno decisamente più recente, riconducibile in larga misura alle esigenze di consolidamento del sistema politico nazionale all'indomani dei profondi ed epocali sconvolgimenti provocati dalla seconda guerra mondiale in Cina. La prima struttura di intelligence nazionale, il Social Affairs Department - SAD - venne creata in seno al Partito Comunista Cinese come strumento di unificazione delle molte preesistenti strutture di raccolta e gestione dell'informazione, concentrando in un'unica struttura tutte le competenze di spionaggio e controspionaggio. Khang Seng viene ricordato nello studio come il padre della moderna intelligence cinese, al pari dell'americano Bill Donovan e del sovietico Felix Dzerzhinsky, ed a lui vengono riconosciuti i meriti derivanti dallo sviluppo di una struttura sempre più efficiente, capace ed articolata. Struttura che nel 1949 confluisce nel Ministero per la Pubblica Sicurezza (MPS) per le competenze di controspionaggio ed in quelle del Dipartimento dell'Intelligence Militare (MID) per lo spionaggio e la valutazione strategica. Verso la metà degli anni '50 le competenze internazionali del SAD vengono assorbite nel nuovo Dipartimento Centrale per le Investigazioni (CID), ma nel bel mezzo della rivoluzione culturale il CID viene sciolto e ricostituito solo alla metà degli anni '70 da Deng Xiaoping, che darà un nuovo e ben più moderno impulso alla moderna Intelligence cinese attraverso una vera e propria rivoluzione metodologica ed organizzativa. Nel 1983 viene creato il Ministero per la Sicurezza dello Stato (MSS), attraverso una fusione del CID e dell'MPS, di fatto sotto controllo congiunto del Presidente e del Segretario Generale del Partito Comunista Cinese. L'odierna Intelligence cinese Il Partito Comunista Cinese è oggi certamente l'organo politico ed operativo più influente ed importante dell'intera Repubblica Popolare Cinese ed è, quindi, normale che le moderne strutture di intelligence nazionali siano funzionalmente riconducibili a questa entità. Anche il Presidente, tuttavia, attraverso lo State Council Secretariat, è interessato in modo diretto della gestione delle attività di intelligence, sia come superiore gerarchico del Ministro per la Sicurezza dello Stato, il Guojia Anquan Bu, che del Ministero per la Pubblica Sicurezza (MPS), come fruitore diretto dei servigi dell'intelligence, soprattutto ad uso delle strutture di politica economica dello Stato. Il Ministero per la Sicurezza dello Stato è l'Agenzia primaria di riferimento per la sicurezza esterna della Repubblica Popolare Cinese, e ha competenze condivise di controspionaggio con l'MPS. Il Ministero per la Pubblica Sicurezza, o Gong An Bu, ha una competenza essenzialmente nazionale, sebbene diverse aree di interesse siano gestite in diretta collaborazione con l'MSS. Tra le principali funzioni vi sono quelle del mantenimento della sicurezza all'interno dei confini nazionali, della tutela delle Istituzioni e della protezione degli interessi economici cinesi dalla minaccia straniera (in collaborazione con l'MSS). Il Dipartimento per l'Intelligence Militare (MID), Er Bu, è incaricato essenzialmente della protezione degli interessi tattici dell'Intelligence e delle Forze militari cinesi, attraverso anche la costante raccolta di informazioni atta ad incrementare le capacità tecnologiche ed infrastrutturali del Paese e delle sue Forze militari. Il controllo dei confini, e la sorveglianza dei traffici, costituiscono una ulteriore prerogativa del MID. Strutture minori, per notorietà ma non certo per numero di funzionari o capacità d'azione, comprendono istituti di ricerca, agenzie scientifiche o di rappresentanza culturale e scientifica, con ambiti d'attività e modalità di esercizio delle proprie specifiche funzioni assai eterogenee e diversificate.
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