GNOSIS 2/2007
DALL'ARCHIVIO ALLA STORIA 1915: il Vaticano e il 'pericolo aereo' |
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da www.romeguide.it/foto/romasparita Il problema della ‘sicurezza aerea’ si è presentato in tutta la sua drammaticità a seguito dell’attacco alle Torri Gemelle che ha costretto gran parte delle Nazioni ad armonizzare le politiche di sicurezza, adeguandone normative e interventi, soprattutto in materia di difesa aerea. La necessità di una strategia comune è testimoniata, in questa Rubrica, da un documento d’archivio del 1915, nel quale si evince come anche il Vaticano, a fini di difesa da ‘pericoli aerei su Roma’, avesse adottato, in tempo di guerra, misure preventive di intervento sul territorio, fondate sulla collaborazione con lo Stato confinante. Nello scritto, indirizzato dal Commissariato di Polizia di Borgo al Direttore Generale della P.S., infatti, non solo venivano indicati rifugi per il personale Pontificio più esposto e punti strategici di osservazione, ma fissati precisi accordi posti in essere dal Commissario Bertini con il Comandante della Gendarmeria Pontificia per facilitare le operazioni che garantissero la sicurezza. Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Pubblica Sicurezza, 1915, busta 33. COMMISSARIATO DI P.S. BORGO Roma, lì 10 Luglio 1915 Illmo Sig. Direttore Generale della P.S. Roma Anche in Vaticano sono state prese misure precauzionali nell’eventualità di pericoli aerei su Roma. All’uopo il Comm. Ing. Mannucci, sotto-foriere dei Palazzi Apostolici, ha fatto aumentare i depositi di acqua esistenti in Vaticano; ha fatto acquistare numerosi estintori d’incendio; ha provveduto a tenere sgombre le località più opportune in cui eventualmente dovrebbe rifugiarsi il personale Pontificio più esposto; ha infine mobilizzato le guardie del fuoco (pompieri) i quali montano ora di servizio anche di notte. Sono stati poi fissati due punti di osservazione: il primo al cosi detto “Niochiane” in fondo al museo, che guarda il lato del quartiere Trionfale, il secondo presso la così detta “Bandieruola” che è a fianco della Specula, e guarda il lato di Porta Cavalleggeri. In questi due posti montano di guardia e vigilano, durante tutta la notte, i pompieri. Per accordi intervenuti con il Comandante la Gendarmeria Pontificia, il sottoscritto è stato munito di un lasciapassare per quelle ore di notte in cui il portone di bronzo è chiuso a tutti, e ciò allo scopo di avvertire immediatamente il Comandante suddetto non appena giungesse ufficiale segnalazione per pericolo aereo. Ma anche in Vaticano opinano che Roma rimarrà immune da bersaglio nemico. _______________________________________________________ Nei Circoli Vaticani non si è visto di buon occhio la pubblicazione fatta da alcuni fogli stranieri, circa dimostrazioni ostili e violente avvenute in Roma fin sotto le mura del Vaticano e della conseguente possibilità che il Papa fugga da Roma. Queste menzogne non avvantaggiano la S. Sede ed è perciò che la maggior parte di chi vive nei Palazzi Apostolici stigmatizza l’operato di certa stampa straniera che finisce per coprirsi di ridicolo. Con ossequio Bertini |